Il Comune cerca sponsor per sostenere finanziariamente i progetti culturali

E’ on line, sul sito www.comune.piacenza.it , l’avviso pubblico per il reperimento di sponsor che vogliano sostenere finanziariamente – o con l’erogazione di beni, servizi e prestazioni a titolo gratuito – una serie di progetti e iniziative culturali che l’Amministrazione intende promuovere nel biennio 2018-2019. L’elenco completo, già presentato in conferenza stampa dal sindaco Patrizia Barbieri e dall’assessore alla Cultura Massimo Polledri, è pubblicato sul sito web comunale con una scheda dettagliata per ciascuna delle 17 attività proposte, unitamente al modulo di adesione e allo schema di contratto per i sottoscrittori.

Sette i progetti riguardanti Palazzo Farnese, dalla sponsorizzazione finanziaria degli eventi estivi – per comporre un calendario il cui costo complessivo stimato è di 100 mila euro – al restauro dei portoni di accesso, per una spesa totale di 7000 euro: in entrambi i casi, l’offerta minima attesa è pari a 2000 euro più iva. Tre le richieste finalizzate al miglioramento dei servizi per i Musei Civici: si accolgono sponsorizzazioni finanziarie e tecniche sia per la realizzazione di una biglietteria automatizzata (costo preventivato 15 mila euro, offerta minima attesa 10 mila euro più iva), sia per un touch screen multimediale di accoglienza ai visitatori (spesa prevista 15.000 euro, offerta minima 5000 euro più iva); si accettano contributi economici, tecnici o misti, invece, per il progetto “Ascoltiamo…i musei”, mirato a dotare la struttura museale di audioguide e radioguide per un costo complessivo di 25 mila euro, con offerta minima di 5 mila euro più iva. Due, infine, i percorsi educativi: “I ragazzi imparano l’arte”, che coprirebbe due anni scolastici per una spesa complessiva di 80 mila euro (offerta minima, 5000 euro annui più iva) e “Ceramiche… che passione!”, volto ad arricchire di un’aula didattica la nuova collezione di ceramiche (costo 15 mila euro, offerta minima per sponsor tecnici o finanziari, 3000 euro più iva).

Altri due progetti riguardano i monumenti cittadini: offerta minima attesa di 10 mila euro più iva per il restauro della statua di Gian Domenico Romagnosi, il cui costo ammonterebbe a 32 mila euro, mentre è di 5000 euro la sponsorizzazione minima che si richiede per la manutenzione dei monumenti equestri di piazza Cavalli, la cui spesa totale è pari a 15 mila euro. Mira alla produzione di materiale promozionale turistico, invece, l’iniziativa per cui si cerca in via preferenziale uno sponsor finanziario o tecnico esclusivo, che contribuisca alla copertura dei 27.500 euro necessari alla stampa di 50 mila mappe a strappo, 30 mila mappe ripiegate, 20 mila brochure, 10 mila copie di ciascuno dei diversi itinerari culturali di visita alla città e 1500 shopper “Piacere, Piacenza”.

Sette, infine, i progetti dedicati alla valorizzazione del sistema bibliotecario, di cui tre biennali: l’incremento delle collezioni librarie, per un costo annuo di 28 mila euro – frazionabili in lotti da 2000 euro più iva per l’acquisto di nuovi volumi destinati alle diverse biblioteche comunali – e “L’edicola in biblioteca”, che prevede 5000 euro annui per quotidiani e riviste da mettere a disposizione degli utenti, con offerta minima attesa di 2000 euro annui più iva. A questi si aggiunge “Diventare grandi lettori in biblioteca”, per i laboratori della sezione Ragazzi e il premio Giana Anguissola: costo totale 40 mila euro annui, con offerta minima attesa di 10 mila euro più iva.

Due i progetti per migliorare la dotazione tecnologica: dai nuovi impianti audio-video per il salone monumentale e per la sala Balsamo della Passerini Landi (spesa complessiva 15 mila euro, con offerta minima pari all’acquisto di un impianto o alla somma corrispondente), alla fornitura di 21 computer portatili per la nuova aula didattica della Passerini Landi, con offerta minima attesa di 5000 euro più iva (pari a 10 computer), a fronte dei 10.500 euro necessari. Sono destinati alla mostra sulla storia della pubblicità a Piacenza, infine, i 10 mila euro per cui si richiede un’offerta minima di 5000 euro più iva, mentre è di 5000 euro complessivi – valore pari a quello dell’offerta minima, economica o tecnica – la spesa per gli arredi esterni del cortile centrale della biblioteca Passerini Landi.

L’avviso a manifestare il proprio interesse è rivolto a soggetti pubblici o privati (persone fisiche o giuridiche), associazioni senza scopo di lucro, ma anche a soggetti privati che partecipino in qualità di “collettori di sponsor”. Gli importi indicati come offerta minima attesa non sono vincolanti ai fini dell’adesione, ma per ragioni tecniche l’Amministrazione comunale si riserva di non considerare ammissibili le proposte di sponsorizzazione inferiori a 500 euro. Nella scheda specifica per ogni iniziativa è indicato il termine entro il quale far pervenire la propria proposta.

Per ulteriori informazioni, è possibile rivolgersi ai seguenti recapiti: 0523-492664 o daniela.tagliaferri@comune.piacenza.it per le iniziative riguardanti Palazzo Farnese, i monumenti equestri di piazza Cavalli e quello di Gian Domenico Romagnosi; 0523-492651 o daniela.tansini@comune.piacenza.it per il materiale turistico promozionale; 0523-492431 o graziano.villaggi@comune.piacenza.it per il sostegno al sistema bibliotecario. 

