Al via la raccolta fondi per la costruzione del monumento intitolato alle Mondine Piacentine

La Provincia d’intesa con il Comune promuoverà una raccolta fondi finalizzata alla realizzazione del monumento alle mondine, in ricordo delle vittime del ponte di Boffalora, il cui progetto sarà realizzato dagli studenti del liceo artistico “B. Cassinari”.
E’ stato annunciato nel corso di una conferenza stampa questa mattina presso la sala giunta dell’Amministrazione provinciale, presenti il presidente Francesco Rolleri, il sindaco Patrizia Barbieri, la dirigente del liceo artistico Cassinari, Sabrina Mantini e Paolo Briggi, ex consigliere provinciale allora 18enne, miracolosamente sopravvissuto alla tragedia della Boffalora, quando un camion, con a bordo i lavoratori diretti nel vercellese per la campagna della raccolta del riso, partito la mattina da Ruffinati in alta Valtrebbia, usciva di strada all’altezza del rio Boffalora, tra San Salvatore e Bobbio, e si inabissava nel Trebbia. Morirono nel 1956, 12 mondine e tagliariso, mentre 8 furono i feriti: “Vogliamo realizzare un monumento – ha detto Rolleri – che sarà collocato a La Verza, nei giardini dedicati proprio alle mondariso, per questo inizieremo una raccolta di fondi per realizzare l’opera, che potranno essere destinati al seguente conto corrente IT 33H 0623012601000030718008, intestato alla Provincia di Piacenza, indicando come causale “Monumento Mondine”, attraverso il coinvolgimento dei Comuni del territorio, le associazioni, gli enti, le aziende che potrebbero fungere da partner ma anche i singoli cittadini”.

Ha aggiunto Patrizia Barbieri: “Un modo – questo – per coniugare passato e presente, storia e memoria: gli studenti raccolgono il testimone del ricordo, e sicuramente faranno del loro meglio. L’impegno di Paolo Briggi in tal senso è stato notevole e il coinvolgimento del liceo Cassinari, senz’altro importante. Mi auguro che questa iniziativa possa raggiungere al più presto l’obiettivo per la realizzazione dell’opera”. Particolarmente lusingata Sabrina Mantini, fresca di nomina alla guida del “Cassinari”: “Siamo onorati – ha detto – anche in passato abbiamo dato il nostro contributo alla comunità, vedremo di fare del nostro meglio, per noi si tratta di una prova importante”.

Anche Briggi è parso molto soddisfatto. Da anni il suo impegno per giungere a capo di quest’opera è emblematico: “L’opera – ha detto – avrà lo scopo di non dimenticare il passato, e in particolare le 14mila mondariso che, negli anni Cinquanta, ogni estate partivano dai vari Comuni del Piacentino, per lavorare in risaia per poche lire e qualche sacchetto di riso. Una vita difficile per la generazione uscita dalla guerra, alla ricerca di una ripresa economica che sarebbe sì arrivata, dopo sacrifici e fatiche”. 

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San Giuseppe Operaio lancia la raccolta fondi per gli sfollati di Genova

E’ passata quasi una settimana dal tremendo crollo del ponte Morandi a Genova e le iniziative di aiuto nei confronti delle famiglie dei deceduti e degli sfollati continuano. Anche Piacenza si sta rimboccando le maniche: la parrocchia di San Giuseppe Operaio ha infatti lanciato oggi, durante una messa, una raccolta di fondi che verranno consegnati alla parrocchia di San Bartolomeo della Certosa. Siamo già arrivati a circa 1000 euro, ma è ancora possibile rivolgersi a San Giuseppe Operaio o direttamente a don Stefano Segalini (numero tel. 338 9187863) per il proprio contributo fino a giovedì. Infatti nel weekend prossimo ci spiega don Stefano, “con alcuni parrocchiani che vorranno venire andremo direttamente a Genova a consegnare quanto raccolto“. Il denaro verrà consegnato o al parroco don GiannAndrea Grosso o al curato don Andrea Carcasola.

La parrocchia di San Bartolomeo della Certosa è quella che ospita una parte degli sfollati, arrivati ormai a 600, anche se già domani si spera che possa venire consegnato ad alcuni un alloggio temporaneo. “Anche il solo fatto di andarci e vedere con i propri occhi quello che sta succedendo – sottolinea don Stefano -, è un’esperienza che rimane impressa. E poi è significativo perchè la Chiesa deve essere vicina alla gente: una raccolta tra un mese sarà comunque utile, ma chi ha fame adesso non può aspettare“.

Anche per la gente in un momento così particolare in cui mai siamo stati subissati da notizie negative, qualcuna positiva, può essere una buona medicina – aggiunge –, è inutile prendere la strada del rancore. La prima cosa che abbiamo pensato davanti a questi fatti è a chi dare la colpa, senza pensare ai morti e ai loro familiari. La giustizia è giusto faccia il suo corso, ma non restituirà i morti. Se ci lasciamo prendere dalla pancia, dall’impulso, diventa una guerra d’odio“. Di pancia invece don Stefano ha deciso di lanciare questa raccolta, che ha trovato il consenso della comunità. “Qualcuno preso alla sprovvista ha detto che li avrebbe portati, spero che si aggiungano altri sostenitori. Esistono gesti concreti, che possono dare una mano, senza pregiudizi, trasparenti“. 

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Torneo di calcio balilla per finanziare un cortometraggio sulla disabilità

Serata davvero speciale quella in programma sabato 24 febbraio presso il Tuxedo Beer House in via Colombo 101. Il locale ospiterà infatti un torneo di calcio balilla coppie. Visto che i fondi raccolti serviranno a finanziare un cortometraggio incentrato sulla disabilità ed intitolato “Senza peccato” i giocatori saranno invitati a giocare seduti su sedie a rotelle. Per informazioni ci si può rivolgere direttamente al Tuxedo. La quota di iscrizione al torneo sarà di 5 € a persona.