Nuovo corteo sindacale (USB), nuovi possibili disagi al traffico

Ad una decina di giorni dal corteo indetto dai Si Cobas e da Controtendenza, sempre di sabato, arriva un nuovo corteo questa volta organizzato dalla sigla USB (Unione Sindacati di Base)

Per consentire lo svolgimento del corteo organizzato nella  mattina di domani, sabato 23 giugno, si renderanno necessarie misure di limitazione al traffico lungo l’intero percorso, nonché lungo le vie limitrofe.

Dalle 10.30 sino alla fine della manifestazione, prevista tra le 13.30 e le 14, potranno pertanto verificarsi disagi alla mobilità, soprattutto nella zona del centro storico e in via IV Novembre.

Il percorso, come evidenziato in rosso nella planimetria allegata, sarà il seguente: partenza da piazzale Marconi, via la Primogenita, piazzale Roma, viale Patrioti, via IV Novembre, via Alberici, Pubblico Passeggio, via Pubblico Passeggio, piazzale Roma, via la Primogenita e conclusione in piazzale Marconi.

Lungo l’intero tragitto sarà vietata la sosta con rimozione forzata su entrambi i lati già a partire dalle ore 3 di questa notte, con verifiche dalle 5.30 del mattino per liberare le strade da eventuali veicoli posteggiati nonostante i cartelli di divieto già collocati con evidenza e i volantini distribuiti nei giorni scorsi sulle auto parcheggiate nelle vie interessate, affissi sui portoni e lasciati nelle cassette postali dei residenti.

Inoltre, per consentire il passaggio dei manifestanti la Polizia Municipale provvederà al blocco temporaneo della circolazione lungo il percorso e nelle vie limitrofe, con conseguente divieto di transito nel momento in cui il corteo si snoderà lungo l’itinerario previsto.

Le ragioni della protesta

Ma quali sono le ragioni della protesta? E’ lo stesso sindacato a spiegarlo con un comunicato:

«La lotta generosa e determinata dei facchini di USB del magazzino Leroy Merlin di Castel San Giovanni ha finalmente prodotto il risultato positivo della cacciata della catena di appaltatori e subappaltatori. Un insieme di soggetti divenuto ormai impresentabile per le attività di evasione fiscale e contributiva (con una sottrazione di risorse economiche pari a complessivi 38 milioni di €), e per la tolleranza delle pratiche di caporalato, di aggressione fisica e negazione del diritto a scegliere liberamente l’organizzazione sindacale al fine di mantenere in piedi il sistema fraudolento di cui sopra.

L’arresto dei dirigenti del consorzio che gestiva i servizi logistici ha dato ragione ai lavoratori e ad USB che da tempo denunciavano e si battevano contro queste illegalità nella più assoluta solitudine confortata unicamente dall’aiuto dell’autorità di governo locale.

La sostituzione del consorzio dovuta anche all’intervento diretto del committente è un passo importante, ma non esaustivo del processo di cambiamento e ripristino della legalità nel magazzino. Occorre rimuovere tutto ciò che rappresenta un elemento di continuità col passato, occorre dare certezza del diritto ai lavoratori e deve essere assolutamente accorciata la filiera di appalti e subappalti.

In questo senso USB richiede che col cambio appalto, nel garantire la salvaguardia del posto di lavoro a tutti e nella stabilizzazione dei lavoratori precari, si proceda senza indugi all’internalizzazione di tutte maestranze.

USB incontrerà nei prossimi giorni i rappresentanti del nuovo consorzio per presentare le proprie proposte che oltre la questione occupazionale riguardano pure la progressione dei livelli professionali e l’erogazione del buono pasto.

USB rimane vigile e pronta a riprendere la lotta qualora fosse necessario far rispettare dignità, legalità e diritti delle lavoratrici e dei lavoratori».

«C’è un mondo, quello della logistica – spiega il sindacato USB –  che marcia spedito sulle ruote dello sfruttamento e dell’abbassamento delle tutele dei lavoratori. C’è un caporalato nella logistica di cui si parla poco ed è quello delle cooperative fantasma che nascono e muoiono nel giro di una notte. C’è un’imprenditoria della logistica che spesso si muove ai confini della legalità, come dimostrano gli arresti del 12 giugno scorso a Premium Net.

