Open Day delle Sale prova in tutta l’Emilia Romagna con “Prova la musica!”

La musica è, forse più di tutti, il linguaggio universale con cui ragazze e ragazzi comunicano emozioni e desideri, condividono il proprio punto di vista sulla realtà, lanciano messaggi di denuncia e proposte di cambiamento. Ascoltandola, condividendola e, anche, producendola.

L’Emilia-Romagna è, da sempre, terra di musica. E’ qui che grandissimi artisti ora famosi a livello internazionale hanno iniziato a muovere i primi passi, che si svolgono festival e rassegne che sono un vero punto di riferimento per tutti gli appassionati di musica, ed è sempre qui che sono cresciute, sopratutto negli ultimi anni, numerose imprese ed enti di formazione che operano per promuovere formazione e ricerca in questo settore.

C’è una ricchezza, di energie, di talenti, di creatività, soprattutto giovanile, che la Regione Emilia-Romagna ha sostenuto con grande convinzione e continua sostenere.

E infatti, a breve, verrà approvata, su proposta dell’Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione, una legge regionale che ha come obiettivo quello di supportare le potenzialità di crescita e sviluppo del settore musicale con misure e interventi normativi e di sostegno economico che affrontano in forma integrata i diversi segmenti della filiera: da quello educativo-formativo a quello creativo, da quello produttivo a quello distributivo e promozionale.

C’è una ricchezza di talenti, di giovani appassionati di musica e che vorrebbero fare della musica la propria professione e c’è anche una grande ricchezza di spazi in cui è possibile intraprendere questo percorso. Sale provastudi di registrazionescuole di musicalaboratori sono presenti in modo omogeneo in tutto il territorio regionale. Spesso si tratta di spazi che le amministrazioni comunali, con il contributo della Regione Emilia-Romagna, hanno aperto e messo a disposizione dei giovani. Si trovano all’interno dei centri di aggregazione, di fablab, di spazi culturali.

Per chi cerca un posto in cui provare, per chi vuole avere maggiori informazioni, per singoli artisti o band che progettano in grande e hanno bisogno di spazio, per chi vuole farsi un’idea delle possibilità che ci sono sul territorio in cui vive, abbiamo organizzato, come Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Emilia-Romagna, una giornata di prova gratuita nelle sale presenti in Regione. Mercoledì 6 dicembre, dalle 15 alle 18, potrete recarvi in uno degli spazi che hanno aderito all’iniziativa e che trovate riportati qui di seguito e provare i servizi offerti!

L’unica cosa che vi chiediamo è di farci poi sapere com’è andata questa esperienza! Questo ci serve per capire come e cosa migliorare o potenziare, cosa avete apprezzato di più o cosa meno. Ci interessa sapere perché siete andati e se conoscevate già questo spazio oppure no. Come farlo? Con un testo, una foto, un video che potete inviare a  o pubblicare sui nostri social FacebookTwitter e Instagram.

Ecco gli spazi che hanno aderito fino ad ora all’iniziativa:

Gli spazi che volessero aggiungersi possono farlo mandando una mail a redazionegiovazoom@regione.emilia-romagna.it

Da GiovaZoom




Festival Rock d’Autore al Melville: arrivano i Gomma

Trasmettiamo con piacere il comunicato del Caffè Letterario Melville per l’evento di domani sera a San Nicolò.

Venerdì sera al Melville torna il Festival de Rock d’Autore per la penultima serata, quella che porterà la nota più giovane dell’intera rassegna, quella con i Gomma. Un live che arriva dopo quello del 3 novembre con Alberto Fortis e che anticipa di poco meno di due settimane l’ultimo appuntamento, quello fissato per il 7 dicembre con Il Senato.
Come anticipato sopra, i Gomma arrivano al Melville come quota “under” della rassegna, che ricordiamo nasce dalla collaborazione del locale di San Nicolò con Officine Gutenberg e seguita dalla supervisione artistica di TonyFace Bacciocchi, e lo fanno sull’onda di “Vacanza”, il loro ultimissimo prodotto lanciato il 7 novembre da cui è stato subito estratto il singolo omonimo all’ep con annesso video. Quattro tracce per 11 minuti nati, sono loro stessi a dirlo, durante il tour che ha seguito l’album “Toska”.

