La Junior Band di Artemusica trionfa a Pesaro

Successo tutto piacentino al concorso musicale nazionale “In Crescendo”di Pesaro, manifestazione che ha il Patrocinio del Comune di Pesaro ed il riconoscimento del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. Giunto alla sua quinta edizione si è svolto nella città marchigiana, ad inizio maggio, ed ha premiato il coraggio e la passione di due maestri piacentini, Max Repetti e Silvia Sesenna, con la vittoria del gruppo musicale di giovanissimi Artemusica Junior Band (nella categoria junior per le scuole di musica private) e con il secondo posto (come solista) nonché  la menzione speciale per la migliore interpretazione vocale andati alla giovane concittadina Arianna Marenghi.

Un trionfo per i giovani e giovanissimi musicisti e per la scuola ArteMusica che partecipava al concorso insieme ad altri 1.600 artisti, solisti e gruppi, provenienti da 18 regioni italiane, per un totale di 161 esibizioni.

Una vittoria che oltre all’impegno dei ragazzi ha tributato il giusto riconoscimento alla professionalità ed al talento artistici e didattici di Max Repetti e Silvia Sesenna, che della scuola sono i fondatori ed anche  docenti.

ArteMusica, che era alla prima esperienza a Pesaro, è impegnata ormai da anni nello sforzo di diffondere la passione per la musica ed il canto nel nostro territorio e nel valorizzare giovani talenti. E’ oggi presente con i propri corsi a Rottofreno, Castel San Giovanni e Piacenza ed oltre ai corsi di musica e canto offre ai propri studenti un approccio diretto e globale dell’esperienza artistica intesa come condivisione e confronto: i ragazzi al di là del proprio percorso individuale di studio sono invitati infatti a frequentare corsi integrativi (ricompresi nella quota individuale) di musica di insieme in cui le esperienze personali si intrecciano. I ragazzi così solidarizzano, crescono ed imparano subito ad esprimersi in un confronto fra i vari membri del gruppo prima e con il pubblico poi.

Un “esperimento” che ha già dato i natali a diverse band che pur rimanendo nell’alveo della scuola hanno iniziato a volare da sole: una per tutte “i Bandana”, gruppo di adolescenti che ha già suonato in diverse manifestazioni, ha partecipato con successo a concorsi, ha autoprodotto un video.

Segnaliamo per chi fosse interessato i prossimi appuntamenti in cui sarà possibile apprezzare i talenti di ArteMusica: a Villa Braghieri (Castel San Giovanni), il primo giugno, all’interno della manifestazione “Villa in Fermento”, il 22 giugno a Piacenza fra gli eventi in piazza dei Venerdì Piacentini.




Giardino (FI) propone una Bicipolitana come a Pesaro

 

Il consigliere comunale di Forza Italia Michele Giardino propone l’istituzione, anche a Piacenza, di una bicipolitana come quella di Pesaro.

«Questa estate, di passaggio a Pesaro, mi sono imbattuto nella Bicipolitana.

La Bicipolitana è una  metropolitana di superficie, dove le rotaie sono piste ciclabili e le carrozze sono biciclette. Lo schema utilizzato è quello delle metropolitane di tutto il mondo. Vi sono delle linee (gialla, rossa, verde, arancione….) che collegano diverse zone della città, permettendo uno spostamento rapido – ovviamente pedalando su due ruote – con zero spesa, zero inquinamento, zero stress.

La Bicipolitana è in perpetua fase di sviluppo. Si è partiti nel 2010 con un totale di 55 chilometri di piste ciclabili protette; nel 2011 erano 65; nel 2014, 77; nel 2016, 85. E certamente nei prossimi anni la rete si infoltirà sempre più. Ad oggi, sono 11 gli itinerari ciclabili della Bicipolitana, identificati ciascuno da un numero e da un colore, per permettere al ciclista di riconoscerli subito e memorizzarli facilmente. Ogni itinerario ha una direttrice definita, e snodi e incroci che consentono di passare da un percorso all’altro. Inoltre ci sono tratti di piste ciclabili non numerati, indicati dal colore grigio, che servono da raccordo fra due percorsi vicini.

All’inizio di ogni percorso c’è il cartello di indicazione del numero della pista, unitamente al segnale stradale di “inizio pista”. Lungo l’itinerario, i cartelli delle “fermate” indicano il percorso completo della linea che si sta percorrendo, gli incroci con le altre linee e la propria posizione. Non solo: segnalano anche le distanze fra le varie “fermate” e i luoghi di interesse raggiunti da queste ultime (mare, centro, ecc.). Il tratteggio, invece, indica i tratti in progettazione.

Piacenza mi pare abbia una vocazione naturale all’uso della bicicletta, proprio come Pesaro: territorio pianeggiante, distanze relativamente brevi, esigenza di ridurre l’uso delle autovetture. La Bicipolitana potrebbe nascere anche qui da noi per incentivare e potenziare questa vocazione, definendo una rete di itinerari ciclabili che sviluppano e collegano le piste esistenti con quelle da realizzare ex-novo.

Gli obiettivi sono molteplici. Rendere accessibili tutti i luoghi della città nel modo più diretto possibile, attraverso itinerari ciclabili completi, continui ed omogenei. Sviluppare il concetto di intermodalità attraverso l’organizzazione e lo scambio tra sistemi di trasporto autobus-auto-bici (con un adeguato servizio di parcheggi-bici scambiatori). Salvaguardare la sicurezza dei ciclisti. Favorire la riqualificazione urbana.

Senza considerare gli indubbi vantaggi della bicicletta: riduce il traffico automobilistico e il conseguente inquinamento atmosferico e acustico; riduce la spesa per il carburante; rende più diretta l’interazione con la città; fa bene alla salute.

Ho già avuto modo, a settembre, di segnalare ad alcuni assessori questa splendida idea. Ed ho fiducia che essa possa essere presa in seria considerazione, partendo da quelle piste ciclabili – poche per la verità – ad oggi provviste dei requisiti per essere definite tali ed essere incluse in una futura Bicipolitana; per poi pensare, subito dopo, a nuove piste da realizzare per il collegamento sicuro alla città delle varie frazioni (come peraltro richiesto a gran voce dai relativi residenti, nei vari incontri avuti in autunno con il sindaco). Avviata in questo modo, la rete della Bicipolitana non potrà che svilupparsi anno dopo anno, chilometro dopo chilometro, senza più fermarsi. Ciò che occorre è iniziare. E adesso mi sembra davvero il momento migliore per farlo» .