La misura è colma. Per il rinnovo del contratto Ie aziende della logistica chiedono di dimezzare la trasferta, eliminare la 14esima, gli scatti di anzianità, i permessi, i ROL, Ie ex festività, le ferie e non aumentare gli stipendi.
Ecco il motivo di tre giorni di sciopero generale. Dopo la giornata del 27 ottobre e quella odierna, proseguirà fino alla mezzanotte di domani lo sciopero di tutto il comparto logistico indetto dai sindacati di categoria di CGIL CISL e UIL. Le Segreterie Nazionali hanno dichiarato escluse le attività strumentali ai servizi essenziali ma la vertenza si è espressa ugualmente con notevole partecipazione dei lavoratori.
Oggi si è tenuto il presidio a Piacenza, dalle 8 alle 11, mentre domani è organizzato anche un presidio di lavoratori presso il polo logistico di Castelsangiovanni. Il rinnovo appare difficile perché il contratto è scaduto da quasi due anni mentre abusi e irregolarità non sono purtroppo ignote, in particolare commesse da parte delle finte cooperative. Il sindacato si batte per un contratto nazionale di lavoro unico per il mondo dell’autotrasporto, della logistica e delle spedizioni, che dia continuità e legalità alle attività degli appalti e chiarisca regole e diritti, riconoscendo un adeguato incremento retributivo. La vertenza riguarda lavoratori dipendenti diretti, indiretti, personale viaggiante, soci e dipendenti di cooperative, dipendenti delle imprese di spedizione.
“Lo sciopero di oggi ha visto una notevole partecipazione di tutti i lavoratori del comparto merci e logistica, spiega Antonio Postorino, segretario generale Fit Cisl a Piacenza: i qualche magazzino si sono toccate punte del 90, 95% di astensioni dal lavoro, a Pontenure. In qualche magazzino , come TNT, l’astensione è stata quasi totale. Di Farco è risultata la realtà in cui la categoria dei trasporti della Cisl è riuscita a fa segnare la massima partecipazione allo sciopero unitario. Speriamo in una riconvocazione del tavolo di trattativa non rituale. Altrimenti, nel mese di dicembre saremo costretti a ritornare a scioperare di nuovo”.
Da lunedì via all’asfaltatura della Caorsana
L’assessore ai Lavori pubblici Paolo Garetti comunica che dopodomani, lunedì 30 ottobre a partire dalle ore 7 avranno inizio i lavori di ripristino della pavimentazione bituminosa lungo via Caorsana nei tratti compresi fra il Palabanca e via dell’Agricoltura.
“Saranno istituite – spiega l’assessore – limitazioni al traffico con senso unico alternato e una breve deviazione in via Tirotti. Nei sei giorni della durata dei lavori – prosegue l’assessore – potranno esservi dei rallentamenti lungo l’arteria stradale. Si è deciso di avviare questo intervento in quanto il manto stradale è particolarmente dissestato”.
Perché Piacenza, salvo miracoli, non diventerà Capitale della Cultura 2020
Per spiegare come mai Piacenza, difficilmente, potrà diventare Capitale Italiana della cultura 2020, partiamo da un’indiscrezione.
Sembra che a Roma, al Ministero dei beni culturali, non sia ancora stata nominata la commissione dei sette esperti che dovrebbero decidere (entro il 15 novembre) quali saranno le città italiane ammesse nella lista ristretta, da cui, alla fine, uscirà il nome del vincitore. Fatto tutto da confermare ma che, se fosse vero, sarebbe quantomeno curioso.
Fra gli addetti ai lavori c’è chi sostiene (ovviamente off-records) che -commissione o no – la decisione sia sempre un atto estremamente “politico”, ispirato dai piani alti di Via Del Collegio. Per questo si ritiene difficile che a vincere siano città “non allineate” con il governo. Quantomeno non sembrerebbero esservi mai stati precedenti in questo senso.
In ballo c’è un contributo di un milione di euro ma soprattutto l’enorme visibilità che la città prescelta ottiene. Spesso i budget ipotizzati superano di gran lunga i fondi messi a disposizione dal Governo ma il ritorno in termini di visibilità del territorio, le ricadute turistiche, valgono decisamente l’investimento.
I pretendenti sono una pletora di città, 31 per l’esattezza: Agrigento, Bellano, Benevento, Bitonto, Casale Monferrato, Ceglie Messapica, Cuneo, Fasano, Foligno, Gallipoli, Lanciano, Macerata, Merano, Messina, Montepulciano, Noto, Nuoro, Oristano, Parma, Piacenza, Pietrasanta, Pieve di Cadore, Prato, Ragusa, Ravello, Reggio Emilia, Scandiano, Telese Terme, Teramo, Treviso e Vibo Valentia.