Eh già perché prima dell’ultimo “Vacanza”, l’uscita discografica che li ha fatti scoprire al grande pubblico, è stato proprio “Toska”. Uscito il 17 gennaio, l’album dei 4 ragazzi della provincia di Caserta ha sorpreso già dall’inizio per loro capacità di essere diretti e chiari. Due caratteristiche che risaltano ancora di più se lette nel contesto generale dei brani che invece è pieno di incertezze, quasi i loro testi fossero nati dalla sicurezza nelle insicurezze. Strumentalmente… anche.

I suoni infatti rimangono chiari e precisi e come i ricordi che tornano nelle parole, non si perdono, non si esasperano, rimango nitidi.
Questa sarà la quinta serata del Festival del Rock d’Autore, rassegna anche quest’anno è supportata dall’impegno di Coop Eridana – Abi coop Piacenza – Coopselios, e che avrà anche un pre-live, quello del djset di un amico del Melville, The black sun, a partire da dopo le 19. 

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Con “Ready To Take A Ride” torna a Piacenza l’hard rock

Marco Zanini, performer degli Ural e cultore musicale. Sarà lui a guidarci fra i guppi piacentini per conoscere da vicino la produzione discografica della nostra provincia.

Gruppo: Kickstarter Ritual
Disco: Ready To Take A Ride
Anno: 2017
Provenienza: Italia
Genere: hard rock
Membri: Juliusz – basso e voci; Fortu – batteria e voce; Goran – chitarra e voci
Casa discografica: autoprodotto

    1. Cooperate
    2. Messin Around
    3. Too Old
    4. Dirty Old Town
    5. Nanananana
    6. The Man On The Hawlin’ Machine
    7. Get It On
    8. Hazy Days
    9. The Cities Are Burning (Whit Rock’ N ’Roll)
    10. Kiss My Gun
    11. Ready To Take A Ride

Passata la prima decade del 2000 Piacenza aveva ormai salutato Houston, Sex Appeal e Hollywood Pornostar. L’hard rock che la cittadina emiliana aveva proposto, che piacesse o meno, aveva fatto la sua strage di cuori da tempo e ormai era defunto. Ci voleva un residuato di quel periodo, alias Davide Fortunati, per re imbastire un tentativo simile, se non analogo. Ed ecco che nel 2012 evadono fieramente dalle fognature piacentine i Kickstarter Ritual. A giudicare dai primi concerti del gruppo, ancora acerbi, qualcosa di hair metal riecheggia ma è anche la matrice garage e stoner a riempire il suono, merito forse anche della partecipazione ai tempi dell’ex Schloost Francesco Pini. Nel 2014 il grande botto con l’EP Black Mama che mette in luce a mio parere sonorità molto interessanti, tradotte in canzoni indimenticabili. Un ottimo viatico che porta la formazione attuale (composta da un altro che il periodo glam di Piacenza lo conosce bene, Juliusz Loranzi e l’ex Iena Goran Bignami) a realizzare il primo disco sulla lunga distanza. Rientrati da poco da un tour nell’est Europa i Kickstarter Ritual sfoderano Ready To Take A Ride, corredato dalla bella copertina realizzata da Isabella Guasconi.
La partenza, affidata al singolo Cooperate, che già da un po’ girava nelle nostre orecchie, è bella arzilla e si produce in un riff semplice, azzeccato ed indelebile. Quello che sentiamo è rock frizzante ma mai esageratamente concitato o aggressivo. Qualcosa di individuabile tra gli anni ’70 e ’80, quando le voci in falsetto erano allegramente frivole e provocatorie, proprio come in Cooperate! La seguente Messin Around è una dichiarazione d’amore nei confronti dei primi Van Halen. Una canzone da rockettari romantici che con la sua impronta nostalgica non può non conquistare.

