27° edizione de “L’ultimaprovincia”, teatro e circo si fondono grazie ai Manicomics

Un carrozzone che si dilungherà lungo le valli della nostra provincia, dalla prima all’ultima. L’ultimaprovincia per stessa volontà dei Manicomics, organizzatori della kermesse, è “un Festival anomalo”. Quest’anno alla 27° edizione saranno toccate 13 piazze differenti che ospiteranno spettacoli circensi e di teatro, o una fusione di questi. Presentazione stamattina in Provincia alla presenza di delegazione dei 9 Comuni interessati più Patrizia Calza, vicepresidente della Provincia e sindaco di Gragnano, Paolo Pisi, cofondatore della Cooperativa Manicomics e direttore artistico della manifestazione e Agostino Bossi per la direzione tecnica. “Siamo felici di presentare questa manifestazione in un periodo importante per Manicomics, – sottolinea Pisi -, abbiamo ricevuto un finanziamento triennale importante dal MIBACT, un riconoscimento da parte del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo, ndr) che ci permette di programmare al meglio il futuro”. Saranno 15 gli spettacoli più 2 repliche, cui va aggiunto un workshop reso possibile da un finanziamento della Fondazione Piacenza e Vigevano, diviso in due percorsi.

Si inzia il 17 agosto a Bobbio con Tra le scatole, uno spettacolo in bilico tra giocoleria e corda molle, si sposterà poi a Gragnano, Piacenza, Podenzano, Ponte dell’Olio, Rivergaro, Rottofreno, Travo e Vigolzone.

A concludere, tra il 28 e il 30 settembre in luogo ancora da definire, comunque a Piacenza, ci sarà la possibilità per un selezionato gruppo di 45 persone, di partecipare a “Juri The Cosmonaut”, spettacolo di clownerie e videomapping creato da Giorgio Bertolotti e Petr Forman (figlio di Milos), in cui si racconterà la quotidianità di un cosmonauta speciale, in modo clownesco e divertente. Si entrerà in una navicella spaziale particolare, quella dei sogni di Juri.

IL PROGRAMMA

Manicomics e L'ultimaprovincia 

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Nure: scatta il divieto di prelievi idrici da Ponte dell’Olio alla foce

Anche quest’anno la Struttura Autorizzazioni e Concessioni (SAC) di Piacenza, in collaborazione con il Servizio idro Meteo Clima (Simc) di Arpae ha avviato, all’inizio della stagione estiva, un programma di monitoraggio delle portate dei corsi d’acqua del territorio piacentino.

Si è reso necessario sospendere, con efficacia dal 8 agosto 2018, i prelievi idrici dal torrente Nure e dai suoi affluenti nel tratto compreso fra il ponte sulla SP654 in Ponte dell’Olio e la confluenza del torrente nel Fiume Po.

L’attività di monitoraggio proseguirà anche per cogliere l’eventuale estensione dello stato di criticità ad altri corsi d’acqua.

Al fine di facilitare l’attività di controllo connessa al divieto, gli utenti che prelevano a mezzo di pompe sono obbligati a rimuovere dal corso d’acqua la parte terminale delle apparecchiature di prelievo o nel caso di effettiva impossibilità, di comunicare alla SAC di Piacenza le modalità di disattivazione in modo che siano effettive e facilmente controllabili.

E’ consentito, qualora a seguito di precipitazioni si riscontri un deflusso pari o superiore al deflusso minimo vitale il prelievo solo alle seguenti tipologie di utilizzo:

1. prelievi destinati esclusivamente all’abbeveraggio di animali da allevamento;

2. prelievi destinati al lavaggio di materiali litoidi e comunque tutti i prelievi che comportano la restituzione

pressoché totale dell’acqua prelevata in corrispondenza del punto di prelievo;

3. prelievi destinati alla sola irrigazione delle colture frutti-viticole, orticole e florovivaistiche destinate alla

commercializzazione, fino a completamento dell’attuale ciclo produttivo;

4. colture in fase di impianto, entro tre anni dalla messa a dimora a terra o in vaso;

5. colture assoggettate al regime dei Disciplinari di Produzione Integrata ed ai criteri IRRINET (utenti IRRINET ad accesso registrato);

Potranno essere concesse deroghe per uso acquedottistico previa richiesta scritta del concessionario e valutazione congiunta di Arpae con il Servizio regionale competente in materia di pianificazione delle risorse idriche.

La violazione alle disposizioni del provvedimento (compresa la mancata rimozione delle parti

terminali delle apparecchiature di prelievo) è punita con la sanzione amministrativa da € 103,29 a €1.032,91, ed in caso di reiterata violazione, con la revoca immediata dell’autorizzazione a titolo provvisorio o della concessione.