Antonio Faraò venerdì al Milestone, vera punta di diamante nel panorama internazionale

Il prossimo concerto settimanale del Milestone, il locale della grande musica dal vivo, è stato anticipato in via del tutto eccezionale a venerdì 20 dicembre perché non ci si poteva certo lasciar sfuggire un artista del calibro di Antonio Faraò. Sempre in trio ma con una formazione diversa rispetto alla precedente: insieme a lui suonerà il fenomeno Ameen Saleem, per anni nel quintetto di Roy Hargrove, al basso e contrabbasso e Mike Baker alla batteria.
Per questa speciale serata oltre alla tessera dell’associazione Piacenza Jazz Club (valide sia quella 2019 sia la nuova 2020) è previsto un biglietto di ingresso di 10 euro.

Antonio Faraò è un’autentica punta di diamante del panorama jazz internazionale, che ha suonato con prestigiosi artisti come Joe Lovano, Didier Lockwood, Miroslav Vitous, Jack Dejohnette, Chris Potter, Benny Golson, Ivan Lins e molti altri. Il suo stile è inconfondibile: una brillantezza tecnica con un’impetuosa carica emotiva, una notevole vena compositiva e un travolgente senso ritmico. Antonio è stato invitato diverse volte da Herbie Hancock, assieme a Brandford Marsalis, Kurt Elling, Wayne Shorter, Marcus Miller, Al Jarreau e altri, a partecipare all’International Jazz Day, evento mondiale del Jazz organizzato dall’Unesco e dalle Nazioni Unite. Nel suo ultimo album Eklektik (Warner Music) compaiono, tra gli altri, diversi artisti di fama mondiale come Snoop Dogg, Marcus Miller e Bireli Lagrène.

Ameen Saleem è uno dei bassisti di maggior talento della scena jazz internazionale. Il suo primo album da leader “The Groove Lab”, registrato a New York e prodotto da Jando Music e Via Veneto Jazz è un disco brillante, carico di groove e dal sound raffinato: è il risultato del grande fermento artistico newyorkese e della poliedrica lifestyle di Brooklyn. Un giovane musicista in costante ricerca che crede nell’intreccio di diversi generi e stili, di cui è da tempo crocevia il suo studio-abitazione a Flat Bush, “tempio” di infinite session di sperimentazione sul suono e sul ritmo, un vero e proprio “groove lab” nel quale Ameen ha riunito un cast stellare di musicisti per interpretare le sue composizioni.

Mike Baker è un batterista che ha lavorato con Whitney Huston, Celine Dion, Giorgia ed è stato uno dei batteristi più apprezzati da Prince e Al Jarreau. Influenzato da batteristi-cantanti come Phil Collins e Don Henley, Baker ha realizzato anche un disco da cantante. Ha suonato con miti del jazz come Jimmy Smith, Wayne Shorter, Joe Zawinul e ha accompagnato leggende della black music come Gregory Hines e Harold Nicholas.

Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.piacenzajazzclub.it e seguire le sue pagine social su facebook, twitter e instagram.

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Bearzatti e Carnovale saranno di scena il 2 novembre al Milestone

La fitta programmazione del Milestone, storico locale piacentino di musica dal vivo con ingresso da via Emilia Parmense 27 a Piacenza, sabato 2 novembre alle 22.00 ospiterà il saxofonista Francesco Bearzatti e il pianista Dario Carnovale, due tra i migliori musicisti italiani che, pur provenendo da due regioni così distanti e diverse, uno di origini friulane l’altro siciliano, sono uniti da un forte legame artistico e umano che si fonde in una musica unica.

L’ingresso al club è gratuito con la tessera dell’associazione Piacenza Jazz Club (o ANSPI). È già possibile ottenere la tessera 2020, che rende omaggio a Ornette Coleman nell’anniversario dei novant’anni dalla sua nascita.

Molte le influenze che accomunano i due musicisti: una solida preparazione accademica, l’amore per il Jazz e le frequenti incursioni verso stili musicali affini, dal Rock alla musica etnica alla musica contemporanea più colta. Il concerto si prospetta un viaggio musicale dal carattere evocativo, denso di forti emozioni.

Dario Carnovale, considerato dalla critica uno dei maggiori esponenti del virtuosismo pianistico della scena jazz italiana, ha iniziato a suonare la batteria a tre anni e il pianoforte a cinque. Questo ex bambino prodigio tra i numerosi riconoscimenti artistici ne vanta uno in particolare a cui il Piacenza Jazz Club è particolarmente legato. Nel 2008, infatti, Carnovale ha vinto il primo premio e il premio del pubblico al Concorso per Nuovi Talenti del Jazz italiano “Chicco Bettinardi”, uno dei fiori all’occhiello dell’associazione, che fin dalla sua nascita si è posta l’obiettivo di aiutare i giovani musicisti ad emergere e a farsi conoscere.

In questo concerto oltre al pianoforte suonerà anche la tabla e le percussioni.
Narratore innamorato delle parole e capace di prodigiose innovazioni, straniero sempre e ovunque eppure profondamente italiano, musicista all’eterna ricerca dell’altro, attirato irresistibilmente dai processi rivoluzionari purché liberi e mutevoli e non rigidi, Francesco Bearzatti ha trascorso l’infanzia nella provincia friulana ascoltando molto Rock e Punk e suonando poi in situazioni lontane dal Jazz, che arriverà più avanti. Questo tipo di situazioni possiede ancora su di lui un’influenza molto evidente dato che fa parte del suo background e nel suo suono e nei suoi progetti si sente l’eco del suo passato extra-jazzistico.
Dopo la felice esperienza di qualche anno fa con l’Emersion Quartet, si avrà di nuovo modo di sentire insieme due musicisti dalla forte intesa musicale.