La capitale della cultura 2016 è Mantova (Nord), quella del 2017 Pistoia (centro), quella del 2018 Palermo (Sud). Quindi il ritorno al nord, in Emilia, nel 2020, potrebbe anche starci. Le pretendenti nella nostra regione sono, come si diceva, quattro, tra l’altro tutte appartenenti alla stessa “Area Vasta”(una sorta di alleanza amministrativa) .
C’è innanzitutto Reggio Emilia, politicamente molto vicina a Palazzo Chigi essendo Graziano Del Rio, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, un reggiano doc, nonché ex sindaco della città. E’ però vero che Reggio ha già avuto tanto in passato, a partire dalla stazione Mediopadana dell’alta velocità.
Quanto a Parma il sindaco e la giunta non hanno veri e propri punti di riferimento politici nazionali visto che Federico Pizzarotti, dall’estate 2016, ha rotto con i Cinque Stelle e si è presentato alle elezioni comunali sostenuto da una civica. Nonostante abbia inflitto una sonora sconfitta alla sinistra cittadina, sotto sotto non dispiace all’intellighenzia nazionale del Pd. Ci sono stati ripetuti segnali che sanno tanto di corteggiamento (non rifiutato) da parte dei Dem. Ad esempio gli inviti (accettati) a svariate Feste dell’Unità, in giro per l’Italia. Parma insomma potrebbe essere la scelta giusta per conquistare, un domani, alla sinistra un uomo forte come il “Pizza”. Sarebbe anche utile per dimostrare che a vincere non sono sempre amministrazioni filo-governative.
Tralasciando la piccola Scandiano, Piacenza fra i tre capoluoghi parrebbe la più sfavorita. A governare, da giugno, è una giunta di centro-destra e quindi certamente molto distante da Roma. Volendo una mano potrebbe arrivare dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paola De Micheli, ammesso che possa e voglia spendere una parola buona verso un’amministrazione che ha sfrattato da Palazzo dei Mercanti i suoi compagni di partito.
Il cuore batte decisamente a sinistra anche per altri due “big” concittadini. Pierluigi Bersani, che peraltro è uscito dalla compagine del PD fondando Articolo 1, e Roberto Reggi che invece se ne sta bello tranquillo nel suo riconfermato ruolo di direttore del Catasto, lontano dalla politica attiva.
Per chi invece resta convinto che più delle pressioni politiche sul ministro Franceschini conti il famoso dossier … Piacenza paga il fatto di aver vissuto un delicatissimo passaggio di consegne da parte dell’amministrazione Dosi. L’attenzione della giunta, appena insediata, più che sulla cultura si è dovuta concentrare sulla vicenda dei dipendenti comunali assenteisti. A lungo si è pensato di rinunciare alla candidatura salvo poi gettarsi in una meritevole corsa contro il tempo, scritturando un mago del settore quale Paolo Verri, già direttore del Comitato Matera 2019. Reggerà il confronto con gli altri il dossier di Piacenza, preparato in quattro e quattr’otto?
Intanto chi avesse voglia di approfondire un po’ meglio le linee chiave del progetto, fin qui presentate i maniera molto generica, domani (sabato 28 ottobre 2017) ci sarà l’opportunità di ascoltare Paolo Verri alle 10.30, all’auditorium Sant’Ilario, in un incontro pubblico nel corso del quale illustrerà il dossier presentato in risposta al bando del Mibact. «L’incontro – recita un comunicato del Comune – è aperto a tutta la cittadinanza e sarà occasione per ripercorrere il cammino intrapreso congiuntamente da istituzioni, associazioni e da tutti i soggetti che hanno aderito alla stesura del dossier, nonché per condividere i prossimi passi volti a portare avanti, insieme, i principali progetti previsti di qui al 2020».
Il lato positivo infatti è che nonostante a Piacenza serva un miracolo, non solo per vincere ma anche per entrare a far parte della “lista ristretta” delle dieci città finaliste, … parafrasando lo slogan a San Remo “comunque vada potrebbe essere un successo”.
Perché, volendolo, tante delle idee ipotizzate nel dossier potrebbero comunque essere messe in campo. Dipenderà da banche, fondazioni, curia, comune etc.
Se per caso a vincere dovessero essere Parma o Reggio un po’ di gioco di squadra farebbe comodo a tutte e tre le città, concretizzando nei fatti quella Area Vasta virtuale che per ora è molto teorica e meno pratica.
