Diego Maria Gradali: “Per l’ex biglietteria in Piazza Cittadella un presidio per giovani artisti”

Lo “Splendido Contrasto” di Piazza Cittadella è visibile a occhio nudo. Da un lato la ex biglietteria degli autobus (ora lasciata all’incuria) che in passato accoglieva frotte di studenti, dall’altro uno dei simboli della bellezza e dell’arte a Piacenza, Palazzo Farnese. Nella loro staticità si osservano, in attesa di un punto d’incontro.

Diego Maria Gradali è un pittore iperrealista piacentino che espone i propri lavori con il collettivo “Imprevedibile” nella mostra “Splendido Contrasto” di Palazzo Farnese (visitabile fino al 12 novembre), ha studiato all’Istituto Toschi di Parma, dove consegue la Maturità d’Arte Applicata nel 1987. Imprevedibilmente, ci dice che la ex biglietteria degli autobus, lui la trova bellissima. “Me l’immagino non vandalizzata, con i vetri a posto, ricolorato, rivestita con materiali moderni. Mi ha ricordato lo stile di Berlino, dove si usa recuperare luoghi anziché abbandonarli. Soprattutto è talmente ortogonale che è come una scatola, purtroppo vuota”.

Da qui nasce l’idea. “A Palazzo Farnese abbiamo tre musei: la Pinacoteca, il Museo Archeologico e quello delle Carrozze. Un ambiente espositivo per chi ha già esperienza di organizzazione di eventi. Dall’altra parte della strada quel luogo sarebbe ideale per i giovani artisti come grafici, fotografi, pittori, designer, videomaker, tutto ciò che può rientrare nelle arti visive. Essendo uno spazio grande si potrebbero consorziare a gruppi di 3 o 4 per volta a costo zero o simbolico, perché loro ci mettono già la passione, bisogna dare loro la possibilità di mostrare le opere e basta”.

Diego Maria Gradali

“So per certo – prosegue – che a Piacenza ci siano tantissimi talenti, che però non hanno la capacità organizzativa o economica per portare avanti i loro progetti. Penso a me e ai miei colleghi 25 anni fa. A Piacenza ci sono diverse centinaia di artisti pronti che non aspettano altro che uno spazio dove mostrare il proprio talento”. Il passo successivo di Gradali è stato scrivere su un gruppo Facebook riguardante Piacenza il proprio dispiacere per questa situazione, proponendo la stesura di una lettera aperta al Sindaco perché si potesse fare qualcosa in merito, con una sottoscrizione. “Ho visto un entusiasmo che non mi aspettavo, Piacenza è pronta ad abbracciare l’arte, c’è competenza per creare qualcosa di bello, di più rispetto a città storicamente più blasonate come Venezia o Firenze, che vivono soprattutto del turismo proveniente dall’estero”.  

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Rancan (LN): “troppo alti i costi per curare gli immigrati dei centri di accoglienza”

Il consigliere regionale Matteo Rancan della Lega Nord interviene duramente contro i costi sostenuti dalle singole Aziende Usl per la cura degli immigrati ospitati nelle strutture di accoglienza presenti in Emilia-Romagna. Stando ai dati forniti all’Assemblea legislativa dal servizio regionale Sanità e Politiche sociali per l’integrazione, ammonta infatti a 8 milioni e 332mila euro la somma investita dalla fine del 2014, cioè dall’inizio della legislatura, al primo semestre del 2017.

«Solo nei primi sei mesi di quest’anno – insiste l’esponente del Carroccio – sono stati impegnati 2 milioni e 124mila 900 euro, cioè quasi l’intero costo sostenuto nel 2015, che sfiorava i 3 milioni e 100mila euro.  Nello stesso periodo l’Azienda Usl di Piacenza ha speso 227mila e 150 euro. Sono cifre estranee ad ogni logica. È evidente che è proprio questa concezione deviata dell’immigrazione, per la quale si è pronti ad offrire qualunque servizio agli stranieri, a richiamare quei flussi di clandestini che a qualcuno paiono inarrestabili. Basterebbe impegnare le risorse pubbliche per i piacentini e gli emiliano-romagnoli, sempre più in difficoltà, per contribuire all’estinzione del fenomeno».




