Si conclude il concorso letterario Storie di Barriera. Vince il venticinquenne Francesco Marini

Gran finale per il concorso letterario under 35 Storie di barriera: sabato 30 marzo all’Ex Officina dei Tram di Piacenza – edificio di archeologia industriale riaperto per l’occasione – i dodici finalisti sono stati premiati da Giovanni Battista Menzani, coordinatore della giuria, e Lorenzo Calza, lo sceneggiatore della Sergio Bonelli Editore che ha seguito i ragazzi in quello che ha definito “due tranquilli weekend di paura”, da cui sono nate sei graphic novel.

Il primo posto va a un piacentino, il venticinquenne Francesco Marini, con il racconto Lo stadio dello specchio, illustrato dal piacentino Giulio Moroni, 25 anni: per Francesco un premio di 1.000 euro e la possibilità di pubblicare una propria raccolta di racconti edita da Officine Gutenberg.

Il secondo posto è stato invece assegnato alla ferrarese Morena Martina Pedriali: 22 anni, ha vinto con Perché non dormi?, illustrato da Miriam Muscas, 19 anni, di Alessandria. Per Morena un premio di 700 euro.

Al terzo posto, il barese Orazio Francesco Lella, 26 anni, e il suo Una bocca che ride, premiato con 300 euro, illustrato dal genovese Carlo Coronella, 25 anni.

Molto apprezzati anche i racconti degli altri scrittori finalisti, Al di là del fiume del romano Francesco Losapio, 31 anni, illustrato da Daniele Rando, 20 anni, di Monza, così come Orizzonte del venticinquenne Alessandro Telesca, di Pisa, illustrato da Lena Castiglioni, 30 anni, di Varese, e Piccola storia d’amore contro i muri, della salernitana Chiara Galdieri, 27 anni, illustrata da Giulia Pavani, 26 anni, di Torino: a tutti loro un riconoscimento di 200 euro.

Ambientate a Piacenza, lungo l’argine del Po, le graphic novel sono state le protagoniste dell’evento: rappresentate una per una dalle installazioni di Associazione Rivularia e Collettivo Praxis, in mostra nello spazio dell’Ex Officina, sono state inoltre raccolte nel volume “Storie di barriera” edito da Officine Gutenberg, presentato insieme agli autori.

A introdurre l’evento, davanti a un pubblico foltissimo, Paolo Menzani di Officine Gutenberg, ideatore del concorso, che spiega come sia nato con l’intento di “mettere in discussione il tema del confine e del contatto tra culture: l’obiettivo era quello di trovare giovani scrittori e illustratori capaci di raccontare nuove storie sul tema dell’inclusione sociale e della società multietnica. Sono stati 50 i racconti e 25 le tavole illustrate, 14 le regioni e 40 le province d’Italia rappresentate, un successo anche dal punto di vista qualitativo”.

Nello spazio è stato inoltre possibile vedere le opere di tutti gli illustratori che hanno partecipato al concorso, in una sezione speciale, mentre in una sala dedicata è stato proiettato il video Spazialismi, realizzato dai ragazzi del centro di aggregazione SpaziAli del Comune di Piacenza, all’interno del Progetto Antidiscriminazione finanziato da Regione Emilia Romagna: una serie di interviste ai ragazzi e ai cittadini di Quartiere Roma sui temi come la multiculturalità, l’immigrazione, le discriminazioni di ogni genere. A presentarlo il coordinatore del centro Stefano Sandalo e uno degli autori, Alejandro Nunez, 15 anni.

A chiudere la serata, il live nu-soul del trio Whitey Brownie, da Latina, dal sound morbido ed elegante, che hanno da poco esordito con il loro primo EP Another Pink, e il dj set di Marco Cordani, entrambi a cura di Associazione 18 30, mentre il buffet di cucina internazionale vegana è stato curato da Fala’Feel.

STORIE DI BARRIERA

Un anno fa, l’idea di Storie di barriera, un concorso contro le barriere – di tutti i tipi – ha vinto il Bando Sillumina della SIAE, dedicato ai giovani talenti.

A cura della casa editrice piacentina Officine Gutenberg in partnership con Consorzio Sol.Co Piacenza e Cooperativa sociale L’Arco, il concorso ha visto la partecipazione di racconti e illustrazioni da ragazze e ragazzi da tutta Italia, sul tema dell’inclusione sociale e della società multietnica: 50 i racconti e 25 le tavole illustrate, 14 le regioni e 40 le province d’Italia rappresentate.

