Il Pordenone accoglie gli amici a 4 zampe con un’area verde dedicata

Per gli amici degli animali domestici che non possono, o non vogliono, separarsi dal loro amico fedele durante la Salita al Pordenone, la Banca di Piacenza ha predisposto un apposito servizio in accordo con l’assessorato Tutela animali del Comune di Piacenza. I visitatori accompagnati da un cane potranno avvalersi del servizio, richiedendolo direttamente in biglietteria.

Sarà loro indicato un apposito recinto allestito a pochi metri dall’ingresso alla Salita, in una zona verde di pertinenza della Basilica.

Il servizio sarà disponibile da domani, martedì 26 giugno. Alle 18 la struttura sarà visitata dall’avv. Elena Baio, vicesindaco con delega alla Tutela degli animali, anche nella sua qualità di presidente nazionale dell’Associazione “Amici Veri”, in collaborazione con la quale la Banca ha aperto un apposito conto corrente destinato agli amici degli animali (ai quali il conto può anche essere intitolato), che ha destato l’interesse di diverse banche in ogni parte d’Italia.




Quattro giornaliste russe visitano il Pordenone

Nel lunghissimo elenco delle persone che in questi primi tre mesi hanno compiuto la “Salita al Pordenone” e visitato la basilica di S. Maria di Campagna, non ci sono soltanto turisti, viaggiatori e pellegrini, ma anche tanti addetti ai lavori.

Tra questi, anche cinque giornaliste russe, provenienti da Mosca, che, grazie alla collaborazione di Emilia Romagna Welcome e di Destinazione Turistica Emilia, nei giorni scorsi hanno potuto ammirare da vicino gli affreschi pordenoniani e i tesori d’arte sacra custoditi tra le mura della basilica tramelliana. Tesori che finiranno presto sulle pagine e sulle schermate di alcune riviste e di alcuni siti internet russi, specializzati proprio in turismo culturale e in itinerari artistici.

Le cinque giornaliste russe – accompagnate dal Direttore di Destinazione Turistica Emilia, Pierangelo Romersi, e da un’interprete – hanno espresso giudizi lusinghieri non solo in merito agli affreschi realizzati dal Pordenone, ma anche del progetto ideato dalla Banca di Piacenza che permette appunto, attraverso il “camminamento degli artisti”, di salire fino ai piedi della cupola.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Continuano le visite al Pordenone. Renato Farina affascinato dalla cupola

Oggi apertura eccezionale della Salita al Pordenone per il Vescovo di Piacenza, mons. Gianni Ambrosio che è salito in “quota” insieme ad una 50 di sacerdoti.

Nel fine settimana la Salita è stata percorsa da 1.050 persone.

Frequentatissimi anche gli eventi collaterali, dalla presentazione della ristampa dell’antico volume di padre Andrea Corna, a quella del volume sui Modi di dire, proverbi e detti in dialetto di Mons. Guido Tammi.

Nei giorni scorsi invece è tornato a Piacenza il giornalista e scrittore Renato Farina; era stato nella nostra città qualche settimana fa in qualità di relatore di una conferenza a Palazzo Galli, dove aveva trattato del rapporto tra i Papi e gli animali domestici.

Questa volta invece ha compiuto la Salita al Pordenone in Santa Maria di Campagna. Accompagnato dalla moglie e dal fotografo piacentino Alessandro Bersani, l’opinionista di Libero ha compiuto il percorso che porta alla cupola affrescata dall’artista friulano insieme al presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza Corrado Sforza Fogliani e al Superiore del Convento dei frati minori padre Secondo Ballati.

Farina ha molto apprezzato il percorso di visita ed ha ammirato anche i due Panini esposti nella Sala del Duca.