“But you’re getting too old motherfucker!” Dopo un solo ascolto di Too Old sarà praticamente impossibile non ripetere fino alla nausea il ritornello; ehi, ma questo significa che la missione di Fortu e soci è riuscita! Too Old, con la sua chitarra velenosa un po’ alla Black Sabbath, le virate alla The Stooges e la sua orecchiabilità si stampa nella mente dell’ascoltatore e fidatevi che non la lascerà mai. Traccia dopo traccia intanto emergono tutte le influenze del gruppo, in maniera pressoché lapalissiana.

Con Dirty Old Town torniamo su ritmi più compassati con un giro che parla al 100% la lingua dei Kickstarter Ritual. Un inizio polveroso che cede presto il passo al rock’ n roll. Suggestiva. Divertente e scanzonata è Nanananana, titolo che perentoriamente da un’idea dell’anima leggera del gruppo. Il tentativo di far sorridere e sgombrare la mente è riuscito e definire il ritornello orecchiabile sarebbe un eufemismo, attenzione però perché la melodia di base ricorda un po’ troppo qualcosa che il gruppo ha già scritto.

In The Man On The Hawlin’ Machine i tre arrivano a pendere per la prima volta in maniera netta verso il glam degli anni ’80 di Aerosmith e Mötley Crüe. Non che ci sia niente di male, ma la resa è un po’ derivativa e non particolarmente memorabile. Tra i momenti meno incisivi del disco. Mettendo in luce la passione per lo stoner dei Kyuss invece Get It On è assolutamente riuscita. Sentita e sofferta, con un’ottima ripartenza terremotante condita da un bell’assolo di chitarra. Hazy Days da un punto di vista identitario è l’episodio più caldo e sincero del disco e già solo per questo andrebbe apprezzato. Per quanto la volontà di recuperare le ballate acustiche tipiche di gruppi come Extreme, Poison o Cinderella possa sembrare fuori moda, la romantica canzone che stiamo ascoltando è scritta con il cuore e solo un’automa non la troverebbe emozionante. Ruffiana e laccata? Forse si, ma scalda il cuore ed è già nostalgica. Non tutti i gruppi ne sono capaci.

Si passa al rock spudorato di The Cities Are Burning (With Rock’ N’ Roll). Tornando al discorso di Nanananana anche qui la preoccupazione principale è far divertire. A volte però il divertimento non è tutto e in questo caso forse sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più in termini di scrittura. Troppo semplice.

La conclusione con gli ultimi due pezzi va meglio: Kiss My Gun ha una struttura interessante, mentre Ready To Take A Ride ha una corposa parte strumentale con un buon assolo di chitarra. Curioso ed insolito il piano nel finale suonato da Juliusz che ci lascia con un saggio della particolarità che i Kickstarter Ritual vogliono comunicare.

Ready To Take A Ride è indubbiamente un buon disco, genuino, riuscito e di grande cuore. Il prodotto è ben eseguito e ben registrato. Qualche difetto c’è, che il tempo e l’esperienza potranno curare. I Kickstarter sono un gruppo rock semplice e diretto ed è accettabile che lo rimangano, tuttavia in futuro vedrei bene una maggiore elaborazione strumentale, per elevare ancora di più la personalità e la caparbietà del gruppo.

Nel frattempo godiamoci questo primo assaggio perché l’hard rock a Piacenza è tornato.
Voto: 8

Zanini Marco

Per gentile concessione del Blog I Gufi Narranti di Sandra Pauletto e Alberto Zanini.