Una giuria ha selezionato sei scrittori, ognuno di loro ha scelto un illustratore, e in coppia hanno frequentato un laboratorio di graphic novel a Spazio2 – la Cittadella del Lavoro e della Creatività Giovanile del Comune di Piacenza – condotto da Lorenzo Calza, sceneggiatore di Julia della Sergio Bonelli Editore.

Il risultato?

Sei graphic novel, ambientate a Piacenza, lungo l’argine del Po, raccolte nel volume “Storie di barriera” edito da Officine Gutenberg, che sabato 30 marzo all’Ex Officina dei Tram di Piacenza sono diventate sei installazioni, a cura di associazione Rivularia e collettivo Praxis.

Il progetto si è classificato primo a livello nazionale all’interno del programma “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura – Bando Periferie Urbane – edizione 2017” nel Settore Libro e lettura. Il programma è promosso da SIAE e nato dalla direttiva del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MiBAC) per favorire la creatività e la promozione culturale nazionale e internazionale dei giovani, a sostegno di autori, esecutori e interpreti under 35.  

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Laura Vaghini presenta “Il segreto degli antichi manoscritti”, edito da Officine Gutenberg

Il segreto degli antichi manoscritti, primo libro a firma di Laura Vaghini edito da Edizioni Officine Gutenberg, è già pronto per la sua seconda uscita pubblica, quella di domenica 24 marzo presso La Feltrinelli di via XX settembre a Piacenza. Un nuovo appuntamento in cui l’autrice sarà accompagnata da Claudia Uccelli e a cui ci avviciniamo chiedendo alla Vaghini di introdurci al suo libro.

Sei partita da una storia reale, la vostra, per arrivare ad una fantasy, quella di Hachiro e Carlos. Come hai messo insieme le cose?
Relazionarsi con gli altri non è cosa facile per tutti e per mio figlio non lo era. Ho pensato allora di creare i vari personaggi del mio racconto per questa sua esigenza, inserendo a mano a mano argomenti di vita vera quali il bullismo attraverso una storia di avventura e mistero, in modo poi da leggere il racconto insieme a mio figlio e trovare spunti di riflessione e soluzioni.

Per affrontare le difficoltà di tuo figlio, hai imparato a rapportarti e a comportarti in un modo diverso. Dal punto di vista umano come sei cambiata in questi anni?
Sono diventata più attenta agli altri, maggiormente disposta all’ascolto. Ora cerco di aiutare attraverso la mia esperienza genitoriale con un percorso un po’ più in salita di quanto immaginassi ma ricco anche di vittorie. Ho scoperto inoltre risorse dentro di me che non pensavo di avere…

Temi centrali nel tuo libro sono le diversità che arricchiscono e punti di forza e di debolezza che ognuno di noi ha. Come ti relazioni oggi con queste parti della personalità?
Viviamo in una società alla ricerca di supereroi e di figli-fenomeno. Tutto ciò è sbagliato. Nel libro ho inserito invece il valore della diversità come arricchimento. Quotidianamente dico a mio figlio che ognuno di noi ha punti deboli ed altri di forza che ci rendono meravigliosamente imperfetti con la necessità di confrontarci con il prossimo. Ho imparato che non dobbiamo vergognarci di ammettere di aver bisogno dell’aiuto degli altri. Con il mio racconto vorrei far capire che i nostri pregi e difetti sono tasselli di un puzzle che uniti insieme creano immagini bellissime.
Non solo parole ma anche le illustrazioni di Pierantonio Bonini.

Come sono state create?
La maggiore difficoltà consisteva nel mettere a colori i visi e le caratteristiche dei personaggi nati dalla mia penna che io scrivendo avevo in realtà ben chiari nella mia mente! Confrontandoci bozzetto dopo bozzetto, Hachiro, Carlos e tutti gli altri hanno pian piano preso vita attraverso le splendide illustrazioni di Pierantonio Bonini, per gli amici Pier. Per quanto riguarda la tecnica di realizzazione, ho dato giustamente carta bianca all’artista. Il risultato è lodevole, uno stile innovativo e personale.
 