«I putti affrescati dal Pordenone – ha commentato – hanno la stessa vivacità di quelli della Madonna Sistina di Raffaello». Un capolavoro che il giornalista ha raccontato di essere andato a vedere a Dresda rimanendone folgorato. L’opera – come a tutti noto – fu dipinta da Raffaello proprio per Piacenza, su committenza di Papa Giulio II, che voleva celebrare il passaggio della nostra città allo Stato Pontificio, nel 1512. Il quadro – destinato alla chiesa del convento di San Sisto – fu venduto nel 1754 ad Augusto III, principe elettore di Sassonia e re di Polonia, che offrì, oltre al denaro, una copia di Giuseppe Nogari da collocare in San Sisto.




Salita al Pordenone, visita in Santa Maria di Campagna per l’assessore regionale Corsini

“La Salita al Pordenone organizzata dalla Banca di Piacenza è un esempio virtuoso di promozione territoriale attraverso l’arte, la storia e la cultura”.

Parole inequivocabili quelle pronunciate dall’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, dopo aver compiuto il “camminamento degli artisti” che conduce ai piedi della cupola affrescata dal Pordenone nella basilica di S. Maria di Campagna. Parole condivise anche da Natalia Maramotti, assessore al Commercio e Attività produttive del Comune di Reggio Emilia ma anche Presidente di “Destinazione Emilia”, l’ente pubblico nato recentemente per promuovere le bellezze storiche, artistiche, culturali, architettoniche, paesaggistiche e le eccellenze enogastronomiche delle province di Piacenza, Parma e, appunto, Reggio Emilia.

Maramotti e Corsini – accolti in S. Maria di Campagna dal Presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza, avv. Corrado Sforza Fogliani – hanno compiuto la “Salita al Pordenone” accompagnati anche dal Sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, e dal Presidente della Provincia, Francesco Rolleri.

Prima di ammirare da vicino gli affreschi realizzati tra il 1530 e il 1532 da Giovanni Antonio de’ Sacchis, il gruppo ha visitato la “Sala del Duca”, nella quale sono attualmente esposte due tele di Gian Paolo Panini recuperate all’estero, alcuni anni fa, dal popolare Istituto di credito di via Mazzini. Dopo il grande artista piacentino è stata la volta del Pordenone, che ha suscitato unanimi commenti entusiastici e che ha anche dato lo spunto agli amministratori presenti per un futuro, e per ora soltanto ipotetico, progetto di promozione turistica incentrato proprio sull’arte sacra. Un progetto per i tre territori del brand “Destinazione Emilia”, e che potrebbe vedere anche il coinvolgimento della Banca di Piacenza.

Il Pordenone, quindi, dopo aver ispirato decine di artisti e di studenti di accademie ed istituti d’arte, potrebbe essere l’ispiratore – o meglio, il punto di partenza – di un nuovo ed importante progetto culturale per i territori di Piacenza, Parma e Reggio Emilia. La visita ha preceduto un incontro dell’assessore con le istituzioni cittadine per parlare proprio Destinazione Emila e delle politiche turistiche comuni di Parma, Piacenza e Reggio.

“Non poteva esserci inizio migliore – ha sottolineato il sindaco Patrizia Barbieri – per una giornata di lavoro dedicata alla promozione turistica del territorio e alla valorizzazione delle sue eccellenze. Visitando la Salita al Pordenone, abbiamo potuto mostrare all’assessore Corsini e alla presidente Maramotti, non solo i capolavori del nostro patrimonio storico e artistico, ma anche un modello di efficienza sotto il profilo dell’organizzazione e dell’accoglienza. In tal senso, ringrazio l’avvocato Sforza Fogliani ma anche il Convento dei Frati Minori di Santa Maria di Campagna”.

 




Notte dei Musei: tutto esaurito per la Salita al Pordenone

In occasione della Notte europea dei musei, ques’oggi oggi la Salita al Pordenone rimarrà aperta la sera fino alle 24 (ultima Salita ore 23), così come durante la giornata.

La Banca di Piacenza comunica che i posti per la Salita sono esauriti sia durante il giorno sia la sera.

