Bimba con due mamme. Per Murelli e Pisani le leggi si cambiano in Parlamento, non “forzandole”

Il Comune ha soltanto rispettato la legge e quindi non ha iscritto all’anagrafe la figlia delle due mamme, bimba nata con la fecondazione assistita.
E’ la posizione dei parlamentari piacentini della Lega, Elena Murelli e Pietro Pisani. Il 21 agosto, la madre della bimba si è autodenunciata ai carabinieri, perché per far riconoscere la bambina, dopo la fecondazione assistita in Spagna, ha dovuto dire il falso all’anagrafe e cioè che la piccola era nata dal rapporto con un uomo.

«Al di là delle convinzioni personali – afferma Pisani – c’è una legge e bene ha fatto l’amministrazione comunale a rispettarla. Sul piano politico, invece, è legittima la posizione di voler cambiare la legge, ma allora si apra un dibattito, si portino in Parlamento delle proposte e vedremo se saranno votate».

Sulla stessa linea anche Murelli, la quale sottolinea come «i bambini non nascono con una iniezione, ma da un atto di amore tra una donna e un uomo. Non nego che non ci sia l’amore tra le due mamme, ma di sicuro due donne non possono generare un figlio».

Murelli continua: «Mi impegnerò a facilitare la strada dell’adozione, a tutt’oggi davvero difficile e con costi che purtroppo non tutte le famiglie possono affrontare. Mi stupisce che la fecondazione eterologa sia a carico del Servizio sanitario nazionale e, invece, l’adozione no. Senza entrare nel merito dei tanti, troppi bambini che non hanno una famiglia, e che potrebbero trovare dei genitori che li amano».




Passa in commissione, alla Camera, la norma salva bebè contro l’abbandono in auto

Passa in Commissione trasporti della Camera, riunita in seduta legislativa, la proposta di legge per l’obbligo sulle auto di dispositivi che avvertano se un bambino è stato dimenticato sulla vettura. La proposta, che vede la deputata della Lega, Elena Murelli, come prima firmataria è passata all’unanimità.

A settembre, la proposta approderà direttamente al Senato ed è prevista una rapida approvazione, grazie all’accordo bipartisan

«Quella odierna è un grande giornata, le forze politiche hanno dato prova di grande sensibilità, approvando una legge di vera e propria civiltà» è il commento entusiasta dell’on. Tommaso Foti, deputato di Fratelli d’Italia, nel dare notizia dell’approvazione in Commissione Trasporti della legge che prevede l’obbligatorietà dei dispositivi anti-abbandono per i seggiolini delle automobili. «La rapidità con la quale si è potuti pervenire a questo risultato – sostiene Foti – è frutto del senso di responsabilità dimostrato da tutte le forze politiche rappresentate in parlamento. La Commissione Trasporti, riunita in sede legislativa, ha approvato un ottimo testo, prendendo le mosse dal testo base presentato da Fratelli d’Italia, a firma dell’on. Meloni e mia».

«Sarà la prima legge al mondo – ricorda Murelli – e anche negli USA, dove il numero bimbi morti in auto è elevato, non è ancora stata adottato nulla di simile»

«Sono soddisfatta – ha affermato Murelli – perché oltre ad essere stata relatrice di questa legge, la Commissione ha inserito emendamenti presi direttamente dalla mia proposta di legge. Metà strada è fatta. Viene sanata una lacuna che, purtroppo, è costata la vita a diversi bambini».

Per Tommaso Foti la questione è molto sentita, infatti, oltre ad essere tra i firmatari del testo approvato, il deputato di Fratelli d’Italia aveva depositato anche una propria proposta di legge nei primi giorni del suo insediamento a Montecitorio.

«Con significativa e apprezzata rapidità – rimarca Foti – ci si avvia all’introduzione dell’obbligatorietà degli allarmi acustici per i seggiolini. Si tratta di una soluzione eccellente, che consentirà di scongiurare gravi tragedie. La legge – spiega il parlamentare del movimento politico di Giorgia Meloni – passa ora al Senato dove, se non interverranno modifiche, potrebbe essere approvata in via definitiva nel mese di settembre».

Murelli sottolinea anche «come la Commissione trasporti abbia accettato un mio ordine del giorno in cui si invita il Governo a preparare una campagna informativa e di sensibilizzazione nei punti nascita, nei centri in cui si svolgono i corsi pre parto, nei centri delle Usl dove si tengono i corsi per la sicurezza stradale e sulla Rai.

Murelli aveva puntato molto sull’informazione, disponendo anche che venga spiegato l’amnesia dissociativa, spesso alla base delle tragedia provocate da chi dimentica un bimbo in auto. La legge, she sarà a costo zero, prevede anche sanzioni per chi non adotterà i sistemi antiabbandono (sensori nel seggiolino o App sullo smartphone che avvertono i genitori in caso di dimenticanza).

