I consigli in caso di maltempo sono sempre gli stessi, ma i comportamenti non cambiano

Ormai si parla quasi sempre delle stesse cose. Ma alla fine i comportamenti di molte persone sono lenti a cambiare. Oppure non cambiano mai. 

Come sottolinea il Centro Meteo Emilia Romagna, sempre molto sensibile riguardo i temi della sicurezza e della divulgazione di buone pratiche, “ogni volta che c’è un temporale, la scena a cui si assiste, MINIMO, è quella della permanenza di molte persone sulla spiaggia. È il caso della foto utilizzata come copertina, ieri a Cervia(RA), da notare quanta gente ancora sui lettini”.

Ma è il caso anche dei soggetti immortalati dalla webcam in tempo reale di Porto Corsini(RA), stesi a far non si sa che cosa, con un forte temporale che proprio in quel momento colpiva la poco distante Cervia e Cesenatico(FC).

A questo ci aggiungiamo quanto riportato dalla pagina del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Emilia Romagna-CNSAS, intervenuto in soccorso di una signora che si è recata in Appennino per un’escursione, nonostante i bollettini meteorologici e l’allerta di Protezione Civile, avessero previsto instabilità marcata dal pomeriggio di Sabato.

Questo per quanto riguarda la nostra regione, ma casi di imprudenza si registrano fin troppo spesso, anche fuori dal territorio dell’Emilia-Romagna.

Un ultimo esempio di sottovalutazione del rischio, che è costato caro, è quello della Sudtirol Ultra Skyrace, dove un’atleta è deceduta dopo esser stata colpita da un fulmine.

Anche per quella zona, era stata emessa allerta da parte della Protezione Civile e i bollettini parlavano molto chiaro sulle condizioni meteorologiche avverse.

“Non si tratta di far polemica – spiega il Centro Meteo Emilia Romagna -, ma di semplici constatazioni, anche perché queste disgrazie potrebbero essere evitate, ad esempio, annullando la partenza di gare o escursioni in presenza di conclamate criticità”.

“La nostra posizione è molto severa in tal senso – ribadiscono -, come Centro Meteo Emilia Romagna crediamo molto nel valore della prevenzione del rischio, e all’interno delle nostre attività, ad essa viene dedicato un ampio spazio.

L’immagine può risultare forte, magari agli occhi di qualcuno esagerata, ma è la semplice e dura verità. Ci sono luoghi che, durante condizioni meteorologiche avverse, ci espongono in maniera elevata al rischio. Proprio per questo motivo, diventa fondamentale prendere coscienza del rischio e imparare a valutare in maniera ponderata le situazioni. La presenza di bollettini meteorologici e/o allerte di Protezione Civile, già dovrebbe essere il primo campanello d’allarme, atto a farci mettere in pratica le giuste misure di prevenzione”.

I CONSIGLI 

  • Durante un temporale, sia esso anche a distanza di qualche chilometro, è bene non sostare sulla spiaggia o in mare, in prossimità di laghi o creste montuose.
  • Bisogna prestare attenzione a fiumi e soprattutto torrenti, in quanto essi hanno un andamento irregolare e possono andare in piena molto repentinamente. Il temporale potrebbe anche essere a monte e noi, più a valle, non potremmo accorgercene e rischieremmo comunque di rimanere travolti.
  • In caso di temporali, un altro rischio è rappresentato dalle raffiche di vento e dalla grandine, motivo per cui è opportuno mettersi al riparo.

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Videosorveglianza integrata per aumentare la sicurezza

Sollecitiamo la Regione a sottoscrivere un accordo quadro complessivo in materia di sicurezza urbana e integrata, un accordo nel quale sperimentare interventi di controllo tecnologico del territorio congiuntamente ad interventi di promozione della sua riqualificazione anche dal punto di vista sociale”.

Lo chiedono in una risoluzione approvata oggi in aula i consiglieri Katia Tarasconi – prima firmataria del documento – e Gian Luigi Molinari, che lo ha sottoscritto con tutto il gruppo assembleare Pd. Focus sulla sicurezza, dunque, che si muove su tre punti chiave: videosorveglianza, riqualificazione degli spazi pubblici e promozione culturale, sottolinea la consigliera dem che chiede maggiori strumenti di agevolazione per le polizie locali.

