Venditori e parcheggiatori abusivi “nella rete” della Polizia Municipale di Piacenza

Nuovi controlli antidegrado della Polizia Municipale, nei giorni scorsi in città. Questa volta a cadere nella rete degli agenti è stato civile un venditore abusivo individuato nella zona dell’ospedale. Alla vista della pattuglia l’uomo si è dato alla fuga abbandonando numerosi prodotti fra cui alcuni portafogli con griffe false. Il materiale è stato posto sotto sequestro penale e amministrativo.

Nel corso dello stesso servizio, sono state inoltre accertate due violazioni all’articolo 17 del  Regolamento comunale di Polizia locale per comportamenti contrari all’igiene e al quieto vivere, una all’art. 7 del Codice della Strada per esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore e una alla legge 114/1998 per commercio su aree pubbliche in area vietata. Alle persone coinvolte sono stati notificati altrettanti ordini di allontanamento (Oda), i provvedimenti previsti dalla recente normativa in tema di sicurezza e decoro di particolari aree urbane che impongono l’allontanamento dell’individuo responsabile per 48 ore dal luogo in cui è stato commesso il fatto. Gli Oda sono stati trasmessi al Questore per l’adozione dei successivi atti di competenza previsti dalla normativa.

“Ormai da diverse settimane – commenta l’assessore alla Sicurezza urbana, Luca Zandonella – la Polizia Municipale è sempre di più impegnata nel contrasto alle varie forme di abusivismo commerciale e nel controllo dei parcheggi e dei mercati, anche mediante l’utilizzo di agenti in borghese. Un’attività che ha dato frutti importanti, prova ne siano i numerosi Oda notificati a disturbatori, persone moleste e venditori non autorizzati, e gli altrettanto numerosi sequestri di merce contraffatta. Per questa Amministrazione – conclude l’assessore Zandonella – la costanza dei controlli da parte della Polizia Municipale è molto importante e li intensificheremo ulteriormente, in particolar modo nei confronti di parcheggiatori e venditori abusivi e di chi disturba la quiete pubblica”.




“La ricerca è motore di conoscenza, ma anche di trasformazione economica”

«Questa riunione degli Stati generali della Ricerca a Piacenza intende innanzitutto delineare la rilevanza che la ricerca avanzata svolge nel nostro Paese, nella nostra Regione, a Piacenza. La ricerca è sempre più non solo motore di conoscenza, ma anche motore di una trasformazione economica che si basa sempre più su una conoscenza che diviene essa stessa produzione».

Con queste parole l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Lavoro, Patrizio Bianchi ha aperto questa mattina l’incontro a palazzo Gotico con i rettori delle Università degli Studi di Parma, Modena e Reggio Emilia, Ferrara, del Politecnico di Milano, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e con il prorettore dell’Università di Bologna, sulle nuove sfide e le linee strategiche degli atenei, nell’ambito della due giorni di conferenze e dibattiti degli “Stati Generali della Ricerca”, evento organizzato dal Comune di Piacenza con il patrocinio della Regione Emilia Romagna.

«In un momento di nuova rivoluzione industriale in cui si stanno ridisegnando i nostri sistemi produttivi ed anche le nostre comunità e la nostra vita quotidiana – ha aggiunto Patrizio Bianchi -, le università e i centri di ricerca hanno un ruolo centrale nel trasformare questa conoscenza in capacità produttiva per dare risposta alla molteplici domande che oggi emergono da una società sempre più complessa».

«Ai rettori ed ai loro delegati qui presenti oggi domandiamo come le nostre università stiano oggi affrontando questa straordinaria sfida di cambiamento” ha proseguito. “In particolare oggi ci domandiamo quali siano le linee strategiche su cui si stanno muovendo i nostri atenei e come interagiscono fra loro per determinare dimensioni adeguate al nuovo contesto globale. In questo quadro Piacenza – ha concluso l’assessore Bianchi – gioca un ruolo fondamentale fra le università dell’Emilia-Romagna e le università della Lombardia, che nel loro insieme rappresentano gran parte delle capacità di ricerca ed innovazione dell’intero Paese, e oggi dobbiamo chiederci come possiamo valorizzare questo ruolo».

