John Casali ce l’ha fatta! Il morfassino vince l’Oscar per il miglior sonoro in “Bohemian Rhapsody”

Alla fine ce l’ha fatta. John Casali, 53enne “figlio di Morfasso” ha portato a casa l’ambita statuetta dell’Academy degli Oscar per il miglior sonoro in “Bohemian Rhapsody”, film che celebra la figura di Freddie Mercury e dei Queen. Il padre di John, Livio, nacque in Val d’Arda e si trasferì a Londra nel secondo dopoguerra e il figlio riuscì a costruirsi una carriera nel cinema inventando suoni che tutti noi al cinema abbiamo potuto apprezzare in vari lungometraggi di successo, fino a Bohemian Rhapsody. Nella sua filmografia troviamo infatti film come Harry Potter, InkHeart, Assassin Creed, Jurassic World.

Quando si parla di “sonoro” in un film si intende una gamma vasta di azioni: dalla registrazione delle voci degli attori agli effetti audio. Dettagli che rendono grande un film come nel caso dell’ultimo Bohemian Rhapsody, che nella notte si è portato a casa altre tre statuette: miglior montaggio, miglior attore protagonista (Rami Malek) e miglior montaggio sonoro. 

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Marco Bellocchio tra i giurati dell’Academy che assegna gli Oscar

Come succede ogni anno, l’organizzazione che assegna i premi Oscar, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, ha invitato nuovi membri a farne parte. Quest’anno siamo a 928 persone, in aumento considerevole rispetto allo scorso anno, quando furono “solo” 774. Ma tra loro c’è un regista della nostra terra, Marco Bellocchio, che ha reso più volte Bobbio e Piacenza celebri nel mondo. Ad accompagnare Bellocchio ci sono altri italiani, come Luca Guadagnino, Alice e Alba Rochwacher, il compositore Carlo Siliotto, i montatori Valerio Bonelli, Walter Fasano e Cristiano Travaglio, la scenografa Alessandra Querzola.