Il servizio Tagesmutter L’Arco arriva a Pontenure

Da Cooperativa L’Arco

Da ottobre 2017 il gruppo di Tagesmutter della cooperativa piacentina L’Arco si è allargato: dopo 250 ore di formazione, conclusa a settembre, dieci nuove Tagesmutter (dal tedesco “mamma di giorno”) sono pronte a iniziare a Piacenza e provincia come operatrici formate e a prendersi cura di bambini e ragazzi 0-14, in piccoli gruppi, nella propria casa, con il coordinamento dell’ente gestore L’Arco.

Anche a Pontenure è ora possibile usufruire del servizio, con Pamela Piazza, che accoglie i bimbi nella sua casa di Via Papa Giovanni XXIII, e che insieme alla coordinatrice del servizio Monica Francani sarà a disposizione delle famiglie mercoledì 8 novembre dalle 18.15 al Bar Il Baracchino di via Dante Sivelli 1 a Pontenure, per rispondere a tutte le loro domande e richieste di informazioni.

Abbiamo citato l’abitazione di Pamela Piazza perchè una delle particolarità di questo servizio, nato da un’esperienza ampiamente collaudata in Europa e diffusa in Italia a partire dall’esempio del Trentino, con lo scopo di offrire risposte flessibili e differenziate alle famiglie, è proprio quella di accogliere i bimbi in una dimensione domestica, permettendo al contempo alla Tagesmutter di conciliare la propria vita lavorativa e famigliare.  

I bambini accolti, inoltre, non sono più di cinque, compresi i figli delle Tagesmutter: le attività che li coinvolgono sono ritagliate sulle loro specifiche esigenze, proposte in un ambiente sicuro, in cui trovano il calore di una casa e giochi e stimoli mirati, oltre che un gruppo di diverse età con cui confrontarsi. La rete di Tagesmutter presenti a Piacenza e in altre dieci località della provincia, inoltre, viene coordinata dall’ ente gestore Cooperativa L’Arco, che si occupa dell’organizzazione, del supporto psicopedagogico e della ricezione delle richieste delle famiglie, oltre che della formazione continua delle Tagesmutter.

tagesmutter@arcopiacenza.it

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Secondo la Commissione Tributaria la Ricci Oddi non deve versare contributi alla Bonifica

Il Consorzio di bonifica di Piacenza è stato condannato a restituire alla Galleria Ricci Oddi i contributi pagati per gli anni successivi al 2011, relativi all’immobile di via S. Siro.
La Commissione tributaria provinciale di Piacenza ha dichiarato questi contributi  “illegittimamente richiesti” in una causa nella quale la Galleria d’arte moderna è stata assistita dall’avv. Giacinto Marchesi del foro di Piacenza.

La sentenza spiega che l’obbligo contributivo della Galleria non sussiste non avendo il Consorzio provato che lo svolgimento della attività svolta dalla Bonifica producesse nei confronti dei beni di proprietà della contribuente vantaggi diretti e specifici ed il conseguente incremento di valore patrimoniale degli stessi (gli artt. 21 e 59 rd n. 215/33 richiedono che gli immobili traggano un vantaggio dimostrato e singolarmente proporzionato).

In sostanza – ha motivato la Commissione – «in difetto di un comprovato assolvimento delle finalità istituzionali (ovvero irrigazione, razionale uso dell’acqua, tutela dello sviluppo e della valorizzazione del territorio) assegnati dalla legge (rd n. 215/33) al Consorzio è inibita la possibilità di chiedere alla ricorrente il pagamento di somme (in termini Cass. sent. n. 11801/13 “Il beneficio è il presupposto costitutivo dell’obbligo contributivo e se talune opere producono effetti positivi solo su una parte dei consorziati è su essi che debbono ricadere gli obblighi contributivi”, “L’imposizione della contribuzione è subordinata alla duplice condizione: inserimento dei beni immobili nel comprensorio consortile ed effettivi vantaggi a favore degli immobili in conseguenza diretta ed immediata dei lavori espletati”)».
Dopo aver rilevato che «il mero inserimento degli immobili nel comprensorio del Consorzio non costituisce una prova a vantaggio del Consorzio (CTR Napoli sent. n. 302/15), sempre tenuto a fornire la prova della particolare “utilitas” conseguita dall’immobile non costituendo il detto inserimento una prova neppure a livello indiziario», la Commissione – a proposito della consulenza prodotta dal Consorzio – ha riconosciuto «valore di semplice allegazione difensiva, e non di prova, al predetto elaborato (peraltro non asseverato dal consulente) dalla cui lettura non emerge con sicurezza che dall’esecuzione delle opere gli immobili della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi abbiano a ricevere un incremento di valore direttamente riconducibile alle anzidette opere (Cass. sent. n. 4671/12, sent. n. 2241/15)».
Da ultimo, la Commissione ha dichiarato nulle le cartelle esecutive impugnate confermando una precedente decisione e ciò «per carenza del potere impositivo (a mezzo ruoli) a seguito dell’abrogazione (art. 14 c. 14 ter L. 246/05) dell’art. 21 rd 215/33, a far data dal 16.12.2010, sicché il Consorzio di Bonifica non aveva il potere di iscrivere a ruolo e di riscuotere i crediti a mezzo ruolo (in termini, CTP Piacenza sent. n. 131/17)». In particolare, i giudici tributari hanno specificato che «la presente fattispecie può essere regolamentata dall’art. 2041 c.c. (azione di arricchimento senza causa, in termini, Cass. sent. n. 18432/05) o dall’art. 2033 c.c. (azione di ripetizione di indebito)” e che “entrambe le disposizioni fissano il termine di prescrizione di 10 anni per potere agire in giudizio».




