Continua la preseason Assigeco, vittoria contro Treviglio di 2 punti (65 – 67)

Prosegue il processo di crescita e coesione di squadra dell’Assigeco Piacenza che espugna il PalaFacchetti di Treviglio, imponendosi sui padroni di casa col punteggio finale di 65-67, in quella che era la terza amichevole di questa preseason. La scorsa partita la squadra di Ceccarelli si era imposta in 3 dei 4 quarti contro BMR Basket 2000.

I ragazzi di coach Ceccarelli hanno messo in mostra una difesa arcigna e grintosa, nonostante l’assenza nel pitturato di Vangelov, e un attacco dove Murry (21 punti) e Ogide (17 punti) hanno trascinato i propri compagni.
Da segnalare i 7 punti a testa del neoacquisto Sabatini e di Modou Diouf che si sta ritagliando uno spazio importante nelle rotazioni biancorossoblu.

Al termine della partita, un soddisfatto coach Ceccarelli: “Ottima amichevole, dal punto di vista fisico e della corsa. Sicuramente possiamo migliorare nelle spaziature in attacco ma siamo una squadra nuova, ci stiamo conoscendo da poco, cercheremo di limare qualche errore. Ora la meritata domenica libera per i ragazzi e da lunedì siamo ancora in palestra a lavorare”

BLUBASKET TREVIGLIO – ASSIGECO PIACENZA 65-67

Treviglio: Pecchia 4, Roberts 16, Palumbo 8, Frassineti 2, Borra 11, Caroti 8, D’Almeida 13, Tiberti, Taflaj 3, Manenti. All: Vertemati.

Piacenza: Graziani, Antelli 3, Ogide 17, Ihedioha 5, Formenti 5, Sabatini 7, Piccoli, Diouf 7, Murry 21, Turini 2. All: Ceccarelli. 

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Lettera aperta della Cisl all’amministrazione comunale, giudicata insufficiente

Questa mattina presso la sede della Cisl in via Pietro Cella si è tenuta la presentazione di un documento programmatico della stessa organizzazione sindacale che teneva a fare una summa dell’azione di questa amministrazione sino ad oggi. Marina Molinari, segretaria Cisl Parma e Piacenza afferma che si tratta di un “contributo che ha la volontà di essere costruttivo per sollecitare il Comune ad un cambio di passo che ancora fatica a vedersi. E anticipa anche alcuni argomenti che devono trovare una concretizzazione nel bilancio preventivo che a breve dovrà essere discusso dal Comune”.

IL TESTO

Le conseguenze dell’azione amministrativa sono troppo importanti nella quotidianità della vita dei cittadini perché il loro esame sia cosa di competenza esclusiva della classe politica. Sono molti anni, in effetti, che il sindacato si mette in relazione con le amministrazioni comunali, per valutazioni che non vanno intese come voti in pagella ma come partecipazione dei corpi intermedi, dei legittimi “portatori di interessi”, i lavoratori, i pensionati, i cittadini, al destino del territorio, cioè della comunità che lo abita.
Nel comune di Piacenza, ad un anno dall’effettivo insediamento della giunta di Patrizia Barbieri l’impressione complessiva è di una città capoluogo ancora alla ricerca di quel cambio di passo prefigurato dalle stesse linee di mandato della nuova amministrazione. C’è urgenza di dare corpo e gambe a scelte precise per entrare nel futuro di Piacenza, dopo un decennio di crisi che ha avuto un generale effetto di rallentamento. Possono, nell’anno trascorso, essere ricordate alcune memorabili “fiammate” su alcuni importanti capitoli, cui però non è seguito alcun innesco, alcuna traduzione in atti amministrativi.

Bando periferie. Emblematica è la situazione che riguarda i progetti che sono risultati vincitori a Piacenza nell’ambito di questo programma nazionale. Il disegno di legge del decreto milleproroghe mette una pietra, si teme probabilmente tombale, al loro finanziamento e si tratta, per considerare solo l’aspetto monetario della questione, di circa 11 milioni di euro, tra fondi pubblici e privati, persi per Piacenza. L’amministrazione deve reagire con tutte le risorse, incluse le leve rappresentate dai rapporti in essere con tutti i parlamentari piacentini per scongiurare l’eventualità di un simile blocco.

