Questo Piace ci piace: 3 – 1 col Ravenna, doppietta di Paponi ed eurogol di Cacia

Il Piacenza Calcio contro Ravenna si appresta ad affrontare questa sesta giornata in una fase delicata e transitoria. La prestazione contro il Cesena ha mostrato nuovamente un’ottima vena realizzativa in attacco di Paponi, e un gioco complessivamente migliore rispetto alle prime uscite. Ora serve il salto di qualità. Il Ravenna si trova nella stessa situazione del Piacenza, almeno a livello di classifica.

Franzini sceglie di schierare sin dall’inizio Cacia in coppia con lo stesso Paponi, a centrocampo Imperiale, Corradi, Marotta, Bolis e Sestu, difesa affidata a Pergreffi, Milesi e Della Latta. Porta per Del Favero.

CRONACA – PRIMO TEMPO

Al quinto minuto si fa vedere in attacco Sestu, che sulla fascia si fa almeno 50 metri schivando un avversario, ma il cross è troppo sul portiere. Al 13esimo un cross di Corradi dalla sinistra porta in attacco il Piacenza, ma una mischia prima vanifica tutto. Nell’azione successiva arriva il gol di Paponi (grazie a uno svarione difensivo di Purro) e con un pallonetto beffa l’accorente Spurio.  

Ora il Piacenza pare avere il pallino del gioco ben saldo, punzecchia continuamente la difesa ravennate, con Milesi sempre in guardia dietro. Occasione al 21esimo, pallone forse in fuorigioco, attaccante solo, la difesa tuttavia recupera e l’occasione sfuma.

Verso fine tempo le occasioni si equilibrano da una parte e dall’altra, il Piacenza cala leggermente ritmo (o controlla, a seconda dei punti di vista). Un paio di buone occasioni arrivano sullo scadere, due cross tesi e insidiosi per il Ravenna, ma Del Favero c’è.

SECONDO TEMPO

Il Ravenna inaugura la seconda frazione con un tiro fiacco e centrale al 49esimo che Del Favero non fatica a trattenere. Ottima azione del Piacenza un minuto dopo, triangolo sulla destra, il pallone arriva a Corradi che in mezzo a una prateria aspetta troppo, il tiro è teso ma si spegne sulla rete esterna. Cacia si mangia un gol da un metro al 53esimo, il cross era perfettamente indirizzato.  

Al 60esimo il Ravenna pareggia con Lora: madornale errore di Imperale che stava intervenendo sul passaggio filtrante, ma ritrae la gamba e da pochi metri il centrocampista ravennate insacca.

Ma dopo soli tre minuti il redivivo Daniele Cacia trova un eurogol sugli sviluppi di un lancio lungo. La sua esultanza sotto i distinti è liberatoria, dopo giornate a secco. 

Altri tre minuti e il Piacenza triplica ancora con Paponi, cross dalla destra di Cacia, difesa sbilanciata e da pochi passi il numero 23, nonostante il tocco di Spurio, fa 3 -1.  

Sabba prova ad accorciare all’ 85esimo, gran destro dopo un momento di confusione in cui Del Favero riesce a mantenere i nervi saldi e portare a casa un angolo che vale come un gol. Il direttore di gara, il sig. Cascone da 4 minuti di recupero, ma il risultato non cambia.

Un ottimo Piacenza che è calato solo sul finire del primo tempo, ma che ha mostrato grandissime cose in attacco. L’eurogol di Cacia ha rappresentato la svolta della partita, ha ammazzato il morale dei romagnoli che avevano appena pareggiato. Per il resto poco da rimproverare, il Piacenza pare aver ingranato, ora è quarto in classifica, in attesa di salire ancora.

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Il sogno promozione sfuma al Provinciale: Piacenza battuto, Trapani in serie B

La serie B sfuma al Provinciale: il Trapani passa con i gol di Nzola e dell’ex Taugourdeau conquistando la promozione, il Piacenza non riesce nell’impresa che avrebbe scritto un’altra pagina di storia biancorossa.

Zero gol segnati nei centottanta minuti decisivi della stagione, una squadra che non è riuscita – se non a tratti – ad impensierire una formazione che prima dell’andata aveva messo in mora la società per il mancato pagamento degli stipendi degli ultimi mesi. Ma questa, come si suol dire, è tutta un’altra storia.

Schemi speculari per le due formazioni nella partita decisiva della stagione con Franzini che sceglie nuovamente il 4-3-3: solo panchina per Nicco inizialmente inserito nell’undici iniziale. Il Piacenza prova a mantenere alto il baricentro, il Trapani punta tutto sul suo palleggio. Al diciannovesimo Nzola strappa palla dopo un breve retropassaggio di Bertoncini in piena area biancorossa, conclusione deviata con i piedi da Fumagalli: è il primo brivido della serata, la prima occasione limpida che prelude al vantaggio dei padroni di casa. Dopo un paio di minuti infatti lo stesso Nzola vince un contrasto aereo su Pergreffi e non lascia scampo ai biancorossi: palla nell’angolino basso, Trapani in vantaggio.

Nella seconda metà del primo tempo il Piacenza prova ad organizzare una reazione: Ferrari però resta a secco con diversi lanci lunghi che si perdono nelle maglie della retroguardia granata.

La ripresa si apre senza cambi. Passano dieci minuti, senza alcun sussulto, e Franzini rivoluziona l’attacco inserendo Perez e Corazza, fuori Ferrari e Sestu. Il Trapani pare aver perso parte della lucidità mostrata nella prima frazione ma i biancorossi non riescono ad approfittarne. Si vivono poi istanti di lucida tensione quando al ventesimo Corradi e Bertoncini cozzano violentemente in aria: il difensore cade a terra apparentemente privo di sensi, si rende necessario l’intervento dell’ambulanza con il difensore condotto in ospedale per accertamenti.

Per Franzini cambio forzato ed altro fosforo in avanti con l’innesto di Terrani. Il Taranto però trova la via della seconda rete che vale più di un passo verso la serie B: sugli sviluppi di un calcio d’angolo la palla rimbalza due volte nel cuore dell’area biancorossa, Taugourdeau trova lo spazio giusto e segna.

Due a zero: Piacenza disorientato e confuso, Trapani che non fatica più di troppo ad amministrare il doppio vantaggio. I sette minuti di recupero non bastano nemmeno per accorciare le distanze: la festa si accende sulla panchina e nella tribuna granata, per il Piacenza restano lacrime amare. E, forse, anche qualche rammarico.




Il Pro nasce male: manca la fideiussione e rischia penalità in classifica

Altro colpo di scena nella telenovela Pro Piacenza: dopo l’annuncio dell’acquisto della proprietà da parte di Sèleco di Maurizio Pannella, azienda italiana leader nel settore di televisioni ed elettrodomestici, era stato annunciata l’iscrizione al campionato oggi. Ma mancava tutta la parte sportiva (solo due giocatori avevano un contratto in scadenza nel 2019). Ora si aggiunge un’altra spada di Damocle sul futuro, infatti non è stata depositata in tempo la garanzia bancaria necessaria a completare l’iter burocratico per iscriversi al campionato, data l’acquisizione avvenuta solo venerdì pomeriggio. Era nell’aria, ma la penalità rischia di incidere sul campionato 2018 – 2019 dei rossoneri.

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