Le emiliane escluse farebbero bene a stringere un patto con l’eventuale (o le eventuali) vicine finaliste, supportandone la candidatura e costruendo assieme un’offerta complessiva che porti l’Emilia occidentale, tutta, ad essere Capitale “estesa” della Cultura 2020.
E comunque a volte i miracoli accadono!
La guardia di finanza arresta pericoloso latitante albanese in centro città
I finanzieri del comando provinciale di Piacenza hanno localizzato e catturato, in pieno centro cittadino, un pericoloso latitante pluri-pregiudicato di nazionalità albanese, latitante da circa 6mesi.
L’uomo, senza fissa dimora e privo di un’occupazione stabile, doveva scontare una pena residua di 1 anno e 2 mesi di reclusione a seguito di una condanna di 6 anni inflitta dalla procura della Repubblica di Firenze per cumulo di pene derivanti da diverse condanne per i reati di tentato omicidio, sfruttamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate mediante utilizzo di armi, evasione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’arrestato era anche stato colpito da un provvedimento di espulsione, che aveva ignorato rientrando in Italia clandestinamente.
Nei giorni scorsi militari del nucleo di polizia tributaria, durante una lunga attività di appostamento, lo hanno atteso e fermato all’uscita di un’abitazione ove viveva con la compagna. Alla richiesta dei documenti l’uomo non opposto particolari resistenze, ma ha mostrato evidenti segni di insofferenza ed ansia. E’ stato così condotto in caserma dai “baschi verdi” per ulteriori riscontri e approfondimenti investigativi. Ll’esame delle impronte digitali ha confermato la sua identità ed è stato così arrestato e condotto in carcere. Si tratta del terzo latitante catturato dalle fiamme gialle piacentine dall’inizio dell’anno.
Oltre una tonnellata di alimenti raccolta dalla Croce Rossa per i poveri
La Croce Rossa Italiana, Comitato di Piacenza, ha effettuato ieri una raccolta di generi alimentari di prima necessità e prodotti per neonati e bambini, nei supermercati “Esselunga” di Via Conciliazione e di Via Manfredi. Insieme ai cinquanta volontari della Croce Rossa (coordinati da Clara Volta in via Manfredi e da Veronique Pichon in via Conciliazione) erano presenti negli stand le crocerossine e gli uomini dell’Associazione Nazionale Alpini di Piacenza.
«Quanto raccolto – ha spiegato Ivana Casotti, responsabile del servizio di raccolta alimentare per le famiglie – sarà destinato alle persone bisognose del territorio, assistite da Croce Rossa Italiana. Il contributo dei tanti piacentini che hanno partecipato sarà di grande aiuto per alleviare le situazioni di vulnerabilità». A metà pomeriggio nei magazzini erano già stoccati 350 kg di pasta, 100 kg di riso, zucchero, olio, biscotti, scatolame vario (tonno, legumi, passata di pomodoro), latte a lunga conservazione. Per i neonati sono stati raccolti omogeneizzati e biscotti.
Alessandro Guidotti, presidente del comitato di Piacenza di Croce Rossa, ha sottolineato come anche in questa occasione la comunità piacentina si sia dimostrata generosa e attenta alle esigenze delle famiglie in difficolta. Ha inoltre ringraziato Esselunga per la sensibilità dimostrata anche in questa circostanza.
Domenica in Sant’Ilario le selezioni per Sanremo Giovani
E’ confermato per domenica 1° ottobre, all’Auditorium Sant’Ilario, l’appuntamento con la tappa piacentina di Area Sanremo Tour, il solo concorso autorizzato per accedere alla selezioni della Sezione Giovani del Festival della canzone italiana. La partecipazione alla fase eliminatoria è gratuita e richiede unicamente l’iscrizione on line tramite il sito www.areasanremotour.it.
Le audizioni inizieranno alle 16, ma alle 21 l’ingresso sarà aperto al pubblico per una serata tra musica e spettacolo. Della giuria farà parte anche un rappresentante del Comune di Piacenza. L’assessorato agli Eventi, auspica “un’ampia partecipazione di giovani talenti e di appassionati per dare, a un appuntamento che può costituire una vetrina importante anche per la nostra città, il risalto e l’attenzione che merita. Diventando, magari, una tappa fissa di livello regionale”.
L’organizzazione, a cura di Dariana Kourmanova in collaborazione con Patrizia Alli dell’associazione musicale Jubilate, è affidata ad Anteros Produzioni.
Gruppo PD: “il sindaco si affretti a decidere dove costruire il nuovo ospedale”
Il gruppo consigliare di minoranza del PD interviene, con un comunicato, sul tema del nuovo ospedale di Piacenza.