Nuovo ospedale e casa della salute a Piacenza. Il fatto stesso che ormai sia diventato un tormentone di cui quasi non si vorrebbe più sentir parlare, è indicativo. Manca un atto che dia avvio a qualcosa di preciso, intanto si succedono ipotesi, sempre più fantasiose. Eppure ne va di una struttura che gli stessi medici non hanno dubbi a indicare come indispensabile.
Per quanto riguarda il varo della Casa della salute in città, un’iniziativa più marcata da parte del comune capoluogo è necessaria: vanno rappresentate più incisivamente all’Ausl di Piacenza le istanze per il potenziamento della sanità territoriale comunale, anche attraverso la realizzazione della Casa della salute.
Lavoro e sviluppo economico. Il lavoro, come la salute, è tra i beni primari da tutelare. Anche in questo caso, al di là della scelta di escludere i sindacati nelle prime fasi del tavolo per lo sviluppo economico, non è nota alcuna intuizione, alcuna scelta d’indirizzo, alcun atto che permetta di immaginare Piacenza nella prospettiva dell’economia che sarà. Si procede quindi per forza d’inerzia, con molta logistica che sospinge come vento in poppa, ma non si tratta di logistica avanzata e la qualità dei posti di lavoro continua a risentirne pesantemente.
Stati generali della ricerca. Suona bene il nome, perfino un po’ altisonante. Peccato per la scarsa affluenza e l’assenza di conclusioni comprensibili, cioè linee di intervento praticabili.
Protezione sociale. Il Piano di zona triennale per la salute e il benessere sociale è il documento programmatico con il quale il Comune di Piacenza, di concerto con l’Ausl, definisce le politiche sociali e socio-sanitarie e il sistema integrato di interventi e servizi per la popolazione piacentina. A Piacenza la presentazione dei piani di zona poteva essere occasione di partecipazione che invece non c’è stata, essendosi tutto ridotto a una flebile flusso di informazioni ai corpi intermedi.
Sicurezza. Con la consapevolezza che la complessità del problema non si affronta con iniziative eclatanti ma con con un’attenzione quotidiana a creare una sinergia con le forze dell’ordine e anche stimolando le relazioni tra i cittadini, è da riconoscere positivamente lo sforzo di far sentire la cittadinanza più sicura dando sostegno a iniziative per un maggior controllo del territorio.
Viabilità. La grande stagione dei cambiamenti strutturali, con rotonde, piste ciclabili e tangenziali è legata all’amministrazione guidata da Roberto Reggi. Attualmente sono in corso alcuni lavori pubblici di manutenzione e di miglioria della viabilità apprezzabili. Rimane incerta la volontà di affrontare il nesso viabilità-ambiente-salute pubblica, tanto sottolineato in campagna elettorale. Per esempio si sarebbe potuta cogliere l’occasione nei lavori di asfaltatura per impiegare materiali fonoassorbenti o maggiormente ecocompatibili quali quelli che permettono di limitare le polveri sottili, almeno nelle vie a più elevato flusso di mezzi pubblici e privati (come, per esempio, via Borghetto).
Turismo e cultura. Al di là delle pregevole iniziativa privata che ha riguardato Santa Maria di Campagna e della collaborazione messa in campo per realizzare l’estate culturale a Palazzo Farnese, non sono ancora in atto quegli sforzi attesi in funzione della annunciata collaborazione con Parma Capitale della Cultura 2020. Eppure all’evento manca solo poco più di un anno.
Giovani e anziani. Sono le fasce della popolazione che richiedono maggior sostegno. I primi sono stati interessati dalla rimodulazione della mission dei centri di aggregazione giovanili, si dice a vantaggio dei secondi. In realtà si stenta a comprendere l’idea che sottende gli interventi più recenti, forse semplicemente orientati verso un’utenza più generica ed indifferenziata.
Tutela dell’ambiente e raccolta differenziata. E’ necessario incrementare gli sforzi in questo ambito, ed è apprezzabile, dopo un lungo periodo di stasi, aver ripreso la raccolta differenziata porta a porta con il suo ampliamento a nuova importante parte della città. Le linee di mandato andavano nella giusta direzione anche sul tema della protezione del territorio e ambiente ma non sono ancora state adottate le azioni conseguenti. Pur nella difficoltà oggettiva del compito, è necessario non abbassare la guardia.
Tassazione e tributi locali. Lodevole la prosecuzione attiva della lotta anti evasione per quanto riguarda i tributi locali con l’invio delle cartelle di pagamento a chi risulta non in regola agli uffici comunali. Con la collaborazione dei servizi sociali, è importante distinguere chi non paga per scelta, da chi non paga per povertà.
Frazioni Sono evidenti sforzi concreti per finanziare progetti tesi a rafforzare la sicurezza, rinnovare l’asfaltatura, e programmare eventi pubblici nella cintura di piccoli centri che costituisce la periferia cittadina.
Impianti sportivi. Lo sport è uno dei principali strumenti per proporre alle giovani generazioni uno stile di vita sano, che aiuti a superare problemi come la sedentarietà, l’abuso di device tecnologici, e altre dipendenze, purtroppo oggi diffuse. Da ricordare anche la funzione di integrazione sociale svolta dalle attività sportive, in particolare per i cittadini con disabilità. Per alcune specialità sportive continuano essere assenti o molto carenti le strutture impiantistiche, si pensi ai campi da tennis, o alla nuova piscina, annosa lacuna della nostra città.
Aree dismesse. Come è noto il territorio comunale potrà avere a disposizione, già nel breve periodo, aree dismesse di rilevante estensione. La riqualificazione delle aree richiede impegni economici così importanti che non possono trovare una risposta immediata, ma almeno alcune di esse potrebbero essere sbloccate da finanziamenti previsti dai piani europei.
E’ urgente quindi introdurre nella pianificazione territoriale il possibile apporto di queste aree.

