Maracchi spietato, Piacenza non concretizza le occasioni e si inchina alla Triestina 1 – 2

Recupero di campionato per il Piacenza, occasione per tenere viva la classifica. Ora il Piacenza si trova al sesto posto con l’opportunità di superare il Padova distante solo un punto. Nuovi acquisti stasera in panchina.

Almeno due occasioni in avvio per il Piacenza contro la Triestina, tutte che passano dai piedi di Corradi: in particolare nella seconda, al settimo minuto, Corradi aveva davanti a se solo il portiere ma decide di scartare un giocatore di troppo e il tiro diviene più complicato.

Gol mancato, gol subito, è la dura legge del gol. Maracchi al decimo supera Bertozzi su tap-in dopo il primo tentativo di Procaccio, 0 – 1 Triestina. Maracchi ha anche l’occasione per mettere nuovamente in difficoltà Bertozzi ma manca il controllo decisivo. Poche occasioni realmente pericolose in seguito, anche se il Piacenza si fa vedere spesso dalle parti di Offredi. Corradi in particolare al 36esimo si fa pericoloso con un sinistro dal limite dell’area, Offredi osserva il pallone uscire. Maracchi si trova pronto subito dopo sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma la sua battuta da pochi passi è altissima.

Al 54esimo arriva l’occasione per il Piacenza: Della Latta cerca al centro Paponi che d’astuzia fa filtrare il pallone per Corradi che di prima intenzione centra Offredi abile nel ribattere.

Di nuovo, gol mancato, gol subito. Il Piacenza subisce il secondo gol al 58esimo, quando sulla destra Gatto si invola, troppo lunga la sua azione, si ferma, da dietro arriva in soccorso il subentrato Scrugli che sul primo tocco la butta a centro area dove Maracchi nuovamente si fa trovare pronto per lo 0 – 2 Triestina.  

Al 73esimo Sestu si procura una intenzione dal nulla, dopo una progressione sulla sinistra di Della Latta siluro che si spegne di pochissimo sul fondo lambendo il palo. Piacenza sempre pericoloso, ma poco cinico, con tante occasioni da gol, tanto pressing ma poca concretezza quando è il momento di metterla dentro.

Piacenza mai domo: cross dalla sinistra all’81esimo, velo di Sylla, l’arbitro vede un dubbio tocco di mano al centro area e il capocannoniere Paponi trasforma, 1 – 2. Subito dopo altra occasionissima, Sylla sfuma il tap-in sul diagonale di Sestu. Cambiata la mentalità del Piacenza, ora all’arrembaggio.

Nulla da fare, il Piacenza non concretizza le tante occasioni avute durante la partita. Le folate non sono bastate, la Triestina è stata più concreta durante tutta la partita è si guadagnata meritatamente i 3 punti.

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La Juve U23 si fa beffe del Piacenza in Coppa: 1 – 2 grazie a Rafia e Mota Carvalho

Un Piacenza più sereno dopo le ultime uscite in campionato si appresta ad affrontare una Juventus U23 in difficoltà nel proprio girone di Serie C, solo 13esima. Nelle ultime 5 partite la squadra di Pecchia ha rccolto la miseria di 3 punti.

Un impegno quindi che sulla carta si presenta semplice, ma il Piacenza ci ha abituato a partite di lotta, mai scontate. Ampio turnover per Franzini, che sceglie di mettere in porta il giovane Bertozzi e mettere in panchina Zappella, Corradi, Sestu, Del Favero e Bolis.

PRIMO TEMPO

Piacenza mette in chiaro le sue intenzioni sul passaggio del turno al settimo, quando Nicco prende palla appena fuori dall’area avversaria, si accentra, vede l’incombente Cattaneo, lo serve e questi al volo di sinistro fulmina Nocchi: 1 – 0. 

Occasione per il raddoppio al 18esimo con Sylla servito dalla trequarti sinistra da Pergreffi. Pallone spizza la traversa, Nocchi immobile.