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Dal Poggiarello a Vernasca un’estate all’insegna del buon Jazz (e del Tango Nuevo)

Degustazione di grandi vini, prodotti da tre delle migliori cantine del territorio piacentino. Concerti jazz di ottimo livello, per un’unione di sapori, emozioni e relax. Quale miglior modo di vivere l’estate piacentina? I cortili di antiche aziende vitivinicole faranno da palcoscenico alle diverse serate, situate in posizioni perfette per lasciare che lo sguardo vaghi e si dia il tempo di contemplare la bellezza delle vallate, ancora più belle nelle sere di mezza estate. Il primo di questo settimo ciclo è il concerto in programma presso “Il Poggiarello”.

Sulla sua terrazza da cui si può ammirare un incantevole panorama con la vista su Piacenza e sui Castelli che circondano la piana di Statto, lunedì 22 luglio alle 21.30 con il Matt Chiappin Quartet. Insieme alla musica ci sarà la possibilità di degustare vini di pregio provenienti dalla cantina ospite, un’eccellenza piacentina che da quattro generazioni ha fatto del vino una passione.

Si ricorda che come tutti quelli della rassegna, anche i concerti e le degustazioni di Jazz SummerWine sono completamente gratuiti, grazie alle cantine ospitanti e al supporto della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

La musica del Matt Chiappin Quartet può essere definita come “Nu Soul”, ovvero un mix tra jazz e influenze ritmiche Hip hop/R’n’b ispirato al lavoro di alcuni grandi artisti americani contemporanei come Robert Glasper. Questo suo percorso musicale nasce a gennaio 2018, mese in cui registra “Sleepwalker”, Ep di sei tracce originali pubblicato dalla Ultra Sound Records. L’alternanza di sonorità acustiche ed elettriche e l’interazione tra le due, sono le caratteristiche principali che definiscono la natura del progetto, basato soprattutto su brani originali e alcuni brani standard tratti dalla tradizione jazz, rivisitati e riarrangiati.
Il quartetto è formato dalla tromba di Matt Chiappin, dalle tastiere di Michele Curedda, dal basso di Nicolò Magistrali e dalla batteria di Andrea Farinelli.

Dopo la trama poetica tracciata nel concerto di anteprima dal duo della clarinettista Anat Cohen e del chitarrista Marcello Gonçalves, venerdì 19 luglio avrà inizio da Vernasca la sesta edizione della rassegna estiva itinerante Summertime in Jazz.

E si inizia con un grande concerto che vedrà come protagonista un amico di lunga data del Piacenza Jazz Club, organizzatore della kermesse, il saxofonista e compositore Javier Girotto che presenterà al pubblico piacentino il suo ultimo e importante lavoro. Si esibirà per l’occasione sul palcoscenico a lui più congeniale, ovvero la terrazza davanti all’Antica Pieve di Vernasca, di grande impatto non solo scenografico, ma anche per l’atmosfera che vi si viene a creare. Il concerto è in programma per venerdì 19 luglio alle ore 21.30. Girotto non sarà solo, bensì affiancano da due valenti compagni di avventura quali Gianni Iorio al bandoneon e Alessandro Gwis al pianoforte & electronics.

Summertime in Jazz nasce nel 2014 da un’idea della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ente che è anche il principale sostenitore della rassegna ed è organizzata dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club, con il sostegno di tutti i Comuni che ne ospitano una tappa e della Regione Emilia-Romagna.

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Pedibus Jazz, per la felicità dei bambini della primaria Mazzini

Si rinnova anche quest’anno l’ormai tradizionale connubio tra il Piacenza Jazz Club e Ceas Infoambiente per Pedibus Jazz, che vedrà gli alunni di alcune scuole cittadine percorrere il consueto tragitto accompagnati dalle note di Gianni Azzali al sax tenore, Alberto Venturi al sax baritono, Luca Mezzadri alle percussioni, Gianni Satta alla tromba e Stefano Cagnato al trombone.

Si è partito questa mattina con la primaria Mazzini, alla presenza dell’assessore a Mobilità e Ambiente Paolo Mancioppi, che parteciperà anche i successivi appuntamenti con la “marchin’band” a ritmo di swing. Un momento di felicità collettivo per cominciare allegramente la giornata.

Giovedì 21 marzo, inizio di primavera e Festa dell’Aria, sarà la volta delle linee attive presso la scuola Don Minzoni, che alle 8.15 si riuniranno per un tragitto congiunto ai giardini Guareschi, all’incrocio tra via Veneto e la stessa via Don Minzoni.

Mercoledì 3 aprile, infine, corsa speciale per promuovere l’avvio del Pedibus, dal prossimo anno scolastico, alla primaria De Amicis, con partenza alle 8 dalle due estremità del percorso pedonale interno alla Baia del Re, rispettivamente all’incrocio con via Beati e, dalla parte opposta, nei pressi della rotonda tra corso Europa e via Madre Teresa di Calcutta.

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Sabato 9 marzo al President arriva “Starebaby”, quintetto di Dan Weiss, per il Piacenza Jazz Fest