Priorità secondo la Cisl

Le priorità sono costituite dall’urgenza di azioni su tre fronti principali. Si tratta di scelte che competono all’amministrazione e al sindaco Patrizia Barbieri, ormai divenute indifferibili.

E’ urgente prendere delle posizioni precise, assumere decisioni, individuare le risorse economiche per attuare i progetti relativi a:

1) Nuovo Ospedale
2) Sviluppo economico per il lavoro e l’occupazione di qualità
3) Sostegno alle fragilità: anziani e giovani, in particolare se disabili

La Cisl è sempre pronta a collaborare con questa amministrazione per rendere fattive le priorità indicate, anche alla luce del protocollo sottoscritto nei mesi scorsi tra l’amministrazione Barbieri e i sindacati confederali, che si auspica sia utile per proseguire una stagione di rapporti positivi.

Piacenza ha bisogno di crescere, senza alcune scelte decisive non può farlo! 

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Il colonnello Scattaretico lascia Piacenza, donata targa ricordo dalla sindaca Barbieri

E’ stata donata stamani in Municipio da parte del sindaco Patrizia Barbieri una targa al colonnello Corrado Scattaretico che lascia Piacenza, dopo avere retto per alcuni anni il Comando provinciale dei Carabinieri: “Questo per sottolineare – ha detto il primo cittadino – anche a nome della comunità piacentina, l’impegno e la professionalità dimostrate in questi anni”.
Durante una cerimonia molto sobria ma ricca di cordialità ha aggiunto il sindaco: “Le porgo i saluti più sentiti a nome dalla Giunta e dal Consiglio, in questi anni tutti abbiamo avuto modo di apprezzare il lavoro che sotto la sua guida i Carabinieri hanno cmpiuto nella gestione della sicurezza urbana. Con lei – ha proseguito – è stato fatto qualcosa in più, perché oltre alla grande competenza è emersa la volontà effettiva di essere vicino alle persone, immedesimandosi nei problemi della gente; in questi anni la vicinanza al cittadino è stata un fatto concreto, inieme alla capacità, da parte sua e di tutti i suoi collaboratori, di ridurre la percezione di insicurezza tra i cittadini, cosa per altro molto sentita da queste parti”.
Scatteretico ha sottolienato che è sua abitudine mettersi nei panni degli altri: “Si è cercato di aumentare l’empatia e la vicinanza con le persone che vivono solitudini profonde – ha spiegato – perché una parola di conforto può servire e abbiamo messo al servizio della cittadinanza tutta la nostra umanità. In questi giorni c’è la soddisfazione di percepire che il lavoro svolto è stato produttivo”. Ha concluso: “Ho nel cuore questa città in cui le persone sono schive e riservate ma autentiche. Inoltre ho potuto constatare in questi anni quanto il territorio piacentino sia un grande tesoro, uno scrigno”. 