Ecco il testo. Ci sono occasioni nella vita che sarebbe delittuoso lasciarsi sfuggire. Se si parla di politica e soprattutto di amministrazione, il nuovo ospedale è una di queste. Bene sta facendo la Prima Cittadina Barbieri a porsi e a porre tutte le domande utili ad avere il quadro più chiaro possibile. Finalmente, ha espresso senza esitazioni il suo sostegno all’operazione, il che dimostra come i molti “pro”, letti senza paraocchi ideologici e al riparo dalle contrapposizioni elettorali, prevalgano con oggettività su qualche “contro”. Ciò detto, attenzione a non far battere la palla al punto da provocare il futuro taglio del nastro altrove, dove più di una giunta si sta muovendo per far cambiare idea e preferenze alla Regione. Pare utile ricordare che il protocollo sottoscritto dal Comune di Piacenza con l’Agenzia del Demanio e il Presidente Bonaccini altro non è che il risultato della strategia politica volta a ottenere un impegno “nero su bianco” circa la reale intenzione di fare di Piacenza la sede di un investimento di così straordinaria portata, che è facile prevedere non si ripeterà che tra molti decenni. Da allora, è al lavoro una commissione tecnica per valutare le aree individuate, così come è già in atto il primo concorso di idee sui diversi possibili utilizzi dell’attuale nucleo storico, verso i quali non manca certo il tempo per un’attenta e ricca elaborazione. Non piace ai nuovi amministratori la scelta della caserma Lusignani, fatta per ottimizzare l’utilizzo di patrimonio pubblico, evitando il consumo di altro suolo? Per noi resta l’opzione urbanistica migliore, ma è un punto di vista di parte. Se la pensano diversamente, predispongano senza esitazioni un bando affinché tutti i privati in possesso di terreni adeguati possano metterli a disposizione o “prendano il toro per le corna” espropriando, in nome di un’opera pubblica di valore strategico, il lotto che ritengono più consono. Per favore non si giochi però allo scaricabarile, provando a rifilare alla Regione il compito di scegliere dove dislocare l’ospedale a casa nostra! Il paradosso politico è troppo grande per essere preso sul serio: che dire di una coalizione che da sempre accusa Piacenza di deferenza nei confronti di Bologna, rivendicando autonomia decisionale e affrancamento dal ruolo di eterna “Cenerentola”, che all’improvviso pretende sia proprio Bologna a mettere il naso nei nostri affari? Bando ai tatticismi, è l’ora dell’azione. C’è un interesse diffuso da tutelare con l’assunzione delle dovute responsabilità. Entro fine anno una risposta non può mancare. Se serve collaborazione, noi ci siamo. La Prima Cittadina e la sua giunta si affrettino a decidere per il bene di Piacenza e della provincia intera.
Settimana della salute e della sicurezza stradale in città
Una settimana di eventi dedicati alla promozione della salute e alla prevenzione, con tante opportunità di visite, controlli e incontri gratuiti per tutta la cittadinanza. Grazie alla sinergia tra il Comune di Comune di Piacenza e l’Azienda Usl di Piacenza, la città diventa cornice di una grande e inedita manifestazione, dedicata a tutte le fasce della popolazione, dai bambini agli adulti.
Le iniziative si svolgeranno in diversi punti di Piacenza, con due focus particolari: piazza Cavalli e il Pubblico Passeggio. Per dare vita a un calendario così ampio di attività, il Comune (attraverso la Polizia municipale) e l’Azienda sanitaria si avvalgono della preziosa collaborazione di molti partner: istituzioni (quali Esercito, Vigili del Fuoco, Ministero delle Infrastrutture), decine di associazioni di volontariato e Club di Servizio come i Lions International.
Nella foto un momento della conferenza di presentazione a cui hanno preso parte anche varie autorità lionistiche fra cui il Governatore del Distretto Lions 108 IB3 Giovanni Bellinzoni (secondo da destra), Franco Rasi, coordinatore GST (primo da destra) e Vanessa Grisi, Presidente di zona.
Le iniziative si aprono sabato 30 settembre in piazza Cavalli, proseguiranno per tutta la settimana per chiudersi il sabato successivo, 7 ottobre, sul Pubblico Passeggio.
Salute, prevenzione e sicurezza stradale in primo piano
L’obiettivo è quello per fornire consulenze, informazioni, visite e test medici, per sensibilizzare la popolazione e promuovere sani e corretti stili di vita. Tra gli altri aspetti peculiari della manifestazione, insieme alla Polizia municipale si insisterà sulla prevenzione nell’ambito della sicurezza stradale, per diffondere tra la popolazione i comportamenti più corretti da assumere come pedoni, ciclisti e automobilisti.
