Tutti gli eventi del Satiri di Storie Festival 2019

Venerdì 20 e sabato 21 settembre prenderà il via la terza edizione di “Satiri di Storie Festival”, promosso dall’associazione culturale “Diciottotrenta 18-30”, con la direzione artistica di Letizia Bravi. Il Festival propone una rassegna di eventi e spettacoli comici con ospiti d’eccezione all’insegna della risata e del divertimento.

La due giorni prevede un ricco programma:

Venerdì 20 settembre apre al pubblico dalle 17.30 alle 20 “Tôllèin Cuccalla, Piacenza e la satira – la mostra” presso la Sala Amici Dell’arte, via San Siro 13: la mostra ripercorre, tra video, interventi teatrali e differenti pubblicazioni, la storia di una perla della nostra tradizione piacentina: articoli, illustrazioni, pagine di giornale tratte dalla rivista umoristica omonima e fondata a Piacenza nel 1905. La mostra sarà visitabile anche sabato 21 settembre.

La serata di venerdì 20 prevede alle ore 21 presso il locale Baciccia in via Dionigi Carli 7, lo spettacolo Lercio live! ideato e scritto dalla redazione di Lercio.it. Telegiornali esilaranti, rubriche improbabili e il meglio del repertorio del sito satirico più famoso e amato d’Italia accompagneranno gli spettatori in un divertentissimo viaggio all’insegna della “sporca” informazione, sempre in bilico tra realtà e finzione.

lercio.it è il più famoso sito satirico italiano. Nato nel 2012, ha ottenuto negli anni il consenso unanime di pubblico e critica, vincendo svariati premi. Dal 2014 è presente stabilmente nei palinsesti di Radio 2 col notiziario satirico “TG Lercio”. A seguire, avrà luogo il concerto di Musica Per Bambini (pseudonimo di Manuel Bongiorni): musica elettronica, metal, medievale, filastrocche, tutto sintetizzato in un pop pieno di uncini. Personaggio di culto dell’underground, Bongiorni ha collaborato con Alessio Bertallot (per il quale ha scritto la sigla di B-Side per Radio Deejay), con il programma Dispenser della Rai, con Caparezza, con Giovanni Gulino dei Marta sui tubi e con Rocco Tanica. Nel novembre 2019
uscirà il suo nuovo album prodotto dall’etichetta di Elio e le Storie Tese.

Sabato 21 settembre, avrà luogo “Tôllèin Cuccalla, Piacenza e la satira – la conferenza” alle ore 11.30 presso la Sala Amici Dell’arte, via San Siro 13: partendo dalle suggestioni e battute della rivista piacentina del Novecento, in mostra presso la Sala dell’Associazione Amici dell’Arte, Cesare Zilocchi (parallelamente alla carriera direttiva al Comune di Piacenza, collabora ai quotidiani Libertà, Il Giorno, La Voce, è autore di monografie d’interesse piacentino) e Massimo Berzolla (Tipitalia srl di Piacenza – ex Tipografia Cartoleria Libreria Italia -, fondata nel 1951 da Bruno Italia, ultimo proprietario del giornale satirico Tôlléin Cuccalla) ci racconteranno e faranno rivivere la Piacenza antica, con i suoi usi e costumi, le sue tradizioni e il suo umorismo made in “dal sass”. Modera l’incontro Letizia Bonvini.

Sarà inoltre sempre visitabile “Tôllèin mostra”, sempre presso la Sala Amici 13.30) e nel pomeriggio dalle 16 alle 20

Cuccalla, Piacenza e la satira – la Dell’arte dalla mattina (dalle 11 alle 13.30) e nel pomeriggio dalle 16 alle 20

Nella serata di sabato 21 è previsto alle ore 21 lo spettacolo comico Risate finte di Saverio Raimondo, presso Osteria della Balera in Via Legione Zanardi Landi,

18. Saverio Raimondo, volto di punta di Comedy Central TV (canale 124 di Sky) e del suo premiato late night showCCN –Comedy Central News, propone un cocktail di satira feroce, humour surreale, paradossi e oscenità, il tutto servito nel tipico stile americano della stand-up comedy, la new wave della comicità italiana. Saverio Raimondo, è attualmente nel cast di Caterpillar Radio2, il programma di Rai Radio2,ne Le Parole della Settimana di Massimo Gramellini e in libreria con STIAMO CALMI, Come ho imperato a non preoccuparmi e ad amare l’ansia, edito la Feltrinelli.

Tutti gli eventi prevedono l’ingresso a offerta libera. Non serve la prenotazione.

Satiri Di Storie Festival è promosso dall’Associazione Diciottotrenta 18-30 ed è realizzato con il patrocinio del Comune di Piacenza, con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Banca di Piacenza e il supporto di Gas Sales Energia, Studio Cammi, Steriltom Srl, Baciccia, Osteria della Balera, Lusenti, Amici dell’arte Piacenza, Troni’s events e di Tipitalia srl (ex Tipografia Cartoleria Libreria Italia), fondata nel 1951 da Bruno Italia, ultimo proprietario del giornale satirico Tôlléin Cuccalla.