C’è uno stato bifronte, che da un lato combatte il caporalato con le scarse forze degli Ispettorati del Lavoro e dall’altro resuscita antiche norme del Codice Rocco per colpire i lavoratori che combattono per i propri diritti, arrivando a rispolverare il reato di sabotaggio industriale. C’è un sindacato, l’Unione Sindacale di Base, che da anni organizza e dà voce alle lotte perché la logistica diventi un settore fatto di lavoro buono, e non di ricatto e sfruttamento.

USB non si è fermata dopo l’assassinio di Abdel Salam nel settembre 2016, non lo ha fatto dopo le aggressioni, non lo farà ora dopo i procedimenti penali avviati contro i lavoratori.

Ad essere messi sotto processo sono il dissenso la voglia di riscatto ed emancipazione dei più deboli e degli sfruttati. Dobbiamo dire basta a tutto ciò mettendolo in discussione con le lotte e le mobilitazioni.

L’obiettivo rimane la difesa dei diritti, della dignità, del salario e la denuncia del caporalato, del lavoro nero e del perverso sistema degli appalti, mentre le multinazionali della logistica cercano con ogni mezzo di schiacciare i salari ed azzerare i diritti dei lavoratori all’interno di un sistema di appalti e subappalti. In questa infinita filiera i lavoratori rappresentano l’ultimo anello della catena a cui restano le briciole e la schiena spezzata mentre agli altri i profitti.

È per questi motivi che venerdì 22 giugno l’USB chiama tutti i lavoratori e le lavoratrici della logistica a scioperare a livello nazionale contro la repressione delle lotte e sabato 23 organizza una manifestazione a Piacenza contro chi vuole usare lo strumento giudiziario per contrastare il movimento dei lavoratori».




Promozione in A2 della Bakery Basket. Beccari: “Siamo solo alla prefazione della nostra storia”

Grande festa questa mattina in Aula Consigliare per acclamare la squadra della Bakery, promossa in Serie A2 dopo la vittoria contro Cassino 79 – 62 del 9 giugno scorso: una prova che ha dimostrato quanto questi ragazzi si meritassero l’entrata tra i grandi della pallacanestro italiana. Presente, oltre alla squadra e allo staff tecnico, il presidente Marco Beccari e l’assessore allo Sport  del Comune Massimo Polledri.

“La storia di questa stagione ci rimarrà dentro per sempre – ha commentato il presidente -, è partita come ci aspettavamo, poi c’è stata una flessione ma siamo riusciti a ripartire. Lo sport aiuta a maturare, ogni giorno si impara qualcosa di nuovo, anche dalle sconfitte. C’è una passione attorno al mondo Bakery tale che che chiunque potrebbe fare le mie veci. Siamo piacentini e orgogliosi di esserlo, chiediamo soltanto di rappresentare qualcosa per Piacenza”. Il futuro dagli occhi di Beccari come appare? “Quando si ha uno staff come il nostro si può superare qualsiasi difficoltà. Faremo un campionato dedicato ai giovani in Serie D e cercheremo in tutti i modi di non perdere la categoria conquistata. Abbiamo giocatori che si sono immedesimati nel nostro desiderio di vincere, giocando un campionato senza soffrire, non potrei essere dove sono senza i miei giocatori. Siamo solo alla prefazione della nostra storia”.

Coppeta sottolinea come la squadra e la società sia sempre stata coesa. “Anche nei momenti bui la società aveva un’idea, un obiettivo cui puntare. Siamo fieri di indossare questa maglia, siamo semplici ma concreti”.

In conclusione di conferenza il presidente ha annunciato che il palazzetto della Bakery, il PalaFranzanti di Largo Anguissola, da ora e per i prossimi 5 anni si chiamerà PalaBakery e vedrà in questo modo un accordo con il Comune per cui la società piacentina verserà nelle casse del Comune 15 mila euro annuali.

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Quando gli orchestrali … sono più degli spettatori

Si chiama Orchestra “I Pomeriggi Musicali”, ha sede presso il teatro Dal Verme di Milano ed è stata trampolino di lancio per direttori ed artisti come Claudio Abbado, Leonard Bernstein, Uto Ughi e tanti altri.

Piacenza ha avuto la fortuna di essere una delle tappe della 73° Stagione Sinfonica – Concerti d’Estate in Lombardia.

Infatti, come riporta la stessa locandina dell’orchestra, ieri sera gli artisti milanesi avrebbero dovuto esibirsi nel cortile di Palazzo Farnese, degna cornice per una serata musicale d’eccellenza.