Rafia al 30esimo fa capire che la Juvenutus U23 non sta sonnecchiando, come pare. Sulla sinistra tiene palla e dribla almeno 3 avversari, si accentra e con un tiro a giro lambisce l’angolo alto della traversa alla sinistra di Bertozzi.

Juventus che cresce di intensità, trova il rigore al 38esimo dopo un tocco “ignorante” di Della Latta su Rafia in piena area di rigore. Lo stesso spiazza Bertozzi e la Juve pareggia: 1 – 1.

SECONDO TEMPO

Terzo minuto e il Piacenza prende anche il secondo gol: Clemenza dalla parte destra dell’area di rigore vede in mezzo Mota Carvalho che si fa beffe di Milesi che prova a difendere come può ma subisce il sombrero e il pallone tocca il palo e finisce dentro: 1 – 2, e partita in salita ora.

Franzini mischia le carte, entrano Zappella e Bolis, fuori El Kaouakibi e Giandonato. Secondo tempo poco emozionante, nessuna altra occasione vera da segnalare, a parte a recupero cominciato Forte che di pallonetto rischia di insaccare dopo un parapiglia in area.

Piacenza esce dalla Coppa Italia e perde l’opportunità importante in chiave playoff. Dopo un avvio senz’altro di spessore, in cui la Juve U23 non si era vista in campo, è uscita alla distanza e porta a casa la vittoria.

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Capolavoro Piacenza, 0 – 2 al Südtirol e serenità ritrovata. Gol di Pergreffi e Nannini

«La Lega Pro chiede al Governo che vengano adottati urgenti provvedimenti e fornite risposte concrete in materia di defiscalizzazione per le società che partecipano al campionato serie C. Se ciò non accadrà, valuteramo l’adozione di ulteriori misure». Con queste dichiarazioni del presidente della Lega Pro Ghirelli si apre Südtirol – Piacenza e tutte le altre partite di giornata, iniziate con 15 minuti di ritardo.

Abbiamo davanti la quinta contro la sesta, vedremo il Piacenza come reagirà all’addio di Cacia, sul quale lo stesso mister Franzini non si è espresso oltremisura. Davanti il capocannoniere Paponi (12 reti) con Sestu, in difesa fiducia al giovane Borri, per il resto 3 – 5 -2 con Del favero a difendere i pali.

Prima conclusione per Corradi al settimo, il Piacenza ha il pallino del gioco in mano, per ora. Dal nulla arriva Pergreffi, che dimostrando tutte le sue potenzialità offensive, segna il suo quinto gol stagionale con una sberla da fuori area. Azione partita da una rimessa, prolungata da Corradi. 0 – 1 Piacenza al 12esimo, Cucchietti ingannato forse da una deviazione.  

Da qui in avanti la partita si adagia, da una parte e dall’altra non si segnalano particolari azioni da gol degne di nota. Il Südtirol tiene maggiormente palla, ma non trova il varco giusto per superare la difesa piacentina, ben messa in campo. Ha un’occasione Morosini al 35esimo su punizione, ma il pallone non scende. Pallone deviato, Della Latta allontana sull’angolo successivo. Altra punizione velenosa al 37esimo, Del Favero costretto agli straordinari, finisce contro il palo per evitare il gol. Dopo qualche secondo in cui sembrava ci fosse il cambio, il portiere del Piacenza tiene duro e non esce.

Il primo tempo finisce. Il Piacenza controlla la partita sinora, Il Südtirol non ha dato particolari motivi di preoccupazioni dalle parti di Del Favero, tranne sul finire di tempo.

SECONDO TEMPO

Il secondo tempo si apre con un tiro dalla distanza di Zappella servito da Sestu in progressione. La stessa ala piacentina interrompe fallosamente l’azione altoatesina con Casiraghi. La punizione attraversa tutto l’arco dell’area ma non trova nessuno.

