A Piacenza è arrivato Il Gustibus, mezzo che unisce sala ristorante a sala meeting

Siete in città con i vostri amici e non sapete dove andare a mangiare, i posti sono tutti pieni e siete presi dall’angoscia del posto a tavola? L’ideale sarebbe che la tavola venga da voi, come nel caso de Il Gustibus, progetto nato 5 anni fa con lo scopo di organizzare meeting e, allo stesso tempo, creare una vera sala ristorante. Oggi si trovava a Piacenza sul Pubblico Passeggio, creando una certa curiosità tra i passanti. Piano terra adibito a cucina con forno a vapore, lavandini con acqua calda, piano cottura ad induzione, forno a microonde, frigoriferi, piani di lavoro per due cuochi, salivivande, toilette, 4 posti passeggeri per lo staff, mentre il piano superiore è adibito a sala ristorante o sala riunioni con 10 tavoli da 4 e relative poltrone, piano regia, piano di lavoro con mobili di supporto per le vettovaglie, frigorifero di servizio, salivivande.

Questo esemplare unico in Europa dispone anche di un rimorchio attrezzato per trasporto vivande in appositi freezer / frigoriferi, spazio per trasporto di 2 gazebo da 6×4 metri ciascuno e n. 10 tavoli da 1,50 metri con relative 100 sedie rivestite in cotone bianco e un gruppo elettrogeno da 60 KW sistemato su un furgone indipendente. Insomma in pochi metri quadrati tutto quello che si può chiedere per una serata in compagnia, degustando buon cibo e pianificando meeting. Per info noleggio@chiesaviaggi.it

 

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Cinque lavoratori in nero in un ristorante della Val Tidone

Nell’ambito di un’ampia azione investigativa delle Fiamme Gialle piacentine, finalizzata al contrasto  del lavoro  nero  e  irregolare, i  militari  della  Tenenza della   Guardia   di  Finanza   di   Castel   San   Giovanni   hanno   effettuato   un intervento nei confronti di una società situata in  Val  Tidone ed operante nel settore della ristorazione.

Nel corso dell’attività ispettiva oltre  ai  due  soci, sono state identificate ulteriori  sei  persone  intente  al  lavoro,  cinque  delle  quali risultate  completamente  “in  nero”,  poiché  non vincolate  da  alcun  tipo  di rapporto  contrattuale  né  da  alcuna  comunicazione  preventiva al  centro per l’impiego.

Conseguentemente, è stata avviata la procedura per l’irrogazione della maxi-sanzione, che va da un minimo di € 1.500,00 ad un massimo di € 9.000,00, per  ogni  lavoratore “in nero”, ai  sensi  della  normativa  di  settore,  da  ultimo modificata dal D.Lgs n.151/2015.

Poiché i 5 lavoratori non riportati nelle scritture o altra documentazione obbligatoria,sono  risultati superiori al 20% del  totale  degli  occupati  presenti sul luogo di lavoro il giorno dell’intervento,  è stato interessato l’Ispettorato Nazionale del Lavoro competente al l’emissione  del  provvedimento sospensivo dell’attività previsto dall’art.14 del D.Lgs n.81/2008.

All’esito del controllo l’imprenditore ispezionato ha avviato le  procedure  di regolarizzazione  delle  posizioni  lavorative,  provvedendo  ad  assumere  tutti  e cinque i dipendenti in precedenza irregolari.

L’attività ispettiva intrapresa si inquadra nei compiti di polizia economica e finanziaria della Guardia  di  Finanza  a  tutela  sia  dei  lavoratori,  il  cui  impiego irregolare non garantisce alcun diritto lavorativo e

previdenziale, sia degli altri esercenti del settore che operano correttamente sul mercato e che si trovano a confrontarsi con una concorrenza sleale.