Rock e street food in riva al Po

“Il Po ricorda”, al via sabato 17 la quinta edizione con il Teatro di Paglia e tante novità

Ritorna l’appuntamento con la rassegna “Il Po ricorda”, giunta alla sua sesta edizione ed organizzata dall’associazione Arti e Pensieri che nel 2016 ha vinto il bando regionale “Giovani per il Territorio” indetto dall’Istituto Beni Culturali dell’Emilia Romagna.

Obiettivo, come nelle passate stagioni, valorizzare e rilanciare la centralità del fiume nella vita della città. Ma questa nuova edizione proporrà, accanto a conferenze, laboratori, degustazioni e concerti, l’inedita formula del Teatro di Paglia, pensato come spazio che possa rendere più accogliente le sponde del fiume e fungere sia da area di spettacolo, sia da luogo di incontro, riparo e condivisione.

Il primo appuntamento sarà sabato 17 giugno, quando sull’argine in via del Pontiere, all’altezza della banchina di attracco “Città di Piacenza”, si proietterà in collaborazione con Arci – Cinemaniaci, il film “Bella e perduta” diretto, nel 2015, da Pietro Marcello.

Il film, incentrato sul tema del paesaggio italiano, avrà inizio alle 21.45 – con ingresso a offerta libera – e al termine verrà offerto ai presenti un brindisi sotto le stelle, con vino e frutta fresca. La pellicola, originariamente ideata come documentario, ha un’impronta poetica e visionaria che lega l’ecologia al sacro e al mito: protagonisti sono pastori, maschere della tradizione come Pulcinella e il bufalo Sarchiapone, che con l’istrionico personaggio napoletano intraprende un viaggio alla scoperta di un’Italia deturpata, la cui bellezza irrompe potente sul grande schermo.

La rassegna riprenderà poi venerdì 25 e sabato 26 agosto, ospitando sull’argine del Po il Monster of Orzorock, in una due giorni di esibizioni live che offrirà nella prima serata una speciale anticipazione del Festival Tendenze e nella seconda, oltre alle band di Orzorock, il concerto di un ospite a sorpresa.

In entrambe le date, già dal pomeriggio l’area sarà animata da laboratori, esibizioni di canottaggio in collaborazione con la Società Vittorino da Feltre e stand gastronomici di street food, mentre Fiab Amolabici proporrà un tour su due ruote tra i luoghi più significativi per il rapporto storico tra la città e il fiume, disponibili anche sulla app “Piacenza” nel percorso “Piacenza e il Po” creato da Arti e Pensieri.

Tra le tappe dell’itinerario ciclistico, oltre a Porta Borghetto, vi saranno la chiesa di San Sisto, Palazzo Farnese, Torrione Fodesta, Centrale Portaluppi e il Museo di Storia Naturale, nonché l’impianto idrovoro della Finarda dove si terrà una visita guidata con animazione e, grazie alla collaborazione del Consorzio di Bonifica, è prevista l’apertura straordinaria di uno dei sottopassaggi che collegano la città al Po.

Ancora in via di definizione la data, che sarà comunicata a breve, di un quarto appuntamento con la visita guidata speciale ai Musei Civici di Palazzo Farnese, incentrata sui reperti che in età romana giungevano a Piacenza grazie al trasporto fluviale: tra questi, la Sfinge alata rinvenuta in via Taverna ai primi del ‘900, il cui restauro sarà presentato al pubblico nell’occasione.

“Il Po ricorda”, manifestazione inserita nel calendario del Francigena Festival e nel cartellone dei Cammini EmiliaRomagnaSlow 2017, si realizza in collaborazione con l’Amministrazione comunale e con il sostegno, sin dalla prima edizione, della Fondazione di Piacenza e Vigevano. All’apporto del Consorzio di Bonifica cittadino, di Cinemaniaci Arci, Società Canottieri Vittorino da Feltre, Fiab Amolabici Piacenza e Orzorock Music si aggiunge la collaborazione dell’associazione Motonautica Piacenza (Map) e dell’agriturismo “Il Carlone” di Bobbio.