In ultimo, qual è stato il giudizio di Matteo appena ha visto il libro?
Matteo è stato il primo a credere nel libro e volerne la pubblicazione. Vederlo realizzato e tenerne una copia fra le sue mani lo ha “gasato” e riempito di orgoglio! La dedica lo ha emozionato tantissimo e non vuole perdersi nessuna presentazione. D’altronde…senza di lui il libro non sarebbe mai nato… 

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Laura Vaghini porta nelle librerie l’amore per il figlio, grazie a Officine Gutenberg

Liberate la fantasia e siate pronti a salpare. Officine Gutenberg edita “Il Segreto degli Antichi Manoscritti”, brillante e dirompente romanzo d’esordio dell’autrice piacentina Laura Vaghini che nella sua folgorante opera prima si rivolge, con fantasia, delicatezza e partecipazione, ad un pubblico di fanciulli di tutte le età. L’opera – prima di trovare la sua trasposizione cartacea – è stata ideata per un lettore particolare, il figlio Matteo, che ha vissuto insieme all’autrice la genesi di un mondo avventuroso e ricco di personaggi che rivelano poco alla volta la loro natura. Il protagonista, nel corso del suo viaggio alla ricerca della felicità, toccherà con mano la molteplicità dei sentimenti che albergano l’animo umano: incontrerà amici che sapranno aiutarlo con animo gentile, mentre altri si riveleranno deboli, accecati dall’invidia o semplicemente malvagi.

Relazionarsi con le altre persone non è facile, ma per qualcuno è un po’ più difficile. L’opera è qualcosa di unico nel suo genere. Può essere letta come un semplice romanzo fantastico, ma scrutando tra le righe del testo rivela la sua essenza di manuale d’amore parentale che in quanto tale ha già ottenuto recensioni molto autorevoli. “Uno dei miracoli a cui continuo ad assistere”, scrive Fabiola Casarini, Dottore di Ricerca in Educazione e Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, “oltre al recupero di alcuni bimbi, è quello della maturazione delle loro mamme. Mamme che amano in modo così costruttivo da trovare, nella straordinaria esperienza educativa che ti impone la comprensione dei bisogni dei propri figli, fonti di crescita personale e scoperta di sé. E Laura, che possiede il tipo di fantasia, di capacità narrativa e di costruzione di mondi di una J.K. Rowling (mamma capace di creare Harry Potter in un momento di grave difficoltà personale e familiare), non ha scritto un diario sull’ABA (Applied Behavior Analysis) o una biografia, ma un’avventura verso la ricerca della felicità. E ha fatto bene, perché il prodotto è una perla”.

“Laura è riuscita ad andare oltre la fatica, il dispiacere, la delusione, la frustrazione, la rabbia della chiusura, del muro che ci si trova davanti nell’espressione comunque viva del proprio figlio,” ha commentato Claudia Uccelli, psicologa e psicoterapeuta e già Professoressa a contratto Presso la Facoltà di Psicologia, dell’Università degli Studi di Torino. “Con il figlio Matteo è riuscita a creare una relazione sana ed evolutiva, basata sul gioco come spazio creativo, come direbbe il noto pediatra e psicoanalista Winnicott. Una relazione mediata da un oggetto terzo, il disegno prima, la parola poi, il racconto dopo. Un oggetto terzo capace di creare legame e nello stesso tempo differenziazione, elementi fondamentali per crescere consapevoli di sé e del proprio sentire e della presenza dell’altro. Con pazienza, costanza, intuito ed ascolto è riuscita a fare ciò che nessun terapeuta avrebbe potuto fare, per continuità, dedizione e passione, ma è ciò che cerca di realizzare con il proprio paziente. Laura è un grande esempio per tanti genitori, è riuscita da sola ad impostare e creare questo gioco e questa relazione. Non sempre questo è possibile per tanti fattori e contingenze, e l’esempio può rappresentare una buona iniezione di fiducia ma non essere sufficiente, per genitori che hanno bisogno di essere sostenuti ed aiutati nel trovare uno spazio creativo e di condivisione col proprio figlio”.

Laura Vaghini ed il suo “Il Segreto degli Antichi Manoscritti” li potrete incontrare sabato 9 marzo alle ore 16 a Villa Braghieri a Castel San Giovanni e domenica 24 marzo tarda mattinata alla Feltrinelli a Piacenza. 