Domani, sabato 16, gli appuntamenti mattutini di Palazzo Gotico si incentreranno sulla ricerca industriale, dall’ambito farmaceutico a quello motoristico, con l’intervento – alle 11 – del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. La sessione, coordinata dal professore ordinario di Fisica tecnica del Politecnico di Milano Renzo Marchesi, accenderà i riflettori anche sulla logistica, sulla tutela del Made in Italy e la lotta alla contraffazione.

Nel contempo, all’auditorium Sant’Ilario il presidente dell’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri Augusto Pagani guiderà l’ambito tematico dedicato alle Scienze della vita: dalle staminali alla medicina rigenerativa, dalla genetica alle applicazioni sociologiche in materia di crescita, disuguaglianza e solidarietà. Nella sala di via Garibaldi 17 il programma proseguirà, nel pomeriggio di sabato 16, con “La parola al territorio”: dalla rigenerazione delle aree militari al manifatturiero avanzato sino all’Urban Hub, dalla ricerca in Oncologia, Cure palliative e Odontostomatologia al workshop sui fabbisogni di innovazione delle imprese locali, condotto dal professor Daniele Fornari dell’Università Cattolica.

Il salone monumentale di Palazzo Gotico accoglierà invece, dalle 15, la sessione incentrata sulla trasformazione digitale, coordinata dal professore ordinario di Microbiologia dell’Università Cattolica Pier Sandro Cocconcelli. Si parlerà di come l’intelligenza artificiale possa aiutare a riconoscere le fake news, delle prospettive della Smart City con i presidenti di Iren e Utilitalia Paolo Peveraro e Giovanni Valotti, ma ci sarà spazio anche per le suggestioni delle missioni spaziali con l’intervento alle 15.30 di Giorgio Magistrati, head dei computer di bordo per la European Space Agency, nonchè per il workshop dedicato alle traiettorie di innovazione nelle Amministrazioni pubbliche, guidato dalla direttrice del Cecap dell’Università Cattolica Enrica Zuffada.

Conclusioni alle 18.30, a Palazzo Gotico, con il vicesindaco Elena Baio e l’assessore regionale Patrizio Bianchi, prima del concerto jazz degli allievi del Conservatorio Nicolini in piazzetta Pescheria.

 

 

 

 

 




Propaganda 1984 sospende l’attività estiva alla Balera sulle Mura

E’ apparso circa un’ora fa sulla pagina Facebook di Propaganda 1984 un comunicato che annuncia la sospensione delle attività di Balera sulle Mura. Ecco il testo.

Cari amici,

con estremo dispiacere e una lacrima che scende ci troviamo costretti a sospendere tutta la programmazione estiva di Propaganda 1984 alla Balera sulle Mura.

Abbiamo lavorato mesi per organizzare un’estate di concerti, mercatini e serate sotto le stelle, riqualificando un nuovo spazio dimenticato da tutti, creando aggregazione e cultura, diffondendo idee e socialità.

Lo abbiamo fatto, come sempre, senza prevedere un guadagno personale: come Associazione Culturale senza scopo di lucro reinvestiamo tutti gli incassi per migliorare e arricchire le proposte in cui crediamo.

Nessuno ci obbliga a farlo, e nessuno mai lo farà.
E allora perchè lo facciamo? Perchè crediamo nella nostra città. Come tutte le decine di associazioni come la nostra, che operano quotidianamente per ribadire che Piacenza non ha e non deve avere nulla da invidiare a nessun’altra città. Ma non basta.

L’abbiamo fatto in totale sicurezza, con la piena consapevolezza che nessuno si sarebbe fatto male, nè tantomeno si potesse sentire a disagio. E cosi è stato.

Sabato 2 giugno abbiamo inaugurato, e non vedevamo altro che sorrisi sul viso di chi è passato a trovarci, consapevoli che stava nascendo un nuovo spazio da vivere, ed era bello.

Non è bastato neanche questo.

Purtroppo, non ci sono le condizioni per continuare al meglio con le nostre serate, e non è sostenibile per noi proseguire con la programmazione del sabato alla Balera Sulle Mura.

Tranquilli, la nostra relazione d’amore con Bastione San Sisto non è ancora arrivata al capolinea. E’ solo un arrivederci.

Noi ci vediamo a Bleech Festival 2018.

