Domani il maltempo interesserà il Piacentino dal pomeriggio

Ecco la situazione meteo di domani, venerdì 24 maggio. Grazie come sempre al Centro Meteo Emilia Romagna.

Stato del cielo: Sereno o poco nuvoloso al mattino per il transito di velature alte. Possibili foschie o banchi di nebbia tra notte e prima mattinata sull’Emilia orientale.

Precipitazioni: a carattere di rovescio o temporale nel corso del pomeriggio, a partire dall’Appennino e successiva estensione alle pianure limitrofe. Minor interesse della bassa, coste pressoché escluse.

Temperature: minime in aumento, con valori di +11/+14°C e massime in aumento, con valori di +20/+25°C.
Venti deboli dai quadranti orientali, rotazione e rinforzo da Sud-Ovest tra pomeriggio e sera in Appennino. Mare da calmo a poco mosso. 




30enne tossico piacentino minacciava la madre adottiva: arrestato

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Piacenza, sabato scorso, hanno arrestato P.N., 30enne tossicodipendente piacentino, pregiudicato, per maltrattamenti in famiglia.
Il giovane è stato fermato dai carabinieri al termine di una violenta lite con la madre adottiva, che ha poi denunciato le angherie subite nel corso del tempo.
E’ stata proprio la vittima, la madre adottiva, a chiamare aiuto al 112 e i militari sono prontamente intervenuti di notte a Piacenza.
Il 30enne piacentino, dopo essere caduto nel tunnel della tossicodipendenza, ha iniziato a vessare i propri familiari, la madre adottiva ed il figlio naturale di essa, pur di ottenere ogni due / tre giorni il denaro utile all’acquisto della droga e per soddisfare le proprie esigenze personali generando nelle vittime un incessante stato d’ansia e paura.
La donna ha raccontato che già in precedenza aveva subito minacce, sfociate il più delle volte in aggressioni fisiche e verbali e nella distruzione dell’arredo e di alcuni suppellettili dell’abitazione. In particolare ha riferito che circa una settimana fa era stata minacciata dal giovane tossicodipendente che maneggiando una mannaia aveva danneggiato il mobilio ed i serramenti dell’abitazione.
I militari intervenuti, quindi, stante la flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia, hanno fermato, portato in caserma per le formalità di rito ed arrestato il tossicodipendente, che è stato poi condotto presso il carcere di Piacenza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 

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L’imprenditore piacentino Malacalza si dimette dal Cda di Banca Carige

L’imprenditore di origini piacentine Vittorio Malacalza (è nato a Bobbio), vicepresidente di Banca Carige, ha comunicato di volersi dimettere dal consigliere di amministrazione dell’istituto di credito genovese, in polemica con l’amministratore delegato Paolo Fiorentino e seguendo l’uguale decisione presa in precedenza dal presidente Giuseppe Tesauro. Malacalza dopo l’uscita di Tesauro reggeva la presidenza ad interim.

Tutto è nato da alcune dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa, lo scorso 3 luglio, dall’ad. Parole che – secondo l’imprenditore piacentino – tendevano a delegittimarlo come spiega in un messaggio diffuso alla stampa:

«Ho rappresentato al Consiglio di Amministrazione che tale decisione è stata tra l’altro determinata dalle recenti dimissioni di altri consiglieri e dai contenuti delle stesse, nonché dal tentativo dell’Amministratore Delegato di delegittimare il mio ruolo di supplenza del Presidente nell’incontro con la stampa dello scorso 3 luglio, nel quale, anziché smentire la voce di supposte obiezioni della BCE a tale ruolo di supplenza, la ha accreditata con una risposta evasiva e ambigua, nella quale ha comunque affermato la “anomalia” della mia posizione».