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Arriva “Tognazzi mi manca da 25 anni”, nuova graffetta targata Officine Gutenberg

Un anno cinematografico non può chiudersi prima del lancio dell’ormai classica “Graffetta” sui 12 mesi di cinema appena trascorsi, firmata da Barbara Belzini.
Anche per l’anno di cinema che si è appena concluso, la giornalista di Libertà ha dato vita a 55 facciate che comprendono 30 film imperdibili usciti nel 2018, con l’aggiunta di una manciata di serie tv (ormai non più tralasciabili), e che verranno presentate alla libreria Fahrenheit, venerdì 8 febbraio alle 18.30.
Quest’anno la Graffetta, edita da Officine Gutenberg, si chiama “Tognazzi mi manca da 25 anni” e rappresenta un mix di qualità oggettiva, soggettiva, risultati al botteghino, impatto sociale – affettivo – culturale; un viaggio in cui la Belzini è stata accompagnata nelle varie maratone cinematografiche notturne da Eleonora Bagarotti, che la seguirà anche nella presentazione alla Fahrenheit. 

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Nuovo volume in casa Papero Editore in collaborazione coi ragazzi “favolosi” de La Matita Parlante

Da bambini a tutti, chi più chi meno, sono state raccontate fiabe, storie straordinarie che dovevano servirci da esempio nella vita di tutti i giorni, o per il futuro. “I grandi eroi” che salvavano principesse, superavano ostacoli insormontabili per raggiungere un obiettivo. Talvolta la realtà pareggia la fantasia degli autori di quelle fiabe e genera persone comuni, che semplicemente hanno deciso che un problema, poteva essere superato e anzi, diveniva punto di forza per vivere serenamente. Possiamo annoverarne alcuni della storia, come Beethoven, John Nash, Frida Kahlo, oppure alcuni più contemporanei, come Bebe Vio o Alex Zanardi.

La loro storia è stata raccolta in un volume, “Storie di bimbi favolosi che non la danno vinta ai problemi”, edito da Papero Editore e nato dalla collaborazione con Officine Gutenberg, l’associazione La Matita Parlante e il Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL di Piacenza.

Paola Rossi, educatrice professionale del Dipartimento, spiega il progetto: “Nasce dal Programma Autismo 030, per cui noi seguiamo ragazzi con disturbo dello spettro autistico che al termine del percorso scolastico entrano nel mondo del lavoro. L’associazione La Matita Parlante nasce per valorizzare le competenze professionali delle persone con disturbo dello spettro autistico e di favorirne l’inclusione sociale, collaboriamo infatti con le scuole del territorio. Sono 8 i ragazzi ospitati come tirocinanti tutte le mattine dalla casa editrice Papero Editore per scrivere racconti per bambini. Sono già 2 i libri pubblicati e tradotti con i simboli della comunicazione alternativa aumentativa”. Nel libro troviamo 60 storie di persone che nella vita ce l’hanno fatta, e le illustrazioni sono state totalmente realizzate dai 9 ragazzi, che hanno realizzato il materiale per i testi rielaborati con la collaborazione di Officine Gutenberg.

Un libro scritto a più mani, e qui sta la forza. Nicolò Russo ad esempio racconta fieramente di aver realizzato le proprie illustrazioni “partendo da una tavola luminosa, e riprendendo poi il disegno col pennarello. Ho fatto i disegni di Bebe Vio e Nicolò Paganini”. Ci sono poi Stefano Fanzini, 48enne che ha fatto una considerazione su Frida Kahlo: “Nonostante le vicissitudini che ha avuto, è riuscita a fare quello che ha fatto”.

Lo spunto per il libro viene dal libro “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, che cercava di riflettere sulla parità di genere in un mondo dominato dagli uomini. “Ci sono altre persone che devono affermare i propri diritti – ha sottolineato Davide Corona di Papero Editore -, dover addomesticare quelle che di base sono mancanze ha potuto aiutarli a raggiungere un obiettivo. Il tirocinio è servito anche a questo, e pensiamo sia una cosa doppiamente bella”. Il libro è già disponibile in edicola e sulle piattaforme Amazon e Ibs per l’acquisto online.