Quando si dice che il Jazz ha mille anime si intende proprio quella capacità di fondersi e di prendere stimoli da altri generi musicali per riproporli in una maniera del tutto peculiare senza mai snaturarsi, perché è l’approccio con cui si rileggono, a essere “jazz”; vera e propria contaminazione di generi che porta a nuove forme espressive. Sarà senz’altro così per questo concerto, che allarga gli orizzonti già assai vasti delle varie tipologie di Jazz, con una proposta estremamente interessante che supera ogni tentativo di definizione e va al di là di ogni confine musicale. Si tratta di un quintetto di autentiche stelle, in tour per presentare un disco fresco di stampa dal titolo “Starebaby”. Capitanato dal batterista Dan Weiss e affiancato da due tastieristi di altissimo livello come Craig Taborn e Matt Mitchell, oltre che dal chitarrista Ben Monder e dal bassista Trevor Dunn, il progetto prenderà vita sabato 9 marzo sul palco del Teatro President di via Manfredi (PC).
Nel pomeriggio alle ore 16:00 il batterista terrà una masterclass fuoriprogramma al Milestone a ferquenza libera e gratuita; certamente dedicata a chi si interessa di batteria e percussioni, ma sempre una buona occasione per incontrare da vicino un musicista importante.
Il festival è organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club con la direzione artistica di Gianni Azzali, il decisivo sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Regione Emilia Romagna, del Comune di Fiorenzuola d’Arda e di alcune e realtà imprenditoriali, il patrocinio del MiBAC, del Comune di Piacenza e la collaborazione di una fitta rete di associazioni e istituzioni. I biglietti per assistere a questo concerto sono acquistabili nei pomeriggi feriali dalle 15.00 alle 19.30 presso la sede del Piacenza Jazz Club, il sabato mattina dalle 10.30 alle 12.30 presso il negozio Alphaville di Piacenza, oppure online sul sito www.diyticket.it o nelle ricevitorie Sisal di tutta Italia.

Dan Weiss è uno dei batteristi attualmente più richiesti in ambito jazz e si esibisce indifferentemente con artisti di stili molto diversi tra loro, come Rudresh Mahanthappa, Chris Potter, John Zorn e Jen Shyu, a testimonianza della sua versatilità e della vastità dei suoi orizzonti di interesse musicale. “Starebaby”, il suo ultimo lavoro, che sta portando in giro per il mondo e per il quale ha composto tutte le musiche, è la realizzazione del sogno a cui ha lavorato a lungo. Da oltre un decennio, infatti, cercava di riunire alcuni dei più valenti musicisti del panorama internazionale per suonare musica che combinasse la natura improvvisativa del Jazz con la potenza dell’Heavy Metal e della nuova musica elettronica.
Come per le sue precedenti uscite acclamate dalla critica, “Starebaby” è un’opera decisamente originale che è in gran parte senza precedenti e che riflette lo stato di grazia del musicista statunitense. Questo lavoro riflette realmente il suo gusto e il suo modo di intendere e vivere la musica, come una miscela ben dosata di improvvisazione jazz, Doom Metal dalle sonorità cupe e dai ritmi lenti, musica elettroacustica, ritmo ciclico tipico della musica indiana con innumerevoli altre influenze, arrivando a un risultato complessivo sorprendente. Tra le sue fonti di ispirazioni dichiarate vi è anche la serie televisiva Twin Peaks, il cui paesaggio emotivo surreale e minaccioso ha contribuito a plasmare la sensazione generale di questa musica. Per questo concerto c’è da aspettarsi un suono completamente nuovo, a volte effimero, a volte crudo, che si ritaglia uno spazio tutto suo tra Jazz, Rock e Metal. I cinque musicisti sul palco condividono l’amore per l’Heavy Metal e hanno alle spalle esperienze importanti in gruppi sperimentali Rock e di musica elettronica. L’insieme che ne deriva è stupefacente e offre alla musica un’enorme varietà di trame e colori vorticosi. Insieme, eseguono questa musica con completa convinzione, fondendo meticolosa precisione, potenza prodigiosa e magistrale improvvisazione. 

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Presentazione di libri e “Bettinardi”, Piacenza Jazz Fest arricchisce la sua offerta culturale

In questo weekend il Piacenza Jazz Fest inizia ad entrare nel vivo delle sue articolate proposte e dei suoi tanti volti: non solo big della musica internazionale, che riscuotono già consensi in ogni parte del mondo, ma anche largo spazio alle nuove proposte e agli eventi collaterali, con la musica sempre al centro, ma affrontata sotto diversi punti di vista. Questi sono i pregi di un’organizzazione, quella del Piacenza Jazz Club, interessata soprattutto alla crescita di una cultura musicale diffusa sul territorio e alla crescita di giovani che possano diventare i big di domani. Il Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi”, dedicato alla memoria di uno dei soci fondatori dell’associazione purtroppo prematuramente scomparso, si prefigge esattamente questo scopo fin dalla sua nascita e in sedici anni di attività al suo attivo può annoverare diverse scoperte che ora sono belle realtà del panorama musicale jazzistico. Ci si augura possa andare allo stesso modo anche per i due protagonisti del concerto di sabato 2 marzo al Milestone alle 21.15 con ingresso libero. Loro sono il pianista Mattia Parissi e Manuela Ciunna, vincitori rispettivamente della sezione Solisti e Cantanti lo scorso anno, che si esibiranno entrambi con un loro quartetto. L’ingaggio nel cartellone principale del festival dell’anno successivo è da sempre il premio più ambito per questi giovani (tutti sotto i 30 anni) concorrenti del Bettinardi, forse ancor più di quello in denaro, perché permette loro di mostrare il proprio valore in un contesto nazionale.