È la prima volta che Piacenza ospita una manifestazione così strutturata e ricca, che raccoglie le competenze e le forze del volontariato e dei professionisti delle istituzioni con un unico obiettivo comune: un futuro in salute per i cittadini.
Due giornate di visite e controlli gratuiti: tante opportunità per i piacentini
Le due iniziative clou della settimana sono collocate nei due sabati: il 30 settembre in piazza Cavalli e il 7 ottobre sul Pubblico Passeggio sono previsti visite, controlli e test gratuiti per la popolazione.
È una imperdibile opportunità, per i piacentini, per sottoporsi ad alcuni utilissimi screening. Complessivamente, saranno impegnati 200 professionisti a rotazione. Tutta l’organizzazione delle due giornate è garantita anche grazie all’apporto del volontariato, di partner come Esercito, Lions Club International, Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, Automobile Club Piacenza, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Alpini, ANPAS, Croce Rossa Italiana e molte altre associazioni.
Saranno presenti per tutta la settimana anche una trentina di studenti del Corso di Laurea in Infermieristica.
La collaborazione con il Comune di Piacenza offre ai professionisti della sanità l’opportunità di dare un respiro più ampio alle iniziative di promozione della salute e di incontro con la cittadinanza. È l’occasione per moltiplicare e rafforzare i messaggi legati ai sani stili di vita: corretta alimentazione, movimento, prevenzione da alcol e fumo.
In particolare, insieme alla Polizia municipale vengono forniti alla popolazione messaggi importanti sulla sicurezza stradale, per prevenire la guida sotto l’effetto di alcol o sostanze e promuovere l’utilizzo di cinture di sicurezza e dispositivi per bambini, che possono salvare la vita.
Futuro in Salute è un momento molto significativo: i professionisti, medici, infermieri e tecnici, escono da ospedali e servizi per incontrare le persone. Così si lancia un messaggio forte: si va tra la gente, in luoghi molto frequentati come piazza Cavalli e il Pubblico Passeggio, per farsi testimonial in prima persona di una cultura legata alle scelte salutari.
30 settembre: Campus medico in piazza Cavalli
Nel campus medico di piazza Cavalli, saranno allestiti una serie di ambulatori con diversi professionisti. Si apre alle 9, con ingresso dal lato della statua equestre di Ranuccio Farnese. A quell’ora è previsto il taglio del nastro di inaugurazione ufficiale con tutte le autorità cittadine. Gli ambulatori rimarranno aperti per tutta la giornata, fino alle ore 17. Per accedere al campus occorrerà registrarsi, gratuitamente, nello stand di accoglienza. L’Azienda mobilita alcuni di professionisti della salute, che lavoreranno gomito a gomito con altri medici e infermieri messi a disposizione dai Lions, dall’Esercito, da Progetto Vita e dalle altre associazioni.
Nella giornata sarà possibile effettuare:
Consulenze diabetologiche e controllo della glicemia
Informazioni su igiene dentale
Consulenze e test di medicina riabilitative
Valutazione del rischio senologico
Consulenze di allergologia
Elettrocardiogrammi
Consulenze di nutrizione
Visite e test di ortottica e oculistica
Consulenze e visite ginecologiche
Moc
Consulenze nefrologiche
Spirometrie
Attivazione del Fascicolo sanitario elettronico
Saranno inoltre presenti gli stand informativi di tutti i partner della giornata. Anpas e Croce Rossa effettueranno anche controllo della pressione, dimostrazioni di disostruzione delle vie aeree in età pediatrica e Progetto Vita proporrà manovre salvavita con il defibrillatore. Per i più piccoli c’è anche il truccabimbi.
7 ottobre: nuove opportunità di screening sul Pubblico Passeggio. Il villaggio della salute
Sabato 7 ottobre una manifestazione analoga si svolgerà sul Pubblico Passeggio, creando un grande villaggio della salute e della sicurezza da via Genova a via Alberici.
La giornata è dedicata a visite, controlli e test gratuiti, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30.
Tra le iniziative, anche diversi incontri tematici con i professionisti (chirurghi, nutrizionisti, pneumologi, oncologi, gastroenterologi, pediatri) e l’allestimento speciale di una sala operatoria virtuale.
La manifestazione si conclude con un concerto di Daniele Ronda nel cortile del palazzetto dello Sport di via Alberici. Diretta per tutta la giornata su Radio Sound.