Domenica a Caratteri Mobili, sede della casa editrice Papero Editore a Borgo Faxhall ci sarà una presentazione ufficiale del libro dalle 17, per tutti coloro che vogliano anche una copia firmata dai ragazzi “favolosi”, ovvero:

Luca Munari, Andrea Devoti, Nicolò Russo, Fadi Kassas, Stefano Fanzini, Francesco Baistrocchi, Michele Rebecchi, Chiara Marchionni.

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Profondo Giallo, un Festival letterario per una diffusione capillare della lettura

“Un percorso nuovo”, così Jonathan Papamarenghi, neo Assessore alla Cultura, definisce Profondo Giallo, Il Festival Noir che farà addentrare i piacentini in un mondo misterioso e ignoto, grazie ai 37 eventi in programma nella due giorni. Ieri la presentazione in Municipio alla presenza del direttore artistico Gabriele Dadati di Papero Editore, Piero Verani di Cinemaniaci, Sara Marenghi di Bookbank, Paolo Menzani, presidente di Officine Gutenberg, Daria Calza di Crisalidi e Sonia Galli di Fahrenheit 451.

“Un percorso di richiamo che va ben oltre quello locale – sottolinea Papamarenghi -, sopprattutto per l’impostazione molto sfaccettata. Già da quest’anno le opportunità per i tanti che vorranno partecipare sono veramente numerose e veramente interessanti, con la possibilità per la nostra comunità di essere parte attiva, l’amministrazione comunale ha dato un piccolo contributo, perchè è positivo il fatto che diversi sponsor abbiano voluto sostenere l’iniziativa, l’intento è quello di proseguire il percorso cominciato con questa edizione 0”.

Gabriele Dadati ha voluto specificare il senso di questo progetto e di questa 3 giorni nel segno del giallo. “Da un lato rappresenta uno sguardo verso il passato, che cosa salvare nell’ambito del giallo del ‘900, partendo dalla letteratura con Ščerbanenko passando dal cinema con i primi lavori di Dario Argento (La trilogia degli animali), saranno con noi gli sceneggiatori di Giulia, uno dei fumetti gialli senz’altro più amati in Italia. Il senso è proprio la scelta, di opere anche uscite negli ultimi giorni che abbiamo avuto l’occasione di leggere in bozze. Ma si scommette anche sul futuro”.

Sonia Galli di Fahrenheit sarà protagonista il 16 novembre nell’anteprima di Profondo Giallo per presentare il nuovo libro di Valerio Varesi “Paura dell’anima”. “Varesi è definito il Simenon italiano, ha ideato il commissario Soneri e la sua particolarità è quella di saper creare nei suoi romanzi un affresco profondo della nostra società. Abbiamo inoltre dato la possibilità ai commercianti che vorranno creare una vetrina a tema Giallo di pubblicizzare la propria vetrina sul nostro sito e sui social”.

Della parte cinematografica si è occupato Piero Verani e Cinemaniaci. “Noi possiamo contare tra i nostri ospiti Enrico Vanzina, rappresentante della cultura pop, fotografando il cambiamento della società nei suoi film dagli anni 80. Altro evento importante sarà la proiezione in anteprima mondiale di Black Tide, film francese con Vincent Cassel di cui avremo ospite il regista. Ci è piaciuto perchè abbiamo pensato rappresentasse bene lo spirito del Festival”.

Alla parte più ludica ha pensato Officine Gutenberg. “Come piccola casa editrice – ha spiegato Paolo Menzani -, abbiamo cercato sempre di fare una promozione alla lettura attraverso la pubblicazione di libri insoliti e originali, avvicinando chi di solito non si reca in libreria. Noi organizzeremo un Cluedo vivente, abbiamo coinvolto un’associazione di Ferrara e sarà giocato nelle strade della città. L’altro è un contest letterario notturno cui viene consegnato un incipit di Gianluca Morozzi su cui tutti dovranno scrivere una storia, che verrà poi raccolta in un volume”.

Sara Marenghi di Bookbank – Libri d’altri tempi, una libreria unica nel suo genere a Piacenza, gestirà la parte musicale in collaborazione con Piacenza Music Pride ed Elfo Studio. “Ci sarà un concerto al Teatro San Matteo molto particolare. A 5/6 gruppi emergenti sono state consegnate delle frasi tratte da libri gialli su cui loro dovranno lavorare per creare una canzone ad hoc. Le canzoni finiranno in un cd che verrà messo in commercio. Contribuiremo con mostre di fumetti”.