Per chi non ha prenotato è inutile recarsi in Santa Maria di Campagna perché non c’è possibilità di ulteriori posti per la salita. Non resta che prenotarsi per i prossimi giorni.

Questa sera sono invece aperte – dalle 21 alle 24, oltre il normale orario di visita 15-19 – le Mostre Genovesino e Piacenza e Francesco Ghittoni inediti e disegni della collezione Banca di Piacenza a Palazzo Galli, dove sarà possibile visitare le sale solitamente chiuse al pubblico.

Oggi e domani, inoltre, ingresso libero alla mostra inaugurata ieri e allestita – sempre a cura della Banca di Piacenza – nel refettorio del Convento dei frati minori con alcuni esemplari degli antifonari di Santa Maria di Campagna. Orario d’apertura, dalle 16,30 alle 19.




Sali al Pordenone, ti scatti un selfie e puoi vincere uno Huawei Mate 10 Pro o un drone

Nuova iniziativa della Banca di Piacenza collegata con la Salita al Pordenone, che continua a far registrare un crescente successo (per l’evento, sono già stati staccati più di 30.000 biglietti). Ora coloro che, nell’ambito dell’evento, percorreranno il camminamento restaurato e ricostruito dall’Istituto di credito locale, avranno una opportunità in più: quella di scattarsi un selfie, soli o con amici, e di partecipare ad un concorso fotografico con premi. La partecipazione al concorso è gratuita ad aperta a fotografi professionisti e fotoamatori. Sono ammesse sia foto in bianco e nero che a colori.

Per iscriversi al concorso è necessario connettersi al sito www.bancadipiacenza.it, aprire la pagina del concorso fotografico dal titolo “UN SELFIE SULLA SALITA AL PORDENONE” e scaricare il modulo di partecipazione, compilarlo in tutte le sue parti e inviarlo assieme alle foto all’indirizzo email selfiepordenone@bancadipiacenza.it.

Il termine ultimo per l’iscrizione e l’invio delle fotografie é fissato per la mezzanotte del 31 maggio prossimo. Ferma la proprietà per i fotografi delle foto scattate, la Banca si riserva il diritto di pubblicazione sul sito di tutte (o di alcune) delle foto inviate, di stamparle su un’eventuale pubblicazione e di organizzare un’eventuale mostra a Palazzo Galli delle fotografie che saranno scelte dalla stessa Banca. Ogni partecipante può inviare, all’indirizzo e-mail selfiepordenone@bancadipiacenza.it, unitamente al modulo di partecipazione, al massimo 5 foto.

Premi: 1) smartphone Huawei Mate 10 Pro o drone Dji Spark a scelta del vincitore; 2) action camera Go Pro Hero 5; 3) fotocamera digitale Canon Ixus.

La giuria sarà presieduta dal dott. Patrizio Maiavacca e composta da Padre Secondo Ballati – Superiore del Convento francescano di Santa Maria di Campagna o suo delegato, Pietro Coppelli – Condirettore generale Banca di Piacenza e Marco Rigamonti – Gruppo Fotografico Idea Immagine.

Il testo integrale del regolamento e il modulo di partecipazione sono pubblicati sul sito internet www.bancadipiacenza.it e sul periodico BANCAflash, oltre che posti a disposizione nei locali di segreteria della Salita e delle mostre di Palazzo Galli.