Tre giorni di presenza della Polizia municipale: educazione alla sicurezza stradale
Da giovedì a sabato, dalle 9 alle 18 sul Pubblico Passeggio, saranno a disposizione del pubblico percorsi educativi e in bicicletta della Polizia Municipale, nonché due simulatori di guida e “Motorhome”, un centro mobile attrezzato messo a disposizione dal Ministero dei Trasporti per effettuare attività didattiche di simulazione della sicurezza stradale
Due giorni di laboratori per le scuole. Il Facsal diventa una grande aula a cielo aperto per 1700 studenti
Per bambini e ragazzi tante opportunità di apprendere attivamente: grazie all’aiuto preziosissimo di tutte le associazioni di volontariato, sono stati pensati e realizzati una sessantina di laboratori. Per due giorni (giovedì 5 e venerdì 6 ottobre) il Pubblico Passeggio si trasformerà in una grande aula a cielo aperto. L’interesse delle scuole è stato altissimo: sono iscritti ai diversi percorsi circa 1700 studenti.
Le attività (interattive ed educative, per imparare divertendosi) sono rivolte e modulate per le diverse fasce d’età: dai bambini delle materne ai ragazzi delle superiori. L’ obiettivo è quello di rafforzare le “skill life” degli studenti, per fare in modo che sappiano scegliere, diventando grandi, i comportamenti più corretti per vivere in salute: dalla buona tavola al movimento, dall’affettività alla sessualità, dalla ricerca scientifica alla biologia, dalla sicurezza stradale alla cultura del dono, dal soccorso alla conoscenza del corpo umano. Sono impegnati i professionisti della Sanità e i volontari delle associazioni, oltre agli agenti della Polizia Municipale.
I volontari e i professionisti impegnati nei due giorni sono circa 150. Il giovedì sono previsti una quarantina di laboratori, il venerdì una trentina. Le scuole che hanno maggiormente aderito sono le primarie.
Tra gli istituti più numerosi per presenza: Vittorino da Feltre (elementari), Calvino (medie) e Colombini (superiori).
Programma completo delle iniziative in rete
Nella settimana si alterneranno poi diversi eventi dedicati alla salute e alla sicurezza stradale. Il programma completo è consultabile sui siti Ausl e Comune.
Tra gli appuntamenti più rilevanti c’è anche una simulazione, con tutti gli attori di un intervento di soccorso in strada, a partire dalle ore 16 nel parcheggio di via IV Novembre. Conduce il caposervizio di Libertà Giorgio Lambri.
Venerdì pomeriggio, invece, si cresce in salute e sicurezza, con giochi, laboratori e merende per bambini, genitori e nonni. Sono previste esibizioni di unità cinofile per la ricerca di persone ed emergenza, nonché dimostrazioni di cani guida per non vedenti.
Giovedì incontro sulla violenza di genere, alle ore 17.
I numeri della manifestazione
8 giorni di eventi
oltre 300 protagonisti in campo, tra professionisti della salute e della Polizia Municipale, rappresentanti delle istituzioni e volontari delle associazioni
1700 studenti coinvolti nelle attività didattiche
70 laboratori diversi pensati per imparare attivamente
Visite, test e controlli in una settantina di ambiti clinici
Una settimana di eventi dedicati alla Prevenzione e alla Sicurezza Stradale
Dal 30 settembre al 7 ottobre Piacenza diventa cornice di una grande e inedita manifestazione promossa dal Comune di Piacenza (attraverso la Polizia Municipale) e dall’Azienda Usl di Piacenza. Sarà una settimana di eventi dedicati alla Prevenzione e alla Sicurezza Stradale.
Il folto calendario di iniziative si apre sabato 30 settembre, con un campus medico in piazza Cavalli. All’ombra di Palazzo Gotico, saranno allestiti una serie di ambulatori per visite, controlli e test gratuiti. Il campus si apre alle 9, con ingresso dal lato della statua equestre di Ranuccio Farnese. A quell’ora è previsto il taglio del nastro di inaugurazione ufficiale con tutte le autorità cittadine. Gli ambulatori rimarranno aperti per tutta la giornata, fino alle ore 17. Per accedere al campus occorrerà registrarsi, gratuitamente, nello stand di accoglienza.
Domenica 1 ottobre si prosegue alle ore 11 con una partita di calcio al campo sportivo Folgore (via Pavia 4). Il ricavato della sfida del cuore sarà devoluto a Progetto Vita.
