Elezioni RSU. Il sindacato Gilda insegnati chiede l’intervento dei carabinieri

Il sindacato Gilda degli Insegnanti – come informa attraverso un comunicato -ha richiesto questa mattina l’intervento dei carabinieri nel plesso della Scuola Media “Calvino” di Piacenza in Via Stradella dove era allestito il seggio elettorale delle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali dell’Istituto, che in questi giorni coinvolgono tutti i dipendenti pubblici.

«I rappresentanti della Gilda – recita il comunicato – già ieri si erano accorti che sulle schede elettorali non compariva né la loro sigla sindacale, né il nome dei candidati. Ciò pur avendo presentato gli atti nei termini. Dopo la singolare “scoperta”, il coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma, Salvatore Pizzo, ha formalmente intimato alla commissione elettorale di sospendere le operazioni e rinnovare tutta la procedura, ma sorprendentemente si sono rifiutati anche dopo reiterati solleciti verbali.

Pizzo, dopo essersi recato nel seggio rilevando di persona che si stesse proseguendo in spregio alle regole, ha avvertito i carabinieri che recatisi nella sede scolastica, hanno rilevato quanto stava avvenendo. I militari hanno anche compiuto rilievi fotografici.

Il coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, adesso invierà una diffida affinché non si proceda alla proclamazione degli eletti ed alla conseguente trasmissione dei risultati che, stando così le cose, sono falsati oltre ogni ragionevole dubbio».

 




Giornata delle logopedia domani alla scuola Calvino

Si chiama Comunicazione aumentativa alternativa (Caa) il super linguaggio che può aiutare (e sta già aiutando) 800mila italiani che non riescono o hanno difficoltà a parlare. Si tratta dell’insieme di modalità, strategie e tecnologie che possono migliorare la capacità di comunicare. Utilizza tutte le competenze comunicative della persona, come  le vocalizzazioni e il linguaggio verbale esistente, i gesti, i segni, la comunicazione con ausili e la tecnologia avanzata.

“Permette – spiega il fisiatra Ausl Roberto Antenucci – di costruire un sistema flessibile su misura per il paziente, da promuovere in tutti i momenti e i luoghi di vita perché la comunicazione è necessaria per ognuno di noi, non solo nella stanza della terapia”.

La Caa è al centro della Giornata europea della logopedia, in calendario domani (6 marzo) in tutta Italia con l’emblematico titolo Senti chi (non) parla. A Piacenza la giornata vede una nuova e importante alleanza all’interno dei servizi Ausl, tra gli specialisti che si occupano di Comunicazione aumentativa alternativa nell’ambito degli adulti e dei bambini.

È prevista una mattinata di testimonianze e di confronto nell’aula magna della scuola media Calvino di Piacenza, da anni partner del dipartimento di Salute mentale nell’ambito del programma Autismo. Partecipano anche gli studenti della scuola elementare Vittorino da Feltre e i neuropsichiatri infantili.

“Abbiamo promosso questo incontro – evidenzia Corrado Cappa (Psichiatria di collegamento) per valorizzare le competenze e le esperienze che in questi anni abbiamo sviluppato noi e i colleghi che si occupano dei pazienti adulti”.

La mattina si apre alle 9.30 con una lettura di In-Book, coinvolgendo i ragazzi del Programma autismo e gli studenti della Scuola media. Si prosegue con la testimonianza di un paziente e con la presentazione di materiali e tecniche di Caa. Infine, per gli studenti sono state organizzati giochi e dimostrazioni per mostrare come funzionano i sistemi di Comunicazione aumentativa alternativa. Si conclude alle ore 11.00. “Le persone con disabilità comunicativa e in modo particolare i bambini e i ragazzi affetti da disturbi del linguaggio – spiegano gli esperti Ausl – vivono nella loro quotidianità una delle condizioni più difficili, quella del non essere compresi. In alcuni si chiudono quindi in un silenzio forzato”. Si tratta di adulti e bambini spesso emarginati e incompresi, costretti a uno sforzo notevole non solo per farsi comprendere, ma anche solo per attirare l’attenzione su di sé ed essere riconosciuti nei loro tentativi di comunicare. “La Comunicazione aumentativa alternativa è una risposta concreta a questo bisogno. È un approccio che sostiene la comprensione linguistica e la comunicazione e sta diventando uno strumento di forte inclusione, sviluppo e crescita anche in età prescolare e per bambini e ragazzi extra comunitari”.

Può aiutare piccoli e adulti che hanno una disabilità congenita (paralisi cerebrale, disturbo dello spettro autistico) oppure acquisita (ictus, trauma cranico) o ancora un disturbo degenerativo.