Doveva essere un “antipasto” dell’Estate al Farnese, la rassegna di eventi culturali estivi, promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Piacenza e dalla Fondazione Teatri ed assegnata, con un apposito bando pubblico di gara, a tre associazioni piacentine: ArteMusica, Associazione Novecento, Musica & Cultura.

Peccato però che qualcosa non abbia funzionato e che del palco sul quale l’orchestra avrebbe dovuto esibirsi non vi fosse traccia.

Così – letteralmente all’ultimo minuto – l’esibizione dell’orchestra ha rischiato di essere cancellata; sul filo di lana gli organizzatori sono riusciti a rimediare una collocazione alternativa, è stata spostata in Duomo ed inserita sotto il cappello de “I Misteri della Cattedrale”.

Grazie alla disponibilità della curia insomma l’orchestra ha trovato un luogo (peraltro bellissimo) dove esibirsi.

L’evento e lo spostamento sono però stati pochissimo pubblicizzati (anche on-line non ve ne è praticamente traccia) e così ad assistere ad una fra le più rinomate ed interessanti orchestre del Nord Italia c’erano alcune decine di spettatori, molti dei quali incappati per caso nella serata, mentre passeggiavano in centro alla ricerca di refrigerio.

Interessante il concerto diretto da Nurhan Arman (tromba Sergio Casesi) con musiche di Mozart, Hummel, Maggio.

Resta il rammarico che … fossero più gli orchestrali degli spettatori!

Un’occasione sprecata!




Bentornata Luppo, ci sei mancata

Una pennellata bianca sulla vetrina, un divano e qualche fusto che aspetta la sua spillatrice.

Ci eravamo lasciati in una fredda mattina di gennaio quando le parole di birra guardavano al mondo fuori, in attesa di qualcuno pronto a rispondere all’appello. Non c’erano né APA né IPA sulla lavagnetta dietro al bancone ma una semplice scritta: “Vendesi”.

La Luppo aveva chiamato, qualcuno ha risposto.

Da “Vendesi” a “Birreria di quartiere”. Come qualcuno ha già sentenziato c’era una volta la Luppo e c’è ancora. Ci saranno nuove birre da scoprire, nuovi bicchieri da riempire: ci sarà ancora una volta chi si siederà al bancone per improvvisare una nuova bevuta. Direttamente da qualche birrificio arrivato in città e fermatosi proprio lì in via Roma. Una via che aspettava e che sperava.

Bentornata Luppo, ci sei mancata.




Incidente spettacolare per un camion sulla A1 tra Casalpusterlengo e Piacenza Nord

Incidente da film quello che è avvenuto poco fa sull’Autostrada A1, nel tratto tra Casalpusterlengo e Piacenza Nord, in direzione Bologna. Un camion, per cause ancora ignote, si è schiantato contro lo spartitraffico centrale, invadendo con la motrice la terza corsia di marcia della carreggiata opposta e restando con il rimorchio di traverso su tutte e tre le corsie. Molte le autovetture coinvolte. Come prevedibile, il traffico è andato in tilt, l’autostrada è stata chiusa. Ancora ignoto il bilancio dei feriti.

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Divieto di balneazione in territorio comunale, in vigore l’ordinanza

Il sindaco Patrizia Barbieri ha firmato stamani l’ordinanza che applica il divieto di balneazione in tutte le acque sul territorio del Comune di Piacenza. Un provvedimento in attuazione della delibera di Giunta regionale del maggio scorso e della precedente legge emiliano-romagnola in vigore dal 2015, secondo cui sono balneabili unicamente le acque marine e interne citate in un apposito elenco individuato dalla Regione.

L’ordinanza odierna ribadisce come tale elenco non comprenda aree site nel territorio comunale, sottolineando che la balneabilità viene autorizzata a seguito dei monitoraggi condotti da Arpae sull’inquinamento batteriologico delle acque e ricordando i pericoli per la salute che possono derivare dalla balneazione laddove vige il divieto. Nelle prossime settimane verrà apposta la relativa segnaletica informativa. 