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Il direttore di Africa Mission in Uganda per visitare i progetti in corso

Si è svolto dal 23 gennaio al 18 febbraio il 34esimo viaggio in Uganda del direttore del Movimento Africa Mission.

Carlo Ruspantini è partito accompagnato dalla moglie Cristiana, da Carlo Antonello, presidente di Cooperazione e Sviluppo e da alcuni amici vicini al Movimento. Nonostante non sia il primo, ogni viaggio regala emozioni diverse, gli occhi e il cuore vedono con uno spirito sempre nuovo ciò che ci circonda. Così, nella sede di Piacenza durante questo mese sono arrivati i racconti in diretta, le testimonianze, le immagini di ciò che i responsabili dell’Organizzazione piacentina vivevano sulla propria pelle. Un viaggio a tappe, con la visita ai numerosi progetti che AMCS sostiene.

Prima Tappa, Great Valley School: la scuola di Bosco Lusagala, giovane uomo di origini ruandesi, scampato al genocidio e accolto in Uganda dove vive tutt’ora con la sua famiglia. Una storia di rivincita e di speranza. Carlo Ruspantini racconta: “Una struttura che porta speranza in uno slum dove, quando lo attraversi, incontri una miseria (quello stato che va ben oltre la povertà) che mette seriamente in discussione le tue certezze sulla vita e sui valori che noi uomini siamo capaci di vivere e sulle relazioni solidali che siamo capaci di instaurare. Poi quando entri quell’oasi di speranza che è la scuola primaria di Bosco, in cui oltre 700 bambini imparano ad avere fiducia in sé stessi, nelle proprie capacità e quindi nella possibilità di guadagnarsi un’esistenza più dignitosa, allora riacquisti fiducia nell’essere umano e nella necessità di lottare per un mondo più solidale, basato sull’amicizia e non sul profitto.Ci sono dei sorrisi e degli sguardi disarmati e disarmanti che ti riconciliano con la vita. Ma è proprio qui che puoi trovare della gente incredibile, che se pur provata nel corpo e nello spirito da una miseria che toglie dignità, è capace di sorriderti con uno sguardo che trasmette una curiosità gioiosa e un senso di umanità che riaccende in te la voglia di lottare per la speranza, per essere testimoni di un mondo possibile”.

Seconda Tappa: Distretto di LIRA. Visita all’ex lebbrosario di Alito dove è in corso il progetto nel settore agricolo e di formazione: “Investire nei giovani: istruzione, competenze e impiego”, un progetto tanto desiderato che vede protagonisti circa 300 giovani agricoltori. “Non mancano le difficoltà perché l’obiettivo del progetto è dare istruzione tecnica ad una generazione che non ha potuto partecipare attivamente ai corsi scolastici, le difficoltà dei candidati nel leggere e scrivere sono perciò evidenti. Ho potuto constatare che nonostante tutto i nostri collaboratori proseguono con grande entusiasmo, un impegno che ha portato alla vendita di tutto il raccolto di soia e girasole e i ricavati della vendita sono andati a finanziare lo stesso centro C&D Alito training centre, in modo che possa auto sostenersi”.

Terza Tappa: Karamoja. I progetti da visitare sono molti e le riflessioni non tardano ad arrivare, grazie anche ai tanti occhi che si incontrano.

Proprio nei giorni di permanenza nella sede di Moroto, l’Organizzazione è stata contattata per rispondere all’emergenza “returnees”, ovvero i bambini che lasciano il Karamoja per dirigersi verso i grandi centri e la capitale Kampala. Qui finiscono sulla strada, vittime di abusi, di violenze e soli. AMCS si impegna affinchè questi bambini possano tornare a casa, li segue in un percorso di ricongiungimento e reintegrazione nelle famiglie di origine.

L’arrivo dei returnees: “Pochi giorni fa Camilla e Silvia, nostre collaboratrici, ci hanno accompagnati a incontrare questo gruppo di bambini riportati in Karamoja dalle strade di Kampala. E’ stato un momento duro e toccante. Questi bambini, anche piccolissimi, mal vestiti, portano sul corpo i segni di privazioni e trascuratezza. Hanno però degli occhi profondissimi che lasciano trasparire una “maturità” che non ti aspetti. Chissà quali terribili esperienze hanno segnato le loro anime. Grazie a Camilla perché si impegna senza riserve, grazie a Silvia che pur essendo da poco in Karamoja non si tira indietro, grazie a Jannet e a tutti i collaboratori locali di Africa Mission-Cooperazione Sviluppo, che non hanno mai lasciato i bambini soli, e che lavorano senza sosta per riportarli alle loro famiglie”.

Non manca certo una riflessione sul nostro Centro Giovani dedicato a don Vittorio.

“In questo nostro viaggio abbiamo incontrato Lorenzo, casco bianco al Centro Giovani Don Vittorione di Moroto, dove è immerso “fino ai capelli” per cercare di entrare con decisione e delicatezza nella cultura e nella vita dei nostri ragazzi karimojong, per dare il suo contributo al lavoro di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo e cercare la sua “via della condivisione”, quella via che contribuisce a riempire di senso la vita di ciascuno. Con il suo impegno, e quello dei nostri collaboratori, sono stati organizzati diversi eventi tra dicembre e gennaio. A partire dalle festività trascorse insieme ai ragazzi del centro e alla lotteria organizzata per sostenere i giovani nel loro percorso di studi”.

Queste sono solo alcune delle tappe del viaggio e alcune delle riflessioni condivise. L’impegno di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo in Italia e in Uganda è molto di più. E’ possibile sostenere i nostri progetti e leggere le testimonianze dei nostri collaboratori direttamente sul sito www.africamission.org