In arrivo la cedolare secca anche per i negozi

Soddisfazione da parte del presidente nazionale di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa sulla possibile introduzione della cedolare secca anche per le attività commerciali: “La conferma dell’impegno del Governo a prevedere nella manovra il varo della cedolare secca sugli affitti commerciali – ha detto Spaziani Testa – ci consente di confidare che sia finalmente giunto il momento di quel cambio di passo che il settore immobiliare attende da molti anni. Le cose da fare in questo comparto sono tante e tutte consentirebbero all’economia di ripartire. Iniziare con la cedolare per le locazioni commerciali è la scelta giusta”.

 




Niente cedolare secca per i negozi. Secondo Confedilizia “una occasione persa”

Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, interviene sulla decisione della commissione bilancio del Senato che, contrariamente alle aspettative di molti, non ha introdotto la cedolare secca per i locali commerciali. Questa la sua dichiarazione:

«La notte non ha portato consiglio. Nonostante l’impegno assunto da Parlamento e Governo con le risoluzioni sulla nota di aggiornamento al Def, la Commissione Bilancio del Senato non ha introdotto neanche una versione limitata della cedolare secca sugli affitti dei locali commerciali. Inoltre, la cedolare per le locazioni abitative a canone calmierato è stata confermata per soli due anni: il che, considerato che quei contratti durano cinque anni, vuol dire svuotare di significato la proroga, a danno degli inquilini, posto che la maggior parte dei proprietari riterrà più conveniente, in assenza di certezze, scegliere i contratti a canone libero.

Si tratta di un’occasione persa, l’ultima di questa legislatura, per dare un segnale di fiducia al settore immobiliare, l’unico che – certifica l’Istat – manca alla ripresa economica dell’Italia. Un settore che avrebbe bisogno di uno shock fiscale esattamente opposto a quello iniziato nel 2012, ma che con questa legge di bilancio poteva almeno essere interessato da interventi mirati. Evidentemente c’erano altre priorità… (per il cui lungo, dettagliato elenco rimandiamo al testo approvato nella notte)».




I lavoratori di Amazon a Castel San Giovanni scioperano il giorno del Black Friday

Il giorno del trionfo dell’acquisto compulsivo sarà un po’ meno trionfale. I lavoratori di Amazon (Sede di Castel San Giovanni) hanno deciso infatti di indire uno sciopero generale il 24 novembre e si concluderà col turno mattutino del 25. Cinque turni di lavoro scoperti e oltre 500 lavoratori di 4 sigle sindacali (Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil ed Ugl terziario) che hanno precisato inoltre di astenersi da qualunque forma di straordinario fino al 31 dicembre 2017. Le motivazioni alla base di questo gesto sono da imputarsi principalmente agli orari di lavoro e dei riconoscimenti ai lavoratori.

Sul tema dei riconoscimenti economici per i lavoratori, non vi è stata alcuna apertura concreta ai fini del miglioramento delle retribuzioni o della contrattazione di un premio aziendale, e i ritmi lavorativi, si legge in una nota, non conoscono soluzione di continuità, le produttività richieste sono altissime ed il sacrificio ulteriore richiesto (straordinari obbligati, lavoro notturno ormai strutturale su quasi tutto l’anno e nel periodo di picco organizzato su 6 giorni settimanali, lavoro domenicale….) non trova incremento retributivo oltre i minimi del Contratto nazionale.