«La mia decisione – prosegue l’imprenditore  – è stata inoltre determinata dalla divulgazione dell’intercettazione della conversazione telefonica tra il sig. Luca Parnasi e il dott. Paolo Fiorentino, che ha assunto per me particolare significato alla luce del fatto che quest’ultimo, proprio nei giorni immediatamente precedenti all’arresto dell’avv. Lanzalone, mi riferì di averlo incontrato, decantandomene le qualità professionali».

«In ogni caso – conclude Malacalza – intendo continuare a impegnarmi in favore di Banca Carige, nella piena fiducia delle sue potenzialità di consolidamento e rilancio grazie allo sforzo dell’azionariato che ha assicurato il successo del recente aumento di capitale, alle altre operazioni di rafforzamento patrimoniale già attuate, alla capacità e dedizione dei suoi dipendenti e alla vicinanza e fedeltà della sua clientela».




Il Giuseppe Verdi piacentino al centro di un incontro

Applausi e tanto pubblico all’incontro pordenoniano organizzato dalla Banca di Piacenza e dedicato a Giuseppe Verdi. Il grande ed immortale compositore è stato infatti al centro di un evento svoltosi nei chiostri del Convento di S. Maria di Campagna, nell’ambito delle manifestazioni collaterali alla “Salita al Pordenone”.

Un incontro incentrato principalmente sulla piacentinità di Giuseppe Verdi, tema di cui si parla ormai diffusamente grazie all’impegno continuamente profuso negli ultimi trent’anni dalla Banca di Piacenza; intitolato “Verdi grande gentleman piacentino. Lettere al fattore di Sant’Agata, temi verdiani per pianoforte a quattro mani, cenni storici e aneddoti” ha avuto come protagonista il Duo pianistico Svar, composto da Simona Rosella Guariso e da Carlo Balzaretti, che ha accompagnato in musica, con arie verdiane, le letture proposte da Fabio Biselli e da Giancarlo Contini.

Prendendo spunto da “Verdi il grande gentleman del piacentino” – monumentale opera di Mary Jane Phillips-Matz, pubblicata dal popolare Istituto di credito piacentino in quattro edizioni andate tutte esaurite – Biselli e Contini hanno offerto al numeroso pubblico presente la lettura di alcune missive estrapolate dalla fitta corrispondenza tra il Maestro e Mauro Corticelli, amministratore della villa di S. Agata e dei fondi agricoli verdiani. Non una semplice e lettura, ma una sorta di interpretazione originale, con testi proposti anche in dialetto, di alcune lettere vergate tra il 1875 e il 1879 dal grande compositore. Lettere che hanno evidenziato, ancora una volta, l’anima del Verdi agricoltore, la sua sconfinata passione per la terra e per gli animali (in particolare per i cavalli e per i cani), dell’uomo che conservava nella propria biblioteca più testi di agricoltura che di musica e che era solito informarsi in modo meticoloso sui lavori e sulle coltivazioni dei suoi campi, che si estendevano fino a Soarza.

Non solo lettere inviate da Verdi a Corticelli, ma anche una missiva indirizzata al conte Opprandino Arrivabene e una, per l’acquisto di sementi pratesi da un mercante milanese di via Piatti, scritta all’impresario Giulio Ricordi. Il tutto, intervallato da arie verdiane come il “Va pensiero”, “Bella figlia dell’amore” e “Amami Alfredo”, magistralmente eseguite dal Duo pianistico Svar. Originale anche la chiusura animata da “Gli amici del tabarro”, che hanno simulato un dialogo, rigorosamente in dialetto, tra Verdi e i suoi contadini.




Denunciato giovane piacentino specializzato in furti all’ospedale di Parma

E’ stato denunciato dai carabinieri della stazione di Parma Oltretorrente un 23enne residente in provincia di Piacenza, specializzato in piccoli furtarelli all’Ospedale Maggiore.