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A novembre l’Emporio Solidale. Toscani: “Le persone non devono sentirsi abbandonate”

L’Emporio Solidale di Via Primo Maggio comincia a prendere forma. Questa mattina alla presenza del sindaco Patrizia Barbieri, dei costruttori, della presidente di Svep Laura Bocciarelli, dell’assessore Federica Sgorbati del presidente della Fondazione Massimo Toscani e del vescovo mons. Giannni Ambrosio è stato fatto un piano di ciò che sarà la struttura e di cosa potrà offrire alla cittadinanza. “Contiamo che per fine ottobre/ inizio novembre di avere l’area pronta all’uso – promette Toscani -, ci sono due zone che verranno unite, una destinata al cibo una destinata al recupero dei mobili, con un personale che sarà adibito a quello. Ma la zona più importante sarà quella dedicata all’accoglienza, in cui le persone avranno degli operatori che li seguiranno. Questa non è una struttura creata per assistenza continua, ma per assistenza temporanea per famiglia nella cosidetta zona grigia, in difficoltà economica, ovvero quei 3 milioni di italiani a rischio povertà che devono essere aiutati, attraverso un percorso che l’Associazione creata ad hoc sta pianificando. La nostra è una Fondazione che fa del welfare la propria bandiera, questo l’intervento più importante che vogliamo si compia, perchè le persone non devono sentirsi abbandonate”.

Lavori in corso

L’associazione Emporio Solidale Piacenza Onlus, creata a supporto del progetto coinvolge tutte le realtà precedentemente elencate: Caritas, Croce Rossa, Svep e Comune di Piacenza. Nella sola regione , Emilia Romagna esistono già 19 Empori come questo, alcuni attivi, altri in fase di realizzazione mentre in Italia sono una settantina. Sono organizzati come un vero supermercato con scaffali e prodotti alimentari e non, propongono costi calmierati nei quali è possibile fare la spesa utilizzando una tessera a punti nominale precaricata in base al numero dei componenti della famiglia.

“Lo scopo dell’associazione – sottolinea Bocciarelli di Svep -, è gestire questo spazio sul quale la Fondazione ha investito per creare questo Emporio che sarà un luogo particolare perchè non circolerà denaro ma i prodotti che saranno a disposizione saranno frutto di donazioni che ci auspichiamo arriveranno dalla comunità“.

“Un segno molto bello – ha rimarcato il vescovo Ambrosio -, di questa dedizione per le persone che hanno particolarmente bisogno, cercando di venire incontro alle loro necessità. Vorrei proprio sottolineare l’aspetto solidale, cioè agire perchè la vita di tutti sia più buona, diventando così capaci di costruire delle belle cose. Credo che una delle cose più belle di Piacenza sia il gruppo dei volontari, nelle diverse forme e associazioni, ma servono sempre più volontari, speriamo che il cuore sia aperto per accogliere questo invito”. Infatti l’Emporio non sarà solo un luogo dove fare la spesa, ma un vero e proprio Centro di ascolto e di consulenza che aiuterà le persone in difficoltà nelle problematiche sociali, sanitarie o lavorative con una adeguata progettazione individuale. Il superamento della fragilità sociale è l’obiettivo finale di questo servizio.

Questo progetto è nato dall’impegno dell’ allora assessore Cugini e riteniamo che sia molto valido – ha sottolineato il sindaco Barbieri -, ancora una volta il fare squadra paga. Avere poi la sensibilità di vescovo e Fondazione è una fortuna in più. Siamo orgogliosi di vedere un sistema che funziona. Vediamo comunque gente che chiede occupazione e dignità soprattutto. La risposta deve essere data con proposte come quella dell’Emporio”.

LO STATO DEI LAVORI

Gian Mario Fontanella dell’ omonima impresa edile, mostra lo stato attuale dei lavori, iniziati un paio di mesi fa: “Siamo ancora ad una fase strutturale, ma la cosa più importante è che stiamo affrontando i lavori più grossi. Contiamo di consegnare l’opera entro i tempi prestabiliti, se dovessero esserci intoppi si consegreà il tutto entro fine anno”.

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“Carmine Graffiti”, i giovani artisti del Cassinari hanno presentato i propri lavori

Questa mattina i ragazzi della Terza Arti figurative del Liceo Artistico Cassinari hanno presentato il progetto “Carmine Graffiti” davanti all’ex Chiesa di via Borghetto. Questa iniziativa, inserita a sua volta all’interno del progetto di comunicazione “Cantiere Carmine”, sotto la supervisione di Franz Bergonzi, ha coinvolto docenti e studenti per realizzare alcuni pannelli che illustravano dal punto di vista dei ragazzi i temi oggetto della rifunzionalizzazione.