“Vorremmo – spiegano Tarasconi e Molinari – che la Regione si candidasse insieme al Ministero dell’Interno a sperimentare un sistema di controllo delle targhe dei veicoli rubati attraverso telecamere intelligenti, creando un unico server a livello regionale che sia di servizio per tutto il territorio dell’Emilia-Romagna”.

“Siamo convinti – dichiarano gli esponenti dem – che sia arrivato il momento di creare un modello di interscambio operativo delle informazioni che sia sistematico per tutti e di estenderlo a tutto il territorio regionale: dando maggiori strumenti a Comuni e Polizia locale non facciamo altro che dare risposte alla crescente richiesta di sicurezza delle persone. Per questo motivo chiediamo alla Giunta di attivarsi presso il Ministero dell’interno per avviare percorsi di sperimentazione”.

“Qualora il decreto sicurezza diventasse attuativo la nostra proposta resterebbe valida – concludono Tarasconi e Molinari – in quanto mira a favorire interrogazioni massive e non dei singoli operatori abilitati da parte di sistemi di videosorveglianza intelligenti, inoltre mira a una diffusione su tutto il territorio regionale, senza escludere i Comuni sotto i 100mila abitanti”.




Polizia Municipale, controlli antidegrado e a tutela dei consumatori nelle aree mercatali

Mercoledì 6 giugno, nell’ambito dei periodici controlli antidegrado e a tutela dei consumatori nelle aree mercatali, la Polizia Municipale ha accertato quattro violazioni all’articolo 17 del Regolamento comunale di Polizia locale, per comportamenti contrari all’igiene e al quieto vivere. Ne è conseguita la notifica di altrettanti ordini di allontanamento (Oda), i provvedimenti previsti dalla recente normativa in tema di sicurezza e decoro di particolari aree urbane, che impongono l’allontanamento della persona per 48 ore dal luogo in cui è stato commesso il fatto. Gli Oda sono stati trasmessi al Questore per l’adozione dei successivi atti di competenza.
“Mi fa piacere sottolineare – commenta l’assessore alla Sicurezza Luca Zandonella – che la collaborazione instauratasi tra la Polizia Municipale e i commercianti, per contrastare il fenomeno dell’abusivismo, ha dato i suoi frutti: in occasione dell’ultimo servizio di controllo sul mercato cittadino, non si è rilevata la presenza di alcun venditore non autorizzato nel corso della mattinata. Anche per quanta riguarda gli episodi di questua richiesta con eccessiva insistenza o molestie ai passanti, per cui erano state ricevute diverse segnalazioni nei mesi scorsi, l’impegno degli agenti è capillare: l’applicazione di ben 4 Oda, nell’area del mercato, ne è la dimostrazione”.

Durante il servizio serale, una pattuglia della Polizia Municipale ha partecipato a un servizio congiunto con altre forze di Polizia, predisposto dalla Questura per il controllo del territorio nella zona di Piazzale Libertà e aree limitrofe. In precedenza, nel corso della stessa giornata, gli agenti avevano fermato una persona di nazionalità straniera, priva di documenti; accompagnato presso l’Ufficio di fotosegnalamento della Questura per l’identificazione, l’uomo è risultato essere in regola.
“La collaborazione con i cittadini – chiosa l’assessore – è fondamentale e rende la Polizia Municipale sempre più vicina alle quotidiane esigenze delle persone. Per l’Amministrazione, tutelare il decoro e la tranquillità del territorio è una priorità; a questo proposito, crediamo sia molto importante che la Polizia Municipale partecipi ai controlli congiunti con le altre Forze dell’ordine, l’ultimo dei quali effettuato nella zona del Fascal dove, come è noto, di recente si sono verificati gravi episodi”. 

