Sei mesi di OspedArte, bilancio più che positivo: 26 spettacoli “live” rivolti ai degenti

La promessa è stata mantenuta. I primi sei mesi di OspedArte hanno lanciato un segnale ben visibile. A gennaio, subito dopo l’arrivo del pianoforte, acquistato grazie a una vivace campagna di crowdfunding, sono partiti gli eventi di questo nuovo progetto che vede in prima linea l’Azienda Usl di Piacenza, la Fondazione di Piacenza e Vigevano e AVO (Associazione Volontari Ospedalieri), in collaborazione con Coop Alleanza 3.0 e Iren. Il bilancio di questi primi 180 giorni di iniziative è senz’altro positivo.

“La nostra ricchezza? Innanzitutto, i 15 volontari AVO – afferma il direttore generale Ausl Luca Baldino – che hanno accompagnato i pazienti per assistere a concerti e performance di vario genere. I 26 spettacoli “live” rivolti ai degenti, i 20 film proiettati, i 22 partner che hanno offerto gratuitamente la loro arte, il loro talento e la voglia di mettersi in gioco in un contesto non pensato, in origine, per questi eventi”.

Il progetto nasce dalla consapevolezza che il tempo trascorso di ricovero possa essere scandito, oltre che da visite mediche, esami e pasti, anche dalla lettura di un romanzo o di una poesia, dall’ascolto delle note di un pianoforte o dalla visione di un film. “Offrire ai pazienti una dimensione ospedaliera meno monotona – ricorda Baldino – diventa di per se un momento della cura”.

OspedArte tornerà, con una nuova stagione di appuntamenti, a settembre di quest’anno.




Prime note di OSPEDarte oggi al Guglielmo da Saliceto

Per portare un pianoforte in un Ospedale ci vogliono sicuramente mani forti e braccia robuste, ma serve anche cuore e generosità, come quella dimostrata dagli oltre 300 sostenitori che sulla piattaforma Ginger hanno donato, chi più chi meno affinchè il sogno di AVO Piacenza, Fondazione Piacenza e Vigevano, AUSL di Piacenza e tante altre realtà divenisse possibile. Perchè oggi “OSPEDarte” non è più solo un progetto, sono state suonate le prime note del pianoforte in Ospedale grazie al maestro Corrado Casati e al coro del Conservatorio Nicolini che ha intonato “La Traviata: Libiamo ne’lieti calici (Brindisi)” e il “Va pensiero” tratto dal Nabucco di Giuseppe Verdi.

Erano necessari 4 mila euro per acquistare il pianoforte, ne sono stati ricavati 5 mila 104, per un progetto importante per Piacenza sicuramente ma prima di tutto per i pazienti, come ha sottolineato lo stesso Luca Baldino. “L’arte può essere non solo un conforto per i pazienti, ma proprio un supporto alla terapia stessa”.

“Quando abbiamo iniziato a discutere di questo progetto – afferma la presidente di AVO Marisa Monticelli -, per noi era un grandissimo sogno, mancavano però le gambe e un simbolo in un luogo di cura per dare il via a questo progetto. Noi quotidianamente etriamo in corsia e vediamo persone che stanno male, ma soprattutto che hanno tempi vuoti in cui la testa comincia a fare pensieri di preoccupazione e ansia. Ma sappiamo come un libro, musica o film possono essere di aiuto”.

Attorno al pianoforte verrà allestita una zona ad hoc insonorizzata, che verrà utilizzata per eventi già predisposti per circa due mesi. Troviamo infatti film famosi e realtà locali di teatro e musica (Stagnotte, Traattori) cui si aggiunge anche un laboratorio artistico coi ragazzi di Fuori Serie e alcuni concerti di Piacenza Jazz Club, tra le anime dell’iniziativa, da confermare.

Piacenza Jazz Club a partire dal 2016 porta avanti iniziative legata all’Ospedale, portando musicisti anche di fama internazionale in corsia realizzando performance per i degenti. In questo progetto non è mancato inoltre il supporto della Fondazione Piacenza e Vigevano, che ha voluto dare una mano affinchè i pazienti potessero superare lo stress da ospedalizzazione, ma anche Coop Alleanza 3.0. 

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