Furto nella scuola di Niviano, la Comunità Islamica chiede un contributo per l’Istituto

Dopo i danni, è il momento di ripartire. Nei giorni scorsi la scuola elementare di Niviano è stata derubata da ignoti, approfittando della chiusura nel finesettimana. Sono stati sottratti computer e materiale audiovisivo, ma anche generi alimentari di prima necessità.

Ora la Comunità Islamica chiede ai suoi frequentanti ma anche a tutte le persone di buon cuore un contributo per aiutare l’Istituto.

“I bambini non si toccano!” – dice il Presidente Ylli – “e noi siamo e saremo sempre in prima linea a supportare i nostri figli nel loro percorso di crescita e tutte le istituzioni preposte per realizzarla nel modo più idoneo”.

L’Imam, Sheikh Alyafy dal canto suo, ha espresso l’augurio di un impegno di tutte le persone di buona volontà per contribuire alla raccolta fondi ricordando che è necessario contrastare ogni gesto negativo con uno positivo che lo corregga e sia da esempio positivo per altri.

L’invito quindi della dirigenza della Comunità è quella di raccogliere fondi che verranno devoluti all’Istituto colpito. La raccolta fondi rimarrà aperta fino a venerdì 2 novembre e si potrà donare tramite il conto Paypal della Comunità a questo link (http://bit.ly/2PxZVpc) o usando l’email info@comislamicapc.it, in alternativa tramite il conto bancario ai seguenti recapiti specificando la causale: “Donazione Scuola Rivergaro”.

codice IBAN: IT03 R 05034 12602 000000001213
Intestato a: ASSOCIAZIONE COMUNITA’ ISLAMICA DI PIACENZA
Presso: BANCO BPM SPA Dip. 2218 Piacenza Ag. 2
Strada Farnesiana, 9/A – 29122 Piacenza (PC)

oppure tramite bollettino postale ai seguenti conti:

C/C postale Nr. 001042284750
Intestato a: ASSOCIAZIONE COMUNITA’ ISLAMICA DI PIACENZA 

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Cocaina, hotel e taxi a spese delle anziane zie, minacciate e maltrattate

Settanta mila euro di risparmi sottratti alle anziane zie e “bruciati” in pochi mesi, con continui festini a base di cocaina.

E’ questo lo squallido scenario emerso dalla indagini dei carabinieri della stazione di Rivergaro, che hanno portato all’arresto di una decina di persone. Protagonista principale della triste storia una quarantacinquenne residente a Rivergaro che non si limitava a sottrarre i soldi dai conti postali delle parenti ma le maltrattava di continuo, soprattutto verbalmente, costringendole a consumare pasti di scarsa qualità, prevalentemente a base di pasta. Proprio in una delle conversazioni intercettate una delle zie si lamentava di come, nonostante tutti i soldi ritirati dalla nipote, a tavola non ci fosse mai la carne.

Vittime due pensionate

Vittime due signore di 70 e 60 anni zie, per parte di padre, dell’arrestata. Entrambe in pensione negli anni avevano accumulato un discreto patrimonio depositato presso l’ufficio postale di Niviano. Proprio dalla segnalazione di alcuni cittadini è partita l’intera indagine coordinata  dal pm Matteo Centini.

La più anziana delle sorelle era stata vista uscire dalla Posta in lacrime ed aveva parlato di continui prelievi effettuati per pagare un presunto avvocato che stava sbrigando pratiche per conto della nipote. Un racconto poco verosimile di cui era stato subito informato il comandante della locale stazione dei carabinieri di Rivergaro, il maresciallo Roberto Guasco.

Ad agosto dello scorso anno erano così partite le complesse indagini condotte anche utilizzando intercettazioni telefoniche ed ambientali.

Le zie costrette a frugare fra la spazzatura

Il quadro che è via via emerso ha lasciato senza parole gli inquirenti, anche perché – dopo i continui prelievi – le anziane erano rimaste senza risorse e, pur di sopravvivere, si erano viste costrette a frugare fra i bidoni della spazzatura ed  a fare debiti (circa 1.500 euro) con un locale negozio di alimentari.

Festini a base di cocaina

Intanto la nipote usava i soldi per pagare il taxi che la portava da Rivergaro a Piacenza dove affittava stanze di albergo per ospitare party a base di cocaina a cui invitava il fidanzato ed una amica, anch’essa arrestata ed attualmente ai domiciliari.

Arrestati nove spacciatori

Nella rete dei carabinieri sono caduti anche nove spacciatori che rifornivano la donna con la droga. Nei guai sono finiti una donna di 49 anni di origini rumene, residente a Piacenza, il figlio 24enne ed il convivente di lei, 46enne di origini marocchine, due tunisini senza fissa dimora di 34 e 54 anni, due cinquantenni uno originario della Sardegna ed uno piacentino, un quarantenne di Codogno ed un 52enne di Mazzara del Vallo.

La complice

Nella ragnatela di menzogne e pressioni psicologiche nei confronti delle pensionate era convolta anche un’amica 29enne della nipote, anch’essa residente a Niviano, che con svariate telefonate aveva convinto le due donne a ritirare denaro a favore della nipote. Sulla complice pende anche l’accusa di aver procurato, in almeno una quindicina di occasioni, la droga all’amica.

Binario 10

L’operazione è stata denominata “Binario 10” perché la maggior parte delle cessioni di droga avveniva proprio in zona stazione, via Roma, terminal bus ed aree limitrofe. In alcuni casi invece la droga era stata consegnata direttamente a domicilio a Rivergaro.

In un caso uno degli spacciatori è stato colto in flagranza di reato ed è stato anche effettuato il sequestro di mezzo chilogrammo di hashish.

Aggiornamenti in corso

 

 




Corso per volontari al Wildlife Rescue Center – Piacenza

“Piacenza Wildlife Rescue Center”  l’associazione che si occupa della cura degli animali selvatici organizza un corso per aspiranti volontari, rivolto a tutte le persone desiderose di aiutare il Centro nella cura degli animali selvatici della provincia di Piacenza. Sarà articolato in due serate il 24 novembre e 1 dicembre alle ore 20,30 presso l’Auser di via Musso 5 a Piacenza (Casa delle Associazioni)

Nella prima serata “Chi è il Piacenza Wildlife Rescue Center” verrà descritta la  struttura e si spiegherà in cosa consiste l’attività del volontario, mentre nella seconda “Recupero, primo soccorso e riabilitazione degli animali selvatici ricoverati presso il Cras” verranno spiegate nel dettaglio le specie curate e gestite all’interno del Centro.
Relatori saranno il dott. Riccardo Rossi veterinario, direttore sanitario del Cras e la D.ssa Fabiana Ferrari biologa responsabile del Cras. 
L’iscrizione al corso è obbligatoria. Richiesto un contributo di 10 euro
info: tel. 366 899 11 87 dalle 10 alle 17,30 – email: amicipwrc@gmail.com