Gli eventi di Profondo Giallo sono tutti gratuiti, per un tentativo di diffusione capillare della lettura, come dovrebbe essere per qualsiasi Festival Letterario che si rispetti. Gli ultimi dati Istat del 2016 parlano di un calo dei lettori, che si attestano a un 40% della popolazione (almeno un libro negli ultimi 12 mesi). Erano il 46% nel 2012. 

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Un’ondata di “Giallo” travolgerà Piacenza tra il 17 e il 18 novembre

Piacenza il 17 e 18 novembre prossimo si tinge di giallo, anzi di “profondo giallo”. Arriva infatti nella nostra città il Festival nato dallo sforzo congiunto di varie realtà locali come Officine Gutenberg, Fahrenheit 451, Bookbank, Papero Editore, Cinemaniaci, l’associazione culturale Crisalidi e fortemente voluto dall’assessorato alla Cultura.

Sin dai primi nomi che appaiono in cartellone si capisce che l’intento del gruppo organizzatore è quello di puntare in alto: il 17 nella Sala 7 di Palazzo Farnese si alterneranno Ben Pastor, Fulvio Ervas (conosciuto al grande pubblico per Se ti abbraccio non aver paura, ma anche Franco Vanni, giornalista di cronaca giudiziaria del quotidiano “la Repubblica”, autore del romanzo “Il clima ideale” (Laurana Editore, 2015; vincitore del Prix du premier roman a Chambéry), e del fortunato saggio d’inchiesta “Banche impopolari” (Mondadori, 2017), Lucia Tilde Ingrosso, tra le più amate gialliste italiane e Stefano Tura, corrispondente RAI dal Regno Unito, ha scritto “Il killer delle ballerine”, “Non spegnere la luce”, “Arriveranno i fiori del sangue” (finalista nei premi Fedeli e Scerbanenco) e il pluripremiato “Tu sei il prossimo”.  Sarà presente anche Enrico Vanzina che dialogherà con Claudio Bartolini, vice caporedattore di “Nocturno” e direttore delle collane Bietti Cinema, è un’autorità nell’ambito del cinema di genere: tra i suoi libri più famosi, “Il gotico padano. Dialogo con Pupi Avati” e “Thriller italiano in cento film”. Presenterà il suo ultimo libro, “Il cinema giallo thriller italiano”, Gremese Editore.

Ma l’ondata gialla invaderà anche Palazzo Farnese, Spazio mostre, la Biblioteca Passerini Landi, il centro storico con il “Cluedo vivente”, lo Spazio Le Rotative/Museo della stampa l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Bookbank – Libri d’altri Tempi e tanti altri luoghi in città.

Per tutta la durata della manifestazione saranno visitabili presso lo Spazio mostre di Palazzo Farnese le seguenti esposizioni:

• Mostra “Giallo d’autore”: foto di scena di film famosi (“Intrigo internazionale”, “Vertigo”, “Psycho”, “Il delitto perfetto”, “La signora di Shangai”, “La fiamma del peccato”, “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” e altre ancora). Si tratta di un’ampia collezione privata nata in anni di ricerche
• Mostra “I luoghi del crimine”: gli scatti di Paola Dallavalle e Fulvio Guerrieri rappresentano case di delitti famosi, che la cronaca italiana ci ha raccontato in questi anni: Cogne, Garlasco, Avetrana, Novi Ligure e altre ancora
• Mostra di fumetti con tavole tratte da “Hellnoir”, miniserie creata e sceneggiata da Pasquale Ruju e disegnata da Giovanni Freghieri per Sergio Bonelli Editore. Giovanni Freghieri sarà presente all’inaugurazione
• Mostra “Scena del crimine”, con 10 foto provenienti dall’archivio della Cineteca di Bologna
• Mostra “Dampyr”, con le tavole originali di Nicola Genzianella. Il fumetto horror pubblicato da Sergio Bonelli Editore compare a fianco di materiali di “Ni terre ni mer”, fumetto giallo che si vale dei disegni di Genzianella della casa editrice franco-belga Depuis.