Il premio Gazzola a Bruno Zanardi, autore del restauro degli affreschi del Pordenone

«Il comitato del Premio Gazzola ha deciso, per la sua tredicesima edizione, di premiare il restauro degli affreschi del Pordenone in Santa Maria di Campagna, anche se realizzato tanti anni fa (era il 1984, a cura del Comune, ndr): un modo per affiancarci alla Salita al Pordenone, opportunissima iniziativa della Banca di Piacenza. La consegna del riconoscimento avverrà in autunno e nell’occasione, come sempre, pubblicheremo un “Quaderno” con saggi relativi al restauro». L’annuncio, a sorpresa, è stato dato da Carlo Emanuele Manfredi nel corso della conferenza sui “Problemi di restauro” che si è tenuta a Palazzo Galli (Sala Panini), organizzata da Italia Nostra (di cui Manfredi è presidente), Soroptimist (ha portato il saluto dell’associazione la presidente Lucia Galeazzi) e Banca di Piacenza. E relatore della conferenza era il professor  autore del restauro degli affreschi del Pordenone e quindi destinatario del Premio Gazzola, da sempre sostenuto dalla Banca locale.

Carlo Emanuele Manfredi – dopo i saluti e i ringraziamenti di rito – ha fatto cenno del «densissimo curriculum di uno dei più illustri restauratori europei». Bruno Zanardi, parmigiano, attualmente docente di Teoria e tecnica del restauro all’Università di Urbino, si è formato presso l’Istituto centrale del restauro allora diretto da Giovanni Urbani  e ha fondato, nel 2001 a Urbino, il primo corso universitario per restauratori. Ha lavorato sui più importanti monumenti italiani: i rilievi dell’Ara Pacis e della Colonna Traiana, le sculture di Benedetto Antelami al Battistero di Parma, la decorazione del Sancta Sanctorum in Laterano, gli affreschi della Basilica di Assisi, solo per citarne alcuni.

«Ci sono elementi collaterali ai miei meriti – ha esordito Zanardi -, come il fatto di ver iniziato questo mestiere quando lo facevano in pochi e di aver avuto la fortuna di incontrare un vero maestro in Urbani, intellettuale non demagogico che mi ha educato alla concretezza e al rispetto delle persone: che vuol dire presentare progetti realizzabili e definiti con precisione». Il professor Zanardi ha fatto un excursus dei suoi più significativi interventi di restauro facendo ricorso ad immagini proiettate. Partendo dalla Colonna Traiana («l’unico monumento all’aperto al mondo calcato in epoca preindustriale dai regnanti francesi, calchi che attestano che con la corrosione delle colonne l’inquinamento non c’entra nulla») e dal Sancta Sanctorum («il restauro più suggestivo che abbia mai fatto»), per arrivare al Battistero di Parma («restauro criticato; il monumento era molto sporco, non per colpa dello smog ma dell’accumulo di ossalato di calcio; la ripulitura ha permesso di riportare alla luce la policromia dei rilievi dell’Antelami») e finire con gli affreschi del ciclo francescano di Assisi («c’è della vero nella tesi di chi sostiene che gli affreschi non siano tutti di Giotto, anche perché allora si lavorava in squadre; ci sono in effetti figure dipinte da mani diverse»). Il relatore ha poi fatto vedere alcuni scempi urbanistici in giro per l’Italia, esprimendo preoccupazione per il degrado del patrimonio storico-artistico «nell’inerzia generale».

Bruno Zanardi ha concluso il suo apprezzato intervento ricordando la sua venuta a Piacenza – oltre 30 anni fa – per il restauro degli affreschi pordenoniani. «Fu uno dei momenti più felici della mia vita. Avete una città bellissima, ricca di chiese, palazzi; Santa Maria di Campagna è un monumento stupendo e lo Stradone Farnese una delle strade più belle d’Italia. Piacenza è allegra e divertente. Ho ricordi personali incancellabili: Massimo Tirotti, uomo speciale del Comune, padre Filippo e le sue prediche, frate Ignazio e la sua grappa, i pranzi dalla Pireina e le cene a Travazzano, in un posto così incantevole che mi era venuta voglia di comprarlo per trasformarmi da restauratore a ristoratore».

E gli affreschi come li aveva trovati? «Molto sporchi e molto ridipinti. Abbiamo fatto un lavoro accurato di ripulitura non invasiva. Sono affreschi di impressionante bellezza. E venendo a chi ha progettato la Basilica, vi dico che Tramello era un genio assoluto, ma purtroppo per lui non era nato a Firenze».