Il primo a esibirsi sarà Mattia Parissi, un fulgido esempio di ottimo pianismo italiano. Giovane e intraprendente, nonostante il carattere sostanzialmente schivo e riservato, si accosta ai grandi con reverenza, ma con le idee chiare su ciò che la loro musica rappresenta oggi per lui e questo omaggio a Luca Flores lo dimostra chiaramente. Luca Flores è stato, e rimane, uno dei più fulgidi e indiscutibili talenti emersi nel panorama jazzistico italiano. Sebbene la sua produzione non sia molto vasta e si articoli sostanzialmente nei circa dieci anni che vanno dal suo esordio discografico nel 1984 con il disco “Streams” di Tiziana Ghiglioni all’ultimo disco “For Those I Never Knew”, inciso a proprio nome nel 1995, pochi giorni prima della sua prematura scomparsa, in questo arco temporale Flores ha la possibilità di collaborare con straordinari musicisti di rilievo nazionale e internazionale; su tutti Chet Baker, ma anche i nostri Massimo Urbani, Nicola Stilo, Furio Di Castri, Roberto Gatto e moltissimi altri, inserendosi a pieno titolo tra i più importanti pianisti e compositori jazz italiani.
La seconda sarà la cantante Manuela Ciunna che vive a Roma ma la cui personalità siciliana è sempre fortunatamente evidente nelle sue ricche interpretazioni, che spiccano sia per una forte ritmicità, sia per le emozioni intense che riesce a trasferire agli ascoltatori; non per nulla è stata selezionata lo scorso anno da Diana Torto e da tutta la giuria della sezione cantanti del concorso Bettinardi su tante concorrenti giunte da tutta Italia. Si esibirà con un quartetto di ottimi musicisti: con un basso sintetizzato affidato alle sapienti mani del tastierista Seby Burgio, che si amalgama alla perfezione con i colori della chitarra di Paride Pignotti e l’impulso ritmico di Alessandro Marzi alla batteria.

Nel pomeriggio di sabato torna a far visita a Piacenza un grande amico del festival, un fotografo che negli anni ha portato a Piacenza alcuni dei numerosi progetti che porta avanti con generosità e bravura: lui è Pino Ninfa e presenterà un suo libro fotografico dal titolo “Racconti Jazz. Incontri fotografici in 7/8” presso la Galleria d’Arte Moderna “Ricci Oddi” alle ore 17.00. Oltre allo stesso Ninfa a parlare di questa sua opera, sorta di diario personale con gli incontri e le emozioni che hanno contribuito a creare la leggenda del Jazz, interverrà il musicologo Luca Bragalini.
Pino Ninfa opera nell’ambito della fotografia di spettacolo e di reportage. Da tempo si occupa del recupero e della salvaguardia dell’ambiente, seguendo progetti di sviluppo delle popolazioni locali nelle foreste Africane e in Amazzonia. Particolare attenzione è riservata all’universo femminile e agli abusi di cui è spesso vittima. Ha realizzato progetti per il sociale in India, Nepal, Haiti, Sudafrica, Eritrea. Da anni sviluppa progetti sulla solidarietà con diverse ONG. Parallelamente all’attività di fotografo, Ninfa si occupa di didattica, tenendo workshop in Italia e all’estero.

L’edizione numero sedici del festival organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club con la direzione artistica di Gianni Azzali, il decisivo sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Regione Emilia Romagna, dei Comuni di Piacenza e Fiorenzuola d’Arda e di alcune realtà imprenditoriali, il patrocinio del MiBAC e la collaborazione di una fitta rete di associazioni, istituzioni e realtà culturali del territorio piacentino e non. Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o visitare la pagina Facebook del festival www.facebook.it/piacenzajazzfest. Per contatti si può scrivere alla mail a biglietti@piacenzajazzclub.it oppure telefonare allo 0523.579034 – 366.5373201

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Il genio di Thelonious Monk al Milestone per solidarietà sabato 9 febbraio

Concluse le finali del Bettinardi 2019 e in attesa della partenza di un Piacenza Jazz Fest all’insegna delle grandi stelle internazionali e con tantissimi appuntamenti di musica diffusa in tutta la città che terrà banco dal 24 febbraio al 7 aprile, prosegue la programmazione del Milestone di Piacenza. Il locale di musica dal vivo più che mai attivo in questi ultimi mesi, sede del Piacenza Jazz Club e sito in via Emilia Parmense 27, mette in programma per sabato 9 febbraio alle ore 22.00 i MONKquintet, formati da Gianni Satta alla tromba, Gianni Azzali ai sax e flauti, Giovanni Guerretti al pianoforte, il contrabbassista Alex Carreri e Alberto Venturini alla batteria che, come indica il nome, renderanno omaggio a uno dei più geniali compositori e musicisti che il Jazz finora abbia avuto: Thelonious Monk.
Ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club o ANSPI, che si può anche fare sul posto anche la sera stessa. Come sempre, prima del concerto i soci potranno cenare usufruendo di una convenzione con la vicina Osteria Antica Romea.
Durante la serata si svolgerà una lotteria benefica per l’Associazione Arcangelo di Maggio che aiuterà a sostenere l’ambulatorio di prossimità piacentino che ne porta nome.

Un grande musicista, unico per diversi aspetti, come unico dev’essere chi lascia segni così decisi nella storia e nella cultura del pianeta. Thelonious Monk ha scritto temi speciali, di una bellezza rara e di una spontaneità e freschezza quasi imbarazzanti. Note che scivolano sullo spartito fuggendo dai tasti di un pianoforte crediamo non perfettamente accordato, premuti con la forza dello swing più sincero dalle lunghe dita di un genio: “il genio di Monk”, appunto.
In quell’occasione, la sede del Piacenza Jazz Club ospiterà volentieri l’Associazione Arcangelo Di Maggio che, proseguendo negli intenti di quella splendida persona della quale porta il nome, ha inaugurato nel marzo 2016 l’ambulatorio di prossimità di via Pozzo a Piacenza; un luogo prezioso, utile e solidale che si occupa degli ultimi e della loro salute, spesso messa a dura prova dalle difficoltà della vita. Per sostenere economicamente l’associazione, sarà presente nel locale un banchetto dove trovare i volontari, con materiale informativo e la possibilità di contribuire alla causa acquistando gadget e biglietti di una lotteria benefica che vedrà bellissimi premi in palio e il cui ricavato andrà a favore dell’ambulatorio.
Tornando alla musica, il quintetto presenterà le proprie versioni di alcuni capolavori di Monk, alcuni molto noti come il blues “Straight, No Chaser” o la struggente “’Round Midnight”, altri meno conosciuti come “Off Minor”, “Bemsha Swing” o la dolcissima “Ruby, My Dear”, accanto a vere perle della musica come “Misterioso” o “Monk’s Dream”, per non parlare della ventata di swing che porteranno “In Walked Bud”, “I Mean You” e l’immancabile “Well You Needn’t”.