Lunedì 2 ottobre è in calendario un incontro per la popolazione sul tema della sicurezza alla guida. Gli esperti intervengono sull’abuso di alcol e sul corretto utilizzo di seggiolini e cinture. Appuntamento alle ore 21 all’auditorium Croce Bianca in via Emilia Parmense.
Martedì 3 ottobre il parcheggio di via IV Novembre diventerà, per qualche ora, lo scenario di un incidente stradale. È in programma una simulazione, con tutti gli attori di un intervento di soccorso in strada, a partire dalle ore 16.
Mercoledì 4 ottobre è la Giornata del Dono. Al mattino, alle 10 in piazza Cavalli, si svolge la cerimonia di consegna al Corpo della Polizia Municipale della bandiera donata dal Lions Club International con esibizione dei reparti cinofili. Al pomeriggio sono previsti itinerari di lettura a cura di Avis, Aido, Admo e Fidas.
Da giovedì 5 ottobre la manifestazione si sposta sul Pubblico Passeggio. Per due mattine, il Facsal ospita laboratori educativi per le scuole di città e provincia. Professionisti e volontari della salute e dalla sicurezza propongono ai bambini e ai ragazzi (dalle materne alle superiori) attività interattive ed educative.
Sempre da giovedì a sabato, dalle 9 alle 18, saranno a disposizione del pubblico percorsi educativi e in bicicletta della Polizia Municipale, nonché due simulatori di guida e “Motorhome”, un centro mobile attrezzato messo a disposizione dal Ministero dei Trasporti per effettuare attività didattiche di simulazione della sicurezza stradale. Giovedì 5, alle 17, è in calendario un incontro sulla violenza di genere e la tutela dei minori. Venerdì 6 ottobre, dopo i laboratori mattutini con gli studenti, sono previste una serie di attività per bambini e famiglie, per “Crescere in salute e sicurezza”. In cartellone ci sono due spettacoli, giochi e dimostrazioni, letture animate ed esibizione di unità cinofile per la ricerca persone ed emergenze. Previste anche dimostrazioni di cani guida per ciechi.
Infine, sabato 7 ottobre, sempre sul Pubblico Passeggio, si chiude con una giornata dedicata a visite, controlli e test gratuiti. Dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 sarà possibile incontrare i professionisti e i volontari della salute. Alle 15 esibizione di mini vigili. La manifestazione si conclude con un concerto di Daniele Ronda nel cortile del palazzetto dello Sport di via Alberici.
All’organizzazione della settimana della Prevenzione e alla Sicurezza Stradale collaborano oltre una cinquantina di enti, istituzioni e associazioni di volontariato, tra le quali il Lions Club International, Esercito, Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, Automobile Club Piacenza, 118, Protezione Civile, Croce Rossa, Anpas, Vigili del Fuoco, Alpini, Svep e Progetto Vita.
Rugby tots: il pallone ovale per insegnare ai bimbi l’autostima
Si chiama “Tamariki Ora Rugby” la nuova associazione che dallo scorso anno propone, nella nostra provincia il Rugby Tots, una attività di avvicinamento allo sport dedicata ai bambini più piccoli (a partire da due anni). In lingua maori “Tamariki Ora” vuol dire “bimbo che cresce in salute”.
Un nome scelto sia per il suo significato sia perché il rugby è tradizionalmente legato alla Nuova Zelanda, terra da cui proviene uno dei due fondatori dell’associazione, Kelli Rolleston, rugbista con un passato anche nella selezione universitaria degli All Blacks. L’altra anima dell’iniziativa è Gianclaudio Barillà, una vita spesa intorno alla palla ovale, nel tentativo di fare amare questa disciplina sportiva ai più giovani possibile.
Barillà sta partendo la nuova stagione piacentina del rugby tots, la seconda. Ci può spiegare cosa è? Immaginiamo che non buttiate i bambini piccoli nella mischia.
No in effetti no – risponde Barilla sorridendo – svolgiamo una attività psicomotoria di base. In realtà il rugby è secondario perché a questa età è più importante appunto l’attività psicomotoria che non quella specifica della disciplina. Però del rugby usiamo i materiali. Innanzitutto la palla ovale, la mini-porta fatta ad H, le protezioni anti-infortunistiche e la terminologia, come si fa la meta, come si contano i punti. Insegniamo ai bimbi a rispettare il regolamento, a seguire gli ordini, usiamo il fischietto che rappresenta il comando dell’arbitro. Gli insegniamo a collaborare l’un l’altro, in una fase di crescita che è per loro egocentrica. Per questo stimoliamo il lavoro di squadra e continuiamo a ripetere “bravi, stiamo lavorando di squadra, siamo un’ottima squadra etc.”. E’ tutto incentrato sul divertimento che è alla base dell’apprendimento per i bimbi.
