Il call center del verde non convince Rifondazione. La Polizia Locale scopre potature sotto l’erba a Montale

I nuovi call center varati dalla Giunta perchè i cittadini possano segnalare “anomalie” riguardanti il verde pubblico dividono l’opinione pubblica. Critica anche Rifondazione Comunista, che in una nota sottolinea come tali funzioni siano “superflue”.

“Come si è potuto leggere sui principali mezzi d’informazione locali, il Comune ha finalmente trovato – dopo diversi (troppi?) mesi e indagini – la soluzione al problema della gestione delle aree verdi cittadine. Il Servizio Infrastrutture ha infatti, attivato prontamente un call center a cui ogni cittadino potrà rivolgersi per segnalare le aree che necessitano di manutenzione e indirizzare gli interventi a tutela del verde pubblico.

Ottima iniziativa da parte della Sindaca e della sua giunta, ma come Rifondazione Comunista vorremmo dare un suggerimento alla Barbieri: noi capiamo benissimo che il lavoro senza sosta della Giunta costringa i suoi membri a un esilio forzato nelle stanze di Palazzo Mercanti, ma invitiamo comunque i consiglieri di maggioranza, la Sindaca e i vari assessori a farsi un giro per Piacenza.

In tal modo si accorgerebbero che le funzioni del call center appena attivato sono del tutto superflue, perchè il problema del’incuria non riguarda solo alcune aree verdi (parchi, aiuole, sgambamenti per i cani, campo giochi, eccetera…), bensì TUTTE le aree verdi cittadine. Di conseguenza non servono segnalazioni di alcuna sorta, ma organizzare solo un intervento serio che sistemi una volta per tutte il degrado in cui riversa la nostra città”. 

La Polizia Locale trova rami provenienti da potature smaltiti in modo non  corretto

Nel frattempo si aggiungono nuovi fatti di cronaca alla situazione di per sè “spinosa” del verde cittadino. Un blitz del Nucleo Ambiente della Polizia Locale, dopo le segnalazioni di alcuni cittadini, ha trovato sotto l’erba secca i residui delle potature provenienti da viale Patrioti. A quanto sembra alcuni operai di una delle ditte incaricate della manutenzione del verde anzichè smaltire i cosiddetti polloni (i rami che crescono alla base del tronco) come rifiuti, seguendo le apposite procedure, li avrebbero gettati in unìarea verde di Montale. Del fatto è stata informata la Procura che dovrà stabilire se siano stati commesse irregolarità o reati.

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Rifondazione Comunista contro il “Ministro del Terrore” Matteo Salvini domani sera a Castel San Giovanni

Matteo Salvini nella serata di domani è atteso a Villa Braghieri, Castel San Giovanni, per chiudere la sua campagna elettorale prima del silenzio in attesa dei risultati delle Europee, vero spartiacque sia nel Parlamento Europeo che in Italia. Il coro dei manifestanti contro il Ministro dell’Interno comincia a farsi sempre più rumoroso in questi ultimi scampi di campagna elettorale, si vedano le manifestazioni civili con gli striscioni e non solo.

Anche Piacenza avrà la sua manifestazione, a cui parteciperanno singoli, associazioni  e rappresentanti locali di partiti, come Rifondazione Comunista, che in una nota precisa:

Il Partito della Rifondazione Comunista di Piacenza aderisce convintamente al presidio organizzato per venerdì 24 maggio dagli antifascisti piacentini a Castel San Giovanni. Venerdì sera il Ministro del “Terrore” Matteo Salvini sarà in visita alla cittadina piacentina per concludere la propria campagna elettorale in vista delle Elezioni Europee di questa domenica.

Venerdì sera saremo a Castello per dimostrare a Salvini che Piacenza rifiuta le sue parole d’ordine incentrate sull’odio verso il diverso e verso i poveri. Da sempre siamo a difesi delle classi più povere, degli sfruttati e degli ultimi e di conseguenza siamo i primi nemici di coloro che incitano alla violenza contro l’altro e faremo di tutto perchè chi porta avanti politiche razziste non possa agire liberamente. Per questo ci troveremo alle 19 a Castel San Giovanni in via Emilia 62 per contestare Salvini e le sue politiche dannose per il Paese, e lo faremo assieme a tutti i piacentini che si riconoscono nell’antirazzismo e nell’antifascismo per dimostrare che pure Piacenza è antileghista!

La Segreteria Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Piacenza

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Rifondazione Comunista dura nei confronti del sindaco Barbieri sul verde: “Le parole non bastano”

Il verde pubblico continua a far discutere. Dopo le dichiarazioni della sindaca Barbieri in cui si mostrava “mortificata” per la situazione in quanto il verde e l’ambiente ricoprono un ruolo principale all’interno dell’Amministrazione, arriva la dura risposta di Rifondazione Comunista – Circolo Rosa Luxemburg di Piacenza.