Il weekend del Milestone prosegue: la domenica pomeriggio 10 febbraio alle ore 18.00 torna FREE, lo spettacolo che unisce l’improvvisazione dei TraAttori e quella dei musicisti del Piacenza Jazz Club che si incontrano per un’esperienza ogni volta diversa.




Sul podio del Bettinardi Bright e Travelling Notes

I due quintetti dei Bright di Mantova, formati da Manuel Caliumi al sax, Mauro Spanò al pianoforte, Marcello Abate alla chitarra, Martino De Franceschi al contrabbasso e Federico Negri alla batteria, e i Sebastian Piovesan – Travelling Notes di Silea, in provincia di Treviso, con Francesco Ivone alla tromba, Giorgio Giacobbi al sax tenore, Francesco De Luisa al pianofrote, Sebastian Piovesan al basso e Camilla Collet alla batteria, sono i vincitori della sezione B – Gruppi del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” dedicato dal Piacenza Jazz Club ai giovani talenti del Jazz italiano. I Travelling Notes si sono aggiudicati anche il premio del pubblico.
Questo l’esito della finale del concorso collegato all’imminente Piacenza jazz Fest, giunto alla sua sedicesima edizione, che si è tenuta sabato 26 gennaio al Milestone di Piacenza. Il concorso è organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club, con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il supporto di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy.
I due gruppi vincitori torneranno a esibirsi domenica 7 aprile alle 18.00 presso lo Spazio Rotative in occasione del Galà di premiazione che coincide anche con l’ultima serata del Piacenza Jazz Fest. Solo in quell’occasione verrà svelata la classifica e quindi si saprà chi di loro è arrivato al primo posto, aggiudicandosi oltre al cospicuo premio in denaro del valore di 1.600 euro anche l’ingaggio per un concerto nell’edizione 2020 del festival. Al gruppo secondo classificato spetta un premio in denaro del valore di 800 euro.

La serata ha regalato, come sempre succede nella finale dei gruppi, una piacevole ventata di creatività musicale, a dimostrazione che le nuove leve del jazz italiano, terranno alta la bandiera della qualità anche in futuro. Cinque i progetti che si sono confrontati, selezionati dalla giuria sui moltissimi pervenuti da tutta Italia, per uno sguardo a 360° sul nuovo Jazz italiano. Ancora una volta l’arduo verdetto della Giuria si è giocato sul filo di lana, come ha ammesso il saxofonista e presidente della giuria di esperti Tino Tracanna, affiancato nell’impresa di valutazione dal maestro Giuseppe Parmigiani, dagli esperti di musica afroamericana Jody Borea e Oliviero Marchesi, dal critico musicale della rivista “Jazzitalia” Aldo Gianolio, dal giornalista del quotidiano “Libertà” Pietro Corvi e dal redattore del quotidiano online “Piacenza Sera” Paolo Menzani.
I Bright hanno convinto la giuria grazie all’interessante proposta dei loro due brani originali, uno composto dal chitarrista Marcello Abate dal titolo “Q”, l’altro del batterista Federico Negri intitolato “Walzer White”, oltre all’evocativa ballad “Fall” di Wayne Shorter. Dei Travelling Notes del bassista e leader Sebastian Piovesan ha stupito il deciso “stravolgimento” dello standard “’Round Trip” di Ornette Coleman, ma molto convincenti sono certamente risultati anche i due brani originali presentati al pubblico e alla Giuria del Milestone.

Gli altri gruppi che non sono rientrati nella rosa dei vincitori magari per qualche centesimo di punto, altri due quintetti e un trio, rispettivamente gli I Am A Fish di Nova Milanese, i The Sleepers di S. Giovanni La Punta, in provincia di Catania e il Vittorio Esposito Trio di Baronissi, in provincia di Salerno, hanno dato comunque prova di grande talento e di potenzialità.

L’organizzazione si complimenta con tutti i finalisti per l’alto livello di preparazione e di performance, che hanno consentito anche quest’anno di ascoltare ottimi progetti e musicisti.

Per il “Bettinardi 2019” rimane ancora da disputare la finale dell’ultima sezione, quella dei Cantanti, che si terrà sempre al Milestone sabato 2 febbraio alle ore 21.30. 

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Sta arrivando la sedicesima edizione del Piacenza Jazz Fest. Anche Bollani in cartellone il 27 marzo

Il Piacenza Jazz Fest 2019 in programma dal 24 febbraio al 7 aprile, è stato ideato per offrirci oltre un mese di un’autentica esperienza immersiva all’interno delle molteplici sfaccettature della musica jazz. Oltre alle location storiche e ai grandi Teatri piacentini, l’edizione numero sedici della kermesse piacentina sarà di casa in numerosi altri luoghi cittadini, anche i più inaspettati, e porterà alcune interessanti novità in alcuni punti strategici della città nonché in territori limitrofi, come Fiorenzuola e Stradella. La manifestazione darà la possibilità di vivere un’esperienza culturale a 360°: accanto e insieme ai più blasonati concerti nei teatri si dispone una vivace e intraprendente programmazione fatta di numerosi locali, luoghi insoliti e spazi alternativi. Il festival inoltre punterà con entusiasmo sulle nuove generazioni e sull’interazione tra il Jazz e altre forme espressive.
La manifestazione, ideata e organizzata dall’Associazione culturale Piacenza Jazz Club che si fregia del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per il settimo anno consecutivo, è diretta artisticamente da Gianni Azzali, presidente del Piacenza Jazz Club e si avvale del determinante sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, con il supporto della Regione Emilia-Romagna, del Comune e della Provincia di Piacenza, del Comune di Fiorenzuola e del supporto di alcune realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio.