«Che grande emozione la Salita al Pordenone»

Il professor Zanardi aveva restaurato la cupola 30 anni fa

Il giorno successivo a quello della Conferenza a Palazzo Galli il prof. Zanardi, a distanza di oltre trent’anni dai restauri compiuti sugli affreschi del tamburo e della cupola di Santa Maria di Campagna, ha compiuto con grande emozione la “Salita al Pordenone” per ammirare da vicino i tesori artistici su cui ha lungamente e con grande maestria lavorato. Accompagnato dal condirettore generale della Banca, dottor Pietro Coppelli, e dal presidente provinciale di Italia Nostra e delegato ADSI (Associazione Dimore Storiche), dottor Carlo Emanuele Manfredi, il professor Zanardi – che vedendo le epigrafi incise sulle colonne, ha ricordato di aver letto più volte, durante gli interventi svolti in basilica negli anni Ottanta, il nome del restauratore Benito Podio, con l’indicazione dell’anno 1935 – si è complimentato con la Banca per lo straordinario progetto realizzato in Santa Maria di Campagna.




Salita al Pordenone: già oltre 24 mila le presenze

Dopo l’inaugurazione con la neve, l’arrivo del bel tempo consolida l’interesse dei visitatori (il primo, fu uno svedese) per la “Salita al Pordenone” organizzata dalla Banca di Piacenza nella basilica di Santa Maria di Campagna, così come quello per le manifestazioni collaterali (in totale 54, dislocate anche a Cortemaggiore e Monticelli oltre che a Cremona).

Anche le mostre “Genovesino e Piacenza” e quella sugli “Inediti di Ghittoni” – ospitate a Palazzo Galli ed aperte al pubblico dal martedì al sabato dalle 15 alle 19 e i giorni festivi dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 19 – stanno destando un interesse di riguardo sia per un qualificato pittore, il Genovesino (la cui opera a Piacenza era finora pressoché sconosciuta), che per un pittore amato dalla nostra comunità come fu Francesco Ghittoni.

Com’è noto, in via eccezionale nella Sala del Duca, a lato della basilica con accesso accanto alla biglietteria, la Banca espone due mirabili opere di Gian Paolo Panini: una veduta del castello di Rivalta e una veduta di fantasia.

I biglietti staccati raggiungono già i 24.346, ben al di sopra delle previsioni, nonostante le visite possano compiersi solo a gruppi di 12 persone, che devono salire e scendere – accompagnati dalla guida – per lo stesso camminamento, quello ora reso percorribile dalla Banca di Piacenza che per facilitare lo scambio dei visitatori in salita e in discesa ha anche costruito un particolare assito, che – così come il restaurato percorso – rimarrà anche negli anni a venire incardinato nella basilica di proprietà del Comune (è sempre stato il tempio civico di Piacenza e nell’800 il capo dei Fabbricieri era chiamato anche il “secondo sindaco della città”)  affidata – com’è noto – in comodato gratuito ai Francescani minori osservanti, a suo tempo chiamati dal duca Pier Luigi Farnese.

Per facilitare ulteriormente l’accesso dei visitatori piacentini e non, la Banca (che finanzia l’evento, non beneficiando di contributi né pubblici, né parapubblici) ha deciso di prolungare l’orario d’accesso fino alle ore 19 nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì, domenica e festivi, e fino alle 22 al venerdì e al sabato.

Intanto, si susseguono le visite di scuole (fra l’altro, da apprezzati Ciceroni per le cappelle in basilica affrescate dal Pordenone fungono proprio dei giovani studenti del Liceo Cassinari), così come di club e associazioni, per molti dei quali si è dovuto aprire la Salita anche di lunedì, che è il giorno settimanale di chiusura.

