Progetto EDUGATE, Piacenza accoglie una delegazione di insegnanti ed educatori esteri

Presentato in mattinata in Municipio il progetto EDUGATE – Multilingual teaching in early childhood education and care, alla presenza della sindaca Patrizia Barbieri, dell’assessore Federica Sgorbati e di Daniela Giorgi ed Elisa Danesi, coordinatrici pedagogiche dei nidi comunali. Il progetto, di cui il Comune di Piacenza è capofila, vede la partecipazione in veste di partner Istituti di tutto rispetto come l’Università di Goteborg, l’Università Bicocca di Milano, l’Istituto FINI di Radece in Slovenia, la Municipalità di Krasne, l’Istituto Angel di Praga il City Council di Riga.

L’obiettivo è portare il bilinguismo nel sistema dei servizi educativi/scolastici per la prima infanzia, nonchè la formazione innovativa di educatori/insegnanti volta all’apprendimento di una seconda lingua e all’implementazione della lingua inglese. Per questo progetto, della durata di 3 anni, (iniziato nel settembre 2016) la quota assegnata al nostro Comune è di 86 mila 365 euro. “Progetto importante – ha commentato la sindaca Barbieri -, soprattutto perchè molte realtà diverse si confrontano sotto il profilo pedagogico. Confronti di questo tipo ci permettono di avere conoscenze specifiche. Ringraziamo, tra gli altri, la Fondazione per il sostegno”.

Daniela Giorgi entra maggiormente nel vivo. “La formazione ha carattere interattivo, gli educatori si confronteranno su materiali didattici, utilizzando l’intera gamma delle risorse indicate (film, libri, app, ecc.), sulla base di una struttura teorica e metodologica che prevede la scrittura di 14 capitoli (due per partner), messi a punto dall’Università di Milano Bicocca. Questa pubblicazione rappresenta la traduzione operativa dei programmi didattici e del piano di lavoro già realizzati da Edugate.
In seguito gli educatori/insegnanti testeranno nelle loro sezioni/classi quanto appreso nel corso della formazione; i loro feedback saranno presi in considerazione per la redazione del testo finale sul materiale didattico per insegnanti del settore ECEC ( Educazione e cura della prima infanzia), a cura delle due Università. I temi scelti sviluppano la comprensione cognitiva e sociale dei bambini”. 30 gli educatori/insegnanti ospitati, per partecipare ad una formazione condotta dalle Università di Milano Bicocca e Gothenburg (Svezia), mirata a incrementare le conoscenze e le competenze sulle pratiche di insegnamento di una seconda lingua già dalla prima infanzia. Al gruppo di lavoro partecipano anche 5 educatrici dei servizi per l’infanzia del Comune di Piacenza (3 educatrici di nido e due del servizio 1-6 bilingue di via Sbolli). La lingua di lavoro sarà l’inglese.

Di seguito il programma delle 5 giornate a Piacenza dall’ 8 al 12 ottobre:

8 Ottobre 2018

9.30-10.30 Accoglienza e registrazione dei partecipanti.
Caffè di benvenuto.

10.30-11.30 Discorso di benvenuto da parte dei rappresentanti del Comune di Piacenza.
Presentazione del programma LTTA.
Breve presentazione dei partecipanti, del loro ruolo professionale e dei servizi in cui lavorano (massimo 5 minuti per ogni intervento).

11.30-12.30 Aggiornamento sulle attività del progetto: breve descrizione delle attività e degli Intellectual Otuput finora realizzati e presa visione degli sviluppi in programma – InEuropa.

12.30-13.00 Discussione e domande.

13.00-15.00 Pausa pranzo.

15.00-17.00 Breve sintesi del Programma Educativo e del Piano di lavoro (O3): l’insegnamento precoce della L2, la partecipazione attiva dei bambini, risultati – Università di Goteborg.

9 Ottobre 2018

9.30-13.00 Workshop sul materiale didattico per le insegnanti ECEC (O4): comprensione linguistica e meta-linguistica e conoscenza attraverso translanguaging – University of Goteborg.

13.00-14.30 Pausa pranzo.

14.30-16.30 Presentazione del Materiale Didattico per le insegnanti ECEC (O4) e del lavoro condotto dai partners EDUGATE – Università di Milano-Bicocca.

16.30-18.00 Introduzione del lavoro di gruppo con la supervisione dell’Università Milano- Bicocca.

10 Ottobre 2018

9.00-11.00 Visita ad un Servizio Educativo di Piacenza.

11.30-13.00 Lavoro di gruppo e scambio tra le insegnanti a proposito della sperimentazione dei materiali didattici in ciascun Paese.