Buona estate Piacenza,
Propaganda 1984 

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Sfatiamo qualche mito, tutti i dati sui migranti in Italia

Ne avevamo già parlato in un articolo passato facendo notare dopo il voto del 4 marzo, dati alla mano, che “nonostante la maggioranza delle province segnate vedano una diminuzione o una stabilità del numero di stranieri nel corso del quinquennio 2012 – 2016, i risultati alle urne dicono che la Lega conquista risultati dal 10 al 40% superiori alla media nazionale”.

Un recente Fact Checking di ISPI, l’Istituto per gli Studi delle Politiche Internazionali, approfondisce la questione, sulla base anche dei recenti avvenimenti politici. Viene mostrato che nei primi mesi del 2018 sono sbarcati in Italia circa 9300 migranti, il 75% in meno rispetto allo stesso periodo di un anno fa (su una popolazione di 60 milioni di abitanti circa). Questo fatto è da attribuire non alle politiche di Salvini, insediatosi all’Interno da poche settimane, ma del suo predecessore, Marco Minniti, che si accordò con le milizie armate della Libia, molto attive nei mesi scorsi a bloccare le partenze dei barconi rafforzando parallelamente il potere della Guardia Costiera libica.

Per quanto concerne il numero delle richieste d’asilo, si può dire che effettivamente sono aumentate considerevolmente nel periodo 2014 – 2017. Ma dalla seconda metà del 2017 in poi, probabilmente grazie anche alle politiche del precedente Ministro dell’Interno, questo numero si è drasticamente ridotto, le richieste esaminate sono ferme a circa 7 mila al mese dal 2015. Inoltre, i costanti deficit mensili tra domande presentate ed esaminate hanno portato a un significativo accumulo delle richieste d’asilo ancora da evadere: se a gennaio 2014 queste ultime erano meno di 15.000, a inizio 2018 sfioravano le 150.000.

Si può notare un’impennata nel tempo medio per decisione di prima istanza in seguito a richiesta d’asilo: siamo passati da 8/9 mesi degli anni passati a più di 18 mesi del 2017, in piena “epoca Minniti”. Questo ha fatto si che molti richiedenti si trovassero letteralmente “a spasso”, in attesa di giudizio. Facendo un paragone con la Germania, si può notare che Berlino riesce ad esaminare circa 50 mila richieste al mese, contro appunto le 7 mila italiane. In conclusione, le politiche precedenti a quella del nuovo Governo avrebbero portato a una situazione difficilmente sostenibile.

Si è sentito dire spesso che l’Unione Europea ci ha lasciati soli. Di per sè questa affermazione può essere vera, stando ai dati: tra settembre 2015 e aprile 2018 sono sbarcati in Italia quasi 350 mila persone, i piani di ricollocamento d’emergenza avviati dall’Unione europea prevedevano di ricollocare circa 35.000 richiedenti asilo dall’Italia verso altri paesi Ue. Gli aiuti europei coprono solo una minima parte delle spese italiane per far fronte a questa “emergenza”: nel 2017, per esempio, gli aiuti Ue ammontavano a meno del 2% dei costi incorsi dallo Stato italiano per gestire il fenomeno migratorio (4 miliardi di euro spesi dall’Italia contro 77 milioni investiti dall’Europa).

Va detto però che l’Europa potrebbe aver dirottato il proprio denaro verso lidi più interessati al fenomeno: in Europa l’Italia ha un’incidenza di rifugiati molto bassa: 2 su mille. Veniamo dopo, nell’ordine, Svezia, Malta, Norvegia, Austria, Cipro, Svizzera, Germania, Olanda, Danimarca, Francia, Serbia, Belgio, Lussemburgo, Finlandia e Bulgaria.

In conclusione si può considerare che le migrazioni certo non si arresteranno, anzi. Oltre al dato sull’aumento della popolazione mondiale, si può vedere che la pressione migratoria dall’Africa subsahriana è destinata ad aumentare drasticamente dal 2020 al 2050. Se restasse invariata anche la propensione a raggiungere l’Europa, di questi 30 milioni di migranti in più, circa 7,5 milioni arriverebbero in Europa entro il 2050. Sarà necessario fermarli tutti o cercare un dialogo costruttivo? “Aiutarli a casa loro”, non basta.

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Besurica, domani torna il Palio in versione 2.0

Musica, giochi e cibo di strada alla Besurica. Domani, dopo una lunga attesa, si terrò il Palio 2.0, un evento pubblico organizzato dall’associazione Besuricando, sostenuto dal Comune di Piacenza nell’ambito del bando “Giovani Progetti” e in collaborazione con SVEP, associazione Nuovi Viaggiatori e Biblioteca Passerini Landi.