A chi si rivolge e quali sono le fasce d’età?
Le famiglie con bimbi dai due ai cinque anni. In realtà sarebbe dai due a sette anni ma noi abbiamo deciso di non avere la fascia cinque/sette anni per non entrare in competizione con le società che già fanno mini-rugby (a partire dai cinque anni). Vogliamo essere una risorsa per le società rugbistiche non dei “concorrenti”.
Ma perché parla di famiglie?
Ci avvaliamo della collaborazione dei genitori che partecipano attivamente alla lezione. Il bimbo gioca con il papà e/o con la mamma soprattutto all’inizio. Via via che si abitua comincia a collaborare con gli altri bambini. Nella prima fascia due/tre anni e mezzo la presenza del genitore è assolutamente necessaria. Nella seconda fascia fino ai cinque anni diventa facoltativa e dipende molto dai bambini e dalla loro maturità. Alcuni collaborano e lavorano da soli, altri hanno ancora bisogno del supporto di mamma e papà.
Si punta molto sull’aumentare l’autostima dei bambini. Per noi non è importante che il bimbo riesca ad eseguire un particolare schema motorio. E’ importane che ci provi perché la ripetizione porterà sicuramente al successo. Gratifichiamo il tentativo non il successo dell’esercizio. Lo gratifichiamo con questo entusiasmo che le famiglie e noi allenatori ci mettiamo applaudendo il tentativo del bambino. Il bambino in questo modo si sente molto gratificato e quindi invogliato a continuare.
Chi sono gli allenatori?
Al momento io e Kelly; stiamo formando dei nuovi coach. L’anno scorso ne avevamo altri ma purtroppo si sono trasferiti fuori Piacenza. Ci siamo rimessi in gioco noi due con degli assistenti che un domani diventeranno coach.
Come si fa a diventare coach di rugby tots?
La formazione dei coach è rigida. Devono seguire anche il corso di pronto soccorso pediatrico, avere la fedina penale pulita. Ci affiancano per otto settimane, seguono lezioni teoriche su Internet e poi compiono la parte finale a Londra dove ha sede la casa madre del rugby tots e dove c’è Greg, il capo di tutti i coach, quello che per primo ha iniziato questa attività, che è mondiale e coinvolge migliaia di bambini. Gli inglesi hanno indubbiamente una cultura sportiva molto più avanzata della nostra. Per fare un esempio le loro società di rugby tots hanno, ciascuna, 700-800 iscritti.
A Piacenza, lo scorso anno (che era anche il primo) quanti bimbi avete avuto?
Un centinaio in tutta la provincia. Abbiamo attivato corsi a Piacenza, Fiorenzuola, San Nicolò, Vigolzone e abbiamo continuato l’attività in centri estivi a Piacenza e Vigolzone.
Quest’anno abbiamo intenzione di allargare ulteriormente le attività portando il rugby tots a Gossolengo, Pontenure, Ponte dell’Olio, Borgonovo, Castel San Giovanni e Carpaneto. Chiaramente l’attivazione di nuovi corsi è legata all’utenza, a come viene accolta la proposta che noi solitamente facciamo conoscere con degli open day. Come dicevo prima non vogliamo entrare in competizione con le squadre di rugby che già esistono nei vari paesi della provincia ma anzi essere complementari, collaborare con loro.
Siete una sorta di corso propedeutico al rugby?
Si esatto. Alcuni dei bambini che lo scorso anno hanno frequentato il nostro corso a Fiorenzuola quest’anno sono entrati nel mini rugby, under 6, del Val d’Arda. Magari succederà lo stesso, quest’anno a Gossolengo dove i bimbi più grandi potrebbero poi proseguire l’attività nel Gossolengo Rugby.
Vogliamo essere una risorsa per il territorio, per le famiglie e per le società sportive. Se anzi hanno dei coach o degli assistenti che vogliono avvicinarsi a questa disciplina per i più piccoli … sono i benvenuti. Perché è una attività che può anche offrire opportunità di lavoro a ragazzi energici ed estroversi, in grado di coinvolgere i più piccini.
Quanto dura ogni lezione?
Dipende dalle fasce di età. Dai due anni ai tre anni e mezzo un incontro dura 30 minuti. Lo scopo è quello di divertire i bambini, facendogli imparare tra l’altro anche i colori e i numeri. E’ una questione di concentrazione. Tempi più lunghi li porterebbero ad annoiarsi. Invece le sessioni con i bimbi più grandi durano 45 minuti.