Satiri di Storie farà rivivere “Tôlléin Cuccalla” e porterà a Piacenza nuovamente Lercio

Satiri di Storie con ironia e leggerezza da qualche tempo si sta facendo conoscere dal pubblico piacentino. Tra poco ci sarà la terza edizione, presentata in Sala Consiglio alla presenza degli organizzatori 18 -30 e sponsor, di Letizia Bravi, che col candore di un’annunciatrice tv ha sciorinato i vari appuntamenti, e dell’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi.

Questi ha sottolineato l’importanza di un Festival come questo nel panorama piacentino: “Tra gli evidenti meriti di questo Festival c’è una mostra che ci riporta al passato, a conoscenza della rivista satirica piacentina Tôlléin Cuccalla, i cui articoli satirici verranno esposti presso gli Amici dell’Arte alla Galleria Ricci Oddi. Hanno saputo auotofinanziarsi grazie al contributo degli sponsor. Se tante iniziative sul territorio possono esistere lo si deve anche a queste realtà”.

Massimo Berzolla ha raccontato cos’era Tôlléin Cuccalla, oltre alla conosciuta maschera locale. “Era un giornale sportivo satirico, nato nel 1905. Mio nonno la fece rivivere nel 1948, con Tino Ramelli direttore responsabile. Sottolineo la parola responsabile in quanto uno dei miei ricordi famigliari era la querele, e il fatto che il nonno fosse sempre in questura, perchè era un giornale satirico, tirando fuori quella che si pensava fosse la verità. I Cuccallisti erano coloro che mandavano le notizie e che non potevano talvolta essere pubblicate, c’era anche un Manifesto della Satira, per capire cos’è la satira, con un atteggiamento molto moderno alla satira contemporanea”.

La mostra sarà visitabile il 20 e 21 settembre dalle 17.30 alle 20 il primo giorno, dalle 11 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 20 il secondo.

Altro pezzo da 90 di questo Festival è la presenza di Lercio, che grazie al suo spettacolo racconta in chiave comica il lavoro “sporco” dei giornalisti, in bilico tra realtà e finzione (anche se a volte gli stessi giornalisti non devono fare altro che rilanciare la realtà per risultare divertenti, ndr). L’appuntamento è al Baciccia dalle 21 di venerdì 20. Sarà presente anche “Musica per Bambini”, pseudonimo di Manuel Bingiorni, che a novembre uscirà col nuovo album prodotto dall’etichetta di Elio e le Storie Tese.

Infine ci sarà Saverio Raimondo, volto noto di Comedy Central per il suo Comedy Central News con “Risate finte” all’Osteria della Balera, il 21 settembre alle 21




Il Terzo Segreto di Satira, dal web al cinema. Intervista con Pietro Belfiore

Sono sbarcati al cinema con il loro primo lungometraggio nei mesi scorsi, Si muore tutti democristiani, saranno a inizio settembre a Satiri di Storie Festival. Ma dietro al fare burlesco e irriverente de Il Terzo Segreto di Satira esiste un lavoro lungo 7 anni che li ha portati a questi livelli. Pietro Belfiore è uno degli autori del collettivo, “un’unica testa pensante”, come spesso amano definirsi. Oltre a lui ci sono Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi.

“Abbiamo cominciato facendo assieme la scuola di cinema – racconta Belfiore -, una volta usciti abbiamo notato che internet era un canale di sfogo abbastanza utilizzato, perciò ci siamo calati in questa realtà, prima per gioco poi come vero e proprio lavoro. Siamo un collettivo di cialtroni per cialtroni“. Oggigiorno si vedono sempre più produzioni, addetti ai lavori che si trasferiscono dal web al grande schermo. “E’ un rischio corso negli ultimi anni, credere che un prodotto audiovisivo per internet fosse replicabile in televisione o al cinema. In realtà si tratta di due canali molto diversi tra loro. Non esiste un collegamento diretto, perchè non tutto ciò che viene prodotto da un lato ha successo dall’altro. Di sicuro è un bel banco di prova, per chiunque sia affacci a questo mondo, che faccia regia, che scriva o sia un attore. Lo può fare in modo libero, autoproducendosi: poi una volta che ci si è fatti le ossa su internet credo sia più giustificato il tentativo, il passaggio a un mezzo diverso”.