Con “Ready To Take A Ride” torna a Piacenza l’hard rock

Marco Zanini, performer degli Ural e cultore musicale. Sarà lui a guidarci fra i guppi piacentini per conoscere da vicino la produzione discografica della nostra provincia.

Gruppo: Kickstarter Ritual
Disco: Ready To Take A Ride
Anno: 2017
Provenienza: Italia
Genere: hard rock
Membri: Juliusz – basso e voci; Fortu – batteria e voce; Goran – chitarra e voci
Casa discografica: autoprodotto

    1. Cooperate
    2. Messin Around
    3. Too Old
    4. Dirty Old Town
    5. Nanananana
    6. The Man On The Hawlin’ Machine
    7. Get It On
    8. Hazy Days
    9. The Cities Are Burning (Whit Rock’ N ’Roll)
    10. Kiss My Gun
    11. Ready To Take A Ride

Passata la prima decade del 2000 Piacenza aveva ormai salutato Houston, Sex Appeal e Hollywood Pornostar. L’hard rock che la cittadina emiliana aveva proposto, che piacesse o meno, aveva fatto la sua strage di cuori da tempo e ormai era defunto. Ci voleva un residuato di quel periodo, alias Davide Fortunati, per re imbastire un tentativo simile, se non analogo. Ed ecco che nel 2012 evadono fieramente dalle fognature piacentine i Kickstarter Ritual. A giudicare dai primi concerti del gruppo, ancora acerbi, qualcosa di hair metal riecheggia ma è anche la matrice garage e stoner a riempire il suono, merito forse anche della partecipazione ai tempi dell’ex Schloost Francesco Pini. Nel 2014 il grande botto con l’EP Black Mama che mette in luce a mio parere sonorità molto interessanti, tradotte in canzoni indimenticabili. Un ottimo viatico che porta la formazione attuale (composta da un altro che il periodo glam di Piacenza lo conosce bene, Juliusz Loranzi e l’ex Iena Goran Bignami) a realizzare il primo disco sulla lunga distanza. Rientrati da poco da un tour nell’est Europa i Kickstarter Ritual sfoderano Ready To Take A Ride, corredato dalla bella copertina realizzata da Isabella Guasconi.
La partenza, affidata al singolo Cooperate, che già da un po’ girava nelle nostre orecchie, è bella arzilla e si produce in un riff semplice, azzeccato ed indelebile. Quello che sentiamo è rock frizzante ma mai esageratamente concitato o aggressivo. Qualcosa di individuabile tra gli anni ’70 e ’80, quando le voci in falsetto erano allegramente frivole e provocatorie, proprio come in Cooperate! La seguente Messin Around è una dichiarazione d’amore nei confronti dei primi Van Halen. Una canzone da rockettari romantici che con la sua impronta nostalgica non può non conquistare.

“But you’re getting too old motherfucker!” Dopo un solo ascolto di Too Old sarà praticamente impossibile non ripetere fino alla nausea il ritornello; ehi, ma questo significa che la missione di Fortu e soci è riuscita! Too Old, con la sua chitarra velenosa un po’ alla Black Sabbath, le virate alla The Stooges e la sua orecchiabilità si stampa nella mente dell’ascoltatore e fidatevi che non la lascerà mai. Traccia dopo traccia intanto emergono tutte le influenze del gruppo, in maniera pressoché lapalissiana.