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Intervista con la copywriter Valeria Zangrandi in vista del corso “scrivere.com” a Spazio 2

A Spazio2 si prospetta un “autunno caldo” e in mezzo a corsi già rodati e ad altri nuovi di zecca, c’è anche un ritorno, quello della copywriter e social media manager Valeria Zangrandi che tornerà in via XXIV maggio con il corso dal titolo “scrivere.com – Idee, strumenti e tecniche di copywriting”.
Una giornata quella di sabato 27 ottobre, in cui la Zangrandi focalizzerà l’attenzione su alcuni punti della scrittura on-line come la produzione di contenuti efficaci e l’allenamento della creatività, fino alla costruzione di un proprio stile personale per essere più riconoscibili sul web e sui social.
Valeria Zangrandi, che a Parma collabora in pianta stabile con le Officine di coworking On/Off e con diversi siti e blog, come detto è di ritorno a Spazio2, ma per chi non l’avesse ancora conosciuta, le abbiamo fatto qualche domanda in vista dell’appuntamento di ottobre.

Ti chiediamo subito una tua mini-biografia!
Sono Valeria e mi occupo di scrittura web e social per professionisti e piccole attività: sono convinta che ogni business può migliorare se si racconta nel modo giusto e io posso aiutare a costruire questo racconto. Giorno per giorno.

Con questo corso a chi ti rivolgi?
A chi ha necessità di scrivere sul web, soprattutto per lavoro. A liberi professionisti o a chi gestisce un’attività e ha una comunicazione che prevede la scrittura di testi per un sito web o un blog. A copywriter che hanno appena iniziato questo lavoro o a chi aspira a diventarlo. A chi ha un blog e vuole conoscere le modalità più adatte a scrivere e raccontare online.
Qual è l’errore più comune nel passaggio da scrittura tradizionale a quella sul web?
Dare per scontato che le modalità di lettura e fruizione (brutta parola, lo so) di un testo siano le stesse di quando si legge su carta. Online, quando leggiamo, siamo più veloci, più distratti, ci stanchiamo di più: per questo quando ci mettiamo dall’altra parte, e da lettori diventiamo scrittori, dobbiamo conoscere questi “pericoli” della lettura online, per riuscire comunque a scrivere testi che verranno letti e apprezzati. Aggiungo un altro errore: pensare che, visto che stiamo scrivendo online e qui è tutto più veloce, si possa essere approssimativi. Non è così: la qualità vince sempre, anche sul web.

Cosa significa essere una copywriter nel 2018?
Come prima, come sempre, essere innamorati delle parole. Perché parte tutto da qui: se lo si fa solo come lavoro e non c’è sotto un amore, prima o poi questa cosa emerge e si perde in credibilità. Potrei dirti che oggi è tutto diverso perché chiunque può scrivere online, perché ci sono meccanismi complessi e competitivi e sarebbe tutto vero, ma alla fine penso che quella sia una questione di metodologie, mentre il cuore del lavoro resta il rispetto per le parole, saperle scegliere, riuscire a far passare la propria voce nel mare di scritture che riempiono il web.

Giusto infine sottolineare che anche se il corso è fissato per il 27 ottobre, per le prime 5 persone che si iscrivono entro mercoledì 12 settembre ci sarà uno sconto di 30 Euro sul costo del corso.
Per tutte le informazioni potete scrivere a info@valeriazangrandi.com oppure a Spazio2 a spazio2piacenza@gmail.com oppure telefonare al numero 0523-498751.