Tait a centro area prova a sorprendere Del Favero in un’azione leggermente confusa, ma al 54esimo arriva il raddoppio del Piacenza: Della Latta si invola sulla destra, accerchiato, cerca Sestu che controlla, il lunghissimo cross arriva sul secondo palo dove l’accorrente Nannini incorna da pochi metri.  

Al 68esimo Paponi si mangia il tris: Zappella ancora sulla destra, anticipa un avversario, arriva fino in fondo, vede il compagno sul secondo palo, questi incespica e il pallone supera la traversa da veramente due passi.

All’80esimo gli altoatesini hanno la possibilità di accorciare, ma la punizione velenosa di Morosini viene smanacciata da Del Favero e l’azione sfuma.

Poco da aggiungere, terza vittoria fuori dal Garilli per un Piacenza finalmente sereno e solido per tutta la partita: si può guardare con maggiore fiducia alla seconda parte di stagione.

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Franzini non si sbilancia su Cacia: “Decisione inaspettata, aspettative alte su di lui”

Alla vigilia di Sudtirol – Piacenza l’argomento ancora caldo è la risoluzione consensuale del contratto di Daniele Cacia, “inaspettata” secondo mister Franzini, nonostante i tanti segnali che in passato avevano visto coinvolti il giocatore e la società (esempio lampante la lite e la successiva riappacificazione col presidente Gatti).

Tuttavia il mister rimane abbastanza abbottonato sull’argomento: “Alla fine è il calcio, le aspettative su di lui erano alte, è stata una decisione inaspettata, ma non è arrivato a questa decisione su due piedi, ci ha pensato molto. Dispiace a tutti, è una decisione per la quale credo abbia preso il giusto tempo”.

Tre partite in una settimana per il Piacenza, una full immersion con una rosa “corta”. “Chiaro che se avessimo qualche defezione sarebbe più complicato, ma la rosa è fortunatamente tutta a disposizione. Uno sforzo necessario prima della pausa, la Coppa è importante e a maggior ragione ora che c’è il turno casalingo, in ogni caso è ancora lunga, ci sarebbero due partite di semifinale e due di finale”.

“Il Sudtirol non è facile da affrontare, cerca sempre di inserire tasselli nuovi – continua Franzini -, sono convinto che riuscirà nell’impresa di salire. Spero di ripetere la prestazione di Reggio Emilia, tranne i primi minuti: 18 tiri in porta sono importanti. Dovremo tenerli sotto pressione e partire meglio”.

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Che fatica Piacenza! 2 – 2 con la Reggiana, rimedia Della Latta a tre minuti dalla fine

10 centri per Daniele Paponi in questo campionato sinora, con ancora il girone d’andata da concludere. Il Piacenza arriva a Reggio Emilia assieme a 600 tifosi con la speranza di cominciare una striscia positiva in trasferta, contro una squadra dalle ambizioni importanti, e soprattutto di scacciare voci di esonero per Franzini dopo una vittoria sofferta ai rigori in Coppa.

Al Città del Tricolore la partita del Piacenza parte come un Tourmalet: cross al centro dalla trequarti, Zanini è vicino al secondo palo, sembra un colpo di testa sbagliato, in realtà è un appoggio per l’incombente Varone che in mezzo a una selva di gambe insacca, Del Favero fuorviato da una serie di tocchi. 1 – 0 Reggiana.

Al nono accade l’imprevedibile: Marotta perde palla a metà campo, Augustus Kargbo la recupera, ha una prateria davanti a sè uno contro uno con Del Favero ma preferisce tirare un piattone centrale da distanza siderale. Clamorosa decisione dell’attaccante della Sierra Leone.

Il Piacenza è comunque attivo alla ricerca del pareggio: Zappella fa tutto da solo dalla destra, si accentra, ci ripensa, rientra, ma il tiro assomiglia a una punizione del rugby.

Al 15esimo l’azione che non ti aspetti: lancio lungo dalla trequarti di casa, Del Favero si prodiga in un’uscita di piede, sbagliata, ne approfitta Radrezza che in pallonetto appoggia in rete: 2 – 0. Il Piacenza sembra ormai a corto di fiato, Franzini prova a mettersi le mani nei capelli.