Nei giorni scorsi il ragazzo ha nuovamente forzato un armadietto negli spogliatoi del nosocomio ed ha rubato lo zainetto di una dottoressa. Si è poi recato in un negozio di tappeti in via Osacca ed ha tentato di effettuare un acquisto con la carta di credito.  Il negoziante però si è insospettito ed ha subito stornato l’importo che aveva precedentemente prelevato dalla carta.

Nel frattempo il medico aveva ricevuto un sms di notifica allertando le forze dell’ordine e la banca. Uscito dal primo esercizio il giovane si è infilato in una vicina sala slot chiedendo al commesso di prelevare dei contanti per giocare. Davanti alla richiesta del Pin il ladro ha abbandonato i suoi propositi e si è allontanato. L’intera scena era stata ripresa dalle telecamere della sala gioco. Il giovane, con vari precedenti e problemi di droga è stato facilmente individuato dai carabinieri che lo hanno denunciato a piede libero per il furto.




Il piacentino, lingua madre tra passato e futuro. Partecipato convegno a Palazzo Galli

La lingua dialettale tra passato e presente, e soprattutto il ruolo del dialetto per le giovani generazioni, in un’epoca in cui la globalizzazione sembra voler spegnere le forme più autentiche del nostro dire. Sono questi i temi affrontati nell’evento dedicato alla lingua madre piacentina, che ha visto presenti a Palazzo Galli numerosi esperti per il convegno organizzato dall’assessorato comunale alle Identità e Tradizioni, in collaborazione con la Banca di Piacenza.

Sono tornate alla memoria figure prestigiose, come quella di monsignor Tammi, di don Bearesi, ma anche di personaggi che hanno segnato la vita dei secoli passati, come Egidio Carella e Valente Faustini. Senza dimenticare il primo dizionario piacentino – italiano opera del Foresti nell’Ottocento. Ma è stato soprattutto il rapporto con il passato a tenere banco, in una giornata in cui le tradizioni hanno prevalso sulla tecnologia, mentre detti e proverbi delle generazioni più anziane sono tornati alla ribalta insieme ai lemmi e alla cultura dialettale.

Ad aprire il convegno, coordinato dal professor Andrea Bergonzi, i saluti introduttivi dell’assessore all’Identità e Tradizioni Luca Zandonella e del presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza Corrado Sforza Fogliani, che ha sottolineato la costante attenzione dell’istituto di credito per queste tematiche, come testimoniano il monumentale lavoro di monsignor Tammi e il dizionario dedicato al dialetto, nonchè i numerosi studi e convegni dedicati dalla Banca di Piacenza alla tradizione e alla lingua locale.

E’ quindi intervenuta Marilena Massarini, portacolori dei brani musicali che hanno fatto la storia della canzone dialettale, da “T’al dig in Piasintein” a “Scussalein Russ”. Accanto a lei alcuni insegnanti e alunni della primaria Giordani, concordi nel sottolineare che le nostre tradizioni dialettali sono memoria, storia, tempo andato ma anche un modo per leggere e comprendere il nostro presente. Lo hanno ribadito il “razdur” della Famiglia Piasinteina Danilo Anelli, il rappresentante della Filodrammatica Gari Mario Peretti, il responsabile dell’associazione culturale Traattori Marcello Savi e il presidente del Cineclub Cattivelli, Giuseppe Curallo.

“Dai vari interventi – commenta l’assessore Luca Zandonella – oltre ai ringraziamenti all’Amministrazione comunale per l’attenzione dedicata al tema, è emerso un filo conduttore incentrato, nell’ottica della salvaguardia futura della lingua locale, su tre percorsi da intraprendere: entrare nelle scuole per insegnare e far conoscere il dialetto ai ragazzi fin da giovani, usare le più recenti tecnologie informatiche per diffondere dialetto, identità e tradizioni di Piacenza (social network, sistemi di messaggistica moderni, video da caricare sul web, come già avviene in altre città) e necessità di insistere anche sul teatro, che è un ottimo strumento di contatto con il pubblico, prevedendo forti sconti per gli spettatori minorenni”.