Con Dirty Old Town torniamo su ritmi più compassati con un giro che parla al 100% la lingua dei Kickstarter Ritual. Un inizio polveroso che cede presto il passo al rock’ n roll. Suggestiva. Divertente e scanzonata è Nanananana, titolo che perentoriamente da un’idea dell’anima leggera del gruppo. Il tentativo di far sorridere e sgombrare la mente è riuscito e definire il ritornello orecchiabile sarebbe un eufemismo, attenzione però perché la melodia di base ricorda un po’ troppo qualcosa che il gruppo ha già scritto.

In The Man On The Hawlin’ Machine i tre arrivano a pendere per la prima volta in maniera netta verso il glam degli anni ’80 di Aerosmith e Mötley Crüe. Non che ci sia niente di male, ma la resa è un po’ derivativa e non particolarmente memorabile. Tra i momenti meno incisivi del disco. Mettendo in luce la passione per lo stoner dei Kyuss invece Get It On è assolutamente riuscita. Sentita e sofferta, con un’ottima ripartenza terremotante condita da un bell’assolo di chitarra. Hazy Days da un punto di vista identitario è l’episodio più caldo e sincero del disco e già solo per questo andrebbe apprezzato. Per quanto la volontà di recuperare le ballate acustiche tipiche di gruppi come Extreme, Poison o Cinderella possa sembrare fuori moda, la romantica canzone che stiamo ascoltando è scritta con il cuore e solo un’automa non la troverebbe emozionante. Ruffiana e laccata? Forse si, ma scalda il cuore ed è già nostalgica. Non tutti i gruppi ne sono capaci.

Si passa al rock spudorato di The Cities Are Burning (With Rock’ N’ Roll). Tornando al discorso di Nanananana anche qui la preoccupazione principale è far divertire. A volte però il divertimento non è tutto e in questo caso forse sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più in termini di scrittura. Troppo semplice.

La conclusione con gli ultimi due pezzi va meglio: Kiss My Gun ha una struttura interessante, mentre Ready To Take A Ride ha una corposa parte strumentale con un buon assolo di chitarra. Curioso ed insolito il piano nel finale suonato da Juliusz che ci lascia con un saggio della particolarità che i Kickstarter Ritual vogliono comunicare.

Ready To Take A Ride è indubbiamente un buon disco, genuino, riuscito e di grande cuore. Il prodotto è ben eseguito e ben registrato. Qualche difetto c’è, che il tempo e l’esperienza potranno curare. I Kickstarter sono un gruppo rock semplice e diretto ed è accettabile che lo rimangano, tuttavia in futuro vedrei bene una maggiore elaborazione strumentale, per elevare ancora di più la personalità e la caparbietà del gruppo.

Nel frattempo godiamoci questo primo assaggio perché l’hard rock a Piacenza è tornato.
Voto: 8

Zanini Marco

Per gentile concessione del Blog I Gufi Narranti di Sandra Pauletto e Alberto Zanini.




Piazzetta Plebiscito “coffeeshop” a cielo aperto. Consumo di alcool e droga in pieno centro città

Sono passati poco più di dieci giorni da quando in piazzetta Plebiscito è stata piantata la tenda dei tempari. Un’iniziativa voluta dall’assessore Filiberto Putzu per rivitalizzare quella che egli stesso ha definito, in conferenza stampa, «un diamante ricoperto dalla polvere».

Purtroppo però l’area dietro San Francesco anziché “rinascere” parrebbe, al contrario, essere diventata terra di conquista di un esercito assai meno raccomandabile dei cavalieri rossocrociati.

La piazzetta quasi ogni tardo pomeriggio, ed in particolare nei week-end, sembra trasformarsi in un’animata succursale di Amsterdam con musica, alcool e “fumo” a volontà consumati da un pubblico eterogeneo di giovani, italiani e stranieri.
Di giorno invece è facile vedere persone più anziane consumare alcolici in abbondanza, smaltendo poi la sbornia sdraiate sulle panchine.
Stupisce il fatto che tutto ciò non avvenga in un isolato campo sotto gli argini del Po, lontano dagli occhi di tutti, ma in pieno centro cittadino, a cinquanta metri dal Municipio e dal presidio della Polizia locale,  in quella piazzetta che lo stesso assessore Putzu vorrebbe (giustamente) veder frequentata da allegre famigliole.