Ispirato al Palio delle Contrade che si svolgeva nel rione negli anni Novanta, il Palio 2.0 prevede dodici ore intense, ricchi di attività per giovani e famiglie. In via Perfetti, a pranzo e a cena attraccheranno food truck con bibite, cocktail, spiedini, hamburger, patatine e dolci, oltre alle pizze sfornate a pochi metri dal cuore della manifestazione. Accanto ad essi, si collocheranno alcune bancarelle creative con oggetti fai da te: dalla borse ai vestiti, dalle collane ai braccialetti.

Alle 10 di mattina, comincerà il torneo di calcetto presso le strutture parrocchiali. Le giovani squadre iscritte si sfideranno fino alle 19, per poi procedere alle premiazioni sul palcoscenico collocato nei Giardini dedicati alle Vittime di Mafia. Contemporaneamente, presso la biblioteca comunale alla Besurica, si terrà un laboratorio di costruzione d’aquiloni per bambini.

 

Nel pomeriggio, dalle 16,30 nei giardini dedicati alle vittime di mafia in via Perfetti si svolgeranno dei giochi tradizionali all’aria aperta (caccia al tesoro, truccabimbi, tiro con la fune…) per bambini con gli animatori volontari del quartiere. Sempre in tale area, sarà possibile iscriversi a un torneo di briscola per coppie composte da adulti e bambini. In palio, ci saranno un’iniziativa gratuita per due persone offerta dai Nuovi Viaggiatori, un buono per la pizzeria Undici e sconti caffè offerti da Musetti. Non mancheranno le attività proposte dalle associazioni aderenti a SVEP.

Una curiosa iniziativa arricchirà la giornata, quella Non di “Libri in viaggio”: le panchine dei giardinetti verranno riempite di libri da leggere e sfogliare a cielo aperto, per incontrare vite, pensieri e parole.

Alle 20.30, il gruppo di coristi “I Tasti Neri” intratterrà i presenti nei giardini. Seguiranno a ruota con esibizioni live il giovane Alessandro Seggio e le band “Five Plus One”, “The Tissues”, “Flidge”, “All but face” ed “Embla”.




Duplice appuntamento con la storia alla Passerini Landi

Sabato 16 giugno, alle 17, il salone monumentale della Biblioteca Passerini Landi ospiterà la presentazione del libro di Gregory Hanlon “L’eroe d’Italia”, il cui si narra l’avventura del giovane duca Odoardo Farnese ai tempi in cui Piacenza fu – tra il 1635 e il 1636 – nel fulcro della Guerra dei Trent’Anni. Il volume traccia non solo il profilo dell’aristocratico ossessionato dalla gloria militare e la sua strada verso la clamorosa disfatta, ma descrive accuratamente la partecipazione dei soldati e sudditi del duca, in un esercito seicentesco, alla prima grande guerra europea. Gregory Hanlon è docente di Storia europea alla Dalhousie University di Nova Scotia, in Canada. Ha pubblicato “L’univers des gens de bien. Culture et comportements des élites urbaines en Agenais-Condomois au XVIIe siècle” (1989), “Confession and Community in Seventeenth-Century France” (1993) e “The Twilight of a Military Tradition. Italian Aristocrats and European Conflicts, 1560-1800” (1998).

Nello stesso pomeriggio, alle 17.30, verrà inaugurata nella zona espositiva a piano terra della Passerini Landi la mostra itinerante e multimediale “La grammatica ritrovata. Dal Cadore al Respighi, due volumetti ottocenteschi per imparare il latino”. L’allestimento, visitabile fino al 30 settembre, presenta risultati di una ricerca su due testi di grammatica latina ottocenteschi ritrovati fortunosamente nella biblioteca del Respighi. Lo studio, guidato da docenti dell’Istituto con la collaborazione della Biblioteca Passerini Landi, ha coinvolto diverse classi e si è esteso all’individuazione dei due testi, ai loro autori, al ruolo e al significato che hanno avuto al momento della loro pubblicazione, alle pratiche di insegnamento del latino cui si possono ricondurre e al lungo viaggio, dal luogo ove verosimilmente furono usati per la prima volta, alla biblioteca del liceo.