Due altre occasioni importanti per il Piacenza: i ritmi scendono, come spesso accade l’azione piacentina si ferma verso la trequarti campo. Al 28esimo Paponi fa tutto giusto ma è colto da eccessivo egoismo e non vede Cacia in condizione ottimale per appoggiare. Pallone deviato in angolo.

Verso fine tempo Paponi viene messo giù in area, l’arbitro non dice nulla, Corradi crossa e Paponi da terra centra l’incrocio dei pali.

SECONDO TEMPO

Partita decisamente più frizzante, al 55esimo il Piacenza rialza la testa e grazie al solito Paponi accorcia: Cacia lo serve al limite, palla a Corradi e di nuovo al bomber che in diagonale trova il palo e il gol.

Al 23esimo altra ottima occasione ma il portiere della Reggiana Narduzzo si lancia come un gatto con la pallina. Narduzzo protagonista ancora verso fine partita su Marotta in mezzo all’area. Il Piacenza in questo secondo tempo ha avanzato decisamente il proprio baricentro, sta cercando il pareggio con tutte le sue forze, come nell’occasione di Sylla sul corner di Marotta.

Il Piacenza ha seminato benissimo in questo secondo tempo e dopo il gol di Paponi arriva il pareggio di Della Latta: azione spettacolare, Marotta da 40 metri la butta al limite dell’area, tacco, velo e il difensore del Piacenza incombe e la infila dove Narduzzo non può arrivare, a fil di palo. 2 – 2 e tre minuti per chiudere.

Niente di fatto, si chiude con un pareggio questa partita. Un Piacenza insufficiente nel primo tempo si riscatta nel secondo e si tiene comunque a corta distanza dalle zone alte della classifica. Ma che fatica, che fatica.

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Il Piacenza ringrazia Bertozzi e Borri, si va ai quarti di Coppa! Battuto il Cesena ai rigori

Il Piacenza continua la propria rincorsa verso la Coppa Italia di Serie C, contro un Cesena che non nasconde le proprie ambizioni, nonostante si trovi al momento al di sotto della zona playoff. La squadra di Modesto viene da un buon momento, 3 pareggi e 2 vittorie in 5 partite.

Franzini mette Cacia in attacco, per il resto formazione sperimentale con tutti i big a disposizione. Precedente in campionato terminato 1 – 1 col gol di Paponi. Terreno zuppo ma in buone condizioni.

Il Piacenza parte forte, Forte più volte si mette in buona luce senza tuttavia trovare il varco giusto per il gol. Al 15esimo non viene servito da Pergreffi che preferisce il tiro dalla lunga distanza, nulla da fare. Precedentemente sempre Forte era stato servito da Cacia in area e poi steso, l’arbitro non ha nulla da dire.

Al 22esimo ci prova nuovamente con un missile il Piacenza, Bolis non riesce a trovare lo specchio. I ritmi rallentano, fase di studio intermedia, poi la svolta col gol del Piacenza: poco prima Cacia su cross di Nannini trova il palo, e al 38esimo sempre il numero 9 del Piacenza in area su corner si tuffa, Agliardi respinge, Pergreffi non può sbagliare: 0 – 1. 

Il Piacenza non fa in tempo a festeggiare che il Cesena pareggia: Sarao, già protagonista in azioni precedenti, approfitta del buon cross dalla trequarti di Franco: 1 – 1. 

SECONDO TEMPO

Partita dai ritmi decisamente più modesti nel secondo tempo, primo vero guizzo al 69esimo con Bertozzi che vola in cielo sul colpo di testa di Cioffi. Da segnalare il Cesena con la difesa altissima, ne approfitta al 75esimo Sylla che da metà campo si invola verso la porta accompagnato da un difensore, si ferma cerca il passaggio al compagno incombente ma il difensore riesce a toccare quanto basta.