IL CARTELLONE PRINCIPALE

Ogni anno il cartellone dei main concerts sembra superarsi ma quest’anno possiamo affermare tranquilli che si tratta di un programma che non teme rivali per qualità delle proposte: fitto di appuntamenti con nomi di grande prestigio tra cui non si saprebbe cosa scegliere (e noi, infatti, ve li consigliamo tutti), viaggia al di là delle mode per andare al succo del discorso. E il succo è la varietà di una musica come il Jazz di certo multiforme, restia alle cristallizzazioni, capace ancora di parlare il linguaggio dell’oggi e che si presta a interpretare la nostra epoca coi suoi suoni, oltre a fare ancora vera avanguardia. Passeranno così dal festival artisti che hanno fatto la storia di questa musica insieme ad altri che ne stanno tracciando alcune delle traiettorie future. Se dovessimo riassumere questa ricerca dal punto di vista della direzione artistica del festival, si potrebbe concentrare nello slogan: “Famosi, ma anche bravi” o, meglio, “Meritatamente famosi”.
A corollario della presentazione dell’intero programma al pubblico, la sera del 23 gennaio presso l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano un concerto di anteprima che vede protagonista la cantante Ada Montellanico e il suo progetto dal titolo “Tencology” insieme a Enrico Zanisi al pianoforte, Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Alessandro Paternesi alla batteria.

Il concerto inaugurale vero e proprio sarà domenica 24 febbraio alle ore 18.00 presso lo Spazio Rotative che vedrà il ritorno sulle scene piacentine del chitarrista di fama mondiale Bill Frisell, un vero sperimentatore delle sei corde, stavolta in trio coi fidati Tony Scherr al basso/contrabbasso e Kenny Wollesen alla batteria, passando senza mai abbassare il livello, per tutti gli altri grandi protagonisti che calcheranno i nostri palcoscenici nel 2019.
Fedele poi al proprio impegno costante di stimolare e incoraggiare i giovani musicisti più talentuosi del nostro panorama musicale che ha regalato davvero delle bellissime sorprese negli ultimi anni, sabato 2 marzo alle ore 21:30 al Milestone si esibiranno le formazioni dei vincitori 2018 della Sezione Solisti, Mattia Parissi in quartetto e il quartetto capitanato dalla vincitrici della Sezione Cantanti, la siciliana Manuela Ciunna.
Sabato 9 marzo alle 21.15 sarà la volta di Dan Weiss, uno dei giovani astri della batteria, che presenterà al Teatro President, insieme a un eccezionale quintetto, il suo ultimo album, uscito nella primavera del 2018, dal titolo “Starebaby”. Per l’occasione al batterista, uno dei più richiesti oggi, è riuscito a riunire un cast di superstar, da Craig Taborn al pianoforte e Feder Rhodes insieme all’altro tastierista del gruppo, Matt Mitchell, che si occuperà anche dei sintetizzatori, al chitarrista Ben Monder e il bassista Trevor Dunn. Questi cinque musicisti hanno elaborato delle musiche molto originali e senza precedenti che sorprenderanno gli ascoltatori.
La tappa al Teatro Sociale di Stradella, terra che è stata per molti decenni uno dei principali centri di produzione di fisarmoniche al mondo fin dalla seconda metà del XIX secolo, vedrà protagonista un simbolo, forse il più noto e apprezzato fisarmonicista vivente, Richard Galliano che suonerà in solo martedì 12 marzo alle 21.15.
Dopo decine di anni tornerà a Piacenza uno dei pionieri del cosiddetto “jazz europeo”, il clarinettista e saxofonista inglese John Surman con il suo trio, che vede Nelson Ayres al pianoforte e Rob Waring al vibrafono, sabato 16 marzo al Conservatorio Nicolini presenterà il suo ultimo, prezioso lavoro “Invisible Threads”.
Sarà inoltre un piacere e un onore ascoltare dal vivo una delle figure cardine della rinascita del Jazz degli anni Ottanta, quel Terence Blanchard dalla luminosa carriera che ha inciso e accompagnato dal vivo in tour alcuni dei musicisti più importanti della storia di questo genere. Più volte premiato ai Grammy’s Awards, Blanchard è anche un rinomato compositore di colonne sonore, celebre soprattutto per le sue collaborazioni con il regista Spike Lee e sarà a Piacenza grazie al Jazz Fest insieme al suo fidato gruppo E-Collective sabato 23 marzo alle 21.15 presso la Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni.
Per l’evento al Teatro Municipale la scelta è andata su un duo di assoluti fuoriclasse, musicisti carismatici e coinvolgenti che faranno la gioia indistintamente di estimatori esigenti così come di un pubblico di non specialisti. Stiamo parlando di due pianisti acclamati a livello mondiale quali Stefano Bollani e Gonzalo Rubalcaba che dai rispettivi pianoforti, ci delizieranno con le loro acrobazie musicali mercoledì 27 marzo alle 21.15.
Sabato 30 marzo alle ore 21:30 al Milestone saliranno sul palco i due gruppi vincitori ad ex aequo della sezione “B” del Consorso Bettinardi 2018 i Teik Chu e TMB Trio.
Ma le meraviglie del Jazz Fest non si fermano certo qui. Infatti domenica 31 marzo al Teatro Verdi di Fiorenzuola alle ore 18.00 sarà la volta di uno dei saxofonisti più studiati (e copiati) in circolazione: un solista di fama mondiale, compositore affermato e formidabile bandleader, Chris Potter insieme ad altri tre compagni di grande livello: il grande pianista Craig Taborn (nuovamente in città dopo il concerto con Dan Weiss), il bassista Tim Lefebvre e il batterista Justin Brown. La band è in tour per presentare l’ultimo lavoro in studio del saxofonista, freschissimo di stampa (uscita prevista per la fine di febbraio 2019).
A chiudere questa sfilata di incredibili musicisti venerdì 5 aprile alle 21.15 presso la Sala degli Arazzi, una band che si chiama Throw A Glass, capitanata dal violoncellista Erik Friedlander affiancato dal pianoforte di Uri Caine, altro musicista la cui duttilità impavida gli consente di confrontarsi con un bel ventaglio di contesti musicali. Anche l’accoppiata contrabbasso/batteria, con Mark Helias al primo e Ches Smith alla seconda, è una vera garanzia che infatti ha portato alla produzione di un ottimo album uscito nella primavera del 2018 che ora è il tema principale del loro tour, dal titolo “Artemisia”.
L’edizione numero sedici della kermesse si chiuderà domenica 7 aprile presso lo Spazio Rotative alle 18.00 con il classico Galà di fine festival che coincide anche con la premiazione ed esibizione dei vincitori del “Bettinardi 2019” e vedrà il festoso “arrivederci” con un rinfresco per il pubblico del Fest.