Programma Profondo giallo

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Lambrusco e Pop Rock: un viaggio tra le canzoni che hanno raccontato la nostra regione

Da qualche giorno c’è un nuovo arrivato in casa Officine Gutenberg: si tratta di “Lambrusco e Pop Rock. Le canzoni raccontano l’Emilia Romagna”, una lunga serie di schede ognuna dedicata ad un brano legato alla nostra regione.

Lambrusco e Pop Rock è il frutto di un lavoro durato mesi tra la selezione delle canzoni e l’approfondimento di tutto quello che c’è dietro esse. Già dall’inizio infatti, gli autori non si sono limitati alla semplice citazione e descrizione di un brano, ma hanno cercato di andare oltre, contestualizzandolo, dipingendo un momento, un angolo, una storia dell’Emilia Romagna: “Un viaggio entusiasmante tra le canzoni che hanno raccontato l’Emilia Romagna, da “Las Vegas” a Piacenza: tra nebbia e locali, cosce e zanzare. Tra nebbia, calce, cataste di maiali sacrificati agli dei“.

Un libro che riesce a mettere insieme, in poco più di 100 pagine, autori e generi molto diversi l’uno dall’altro, ma tutti legati dallo stesso comune denominatore: un rapporto speciale con il nostro territorio.
All’interno si passa dai grandi cantautori (Dalla, Guccini) ai loro eredi (Carboni, Bersani) sino alla nuova leva (Cremonini, Dente), dal punk filosovietico e dalla scena bolognese più combattente e a volte demenziale (C.C.C.P, C.S.I., Skiantos, Gaznevada) allo spoken word manierista e raffinato a cavallo tra i millenni (Massimo Volume, OfflagaDisco Pax, Le Luci della Centrale Elettrica), dall’impegno sociale e politico dei Settanta (Lolli, Bertoli, i Nomadi) al folk sgangherato e militante di più recente affermazione (Modena City Ramblers).
Senza dimenticare le grandi star, ovvero quelli che da sempre riempiono gli stadi, e non più le Feste dell’Unità (Vasco, Zucchero, Ligabue), e qualche ospite “straniero” (il Fabrizio De Andrè di Rimini, il Francesco Baccini di Le donne di Modena, addirittura i gallesi Scritti Politti).

Questo libro, che segue nel filone musicale della casa editrice piacentina “Orzorock XX – Venti edizioni di musica in Trebbia” dedicato al Festival Orzorock, vede 5 “complici” alla voce autori. Le penne in questione sono quelle di Antonio Bacciocchi (suoi una ventina di libri tra cui “Uscito vivo dagli anni 80”, “Paul Weller”, e l’ultimo “Gil Scott Heron – Il Bob Dylan bianco”; collabora con Classic Rock ed è tra i giurati del Premio Tenco), Chiara Ferrari (autrice, tra gli altri, di “Politica e protesta in musica – Da Cantacronache a Ivano Fossati), Giovanni Battista Menzani, Paolo Menzani, Lorenzo Rai; che fuse insieme hanno saputo dare un ritmo altalenante al testo, passando tra generi e periodi storici diversi, pezzi che si sono rivelati hit nazionali e altri che invece sono rimasti chicche nascoste all’interno dei rispettivi album.

Lambrusco e Pop Rock ha già due appuntamenti fissati in calendario. Il primo è al Melville di San Nicolò, il caffè letterario di riferimento per Officine Gutenberg, per la presentazione ufficiale di giovedì 27 settembre alle 21, il secondo sarà già due giorni dopo, all’interno del MEI a Faenza, il meeting delle etichette indipendenti, uno degli appuntamenti più importanti per il panorama musicale italiano.

Come per quanto riguarda tutte le edizioni ed i prodotti di Officine Gutenberg, anche “Lambrusco e Pop Rock” lo si può trovare nelle librerie e nelle edicole piacentine, nei punti vendita Coop e Conad, al Melville, a Caratteri Mobili e nella nostra nuova sede di via Giordano Bruno.
A breve disponibile anche su Amazon e IBS.




Camminate piacentine in un libro curato da Officine Gutenberg. Presentazione stasera a Bobbio

Edizioni Pontegobbo torna ad organizzare la Settimana della Letteratura a Bobbio in collaborazione col Comune. La manifestazione terminerà il 24 agosto ma stasera alle 22 vi sarà un appuntamento speciale curato da Officine Gutenberg, la presentazione del volume sulle “Camminate piacentine in media Val Trebbia”.