Colpo grosso del Cesena che all’ 82esimo con Rosaia trova la staffilata che si stampa sul palo. Sugli sviluppi dell’azione Sylla opera un fallaccio su Valeri. Sarao sotto la curva si fa ipnotizzare dal giovane Bertozzi, risultato invariato.  

Franzini tenta la carta del bomber Paponi, Sylla ha l’occasione per evitare i supplementari con Sylla sulla sinistra, da distanza ravvicinata spara al centro e Agliardi para con facilità.

SUPPLEMENTARI

Grande occasione per il Cesena che al 92esimo vede Cappellini bersi la difesa piacentina, un paio di finte e staffilata di poco a lato alla destra di Bertozzi. Al 96esimo Zerbin arriva stanco alla conclusione e spara alto, poi si accascia per i crampi.

Il Piacenza sembra aspettare i calci di rigore, migliore in campo il difensore Borri, e questo dovrebbe far pensare. Sarao lasciato colpevolmente solo al 114esimo ciabatta in porta, Bertozzi controlla. In questo momento molti giocatori stanno crollando dai crampi. Poco da segnalare, sarà la lotteria dei rigori a decidere chi andrà a sfidare la Juventus U23 nei quarti.

RIGORI

Ciofi – scheggia la traversa, Bolis spiazza Agliardi, Rosaia parato, Nicco segna, Franco segna, Paponi segna, Borello segna




Un punto per il Piacenza che lascia l’amaro in bocca. 0 – 0, solo una occasione nitida con l’Imolese

Partita da vincere per continuare a tenere vivo il sogno playoff. E sulla carta il Piacenza Calcio ha tutte le carte in regola per portarsi a casa 3 punti da questa sfida casalinga con l’Imolese. Franzini conferma davanti Sestu e Paponi, grande protagonista sinora: i suoi gol sono stati preziosissimi per la classifica.

Inizio piuttosto titubante del Piacenza, che concede all’Imolese qualche buona occasione che Del Favero disinnesca. All’ottavo prova Valeau di controbalzo, nulla da fare. Il Piacenza, come spesso accade, è bravo a creare tantissime occasioni, ma manca sempre il guizzo vincente per concludere l’azione offensiva.

Zappella tenta un improbabile diagonale al 25esimo, al 35esimo buona occasione con Sestu che cerca il compagno di reparto Paponi, evitando (colpevolmente) di servire Marotta solo dall’altra parte. Egoismo? Poco altro da aggiungere per il primo tempo.

SECONDO TEMPO

Campo in condizioni difficili dopo la pioggia delle ore scorse, ma il Piacenza c’è: a inizio secondo tempo l’occasionissima per Nicco ben imbeccato da Paponi. Solo davanti al portiere spara senza precisione. Poco dopo confusione tra i giocatori del Piacenza in area, Rossi è in agguato e recupera palla senza difficoltà. Altra occasione grazie a Ingrosso che dal limite sinistro dell’area vede Sestu, la sua conclusione viene deviata e Rossi gestisce. Piacenza cerca il gol che sbloccherebbe la partita.

Finalmente entra in campo Sylla al 28esimo a dare vigore all’attacco. Corradi si guadagna una punizione dai 30 metri dopo un fallaccio della difesa imolese. Al79esimo altra occasione d’oro sciupata dal Piacenza con Nannini, che davanti al portiere dopo una mischia in area preferisce rimetterla dentro dove Sylla incespica. Ma il guardalinee aveva fischiato fuorigioco.

Forcing sul finire di partita, il Garilli prova a spingere la squadra, ma sono i giocatori che devono segnare. Pareggio utile più all’Imolese che al Piacenza, tanto impegno per la squadra biancorossa ma davanti alla porta solo una grande occasione con Nicco. Serve più cinismo, oggi si potevano portare a casa 3 punti, uno lascia decisamente l’amaro in bocca, contro una squadra non eccezionale.