13.00-15.00 Pausa pranzo.

15.00-16.00 Visita ad un Servizio Educativo di Piacenza.

16.30-18.30 Visita alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e presentazione del progetto educativo “Ritratto e auto-ritratto”.

11 Ottobre 2018

9.30-11.30 Scambio tra le insegnanti a proposito della sperimentazione dei materiali didattici in ciascun Paese.

12.00-13.00 Visita al Museo Civico di Palazzo Farnese.

13.00-15.00 Pausa pranzo.

15.00-16.30 Visita alla Biblioteca “Elefante che legge” per la presentazione di tecniche narrative innovative destinate alla prima infanzia: progetto a cura della Cooperativa Aurora Domus.

20.00 Cena – posto da definire.

12 Ottobre 2018

9.30-11.30 Presentazione dei risultati del lavoro sul Materiale Didattico per gli insegnanti ECEC (O4) – con la supervisione dell’Università di Milano-Bicocca.

11.30-12.00 Conclusione e valutazione finale del LTTA.




Il progetto Edugate compie un anno

Primo anno di attività per il progetto europeo Edugate, finanziato dal programma Erasmus +, che vede il Comune di Piacenza capofila di una rete internazionale di cui fanno parte l’Università Bicocca, l’Università di Goteborg, l’istituto Angel di Praga, la municipalità di Krasne in Polonia, il Comune di Riga e l’Istituto Fini di Radece, in Slovenia. Di durata triennale, il focus è sull’analisi del bilinguismo nel sistema dei servizi educativi e scolastici per la prima infanzia e sulle strategie di formazione innovativa per educatori e insegnanti, allo scopo di favorire l’apprendimento di una seconda lingua e dell’inglese.

Progetto Edugate
Foto Lunini

Progetto Edugate
Foto Lunini

A tracciare il bilancio dei primi dodici mesi di ricerca, un seminario organizzato dall’Amministrazione comunale all’auditorium Sant’Ilario e rivolto in particolare agli educatori e coordinatori di servizi per l’infanzia, in cui si è approfondita anche l’attività del Polo sperimentale per la fascia 1-6 anni di via Sbolli, operativo dall’aprile scorso e facente parte anch’esso – per la metodologia improntata al bilinguismo – del progetto Edugate. A parlarne Elena Foletti, responsabile dei Servizi per l’Infanzia comunali, e gli educatori in servizio presso la struttura, accanto alle  dirigente dell’Unità di progetto Servizi educativi e Giovani Giuseppe Magistrali, alle coordinatrici pedagogiche dei nidi comunali Elisa Danesi e Daniela Giorgi, nonché ad Anna Bolzoni, già responsabile dei Servizi comunali per l’Infanzia, che ha avviato il progetto.

Dopo il saluto introduttivo dell’assessore ai Servizi Sociali Federica Sgorbati, si è fatto il punto sull’andamento della ricerca. Sono 165 gli insegnanti ed educatori coinvolti complessivamente nei diversi Paesi del network, di cui oltre la metà con più di dieci anni di esperienza lavorativa: il 74% attribuisce un valore elevato all’educazione bilingue, mentre solo il 4% teme che possa generare confusione nei bambini. Le percentuali si ribaltano laddove vengono registrati ritardi linguistici, caso in cui si ritiene preferibile l’esposizione a un unico idioma. In media, si rileva la presenza di bambini stranieri nell’86% delle sezioni scolastiche italiane analizzate, scendendo al 76% nelle classi svedesi. Un punto nodale che accomuna le diverse realtà analizzate è il bisogno di un approccio multiculturale per comunicare con i genitori stranieri, così come l’importanza di azioni che valorizzino le lingue madre.

Per quanto riguarda le famiglie cui è stato somministrato il questionario che costituisce il fulcro del progetto, sono in totale 170 i genitori di madrelingua maggioritaria del Paese di residenza, mentre 129 madri e padri stranieri che parlano in prevalenza altre lingue madre. Il 93% dei genitori interpellati valuta positivamente l’educazione bilingue, con la sola differenza che in Polonia e Slovenia l’orientamento è di iniziare dopo i tre anni di età, mentre in tutti gli altri Paesi si ritiene più proficuo un avvio precoce al bilinguismo.

Il progetto ha sinora consentito anche di raccogliere una serie di buone pratiche – metodi di insegnamento, attività di coinvolgimento, screening del linguaggio – mirate a favorire sia l’apprendimento dell’inglese come seconda lingua, sia l’acquisizione della lingua maggioritaria da parte dei bambini stranieri.