I lavori prendono spunto dal significato del recupero del Carmine e dalle funzioni che guideranno il suo riuso. La classe è stata guidata dalla professoressa Alessandra Repetti nel percorso di progettazione e realizzazione, attraverso lo studio di svariati autori che hanno segnato la pittura pubblica del ‘900, come Sironi, Schlemmer, Matisse, Léger, Rivera, Haring e altri. “Tra i temi presi in considerazione – spiega Repetti -, c’è l’open governement, il design urbano, cercando di dare forma a queste idee. Il lavoro è stato fatto in classe per la parte progettuale, da li sono stati scelti 25 bozzetti che tramite lavoro di gruppo sono stati messi su tela. E’ stato molto interessante per i ragazzi lavorare su grandi dimensioni imparando tecniche decorative che non avevano ancora conosciuto”. I complimenti sono arrivati anche dall’assessore Garetti, il quale ha spera che “ce ne siano mille di iniziative come questa, danno continuità all’approccio al bello”.

A margine l’assessore ha spiegato i tempi tecnici di recupero del Carmine, osservando che per il 2019 la struttura dovrebbe essere completata.

 

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Prima tappa del Gran Muftì alla Comunità Islamica di Piacenza

È atterrato ieri a Milano il Gran Muftì Emerito della Bosnia, Sua Eminenza Mustafà Ceric – la più alta carica religiosa in Bosnia e nei Balcani – in visita per un giorno a Piacenza. La prima tappa fondamentale alla Città, subito dopo il suo arrivo, l’ha dedicata alla Comunità Islamica di Piacenza. Il Gran Muftì ha condotto la preghiera del Maghreb (quarta preghiera del giorno, detta del tramonto) e subito dopo ha tenuto un discorso ai musulmani piacentini in cui invitava alla coesione, fratellanza ricordando alcuni passaggi storici importanti della Bosnia e della sua guerra. L’ospite si è complimentato con la Comunità islamica locale per la sua sede e le sue attività, elogiando in maniera particolare l’Imam di Piacenza come “persona di grande importanza e valore” per la città.

Nell’occasione il presidente della Comunità Islamica di Piacenza, Ylli Kaiku, assieme all’Imam di Piacenza, Yaseen Alyafy, hanno consegnato al Gran Muftì Emerito il riconoscimento della fratellanza della Comunità come segno di stima e di riconoscenza del lavoro dell’autorità religiosa islamica.

Ospite della Comunità anche per la cena, il Gran Muftì emerito assieme alla dirigenza della Comunità Islamica locale, si sono confrontati – in un clima disteso e amichevole – sui temi caldi della politica locale, internazionale e sul tema dei migranti. In particolare l’ospite, accompagnato dai dirigenti dell’associazione Bosnia Erzegovina Oltre i Confini di Piacenza, ha sottolineato l’importanza del ruolo dei musulmani per il mantenimento della pace a livello locale e globale.

Nel fitto programma del Gran Muftì oggi la visita a Sua Eminenza il Vescovo di Piacenza, al Sindaco della Città per poi dedicare un incontro speciale con gli Imam italiani e le alte cariche comunitarie islamiche italiane provenienti dalle diverse città del Paese.

Il Suo tour si conclude quindi questa sera con l’incontro dedicato al ricordo del genocidio di Srebrenica a cui parteciperà anche la Comunità Islamica di Piacenza. 

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Questa sera “Politecnico Sotto Le Stelle”

Dopo il successo dello scorso anno torna Politecnico Sotto Le Stelle, l’evento di apertura alle iniziative estive della sede di Piacenza del Politecnico di Milano nonché la prestigiosa anteprima del Festival dei Venerdì Piacentini, che si apriranno ufficialmente il 22 giugno.

L’evento, che si svolgerà questa sera (mercoledì 20 giugno) dalle 21.30 nella suggestiva cornice del campus di Caserma Neve, quest’anno propone un programma ulteriormente arricchito  rispetto alla prima edizione, portando sul palco anche le ballerine dell’Accademia di Danza Domenichino da Piacenza, che danzeranno sulle note dei ragazzi del Tempus Fugit Percussion Ensemble.

Uno spettacolo di danza e di musica dal vivo unico nel suo genere, pensato e fortemente voluto dalla sede piacentina del Politecnico (in collaborazione con l’Agenzia Blacklemon) proprio con lo scopo di aprire le porte alla cittadinanza offrendo un’occasione di intrattenimeto in una location davvero d’eccezione.