Nonostante gli effluvi del fumo proibito siano percepibili a chiunque transiti in zona, nessuna autorità (per quanto è dato sapere) è ancora intervenuta.

Una situazione che oltretutto rischia di degenerare;  già ci sono stati piccoli battibecchi fra i frequentatori di questo “coffeeshop all’aperto” ed alcuni abitanti del centro che qui (sic!) trovano l’unica area “quasi verde” dove far fare i bisogni ai loro cani.




“Splendido contrasto”. Continua la mostra a Palazzo Farnese

Prosegue con successo, presso lo Spazio Mostre di Palazzo Farnese, la mostra di arte contemporanea “Splendido contrasto 2017”, curata dal critico e storico dell’arte  Giorgio Grasso e allestita in collaborazione con l’Amministrazione comunale.
Dopo Siena, Reggio Emilia, Stoccarda, Genova, Venezia e San Marino, il gruppo di artisti “Imprevedibile” composto da Michele Berlot, Giulio Giannotta, Laura Stasi, Diego Maria Gradali, Ranieri Fornario e Bob Rontani, espone nella suggestiva cornice di Palazzo Farnese la contemporaneità, con un’idea artistica capace di riunire linguaggi diversi sia nelle capacità tecniche, sia nell’originalità di interpretare il nostro tempo. La mostra è aperta dal martedì al venerdì, dalle 17.30 alle 20, sabato e domenica dalle 11 alle 13 e dalle 17.30 alle 20. L’ingresso è libero e gratuito.




Tornano le avventure del Prof. Whippet a Palazzo Farnese. Divertimento gratuito per i più piccoli

Tornano anche quest’anno le avventure del Prof. Whippet a Palazzo Farnese.

Dal 2004, ogni anno ha coinvolto centinaia di bambini nelle sue strampalate indagini, viaggiando nel tempo sotto le sembianze di un…cane! Il Professore ha infatti inventato una macchina che gli permette di spostarsi nel tempo e nello spazio, ma per un errore, non ancora risolto, questo può avvenire solamente trasformando lo studioso in un elegante cane, un whippet, appunto.

“Il Prof. Whippet alle prese con il giardino scomparso!”

“Il Prof. Whippet si riposa dalle fatiche dello studio… facendo giardinaggio a Palazzo Farnese! Tra una potatura e un innesto, si imbatte in alcuni strani messaggi che sembrano provenire dall’antico giardino della duchessa Margherita, in realtà mai costruito. Quale mistero nasconde la storia di questo giardino tanto voluto e mai realizzato? Whippet ha bisogno del tuo aiuto per risolvere un nuovo intricato enigma!”

Il Prof. Whippet, uno studioso di arte con la passione per i misteri irrisolti, accompagna i piccoli alla scoperta degli spazi del museo.

L’iniziativa è ideata e messa in scena dall’associazione RAGAZZIALMUSEO, che raccoglie gli operatori che da anni lavorano a Palazzo Farnese con i percorsi didattici di GIOCARE AL MUSEO, e realizzata grazie al contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che fin dalla prima edizione sostiene il progetto.

L’attività, gratuita ma con prenotazione obbligatoria (0523/492658), è riservata ai bambini di età compresa tra 6 e 10 anni. Avrà luogo il 11-12 e il 18-19 novembre dalle 15.30 alle 17.30 (ritrovo alle ore 15.15) presso i Musei Civici di Palazzo Farnese a Piacenza.

 




Imparare a utilizzare le nuove tecnologie? Presso l’Urban Hub ripartono i corsi con tariffe agevolate per gli studenti

Dall’ Ufficio Stampa del Comune di Piacenza

i corsi di formazione rivolti a coloro che vogliono imparare a utilizzare le nuove tecnologie. Dopo il successo del workshop “Introduzione alla modellazione e stampa 3d”, martedì 7 novembre è in programma il primo incontro del corso “Introduzione ad Arduino e Raspberry”, dedicato alla piattaforma di prototipazione elettronica open-source Arduino basata su hardware e software flessibili e facili da usare. Creata per artisti, designer, hobbisti e per chiunque sia interessato a creare oggetti o ambienti interattivi, la scheda Arduino è in grado di interagire con l’ambiente in cui si trova ricevendo informazioni da una grande varietà di sensori, e controllando luci, motori e altri attuatori. Raspberry Pi è un invece un micro computer, sviluppato nel Regno Unito da una fondazione allo scopo di offrire a insegnanti e studenti uno strumento per capire come funzionano e come si programmano i computer.
E’ invece in calendario giovedì 16 novembre il corso “Introduzione alla progettazione e gestione di un e-commerce”, che porterà i partecipanti ad avere una visione d’insieme del web marketing e delle applicazioni di e-commerce e ad acquisire le basi di un servizio di vendita online. 