Bentornato mercato europeo (ma anche sudamericano senza dimenticare qualche isola caraibica)

Ci risiamo.
Ancora una volta Piacenza ridisegna il concetto di Europa a pochi passi dal centro. Lo fa concentrando un intero continente nello spazio del Facsal tra Respighi e Stradone, con una carica di furgoni e gazebo.
Non servirà nessun biglietto aereo, nessuna lunga attesa in stazione per una coincidenza verso l’estero. Basteranno due passi per raggiungere Bruxelles da Parigi, ci sarà un pezzo di Monaco accanto alle giostre.
Si potrà anche volare verso Rio oppure trovare un pezzo di Gerusalemme di fianco alla fontana di via Alberici. Sì, perché il mercato europeo non solo concentra un continente ma si prende anche qualche licenza geografica spostando il Sud America al confine con il Belgio, Israele dietro la Francia.
Tre giorni di griglie accese, di birre stappate e di giuggiole vendute al chilo. Senza troppo badare ai confini geografici ma ricordando un ombrello che “arriva il mercato europeo, non si sa mai”.
Qualcuno vede sulle bancarelle e nei gazebo una seconda puntata della Festa patronale, un Sant’Antonino di settembre dove la porchetta si pronuncia comunque “porchetta” nonostante sia stata cotta sopra una griglia tedesca da un ragazzo francese che passa le vacanze a Rompeggio.
Bentornato mercato europeomaanchesudamericanosenzadimenticarequalcheisolacaraibica.
Ci resta soltanto un dubbio: come si dice “scopettone per ragnatele” in tedesco. Potrebbe servire, anche se Sant’Antonino è lontano. 

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Patentino per detentori di cani, al via il corso pratico

Partirà sabato 15 settembre, il ciclo di tre incontri formativi in programma presso il canile municipale di via Bubba, destinati in primo luogo ai proprietari di cani che, nella primavera 2017, avevano già frequentato le sessioni teoriche del corso mirato al conseguimento di un vero e proprio patentino per la corretta detenzione degli amici a quattro zampe. All’iniziativa dell’anno scorso, promossa dall’Ordine dei Medici Veterinari in collaborazione con l’Amministrazione comunale, fa infatti seguito una serie di lezioni pratiche a cura dell’Ufficio Tutela Animali del Comune di Piacenza, in calendario il 15, 22 e 29 settembre, sempre dalle 15 alle 17, presso il canile municipale di via Bubba 40, in località La Madonnina.
Il corso, gratuito, si svolge in collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari e l’Azienda Usl, i cui dirigenti veterinari Alberto Conti e Carlo Riccio (responsabile dell’Ufficio Veterinario di Igiene Urbana), unitamente all’istruttore cinotecnico Claudio Gambarini, responsabile del canile municipale, affronteranno diverse tematiche: dalle caratteristiche fisiche, emozionali, sensoriali e cognitive degli animali, ai bisogni fondamentali per garantirne il benessere; dal corretto utilizzo di guinzagli, museruole e pettorine, sino all’educazione e alla prevenzione di comportamenti aggressivi o problematici.
La scheda di iscrizione – reperibile presso l’ufficio Tutela animali in viale Beverora 57 o scaricabile dal sito www.comune.piacenza.it – dev’essere inviata, una volta compilata, all’indirizzo tutela.animali@comune.piacenza.it. Per esigenze organizzative, la raccolta delle adesioni si chiuderà al raggiungimento del numero massimo di 40 partecipanti, dando comunque la precedenza a coloro che hanno già frequentato la sessione teorica nel 2017. Per le dimostrazioni pratiche verranno utilizzati i cani del canile, è pertanto preferibile non portare i propri per non creare disturbo. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero 0523-492605 -492494. 

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Lunedì 75° anniversario commemorazione caduti 9 settembre 1943