Le classi coinvolte sono la IIE, IIIB, IIIF, IIIL, IVD, IVL. Le docenti referenti sono Patrizia Datilini e Stefania Franchi, con il coinvolgimento delle colleghe Lucia Bacciocchi e Marta Rutigliano per il Dipartimento di Lettere, Valentina Maserati e Raffaella Pezzoni per il Dipartimento di Disegno e Storia dell’Arte. La fotografia è cura di Alessandro Manfredi, il supporto tecnico-informatico di Giovanni Corrado, il progetto grafico di Valentina Maserati e Raffaella Pezzoni. La consulenza e supervisione di Massimo Baucia, conservatore del Fondo Antico della Biblioteca comunale Passerini Landi. Partner del progetto di alternanza scuola/lavoro, l’associazione Amici del Liceo presieduta da Ippolito Negri. La mostra è liberamente visitabile nei giorni di apertura della Biblioteca. 

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Presidio sotto la Prefettura di associazioni e sindacati per dire #apriteiporti

Si è svolto in modo molto pacifico il presidio che ha coinvolto una decina tra associazioni e sindacati questo pomeriggio sotto la sede della Prefettura di Piacenza. Un centinaio i presenti, che hanno portato le proprie istanze al Prefetto grazie a una delegazione.

Il Prefetto ha preso atto della manifestazione, e ha fatto sapere che trasmetterà il documento consegnatogli al Ministero dell’Interno, allegando le sottoscrizioni.

Alessandro Fornasari, presidente Arci Piacenza e trai coordinatori dell’evento, ha fatto sapere che «il segnale che arriva dal Governo è che la situazione dell’Aquarius è solo la prima di una lunga serie. Oggi ne facciamo una questione non solo umanitaria ma anche di rispetto dei Trattati Internazionali, che prevedono per il soccorso di migranti che fuggono da situazioni devastanti di miseria l’approdo nel primo porto sicuro. Il fatto che la Spagna abbia aperto i suoi porti lo accogliamo come un atto di solidarietà, ma non può essere la soluzione, perchè sottoporremo queste persone ad altri 4/5 giorni di viaggio in mare dopo molti altri di situazioni sanitarie precarie».

Anche Francesco Bighi della Uil ha voluto offrire il proprio punto di vista sulla situazione, sia locale sia nazionale. «Vale sempre la pena fare questo tipo di manifestazioni, nel senso che qui ci sono persone che scappano da guerre e fame, e non possiamo fare finta di niente. Anche le critiche che sono state fatte da alcuni Paesi come la Francia, credo siano infondate, non hanno nulla da insegnare ai democratici italiani. Anche per i sindacati questo è un argomento molto sensibile, è stata montata molta paura, l’immigrato è visto come quello che porta via il lavoro, tutto questo ha generato un risultato elettorale che non ci piace, abbiamo questo Governo e ci comporteremo di conseguenza. Penso che l’iniziativa di Piacenza non sarà isolata, ci troveremo anche in altre occasioni, ed è importante che altre città abbiano fatto manifestazioni simili»

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Con l’orario estivo soppressi due treni. Scelta ingiustificata secondo l’on. Foti

«A partire da giugno 2018 Trenitalia ha cancellato dai propri orari i seguenti treni della tratta Parma/Milano: n. 8802 da Ancona (in partenza alle 5,00 e con arrivo a Milano alle 9,20); n.8829 (in partenza da Milano alle 17.35 ed arrivo ad Ancona alle 23,29)».

Lo evidenzia, in una nota stampa l’on.Tommaso Foti, deputato piacentino di Fratelli d’Italia che, a pochi giorni dall’entrata in vigore della nuova organizzazione della tratta, ha rivolto al Ministro delle Infrastrutture una specifica interrogazione. «L’esistenza di questi due treni – sostiene Foti – è sempre stata di grande giovamento per pendolari di Piacenza e Parma. In particolare, per quanto riguarda il treno 8802, va sottolineato come non esistano altri Frecciabianca da utilizzare in alternativa. Negli anni scorsi – ricorda il deputato di Fratelli d’Italia – nella mia precedente veste di consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, mi sono trovato a segnalare disservizi di ogni genere su tutta la rete ferroviaria regionale, ma mai ho assistito alla cancellazione d’emblée di due treni».