BIGLIETTI E ABBONAMENTI

Come sempre la tessera del Piacenza Jazz Club 2019, sarà la chiave di accesso privilegiata ai concerti del Piacenza Jazz Fest. Sottoscrivendo la tessera, si entra a far parte, in qualità di Soci, dell’associazione che organizza il festival. Un modo sicuramente unico di vivere questa manifestazione da veri protagonisti, nonché col tipico spirito di “comunità” che contraddistingue il mondo del Jazz. Per i possessori della tessera sono inoltre previste numerose agevolazioni, come la possibilità di acquistare a un prezzo particolarmente conveniente l’abbonamento e i singoli biglietti per concerti principali e di poterne disporre una settimana prima dei non-soci, in modo da riservarsi i posti migliori. Ulteriore vantaggio legato alla tessera è la possibilità di usufruire di altre speciali convenzioni con attività e negozi del territorio.

BIGLIETTI
Tutti i concerti (eccetto Bollani/Rubalcaba e Galliano):
Interi € 22 – Ridotti € 18**
(I posti palco non di parapetto e i loggioni per il concerto a Fiorenzuola del 31 marzo saranno ulteriormente ridotti a € 18 e € 14**)

Concerto di Bollani e Rubalcaba al Municipale:
Platea: Interi € 35 – Ridotti € 30*
Posto palco: Interi € 33 – Ridotti € 29*
Ingresso palco e galleria numerata: Interi € 30 – Ridotti € 26*
Galleria non numerata: Interi € 23 – Ridotti € 20*
Loggione numerato: Interi € 18 – Ridotti € 15*
Loggione non numerato: Interi € 12 – Ridotti € 10*

Per info sugli orari della biglietteria si veda sotto.

ABBONAMENTI
Costo abbonamenti a 5 concerti (9/3, 16/3, 23/3, 31/3, 5/4):
Intero € 87 – Ridotto € 72*
Riduzione applicata agli over 65, under 20, Soci Piacenza Jazz Club e allievi del Nicolini**

** La riduzione agli allievi del Nicolini è solo per i concerti in abbonamento
Gli studenti di Piacenza e provincia fino alla secondaria superiore e con elenco inviato dalla segreteria della scuola ad ogni evento, potranno usufruire di un ingresso privilegiato a € 5 fino ad esaurimento posti disponibili (solo per i concerti in abbonamento).

PREVENDITE LOCALI E NAZIONALI
Piacenza Jazz Club via Musso, 5 Piacenza – La prevendita degli abbonamenti sarà disponibile dal 24 gennaio 2019 per tutti, ma avranno diritto all’acquisto dei singoli biglietti solo i Soci del Piacenza Jazz Club, mentre per tutti dal 31 gennaio 2019 presso la sede del Piacenza Jazz Club in via Musso n. 5 a Piacenza, dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.30.
Alphaville via Tempio, 50 Piacenza – Tutti i sabato mattina dal 16 febbraio al 30 marzo ore 10:30/12:30
Tabaccherie/ricevitorie Sisal di tutta Italia: prenotando il biglietto e passandolo poi a ritirare (costo del servizio € 2,50 a biglietto)
Biglietteria del Teatro Municipale (solo per Bollani/Rubalcaba)
via Verdi, 41 Piacenza – martedì, giovedì e sabato dalle ore 10.30 alle ore 13:00; mercoledì e venerdì dalle ore 10.30 alle ore 15:00 tel. 0523/492251; domenica, lunedì e festivi chiuso.
Nessun diritto di prevendita.
Biglietteria del Teatro Sociale di Stradella (solo per Richard Galliano)
via Faravelli, 2 Stradella (PV) – lunedì, martedì e mercoledì dalle 11:00 alle 13:00
giovedì, venerdì e sabato dalle 16:00 alle 18:00 tel. 0385/246569.
Nessun diritto di prevendita.