iscriversi al prezzo agevolato di 49 euro. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Il programma completo é pubblicato sul sito www.urbanhub.piacenza.it. Per informazioni e prenotazione dei corsi è possibile rivolgersi allo Sportello Startup Piacenza presso l’Urban Hub (telefono 0523 492331, email startupiacenza@comune.piacenza.it).




Torna “Cives” in Cattolica con un focus sul rapporto tra uomo e macchina. Diciassettesima edizione al via il 10 novembre

Gli interrogativi dell’essere umano sul proprio futuro si sprecano, ancor di più quando si parla di tecnologia: la società si divide tra gli ottimisti, convinti che le macchine possono solo aiutare a rendere la vita più semplice, e i pessimisti, che nel rapporto con un robot vedono solo una minaccia, la perdita del posto di lavoro, una sostanziale “svalutazione” della persona. Da qui parte il ragionamento del nuovo Corso di Formazione Cives, che si terrà dal 10 novembre nelle Sale dell’Università Cattolica di Piacenza, grazie all’apporto di autorevoli esperti nel mondo dell’economia, del lavoro e dell’ambiente. Per dare una risposta ai più disparati quesiti, o per generare ulteriori domande. Ma si sa, il vero sapiente è colui che sa di non sapere.

Il corso, voluto dallo stesso Ateneo di via Emilia Parmense e dalla Diocesi Piacenza – Bobbio, in collaborazione con la Fondazione Piacenza e Vigevano, si articolerà in 12 incontri, nei giorni indicati dalle 20 alle 22. La quota di scrizione è di 100 euro per studenti e per coloro che hanno già partecipato a precedenti edizioni, mentre 150 euro per gli altri iscritti. Per qualsiasi info contattare il Servizio Formazione Permanente dell’Università Cattolica al numero 0523 599194 o alla mail formazione.permanente-pc@unicatt.it.

Pieghevole del Corso

Ecco il programma:

10 novembre – Incontro pubblico con Padre Carlo Casalone, docente Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale

Prima parte: problemi e proposte

16 novembre – “Il Benessere e la disuguaglianza” Pasquale de Mauro, docente di Politica Economica presso l’Università La Sapienza Roma

23 novembre – “L’ascesa dei robot” Luciano Canova, docente di Economia sperimentale, Scuola Enrico Mattei Milano

1 dicembre – “Le tendenze della tecnologia verso l’industria 4.0” Mattia Torta ingegnere ricercatore del Musp Piacenza

15 dicembre – “Cosa sta succedendo al clima: storia del cambiamento climatico sulla Terra” Miriam Cobianchi docente di Geologia all’Università di Pavia

19 gennaio – “Le conseguenze dell’innovazione tecnologica sul lavoro” Riccardo Staglianò, giornalista e scrittore

26 gennaio – “Adamo dove sei?” Roberto Vignolo, docente di Teologia Facoltà di Teologia dell’Italia Settentrionale Milano

2 febbraio – “Far Web: il lato oscuro dei social” Matteo Grandi, giornalista e scrittore

Seconda parte: uno sguardo a Piacenza

9 febbraio – “Il lavoro a Piacenza” Vincenzo Colla Segreteria Nazionale Cgil e Marina Molinari, Segretaria Cisl Parma e Piacenza

16 febbraio – “L’ambiente a Piacenza” Caterina Pagani, ingegnere ambientale

23 febbraio – “Giovani, precarietà e futuro a Piacenza” Giuseppe Magistrali, esperto di politiche educative e sociali

Conclusione con la consueta Assemblea Pubblica “Cives parla alla Civitas” venerdì 2 marzo 2018.

“Studi internazionali – evidenziano gli organizzatori – prevedono che la Quarta Rivoluzione Industriale farà perdere 7 milioni di posti di lavoro, creandone solo 2 milioni, un saldo decisamente in negativo. I robot prenderanno il nostro posto? Non solo nelle attività produttive, ma nei trasporti, negli ospedali, nelle attività domestiche, in agricoltura?”.