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In arrivo 7,5 milioni di euro per il ponte di Castelvetro

Trentacinque milioni di euro per mettere in sicurezza i nove ponti sul fiume Po tra Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. E’ il frutto dell’accordo raggiunto oggi in Conferenza Unificata, con l’assegnazione delle risorse per interventi di emergenza per le infrastrutture stradali sul fiume Po che erano state previste dal decreto fiscale approvato nel dicembre scorso. I fondi saranno così suddivisi:

Ponte Colorno (Province di Parma e Cremona) 6 milioni

Ponte Verdi (Province di Parma e Cremona) 6 milioni

Ponte Dosolo Guastalla  (Province di  Mantova e Reggio Emilia) 3,7 milioni

 Ponte Castelvetro (Province di  Piacenza e Cremona) 7.5 milioni   

Ponte Porto Morone  (Pavia)  5.5 milioni

Ponte della Becca (Pavia)  1,5 milioni

Ponte della Gerola (Pavia) 2.8 milioni

Ponte Cardè (Cuneo)  0.4 milioni

Ponte Trino Vercellese   (Province di Vercelli e Alessandria) 1.2 milioni

«Si tratta – ha sottolineato Achille Variati, presidente dell’Upi – di risorse essenziali che serviranno a porre fine a gravi situazioni di emergenza. Parliamo di ponti che si è  stati costretti a chiudere o su cui sono in vigre ordinanze restrittive del transito: un danno sia per i cittadini sia per le imprese. Con questi fondi – ha aggiunto il presidente Upi – inizia l’opera di messa in sicurezza di tutta la rete viaria provinciale, che vedrà le Province impegnate da qui ai prossimi sei anni in un piano complessivo di rifacimento della viabilità, grazie al fondo di 1,6 miliardi stanziato nella legge di bilancio 2018. Un piano che avrà riflessi positivi immediati non solo sulla vita dei cittadini, che si vedranno restituiti servizi essenziali, ma sull’economia locale, grazie alle migliaia di cantieri che nei prossimi anni si apriranno sui territori».

La Provincia di Piacenza è intervenuta sull’argomento con un comunicato:

A seguito della richiesta presentata tempestivamente dalla Provincia di Piacenza per il consolidamento e la messa in sicurezza del ponte sul Po, fra Castelvetro e Cremona, il Presidente Francesco Rolleri rende noto che il governo, previo accordo sancito oggi pomeriggio nella Conferenza Unificata Stato Città, ha concesso un finanziamento di 7,5 milioni di euro su un intervento complessivo stimato in 10 milioni.

Oggi pomeriggio, infatti la Conferenza stessa ha approvato lo schema di riparto dei fondi previsti dal Decreto fiscale (Legge 172 del 4 dicembre 2017) che saranno trasferiti alle Province interessate. “Per i nostri territori si tratta di un’ottima notizia perché consentirà di effettuare lavori fondamentali per la sicurezza di infrastrutture strategiche e per i cittadini che quotidianamente le utilizzano“, dichiara il Presidente regionale dell’Unione delle Province d’Italia, Giammaria Manghi, che era nella delegazione dell’UPI nazionale che ha partecipato oggi ai lavori della Conferenza Unificata a Palazzo Cornaro a Roma.

Arriveranno in Emilia-Romagna ben 23,3 dei 35 milioni stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per interventi di emergenza sui ponti dell’asta del fiume Po. Il Presidente della Regione Bonaccini e l’assessore Donini hanno già dichiarato la disponibilità della Regione a intervenire per coprire la parte restante del costo degli interventi.

Il Presidente Francesco Rolleri esprime grande soddisfazione nei confronti del governo e della regione per un finanziamento necessario per garantire nel tempo, la percorribilità di questo importante manufatto, risalente al 1890, che costituisce un fondamentale collegamento tra le Regioni Lombardia ed Emilia-Romagna.

 

 

 




Gloria Zanardi: “Risposte da Acer e Sindaco sullo stato del Peep”

Riceviamo e riportiamo il comunicato inviatoci da Gloria Zanardi sullo stato del quartiere Peep – Farnesiana.

Sabato scorso, in qualità di consigliere comunale, su invito di alcuni residenti, ho fatto un sopralluogo al quartiere Farnesiana-Peep presso un edificio delle case popolari in Via Marinai d’Italia.