Avrà luogo lunedì 10 settembre, alle 10, la cerimonia a ricordo dei caduti del 9 settembre 1943. A settantacinque anni di distanza da quel tragico evento che di fatto diede il via alla Resistenza nel Piacentino, la giornata-ricordo promossa da Comune, Provincia e Anpi, a barriera Genova avrà luogo la deposizione della corona d’alloro in onore dei Caduti militari e civili, l’allocuzione del sindaco Patrizia Barbieri e la prolusione del presidente della Provincia, Francesco Rolleri, alla presenza di enti e associazioni, coi loro labari e le loro bandiere.
Tanti anni dopo, quel tragico 9 settembre 1943, resta indelebile nella storia di Piacenza e segna una delle tappe più importanti – seppur dolorose – del nostro passato. A barriera Genova, teatro del combattimento che oppose militari e civili alle truppe tedesche, per difendere la città, 34 soldati italiani caddero in nome della libertà e dell’ideale di patria. I feriti, tra militari e civili, furono 49. Era l’alba quando il 4° Reggimento Artiglieria di Piacenza collocò due bocche di fuoco a Barriera Genova, appostandosi con un terzo centro nei pressi del vecchio campo sportivo. Solo poche ore erano trascorse dall’annuncio che il Ministro Badoglio la sera prima aveva sottoscritto l’armistizio. E quel mattino di 70 anni fa, segnava l’inizio di un lungo cammino verso la libertà.
All’alba fu mandata in esplorazione qualche pattuglia, che scorse nei pressi di Gossolengo, alcune avanguardie tedesche dirette verso la città. Di lì la sensazione che il conflitto a fuoco sarebbe stato inevitabile, tant’è che il terzo centro di fuoco, piazzato nei pressi del vecchio stadio di barriera Genova, venne centrato da un colpo di mortaio e il sergente che comandava il pezzo, pur sparando a lungo contro i tedeschi, venne colpito a morte. Alle otto del mattino gli stessi tedeschi si presentarono a barriera Genova per chiedere la resa dei militari piacentini, che furono arrestati e tradotti altrove. Intanto a Barriera Genova si sparava ancora e vi furono altri morti, alcuni erano civili. Il colonnello Coperchini che era alla guida dei militari italiani, chiese allora altri rinforzi. Arrivarono due carri M13 che a loro volta furono coinvolti nello scontro a fuoco e uno di questi venne centrato, reso inservibile e caddero, colpiti a morte, i due carristi. Il secondo carro venne distrutto poco più tardi da un aereo tedesco che era partito da san Damiano.
Mentre si cercava di portare soccorso agli altri carristi, ebbe luogo un altro attacco aereo che provocò altri morti. Morì anche il colonnello Coperchini falciato dai tedeschi, che continuarono a sparare dalle loro postazioni a terra. Una lapide allocata sul muro di cinta dell’ex ospedale militare, ricorda oggi quei morti e lì sarà commemorato il tragico evento. 

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Perquisito l’ufficio del giudice Bersani a Cremona

Si sono trattenuti per oltre un’ora i sette agenti di polizia giudiziaria inviati, dalla procura di Venezia, a perquisire gli uffici del giudice piacentino Giuseppe Bersani, presidente di sezione presso il Tribunale di Cremona.

L’indagine, partita circa due mesi fa, si basa su alcuni presunti tentativi di condizionare la nomina a presidente del tribunale di Cremona compiuti, secondo l’accusa, dallo stesso Bersani insieme al collega Tito Preioni, già magistrato a Cremona ed ora presidente di sezione a Lodi. I magistrati veneziani indagano sull’ipotesi di corruzione in atti giudiziari.

Bersani e Preioni avrebbero tentato di favorire la nomina dello stesso Preioni a presidente del tribunale di Cremona, incarico poi affidato dal CSM a Anna Di Martino, già gip e presidente della sezione penale del tribunale di Brescia.

Nell’inchiesta è coinvolto anche Virgilio Sallorenzo, mantovano, curatore fallimentare con uffici a Piacenza ed a Mantova, già indagato a Piacenza per vicende connesse a varie procedure fallimentari.




Conto alla rovescia per il Mercato Europeo

Mancano ormai poche ore al debutto dell’edizione 2018 del mercato Europeo, giunto alla sua 14° edizione. Tre giorni (da domani venerdì 7 a domenica 9 settembre). Saranno all’incirca 140 espositori provenienti da tutta Europa che proporranno, come sempre, prodotti tipici e soprattutto specialità gastronomiche. Come è stato ribadito questa mattina in conferenza stampa ormai il Mercato Europeo attira sul Pubblico Passeggio, complessivamente, più visitatori di Sant’Antonino.

Come nelle scorse edizioni un’area del Facsal sarà riservata ai prodotti tipici della provincia di Piacenza.

Per consentire l’allestimento degli stand e lo svolgimento del mercato europeo, da oggi e fino alle 4 del mattino di lunedì 10, sarà vietata la sosta con rimozione forzata nel tratto di parcheggio di viale Malta delimitato dall’apposita segnaletica, dove potranno posteggiare solamente i mezzi degli espositori, dotati di contrassegno identificativo.