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Piacenza Calcio, il ds Matteassi punta alla vittoria con l’Imolese: “Loro classifica ingiusta”

Il Piacenza Calcio e i suoi tifosi si aspettano un’altra vittoria domenica contro una Imolese in crisi di risultati finora. Una partita che, se vinta, lancerebbe la squadra di Franzini in alto, nonostante il clima in casa biancorossa sia uggioso come l’autunno che stiamo vivendo.

A presentare la partita il ds Luca Matteassi, il quale per primo è sorpreso di questa Imolese in zona retrocessione: “La loro classifica non rispecchia l’andamento delle ultime partite. Non mi aspettavo l’Imolese penultima, è una squadra costruita bene, sa far calcio, cerca sempre di rilanciare i giocatori che non hanno avuto una buona annata. Noi cercheremo di vincere”.

Ammette che ci sia una certa “negatività” attorno alla squadra, ma sostiene anche che Franzini è bravo a lasciarla fuori dal rettangolo di gioco.

Matteassi non si espone sul modulo e sulla formazione. “Sylla ha fatto molto bene, Cacia è rientrato ieri con la squadra, solo oggi è riuscito a fare un allenamento completo. Perciò sarà a disposizione”.

Anche sul mercato Matteassi è guardingo quasi: “Col mister parliamo spesso, è anche vero che è presto. oi dobbiamo cercare di fare quanti più punti possibili da qui a gennaio, poi vedremo se ci saranno cambiamenti, ne parleremo più avanti, anche per rispetto verso i giocatori in rosa”.

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Contro il fanalino di coda Fano Piacenza trova una vittoria utile alla classifica

Piacenza contro il Fano chiamato a rimanere in scia a coloro che precedono in zona playoff. Mister Franzini rilancia Paponi con Cattaneo dopo la prestazione della scorsa partita. Il Fano fanalino di coda (5 sconfitte nelle ultime 5 partite) tenta invece di entrare in zona playout.

Il primo tempo inizia in modo scoppiettante, con una bella occasione per il Fano con Tofanari replicata dopo pochi minuti da Corradi imbeccato da Zappella, colpo di testa e nulla da fare per il portiere. Piacenza avanti 1 – 0. 

Il Piacenza sembra avere il controllo della partita, tuttavia al 28esimo, dopo qualche minuto di superiorità territoriale, Kanis ribadisce una respinta di Milesi, aiutato da un tocco, 1 – 1 e tutto da rifare per il Piacenza.

La partita si anima definitivamente, il guardalinee fischia un fuorigioco dubbio sul gol di Paponi. Già al 29esimo viene fischiata la doppia ammonizione a Ricciardi: partita in discesa per il Piace che ha davanti una squadra con un uomo in meno.

Nonostante questo il Fano non è domo e riesce a trovare la forza per attaccare: Parlati di poco non sfonda la porta difesa oggi da Bertozzi, in sostituzione del Nazionale Del Favero.

SECONDO TEMPO

A Sylla viene comminata un’ammonizione per non aver fermato l’azione dopo un gol in fuorigioco, poi il solito Pergreffi risolve una mischia in area dopo un calcio d’angolo. 2 – 1 Piacenza, la cui spinta non si è ancora esaurita: 3 – 1 grazie a Marotta, gol facile a porta vuota.

Il Piace cede qualche minuto, e Fano ne approfitta, Parlati accorcia. Piacenza ora frastornato, serve una scossa: ci pensa il bomber Paponi, il quale prima trova Venditti a negargli la gioia, ma sul secondo tiro il portiere del Fano non può nulla.

Si alza in cattedra Sylla, oggi molto dinamico e intraprendente, il quale cerca a più riprese il quinto gol. Nulla da fare, oggi il Piacenza ha meritato di vincere, ma davanti non aveva un avversario difficile. Si aggiunga che, pur giocando in 10 per più di un’ora, il Fano ha comunque tenuto testa a una squadra con ambizioni diverse in stagione.

