Rifugiato, residente a Piacenza, aggredisce ragazza di 23 anni in stazione a Fidenza

E’ un nordafricano di 35 anni, residente a Piacenza con un permesso “per motivi umanitari” l’uomo che ha aggredito, ieri in stazione a Fidenza una 23enne residente a Milano. La giovane, dopo una visita ai parenti, attendeva il treno al binario, quando attorno alle 15 è stata aggredita, insultata, colpita da sputi ad opera dell’uomo senza alcuna motivazione. Il tutto è avvenuto  sotto lo sguardo attonito di pendolari e viaggiatori. L’aggressore è poi salito su un treno diretto a Piacenza.

Mentre la ragazza, sotto shock, veniva accompagnata al Pronto Soccorso di Vaio, alcuni passeggeri hanno allertato i carabinieri che, con l’aiuto di alcuni testimoni, hanno individuato l’uomo e lo hanno fermato all’arrivo nella nostra città: è stato denunciato per lesioni e violenza privata, mentre sono in corso verifiche sul suo status di rifugiato.




Nigeriano, arrestato a Piacenza per spaccio. Era libero ed ha commesso tre rapine a Parma

Era stato arrestato per spaccio nel settembre del 2016 ai Giardini Margherita di Piacenza un 27enne, nigeriano, in Italia con un permesso di soggiorno per motivi umanitari.
Gli agenti delle volanti lo avevano trovato con la marijuana nascosta negli slip. Condannato era però rimesso in libertà e nei suoi confronti era scattato (solo) l’obbligo di dimora nella nostra provincia, così come in quella di Parma (non rispettato).
A distanza di un anno è finito nuovamente in manette, questa volta con l’accusa di essere l’autore di ben tre rapine, due compiute ai danni di altrettante coppie di giovani al Parco Ducale di Parma ed una con vittime i camerieri di una nota pizzeria del centro di Parma, usciti per fumarsi una sigaretta.
L’uomo avrebbe agito con almeno un complice, dileguandosi in bicicletta dopo tutti i colpi. Alto un metro e ottantacinque, fisico massiccio, il nigeriano avrebbe utilizzato un coltello per minacciare le sue vittime ed in una delle due rapine nel Parco Ducale avrebbe ripetutamente colpito in volto un ragazzo (studente ucraino del locale conservatorio) procurandogli ferite guaribili in 21 giorni.
Ad individuarlo, dopo lunghe indagini (e sulla scorta delle testimonianze), i carabinieri che lo hanno notato mentre bighellonava in prossimità di un free-shop. I militari lo hanno fotografato ed hanno mostrato gli scatti alle vittime che lo hanno tutte riconosciuto. E’ stato arrestato vicino alla stazione poco prima che, in treno, lasciasse la città.