A presentare questa ultima uscita della collana Guide Marsupio, ci sarà l’autore Achille Menzani, accompagnato da Fabio Orlandi di Infocartografica ed il Presidente di Ed. Officine Gutenberg Paolo Menzani.
Ecco tutte le informazioni e la sinossi di “Camminate piacentine in media val Trebbia”

TITOLO: Camminate piacentine in media val Trebbia
COLLANA: Guide marsupio
FORMATO: 105*148mm
PAGINE: 156
USCITA: luglio 2018
PREZZO: € 7,90
ISBN: 978-88-98751-75-4

SINOSSI:
Una nuova collana di guide agili, maneggevoli, “friendly”. Che possano essere facilmente consultate in cammino o durante una visita, e altrettanto facilmente riposte nel marsupio dello zaino.
Ecco le Guide Marsupio, stampate in digitale e assemblate nei locali della cooperativa sociale Officine Gutenberg con il coinvolgimento di personale svantaggiato.
Il secondo numero è dedicato a 10 escursioni nuove o completamente riviste e aggiornate, anche alla luce dell’esito delle calamità naturali (quali alluvioni e gelicidio) che sono intervenute sul territorio piacentino. Invariato il format: una pratica scheda che riassume i dati numerici dell’escursione, la mappa di InfoCartoGrafica con il cammino da effettuare ben evidenziato, un sunto del percorso, e infine l’originale roadbook, autentico marchio di fabbrica, corredato di immagini dei passaggi chiave del percorso, in grado di accompagnare passo dopo passo anche gli escursionisti e i camminatori meno esperti.
Focus sulla Media val Trebbia, tra cascate, rilievi ofiolitici, villaggi abbandonati e viste affascinanti sulla valle più bella del mondo: Cascate del Carlone e Circumpenicina, Sassi Neri e giardino alpino di Praticchia, via degli Abati e di San Colombano, tutti luoghi ideali per le gite fuori porta. 

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Gabriele Dadati torna a Spazio 2 con un workshop dedicato alla crime story

Gabriele Dadati è uno degli scrittori maggiormente apprezzati del panorama culturale piacentino e non solo. Dopo la prima esperienza di due anni fa, torna oggi a collaborare con Spazio 2 per un nuovo workshop, “Scrivi un giallo e fatti scoprire..dai lettori!”. Nel 2006 ha esordito con “Sorvegliato dai fantasmi”, in cui vengono inscenate struggenti quotidianità dei protagonisti, “Il libro nero del mondo”, del 2009, narra di un regista alle prese con il suo primo lungometraggio (e di un fantasma sotto casa). “Piccolo testamento” è invece la storia di un’amicizia nell’arco di una lunga notte. Ora è in libreria con “L’ultima notte di Canova”.

Come nel caso del corso di scrittura tenutosi nella primavera del 2016 da cui era nato “Piacenza criminale”, anche al termine del processo creativo di questo corso verrà messo su carta un prodotto editoriale che vedrà la collaborazione fra Papero Editore e Edizioni Officine Gutenberg.

Il workshop si terrà a Spazio2 in otto incontri fra aprile, maggio e giugno, che si divideranno fra i primi incontri per impratichirsi sulle tecniche della crime story e gli altri in cui verranno portati a termine i vari racconti. Al centro dei vari testi verrà messa Piacenza, e ancora più nello specifico, un quartiere per ogni racconto. Per partecipare e per avere informazioni potete scrivere allo gabrieledadati@hotmailcom oppure chiamare il numero 3286750611.

Biografia di Gabriele Dadati

Nato a Piacenza nel 1982, ha pubblicato vari titoli, tra cui ricordiamo almeno l’esordio con i racconti di “Sorvegliato dai fantasmi” (peQuod, 2006; Barbera, 2008) candidato come Libro dell’anno per “Fahrenheit” di Radio 3 Rai, e il romanzo “Piccolo testamento” (Laurana Editore, 2012, presentato al Premio Strega 2012 da Gherardo Colombo e da Romano Montroni). Nel 2009 ha rappresentato l’Italia nel progetto “Scritture Giovani” di Festivaletteratura di Mantova. Quest’anno ha pubblicato, con Baldini+Castoldi, il romanzo storico “L’ultima notte di Antonio Canova”. 

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