PREVENDITE ONLINE
www.diyticket.it (ad esclusione di Richard Galliano e Bollani/Rubalcaba) con un diritto di prevendita € 2,50 per biglietto
www.teatripiacenza.it(solo per Bollani/Rubalcaba) nessun diritto di prevendita
www.vivaticket.it (solo per Richard Galliano)

INFO
www.piacenzajazzfest.it
info@piacenzajazzclub.it
biglietti@piacenzajazzclub.it
0523/579034 – 366/5373201 

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Il Bettinardi 2019 lascia spazio ai migliori gruppi del Jazz italiano

Si prospetta una gran bella serata di musica quella dedicata a individuare i migliori gruppi di musicisti under 35, finalisti del Concorso Nazionale per Giovani Talenti del Jazz Italiano “Chicco Bettinardi”. Originalità, ottimi spunti oltre a una tecnica che rasenta spesso la perfezione sono i tratti individuati unanimemente dalla giuria di esperti chiamata a giudicare i finalisti in questi ultimi anni. Una sezione che è andata crescendo sempre più nel tempo e lascia sempre gradevolmente stupefatti per il livello di bravura e soprattutto di creatività dei protagonisti. Anche sabato 26 gennaio alle ore 21.30 al Milestone di Piacenza (ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club o Anspi) si ripeterà il rito che porterà i cinque finalisti selezionati sulla base del materiale inviato a contendersi i primi due posti e aggiudicarsi i relativi premi in palio. Al termine della serata sulla base delle esibizioni saranno annunciati i nomi dei due primi classificati, ma la graduatoria con il vincitore sarà resa nota solo in occasione del “Galà di premiazione”, in programma domenica 7 aprile alle ore 18.00 allo spazio “Le Rotative” di Piacenza.
La Giuria chiamata a valutare i due gruppi migliori di questa edizione è come sempre composta da musicisti ed esperti del settore, a partire dal presidente, il saxofonista, compositore e insegnante al Conservatorio di Milano Tino Tracanna. Tracanna sarà coadiuvato nella scelta da Giuseppe Parmigiani, altro saxofonista oltre che compositore e arrangiatore, Jody Borea e Oliviero Marchesi, esperti di musica afroamericana, Luca Conti e Giancarlo Spezia, rispettivamente direttore e critico musicale e della rivista “Musica Jazz”, Pietro Corvi, giornalista del quotidiano “Libertà” e Paolo Menzani, redattore del quotidiano online “Piacenza Sera”.

Come ogni anno fin dalla sua nascita il concorso è abbinato al Piacenza Jazz Fest, in programma quest’anno dal 24 febbraio al 7 aprile e organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano oltre al contributo di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy. Obiettivo dichiarato del concorso, confermato da ottimi risultati nel tempo, è quello di scoprire e valorizzare nuovi musicisti, cantanti e gruppi jazz per promuoverne l’attività e fornire loro un’occasione di visibilità.

Ecco i gruppi selezionati per questa edizione nell’ordine in cui saliranno sul palco e che vede ben quattro quintetti su cinque. Sono di Nova Milanese, nella provincia di Monza/Brianza, gli I Am Fish, primo dei quintetti composto da Gianluca Zanello al sax, Lorenzo Blardone al pianoforte, Marco Carboni alla chitarra, Andrea Grossi al contrabbasso e Stefano Grasso alla batteria. Sono invece di S. Giovanni La Punta, in provincia di Catania, i The Sleepers, con Canio Coscia al sax tenore, Filippo Galbiati al pianoforte, Davide Angelica alla chitarra, Filippo Cassanelli al contrabbasso e Vincenzo Messina alla batteria. A seguire sarà la volta del Vittorio Esposito Trio, un gruppo di ragazzi della provincia di Salerno, Baronissi per la precisione, composto dal leader al pianoforte, oltre che da Francesco Girardi al basso e da Matteo De Vito alla batteria. Da Mantova si presenteranno i Bright, terzo quintetto con Manuel Caliumi al sax, Mauro Spanò al pianoforte, Marcello Abate alla chitarra, Martino De Franceschi al contrabbasso e Federico Negri alla batteria. Ultimo quintetto e ultimo gruppo della serata a esibirsi i Travelling Notes, di Silea, in provincia di Treviso, con una formazione che vede alla tromba Francesco Ivone, al sax tenore Giorgio Giacobbi, al pianoforte Francesco De Luisa, al basso Sebastian Piovesan e alla batteria Camilla Collet.

I gruppi in gara alterneranno brani di loro composizione ad almeno uno standard, espressamente previsto dal regolamento del concorso. I due brani originali degli I Am Fish sono stati composti dal chitarrista Marco Carboni e si intitolano “Arrivederci” e “Fuori dall’acqua”, lo standard sarà “Azure” del “Duca” del Jazz, Ellington. I The Sleepers avranno in scaletta due brani composti dal saxofonista del gruppo, Canio Coscia, dal titolo “Keep It” e “Paradise Falls” e “U.M.M.G. – Upper Manhattan Medical Group” composto da Billy Strayhorn e inciso da Ellington con un ispirato solo di Dizzy Gillespie. Il trio di Vittorio Esposito come standard ha optato per “Nardis”, un brano di Miles Davis ma associato a Bill Evans che l’ha inciso spesso, eseguiranno inoltre un brano composto dal leader del gruppo dal titolo “Giants” e un altro originale di un loro amico contrabbassista, Gabriele Pagliano, intitolato “Gemini”. I Bright suoneranno un brano composto dal chitarrista Marcello Abate dal titolo “Q”, uno composto invece dal batterista Federico Negri intitolato “Walzer White”, come standard la languida ballata “Fall” di Wayne Shorter. Infine i Travelling Notes suoneranno “’Round Trip” di Ornette Coleman oltre a due brani composti dal bassista e leader del gruppo, Sebastian Piovesan, dal titolo “Naeme Jalle” e “Funky Feeling”.

Anche il pubblico del Milestone sarà invitato a esprimere una preferenza, votando il gruppo che ritiene più meritevole e determinando così l’assegnazione del “Premio del pubblico”, rappresentato da una targa offerta dagli organizzatori come riconoscimento del favore popolare.
Al primo classificato andrà un premio in denaro del valore di 1.600 euro, un ingaggio al “Piacenza Jazz Fest 2020” e il “Premio Libertà”, al secondo 800 euro, oltre alla segnalazione su prestigiose riviste di settore per entrambi.

La terza e ultima finale dedicata alla sezione dei Cantanti si terrà sempre al Milestone Jazz Club sabato 2 febbraio alle ore 21.30. 

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