“Leggiamo le sue dichiarazioni in cui ammette che da giorni la Giunta starebbe indagando sulle responsabilità dei ritardi e che sarebbero già in moto squadre d’emergenza per risolvere le situazioni più critiche. Ma queste parole non bastano affatto.

Come circolo piacentino di Rifondazione Comunista vogliamo far notare alla sindaca che la manutenzione del verde è un’attività ordinaria e che il Comune avrebbe dovuto prevedere da mesi al taglio dell’erba, senza aspettare che i cittadini si lamentassero dello stato di abbandono in cui sono lasciate tale aree. Sentir parlare di accertamenti di responsabilità, poi, è ancor più ridicolo perché le responsabilità sono palesi a tutti. Se “l’amministrazione ha sempre inteso porre grande attenzione ai temi del verde e dell’ambiente”, come dice la Barbieri stessa, perché ha ignorato il problema della gestione delle aree verdi fino a farle collassare? Forse era troppo impegnata a soddisfare i desideri dei palazzinari con grandi colate di cemento? O, al meglio, è solo incapace di gestire questa città?

Queste domande le poniamo alla sindaca Barbieri sperando di ottenere una risposta seria questa volta, scaricare le proprie responsabilità è solo un atto vile e indegno del ruolo da lei ricoperto”. 

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Rifondazione Comunista punta il dito contro le Forze dell’Ordine per la gestione del corteo del 25 aprile

Coda polemica alle celebrazioni piacentine per il 25 aprile. In un comunicato  il Partito di Rifondazione Comunista denuncia il quello che secondo loro sarebbe stato un “vergognoso comportamento” tenuto dalle forze dell’ordine durante il corteo del 25 aprile. Agli eredi del partito comunista “non è andato giù” il fatto che ilcorteo sia stato diviso in due parti.

Ecco il comunicato integrale di Rifondazione.

“La decisione di spezzare in due tronconi il corteo stesso e isolare i Compagni e le Compagne del collettivo Controtendenza si tratta di un atto intimidatorio  – afferma la Segreteria provinciale – che nulla ha a che fare con il clima che si è respirato durante l’intera giornata. Come Segreteria Provinciale condanniamo l’operato di Polizia e Carabinieri, esprimendo la piena vicinanza a tutte le persone alle quali è stato momentaneamente impedito di manifestare liberamente. Contemporaneamente, però, vogliamo sottolineare il comportamento del resto dei manifestanti che, immediatamente, sono intervenuti perché il corteo ripartisse nonostante l’azione delle forze dell’ordine.
È inaudito che si tenti di impedire la regolare celebrazione della Festa della Liberazione dal nazifascismo. La ridicola sceneggiata a cui abbiamo assistito ci descrive chiaramente da quale parte stanno le istituzioni cittadine!”

Il sindaco Patrizia Barbieri, in serata, è intervenuta definendo quello di Rifondazione un “insensato attacco verbale” (leggi qui)

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Rifondazione Comunista: “il Fascismo va cacciato nel buio della storia da cui proviene”

Sugli striscioni inneggianti alla Marcia su Roma (vedi altro articolo) interviene, con un comunicato di netta condanna, Rifondazione Comunista. questo il testo

“Ci risiamo, come ogni 28 ottobre spuntano sul nostro territorio i soliti striscioni inneggianti alla Marcia su Roma. Nella notte tra sabato e domenica, a Piacenza, Fiorenzuola e Castel San Giovanni, sedicenti fascisti hanno sporcato la nostra Provincia con slogan inneggianti al fascismo e all’impresa mussoliniana che ci portò a un ventennio di dittatura, fame, morte e distruzione.

Già la storia sconfisse quell’ideale che oggi tenta di riaffacciarsi all’interno della nostra società e occi, così come già 73 anni fa, noi siamo pronti a sconfiggere il fascismo. La Federazione Provinciale di Rifondazione Comunista denuncia pubblicamente l’azione di questi individui che coperti dal buio della notte si sono resi protagonisti di un atto che viola apertamente la Costituzione nata dal sangue dei nostri padri e dei nostri nonni. Gli striscioni rinvenuti macchiano l’anima democratica di tutta la Provincia, a pochi giorni dalla risoluzione votata dal Parlamento Europeo (e voluta dalla nostra Europarlamentare Eleonora Forenza) che esorta ogni Paese a contrastare con maggiore severità il proliferare di gruppi neofascisti e neonazisti. In piena condivisione con tale voto Rifondazione si impegna, come abbiamo sempre fatto, a sostenere ogni iniziativa antifascista nella nostra città e a ricacciare ogni fascismo nel buio della storia da cui proviene”.

La Segreteria Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Piacenza