Sia la “Salita al Pordenone” che le mostre di Palazzo Galli rimarranno aperte nella Notte dei musei, sabato 19 maggio, dalle 19 alle 24.

Ricordiamo che i biglietti e le visite guidate possono essere prenotate direttamente alla biglietteria della basilica o a Palazzo Galli o sui siti internet www.bancadipiacenza.it, www.salitaalpordenone.it, www.midaticket.it




Il Pordenone convince anche i tour operator europei in visita a Piacenza

La “Salita al Pordenone” organizzata in Santa Maria di Campagna dalla Banca di Piacenza continua a raccogliere consensi anche oltre i confini nazionali. Questa mattina, infatti, la basilica tramelliana di piazzale delle Crociate è stata visitata da venti operatori turistici provenienti da Russia, Lituania, Croazia, Francia, Germania, Ungheria e Bulgaria, che dopo aver ammirato i tesori d’arte sacra ospitati tra le navate della chiesa, hanno percorso l’antico “camminamento degli artisti” per salire ai piedi della cupola affrescata dal Pordenone.

Guidati dalla prof. Valeria Poli (con l’aiuto di un interprete che ha tradotto in simultanea le informazioni di carattere storico e artistico) i buyer hanno espresso commenti entusiastici e giudizi lusinghieri non solo in merito alle scene bibliche e alle storie tra il sacro e il pagano affrescate da Giovanni Antonio de’ Sacchis intorno al 1530, ma anche sull’affascinante  e caratteristico percorso che permette di accedere al catino circolare da cui si possono ammirare da vicino la cupola e il tamburo.

“A wonderful historically church”, ma anche “a great painter like Michelangelo”, le espressioni ascoltate più volte questa mattina tra i venti operatori turistici a conclusione del percorso compiuto in S. Maria di Campagna. Un percorso che, al di là di tali estemporanei commenti, ha sicuramente affascinato e interessato questo nutrito gruppo di “addetti ai lavori” che, già da diversi giorni, sta girando in lungo e in largo un po’ tutta l’Emilia Romagna alla ricerca di bellezze artistiche, tesori storici e architettonici ma anche eccellenze enogastronomiche da inserire in pacchetti turistici.

L’approdo a Piacenza di questi venti buyer provenienti da vari Paesi europei, oltre che dell’interessante iniziativa culturale promossa dal popolare Istituto di credito di via Mazzini, è anche merito di Promo Piacenza Emilia, il Consorzio nato dall’intraprendenza di undici albergatori piacentini – rappresentati questa mattina da Ludovica Cella e da Valeria Benaglia – che ha recentemente aderito ad un’iniziativa di promozione del territorio organizzata dalla Regione Emilia Romagna e destinata, appunto, ad operatori turistici d’oltre confine.




L’unione fa la forza: Pordenone e Guercino assieme

Sono comparsi, alle porte d’ingresso di Piacenza, alcuni cartelloni che danno il benvenuto ai visitatori  proponendo un’opportunità forse unica al mondo. Dal 7 aprile Piacenza sarà infatti in grado di offrire contemporaneamente due Salite: quella al Pordenone (accessibile fino al 10 giugno) e quella al Guercino (fino al 7 luglio). Acquistando il biglietto per una delle due Salite, si avrà anzi la possibilità di acquistarne un altro – per l’altra Salita – a prezzo ridotto.

L’acquisto a prezzo scontato per una delle due Salite (€ 10 per la Salita al Pordenone e le Mostre Genovesino e Ghittoni, € 8 per la sola mostra presso il Duomo di Piacenza “I Misteri della Cattedrale” oppure € 12 per la mostra presso il Duomo più la Salita al Guercino) è riservato a coloro che esibiranno i biglietti (ordinari o scontati) acquistati per l’altra Salita.

Informazioni più dettagliate su entrambe le manifestazioni si possono trovare sui relativi siti internet: www.salitaalpordenone.it e www.cattedralepiacenza.it.