In 200 sul Facsal per ribadire il proprio NO a nuova logistica a Piacenza

Una battaglia che non si sa come si concluderà, ma senz’altro non si potrà avere il rammarico di non averla combattuta, quella della dei NO Log a nuova Logistica a Piacenza. Ieri si sono radunati circa 200 persone vicino a Respighi con una candela in mano e raccogliendo firme. A pochi metri persone passavano a pochi metri per gli ultimi acquisti in vista del Natale.

Hanno preso la parola  Paolo Veneziani e Alessandra Bosi in rappresentanza dei residenti di Roncaglia e Laura Chiappa, presidente di Legambiente Piacenza. Le invettive si sono concentrate principalmente contro il presidente di Confindustria Rota e la Giunta Barbieri. “Ha detto Rota che siamo solo rumore – ha incitato Veneziani – ma rumorosi lo siamo perchè ci teniamo alla nostra salute. E’ ora di finirla anche con la storia di quelli del No, ci siamo stufati di questa storiella. I no quando sono giusti sono sacrosanti, ma siamo quelli dei tanti si, peccato che non sono i si che vuole sentire il presidente di Confindustria, sono i si a una città più vivibile, si alle piste ciclabili, si a una città che finalmente guardi al futuro più sostenibile”.

Laura Chiappa ha sottolineato l’importanza della formula di un sit in, “e delle luci, per testimoniare la luce di speranza che ha bisogno la nostra città, che ha bisogno di trasformarsi, in una città attenta alla qualità della nostra vita. Crediamo che l’aggiunta di nuova logistica sia in controtendenza rispetto a quello che noi vogliamo. Non vogliamo che Piacenza diventi un deposito di merci. Abbiamo il diritto di avere aziende che producano merci, non che le stocchino e basta, e con un click del telefonino finiscano chissà dove. Deve essere una città che attrae lavoro da fuori, bisogna tornare alla nostra agricoltura. Chiediamo ai nostri amministratori di darci un futuro”.

“Abbiamo sentito quello che ha detto il responsabile della Caritas, che i facchini della logistica devono essere ospitati – aggiunge Alessandra Bosi -, nelle strutture perchè altrimenti devono dormire in macchina. Questo non è il futuro che vogliamo per i nostri figli, perchè se andiamo avanti così finiamo tutti nel reparto oncologico. Non possiamo pensare che la logistica non peggiori, perchè è ridicolo bloccare la città alle macchine, quando un camion inquina 25 volte una macchina. Non prendiamoci in giro, 30 mila veicoli pesanti che passano sull’A21 portano molto inquinamento anche in centro, più che sulle frazioni”.

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online




Roncaglia, opposizione compatta contro la nuova logistica

Nuovo capitolo del caso Roncaglia. Questo pomeriggio è stata convocata una conferenza stampa in cui tutta l’opposizione era riunita per il proprio NO secco a nuova logistica a Roncaglia e di Piacenza tutta, dopo che le ragioni della Consulta Territorio sono rimaste inascoltate in Commissione 2 e 4.

Ha preso la parola in apertura il consigliere Cugini (PD), che ha riportato alcune parole della maggioranza sulla polemica: “Censori del nulla, così siamo stati definiti. Questo è un modo bullo di affrontare i problemi, da noi affrontati in modo critico come è norma nelle opposizioni ma sempre supportati da dati oggettivi. Credo sia la peggior risposta che si può dare ai cittadini perchè allontana dal dare una fotografia esatta dei temi che di volta in volta sono all’attenzione del cittadino. Qui e ora, Roncaglia è l’elemento più evidente di un ragionamento esteso su che tipo di territorio vogliamo lasciare alle generazioni future e che ci deve coinvolgere tutti, a prescindere da scelte e decisioni passate che nel tempo hanno dimostrato di non essere più attuali. Ad oggi ci consentono di dare una lettura e pensare a scelte politiche diverse. Il tema di Roncaglia impatta sull’ambiente, sulla salute e su una qualità del lavoro che è ai limiti dello sfruttamento. La logistica ha sicuramente portato dei vantaggi, ma questa logistica così non va bene […]Su questa partita noi riteniamo che ci fossero le condizioni per affrontare con più prudenza questo cambio di destinazione. E’ passato sotto silenzio l’alluvione che c’è stata nel 2015. Speriamo di essere da contraltare a una forte mobilitazione di persone, perchè riteniamo sia importante ascoltare i cittadini”.

Rabuffi ha ribadito nuovamente che “siamo con i cittadini di Roncaglia, che dicono NO alla logistica. I cittadini di Roncaglia non hanno fatto nulla di male per essere accerchiati da questo abbandono dell’amministrazione di quello che dovrebbe essere un quartiere di Piacenza. La Giunta ha stravolto completamente il piano particolareggiato, è diventato ora una calamita per la logistica. […]Chiediamo al sindaco, che è l’autorità sanitaria locale, se ha a cuore la salute dei cittadini? Lo stesso primario di pneumologia ha specificato la presenza di un problema legato allo smog, siamo al terzo giorno di misure emergenziali per aver superato i livelli di Pm10. Ma siamo anche 7 giorni consecutivi di sforamento rispetto ai valori medi”. E’ stato ribadito infine che ulteriori calamità naturali possono riportare la situazione di Roncaglia “a quella di qualche anno fa, addirittura peggio”. 