In qualche modo Il Terzo Segreto di Satira ha mantenuto questa filiera corta, essendo ideatori, autori, registi di quello che fanno. “Abbiamo 3 momenti di scrittura: il primo che è quello della sceneggiatura, poi quello delle riprese, e in questo caso siamo fortunati ad avere un gruppo di attori che collaborano con noi da tanti anni, permettendoci di lavorare sulla scrittura anche durante le riprese. Il terzo è quello del montaggio, che segna la grossa differenza tra il web e il cinema”. Molti giovani tendono a sentirsi videomaker perchè realizzano video per youtube. Una scuola di cinema quali strumenti può offrire a questa generazione che sempre più si approccia allo strumento video? “Intanto la possibilità di confrontarsi con qualcun altro. Noi siamo stati stati fortunati, niente di quello che abbiamo fatto sarebbe stato possibile se non fossimo stati un gruppo di cinque persone. Essendo dispari poi ogni decisione votata aveva una maggioranza. Le velleità artistiche di un ventenne spesso non trovano un riscontro, si rischia di fare il passo più lungo della gamba”.

SI MUORE TUTTI DEMOCRISTIANI

Si muore tutti democristiani è uscito nelle sale il 10 maggio scorso, riscontrando un buon successo di critica. “Abbiamo voluto raccontare un mondo vicino al nostro – spiega Belfiore -, avevamo un certo timore reverenziale verso lo strumento cinema. La storia è quella di tre videomaker scapestrati di sinistra a cui viene fatta un’offerta vantaggiosa sia dal punto di vista economico che etico, che si rivela poi proprio poco etica. Da qui si rivela la scelta che devono fare i tre, accettare o meno il compromesso? E’ la parabola della vita per cui si nasce contestatori e si muore contestati, una centrificazione che i tre vivono sulla propria pelle, una metafora politica per raccontare una storia quotidiana”.

Quindi chi sono i democristiani oggi? “Sono coloro che smettono di fare scelte radicali nella propria vita e in qualche modo si imborghesiscono. Un po’ come quando smetti di andare in vacanza in campeggio e cominci a prenotare in albergo“. Non resta che aspettare di vederli a Satiri di Storie Festival, in attesa del prossimo lavoro. Infatti come spiega Belfiore “gli spunti sociali e politici sicuramente non mancano”.

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Alla scoperta di Satiri di Storie Festival con la direttrice artistica Letizia Bravi

La satira sta diventando un appuntamento fisso a Piacenza già da qualche tempo, a cominciare dalle serate Stand up Comedy organizzate al Baciccia fino all’ organizzazione di un Festival ad essa dedicato: Satiri di Storie infatti, alla seconda edizione, mostra che il pubblico piacentino ama questo genere. Alla direzione artistica Letizia Bravi, attrice piacentina che in passato era nel cast di Crozza nel paese delle Meraviglie su La7

“Col tempo mi piacerebbe rendere Piacenza il polo ufficiale della satira in Italia – esordisce Letizia -, così come esistono i Festival della Letteratura e della Filosofia, chiamando grandi nomi a livello nazionale”. Già quest’anno a introdurre il 2 settembre ci sarà la proiezione di Si muore tutti democristiani de Il Terzo Segreto di Satira (appuntamento all’Arena Daturi ore 21 30) in collaborazione con Cinemaniaci. Il collettivo sarà poi presente Live al Baciccia in chiusura di rassegna, la sera dell’ 8 settembre. Il 7 settembre ci sarà invece Paolo Rossi, storico mattatore della tv e famoso anche per aver portato in giro per l’Italia il suo Circo. Si esibirà all’Auditorium della Fondazione portando la sua visione della vita, della società e della politica.

Satira Dop sarà invece l’appuntamento dedicato al territorio. “Qui cercheremo attraverso la satira di riscoprire aneddoti, storie, vicende del passato”. Uno spettacolo itinerante che la stessa Letizia condurrà assieme ad Umberto Petranca e Tiziano Cannas, in collaborazione col Fai Giovani.

Letizia del Festival è direttrice artistica, ma sostanzialmente “tuttofare”, come lei stessa si definisce. “Farò anche organizzazione, produzione e fundraising, fortunatamente ho una collaboratrice che segue la parte più amministrativa. Sicuramente è stato importante capire a 360 gradi tutti gli aspetti di un evento come questo. Da un lato la sento come una cosa mia, dall’altro sarei felice di ampliare il team, portare altre persone che possano condividere con me questo progetto”. Che è stato presentato per il secondo anno consecutivo, anche al bando Giovani Progetti indetto dal Comune, fruttando 5000 euro per l’organizzazione. “Sono stati senz’altro utili per produrre uno spettacolo, invitare un ospite, ma anche promozione e pubblicità. Siamo molto grati di questo contributo rispetto allo scorso anno, ma anche a Banca di Piacenza e alla Fondazione, sono stati molto preziosi per il loro supporto“.

Gli impegni di Letizia vanno oltre il Festival: “Appena prima di Satiri tornerò al Teatro Nuovo di Verona con Romeo & Giulietta, dopo invece sarò a Milano per preparare Il Fu Mattia Pascal, una produzione che mi prenderà tutto l’autunno, e poi a Reggio Emila con NoveTeatro in primavera”. 

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