Sarà anche vietata la circolazione in viale Pubblico Passeggio, via Alberici e nel tratto finale di via Giordani, esclusi i residenti.

Sempre in centro per consentire ulteriori due appuntamenti nel calendario delle “Notti d’estate”, nelle serate di venerdì 7 e domenica 9 settembre, dalle 19 alle 24 sarà vietata la sosta con rimozione forzata in via Daveri, nonché nel tratto di corso Vittorio Emanuele tra viale Palmerio e stradone Farnese. In entrambe le vie citate sarà vietata, negli stessi orari, la circolazione, così come nel tratto di corso Garibaldi tra via Illica e largo Battisti, in via Cittadella (da largo Matteotti a via Borghetto), nel tratto di via Mazzini tra via S. Eufemia e piazzetta S. Margherita, in piazza Duomo e in via Calzolai, all’angolo con piazzetta Grida. Nelle due serate in questione, verrà revocato il senso unico di marcia – per i soli residenti – nel tratto di via S. Franca compreso tra vicolo Edilizia e Stradone Farnese.




La Provincia risponde al Ministero con 50 interventi su ponti e viadotti del territorio

La Provincia di Piacenza ha presentato il documento – richiesto dal Ministero in seguito al crollo del ponte Morandi a Genova e predisposto dagli uffici in meno di due settimane – sul monitoraggio dello stato di conservazione delle infrastrutture di competenza e sugli interventi ritenuti necessari.
Nonostante la difficoltà di effettuare una elaborazione di tale importanza in tempi così stretti – incongruenti con la delicatezza del tema e incompatibili con il necessario approfondimento – anche in considerazione delle pesanti condizioni in cui si trovano le strutture tecniche delle Province, il 31 agosto, la Provincia di Piacenza ha dato corso alla richiesta del Ministero basandosi sulle informazioni già in proprio possesso.
“Per poter eseguire un monitoraggio come quello richiesto – commenta il Presidente Rolleri – servirebbero oltre 3 milioni di Euro, mediamente 10/15 mila euro a ponte.” Dei 378 manufatti di competenza della Provincia, 50 sono quelli segnalati per interventi manutentivi, per una spesa stimata superiore a 29 milioni di euro.
“Gli interventi di consolidamento più consistenti – continua la Vice Presidente Patrizia Calza – riguardano Ponte dell’Olio, San Nazzaro e Gossolengo. Ci tengo a sottolineare inoltre che dal 2012 ad oggi la Provincia ha messo in campo quasi 18 milioni di euro per lavori di manutenzione ai ponti, anche se a livello sociale, la sicurezza non viene colta come prioritaria rispetto al disagio provocato a volte dagli interventi di messa in sicurezza.”
“E’ un argomento serio, quello delle infrastrutture – continua Rolleri – che va affrontato senza fretta. Agire sull’onda dell’emozione di quanto accaduto con il ponte Morandi non aiuta. I primi passi di questo Governo sono particolarmente preoccupanti sul tema delle infrastrutture: è stato cancellato il piano “Italia Sicura”, un programma per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e questo è un segnale che non fa ben sperare e deve far riflettere.”
Il presidente Rolleri sottolinea come fare prevenzione non aiuti in termini di consenso elettorale, perché spesso ogni opera messa in cantiere porta con sé disagi e impopolarità. “Ci sono modi differenti di essere amministratore. Noi abbiamo deciso di amministrare con senso di responsabilità, per il bene del territorio mettendo prevenzione e sicurezza sempre al primo posto. Lo abbiamo dimostrato affrontando un intervento difficile come quello sul ponte di Sant’Antonio”.

A chiudere Patrizia Calza che si associa alle preoccupazioni del Presidente riguardo al Governo. I primi segnali di questo Governo sembrano andare verso il consenso, per aumentare i loro sondaggi, in sostituzione di programmi a lungo termine. Giusto che un’amministrazione appena insediata voglia valutare al meglio il da farsi, ma alcune situazioni se non risolte in tempo si aggravano. E nella lista di interventi da noi segnalati voglio sottolineare che non rientra alcuna opera inutile”.