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online




Roncaglia contro la logistica, incontro all’ex scuola della frazione e attivata la raccolta firme

La battaglia contro la logistica a Roncaglia è stata combattuta oggi su più fronti. Una delegazione di contestatori si è riunita davanti all’ex scuola della frazione con cartelli che recitavano “Dopo l’alluvione no al capannone”, “No al rumore, no al tumore”, “No a speculazione dopo l’alluvione” e infine “Esercitazione? Capannone? Cementificazione! …fateci capire…”. All’incontro con la cittadinanza ha partecipato Giuseppe Addabbo, responsabile Protezione Civile della Polizia del Comune di Piacenza e Roberto Santacroce, geologo dell’Ufficio Protezione Civile, i quali hanno spiegato ai convenuti (tra cui alcuni rappresentanti del Consorzio di Bonifica) come agisce la Protezione Civile e come si è svolta l’esercitazione svoltasi nella giornata di oggi lungo il Nure e il Trebbia, per testare l’efficacia del sistema.

“I rischi di esondazione di Nure e Trebbia riportano a quello che è successo nel 2015 – ha introdotto Addabbo -, Le cose che accadono dopo devono servire trovare soluzioni, per organizzarsi al meglio e prevenire nuove situazioni del genere. Oggigiorno accadono mpre più disastri ravvicinati. Un piano di protezione Civile deve essere conosciuto dalla popolazione e sempre aggiornato, così abbiamo fatto col protocollo di Protezione Civile di Nure e Trebbia, è stato inserito un nuovo sistema di allertamento, più intellegibile, costituito da 4 colori, a seconda dell’emergenza: verde, giallo, arancione e rosso. La Protezione Civile può avvisare i cittadini anche direttamente, telefonando a casa coloro che hanno mostrato interesse e si sono iscritti ad un apposito elenco”. Come spiegato da Addabbo, contemporaneamente all’incontro di Roncaglia in Prefettura si stava facendo un briefing per valutare cosa aveva funzionato dell’esercitazione e cosa no, per svolgere un servizio sempre migliore.

“L’invito è ovviamente quello di iscriversi all’elenco delle persone che la Protezione Civile può contattare per avvisarle dell’emergenza imminente”, ha sottolineato Santacroce nel suo intervento, spiegando poi cosa non fare assolutamente in casi di calamità.

Giuseppe Castelnuovo di Legambiente Piacenza – Circolo Emilio Politi ha posto l’accento sul  fatto che “la prevenzione principale ad eventi emergenziali è evitare situazioni di pericolo”, facendo riferimento alla dichiarazione di voler costruire un altro capannone di logistica nella zona di Roncaglia. “A Piacenza esiste già una piattaforma di logistica, un’altra di circa un milione e 300 mila metri quadri porterebbe l’ammontare complessivo a 4 milioni di metri quadri di logistica a Piacenza. C’è una questione relativa alla raccolta dell’acqua da considerare”. I cittadini hanno manifestato il proprio disappunto perchè pur vedendo che la situazione è ancora rischiosa, si decide di cementificare. “Un’eventuale emergenza rappresenterebbe un danno economico per la città”. E’ stata attivata anche una raccolta firme “SOS LOGISTICA”, che verranno consegnate alla Sindaca Barbieri. 

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online




A Roncaglia arriva la “pesca su strada”

A Roncaglia ha aperto i battenti un nuovo gruppo di pesca sportiva con una nuova specialità, la “pesca su strada”!

Una notizia che potrebbe ricadere senza troppi patemi nella categoria “Sport” considerando il legame con pesci e canne da pesca ma che finisce invece sotto la voce “Viabilità”.

Perché nella frazione piacentina, distante solo qualche chilometro dal cuore della città, si getta l’amo direttamente sulla Provinciale 10. Un inedito per la pesca sportiva nazionale, una novità assoluta che potrebbe forse richiamare appassionati del mulinello da ogni parte d’Italia. (Tanto per sgombrare il campo da ogni dubbio non si tratta di fotomontaggi ma immagini scattate da Mauro Minetti n.d.r.)

Certo, le strutture ricettive sono ancora da migliorare: sul cordolo nel mezzo della strada c’è spazio per una manciata di persone ma lo specchio d’acqua pare essere destinato ad aumentare di dimensioni nei prossimi mesi, richiamando così lucci e carpe dal vicino Nure.

La viabilità creativa di Roncaglia non si ferma però certo qui: già altri specchi d’acqua stanno sorgendo sulle strade secondarie della frazione. Si potrebbe pensare di creare nuovi tracciati per mountain bike. Basta infatti un breve temporale per creare percorsi ricchi di ostacoli degni dei migliori trial collinari. Il tutto restando a poca distanza dalla città.

Per la piscina? Ci si sta attrezzando. Occorre però forse il transito di qualche altro centinaio di TIR e l’afflusso di acqua dal Nure. La nuova vasca da cinquanta metri, già promessa ai tempi lontani della giunta Reggi, potrebbe sorgere in una frazione: quando il marketing territoriale corre più veloce della fantasia.