La modifica è arrivata con lìorario estivo che coincide con la chiusura delle scuole ma Foti è poco convinto di questa motivazione: questa  non convice la tesnon si lascia persuadere da presunte motivazioni “estive”: «i treni soppressi – dice il parlamentare – non risultano mai essere stati utilizzati dagli studenti, per comprensibili motivi di costo, perde quindi senso privare dell’utilizzo degli stessi i pendolari di Parma e Piacenza che, anche durante il periodo estivo, se ne servono per recarsi a lavoro».

Per l’esponente del movimento di Giorgia Meloni non vi sono quindi dubbi: «Il Ministro pretenda spiegazioni da Trenitalia. La tratta Parma/Milano non sentiva certo la necessità di ulteriori penalizzazioni. In certi casi – conclude Foti – una retromarcia salverebbe la faccia, ma soprattutto porterebbe benefici agli utenti».

 




MashUp Festival a Spazio2, via il 22 giugno con i Delates

Quattro serate fra live, dj set e altro ancora che mettono insieme due realtà di Piacenza, quella di Spazio2 e il gruppo di ragazzi che sotto il nome di Collettivo Zest gestiscono le serate di Musici per caso.

Una serie di venerdì fra giugno e luglio, che illumineranno Spazio2 con 9 live e 6 djset, porteranno tanta musica in centro città, mettendo insieme generi diversi ma legati dal filo conduttore del rock per quanto riguarda la parte live e suoni commerciali ed elettronici per i pre e post concerto. Un mix, o meglio un mashup, fra realtà musicali piacentine da un lato ed eccellenze che vengono dal panorama musicale a livello nazionale dall’altro.

Le serate di MashUp Festival, venerdì 22 e 29 giugno e 6 e 13 luglio, saranno un’unione non solo di esperienze e suoni, ma anche di realtà che entrano in contatto per la prima volta e che di solito operano su temi diversi, infatti oltre a Spazio2 e Collettivo Zest, si uniranno Digital Camera School con le sue mostre fotografiche e i ragazzi di Associazione Sputnik con il loro SpazioStore –Vintage e vinile, il mercatino di vinili, abiti e oggetti second hand a cui dare nuova vita.

Non mancherà ovviamente una parte legata al “food and beverage”. Infatti da un lato troverete l’area gestita dalle realtà che gestiscono i locali di Spazio2 e dall’altro lato alcune realtà piacentine dello street food.

Qua di seguito tutto il programma di MashUp

VENERDÌ 22 GIUGNO:
Dj Cugnidoro
Delates
Bee Bee Sea
Dj TECHFOOD

VENERDÌ 29 GIUGNO:
Dj Today
Lobello Punk Rock
Bravi Tutti
BAD FROG
Dj Today

VENERDÌ 6 LUGLIO:
Dj Piè Crows
Flidge
The Ferrets
Dj MarkOne

VENERDÌ 13 LUGLIO:
Dj The Black Sun
SCREAM
Cara Calma
Dj The Black Sun

MashUp è un evento creato in collaborazione Edizioni Officine Gutenberg, Cooperativa sociale L’Arco, Consorzio Sol.Co, Collettivo Zest. 

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L’on. Guido Guidesi, originario di San Rocco a Porto, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio

Prima tornata di nomine ieri sera per viceministri e sottosegretari del nuovo governo giallo-verde. Nessuno piacentino farà parte della compagine ma cìè comunque un “amico dei piacentini” che entra a palazzo Chigi. Si tratta di Guido Guidesi, deputato leghista originario di San Rocco al Porto. Commentando la sua nomina sottosegretario alla presidenza del Consiglio il senatore Pietro Pisani e la deputata Elena Murelli dicono «in Guidesi, Piacenza troverà un valido supporto per portare le istanze del nostro territorio ai massimi livelli. Guidesi è da sempre un amico di Piacenza – affermano Murelli e Pisani – un territorio che frequenta da anni e a cui la Lega piacentina si è rivolta per portare a Roma alcuni problemi. Guidesi, tra l’altro, negli anni scorsi ha presentato, tra le altre, interrogazioni per il lavoro all’Ikea, per la radioprotezione a Caorso e per i profughi da sistemare a Gambaro (Ferriere)».

«Lavorerà a fianco di Giorgetti – concludono i parlamentari del Carroccio – in un posto di grande responsabilità, ottenuto grazie alla sua preparazione. Lo aspettiamo alle feste piacentine della Lega, a cui ha partecipato in più occasioni negli ultimi anni».