Ma anche l’impegno del parlamentare piacentino Foti per l’obbligatorietà dei dispositivi anti-abbandono ha radici lontane: «Già a giugno 2015 – rivendica il deputato, ai tempi consigliere regionale – ho presentato in Regione Emilia-Romagna una proposta di legge alle Camere per pervenire ad una modificazione del codice della strada con l’introduzione dell’obbligatorietà dei dispositivi anti-abbandono. Nel settembre del 2016 – evidenzia Foti – l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato la proposta di legge alle camere all’unanimità».

Per Foti si tratta di un grande risultato: «I lavori parlamentari – conclude il deputato di Fratelli d’Italia – hanno dimostrato che su una materia così importante, trattandosi dell’incolumità dei bambini, si può fare bene ed in breve tempo». Infine Foti esprime soddisfazione per l’approvazione dell’ordine del giorno a sua firma che impegna il Governo «a valutare l’opportunità, previa verifica della compatibilità con le disposizioni europee in tema di omologazione e di ogni altra normativa al riguardo,‎ di estendere l’obbligo di prevedere l’installazione dei dispositivi anti-abbandono direttamente sui veicoli».




Murelli e Pisani (Lega): “Pene immediate e certe per chi commette reati contro le donne”

«Non serve questa immigrazione, non crediamo che quell’uomo ci pagherà le pensioni. Se condannato, quel profugo prima resterà in carcere a lungo, poi dovrà essere espulso perché la sua domanda di asilo dovrà essere necessariamente bocciata».

I parlamentari leghisti, Elena Murelli e Pietro Pisani, stigmatizzano l’ennesimo episodio di violenza commesso da un immigrato. «Inasprire le pene non è solo una promessa elettorale – affermano Murelli e Pisani – ma è parte del contratto di governo che troverà attuazione. Gli immigrati devono essere controllati quando entrano sul territorio nazionale, devono giurare di rispettare le nostre leggi e devono essere puniti in modo esemplare se deliberatamente tradiscono il giuramento. Amplieremo la platea dei reati per i quali si potrà essere espulsi».

«Dopo i tanti profughi richiedenti asilo arrestati per spaccio – continuano – ora abbiamo toccato il fondo con un cittadino del Mali accusato di violenza sessuale su una bambina di 9 anni».

E preoccupa la recrudescenza di reati contro le donne, che non sembra arrestarsi: madre e figlia, entrambe bariste cinesi, aggredite da sei egiziani e un marocchino. «Tutto questo a pochi giorni dalla barista violentata da un romeno. Tra i cittadini aumenta il senso di insicurezza. Serve un maggiore contrasto a questi reati e pene immediate e certe – concludono i parlamentari del Carroccio – senza lesinare il carcere, quando il codice penale lo prevede. Limitare la libertà personale, in certi casi, può far riflettere chi usa la violenza e mette al sicuro chi l’ha subita oltre che dare ai cittadini un più marcato senso della giustizia».




L’on. Murelli presenta disegno di legge contro le morti dei bimbi abbandonati in auto dai genitori

«E’ ora di dire basta alle orribili morti di bimbi dimenticati in auto sotto il sole. E’ uno dei primi impegni che mi ero ripromessa di prendere una volta arrivata in Parlamento. Ora il progetto di legge sull’obbligo dei dispositivi antiabbandono è stato presentato alla Camera». Lo afferma Elena Murelli, deputata della Lega, prima firmataria del Pdl “Misure volte a prevenire l’abbandono accidentale dei bambini nell’abitacolo dei veicoli”. I sistemi di ritenuta dovranno avere un dispositivo «di avviso sonoro che segnali la permanenza del bambino sull’apposita seduta in caso di portiera chiusa e motore spento».

Secondo Murelli, anche se le statistiche indicano in 8 i bambini morti dal 1998 al 2017 «importante è agire sulla prevenzione e creare una cultura di maggiore attenzione verso i nostri figli». Purtroppo un caso si è verificato anche a Piacenza nel 2013 e da allora la deputata, nonché mamma, ha sempre pensato che fosse necessario una legislazione per ovviare a questo problema. «Queste morti pesano come macigni sulle famiglie e rischiano di frantumarle. Il progetto di legge vuole dare lo spunto per una legge europea, dato che le statistiche in altri Paesi Ue non ci sono, ma il problema esiste» continua Murelli.

Il disegno di legge, che modifica l’articolo 172 del Codice della strada e che non prevede obblighi finanziari, è volto a informare sull’amnesia dissociativa, che fa sì che un genitore si dimentichi di avere un figlio in auto. Il Pdl è composto di tre articoli e prevede anche corsi di formazione per i futuri genitori e una campagna sociale Rai di informazione sul nuovo obbligo e sulla malattia.