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Buon Piacenza contro il Gubbio, ci pensa Paponi di testa sul finire di partita, 1 – 0

La vittoria giunta ai rigori con l’Imolese non ha scacciato i dubbi che gravitano attorno al Piacenza di questa stagione: sia per come è arrivata la vittoria, sia per lo stato di forma nelle ultime 4 di campionato, dove la squadra di Franzini ha raccolto la pochezza di 3 punti. Il Gubbio si presenta in questa partita al Garilli forte invece di 2 vittorie in 3 partite, arrivate con Vis Pesaro e Modena.

Pertanto sarebbe prematuro dare per scontata questa partita.

La prima insidia per il Gubbio arriva dopo pochi minuti, quando Corradi dall’angolo scodella al centro, ma il colpo di testa viene fermato sulla linea dal portiere Ravaglia. Il Piacenza ci prova di nuovo poco dopo: Zappella dalla tre quarti crossa a centro area dove Paponi in tuffo, da solo, riporta Ravaglia a una grande parata per togliere il pallone dall’angolo destro della porta da lui difesa.

Nono minuto e il Piacenza ha l’occasionissima, Paponi servito dalla sinistra (Pergreffi) sempre a centro area di piattone stampa il pallone sulla traversa. Piacenza decisamente propositivo in questa prima fase, il Gubbio è troppo attendista, prova ne è la quarta limpida occasione emiliana: Zappella da destra vicino alla linea di fondo crossa al centro, pallone lungo per il primo giocatore, il secondo trova Munoz sulla linea di tiro.

Prima azione offensiva del Gubbio dopo un quarto d’ora, calcio d’angolo tranquillamente gestito da Del Favero. Timidamente il Gubbio cerca di imbastire azioni pericolose, ma Del Favero per ora può dormire sonni tranquilli. Munoz si fa vedere davanti a Del Favero al 28esimo dopo un disimpegno errato della difesa di Franzini, tiro sbilenco.

Altra parata surreale per Ravaglia ma grande Piacenza al 35esimo: Corradi vede Zappella partire sulla destra, il cross viene ribattuto e Nicco, il quale di giustezza lancia una bomba che Ravaglia tocca quanto basta per deviarla in angolo.

Zappella ancora protagonista poco dopo, prova dalla propria metà campo a farsi tutto il campo, ma all’ingresso in area di rigore viene fermato dalla difesa eugubina.

Il primo tempo si chiude in parità, il Piacenza, pur essendo abbastanza pimpante, ha sprecato tantissime occasioni. Il Gubbio ha tentato timidamente di uscire dal proprio guscio, ma Del Favero non è stato particolarmente impegnato.

SECONDO TEMPO

La seconda frazione vede un Piacenza un po’ contratto, con meno slancio rispetto al primo tempo. Possibilità dall’una e dall’altra parte, Cacia in particolare si trova da solo davanti al portiere, ma stecca, Ravaglia nuovamente imperioso.  Rvaglia si supera nuovamente al 73esimo, da fuori Corradi tira una sassata, ma un balzo felino del portiere eugubino sventa la minaccia.

Fallo di poco fuori area al 77esimo, il Gubbio rischia il rigore ma perde Munoz, espulso per doppia ammonizione. Poco più di 10 minuti per il Piacenza per approfittare della superiorità numerica.

Finalmente all’ 83esimo arriva il gol liberatore del Piacenza: Nannini si indirizza sulla sinistra, appoggia a Corradi, questi crossa al centro e Paponi incorna anticipando il difensore del Gubbio.   

Piacenza ha preso lo slancio giusto, trova ancora la traversa. Calcio d’angolo Bacchetti di testa spazza, ma Marotta controlla fuori area e Nicco è pericolosissimo.

Un Piacenza che ha ben seminato durante il primo tempo, ha controllato durante la prima fase del secondo tempo, e Paponi ha finalizzato. Ravaglia stavolta non ha potuto nulla, è rimasto di ghiaccio. Nonostante questo sia lui che Del Favero hanno mostrato ottime cose, senza dimenticare Zappella sempre propositivo sulla fascia.

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