Ho potuto così appurare lo stato in cui versa l’immobile in questione: nelle aree esterne, nelle parti comuni e anche all’interno di un appartamento.

Ho rilevato criticità sotto molteplici profili: sicurezza, decoro ed igiene.

L’illuminazione nelle aree antistanti all’ingresso degli immobili è insufficiente: sono stati rimossi dei lampioni pericolanti e mai sostituiti. E’ evidente che una buona illuminazione è fondamentale per la sicurezza, fungendo anche da deterrente per i malintenzionati. Chiaramente, vi sarebbe anche la necessità di un maggior controllo da parte delle forze dell’ordine nella zona.

Inoltre, anche strutturalmente, l’edificio mostra pecche, sia all’esterno che all’interno, come ad esempio copiose infiltrazioni e presenza costante di insetti.

Queste problematiche sono già state sottoposte agli enti competenti, tuttavia senza riscontro. Coloro che lamentano quanto sopra vorrebbero essere ascoltati da Acer e soprattutto dal Sindaco, semplicemente per avere risposte (dopo le promesse) e per capire se ci sono prospettive di intervento in futuro, consapevoli di tutte le difficoltà che possono manifestarsi in questo ambito.

Anche in un’ottica di programmazione dell’attività e di interventi da parte del Comune e di Acer credo che sia doveroso ascoltare i cittadini per poi valutare le priorità. Visto che le richieste formali non hanno sortito effetto rivolgo anch’io un invito, nel mio ruolo, all’amministrazione.




La mappa dei reati legati a furti, rapine e droga in Provincia e Regione

Inutile nascondersi dietro a un dito, siamo in campagna elettorale. Il 4 marzo si avvicina e le strategie di ogni parte sono già sul tavolo, così come i temi su cui puntare, come la sicurezza, che come un anziano parlamentare proprio non vuole saperne di lasciare la poltrona ad altri.

Ed ecco allora un aggiornamento Istat 2016 su furti, rapine e reati legati allo spaccio di stupefacenti, ripreso da Il Sole 24 Ore, provincia per provincia. I conti sono stati fatti ogni 10 mila abitanti con riferimento a persone denunciate, arrestate o fermate dalle forze dell’ordine per i crimini in questione. Va detto inoltre che il territorio in cui si commette il reato non è necessariamente quello in cui vengono messe le manette.

Per quanto concerne i furti, Piacenza in regione si colloca nella parte medio bassa della “classifica”, con 18 furti ogni 10 mila abitanti (media nazionale 19), peggio di noi Parma (21), Modena (21), Bologna (26), Ravenna (24), Ferrara (21) e Rimini (23). Meglio solo Forlì (17) e Reggio Emilia (17). Verbano-Cusio-Ossola spicca in negativo con 37,33.

Stesso discorso per i furti in abitazione, dove si registrano meno reati solo a Reggio Emilia e Modena. In generale la provincia di Aosta è quella in cui si registra il più alto tasso di persone denunciate o arrestate per aver commesso un furto in abitazione: oltre 12 ogni 10mila abitanti. Mentre la provincia nella quale questa fattispecie è meno diffusa è quella di Crotone, con appena 0,8 persone denunciate 

Per quanto concerne le rapine, siamo la sesta provincia in Regione per numero (3,243 ogni 10 mila abitanti). Svetta Rimini, che con 8 persone fermate si aggiudica la maglia nera in tutta Italia.

Capitolo stupefacenti: Piacenza è seconda, con 12 persone denunciate , fermate o arrestate per 10 mila residenti (in media col dato nazionale), peggio solo Rimini con 14. Anche Bologna fa registrare un dato leggermente inferiore, Parma e Reggio Emilia si fermano rispettivamente a 7 e 5.

Qui trovate i dati




Madre di due figli da anni vittima di violenze, il sostegno della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati

Anni di violenze fisiche e psicologiche inflitte dal marito e un rapporto coniugale di grave conflittualità, del quale anche i due figli, nonostante l’età già adulta, rimangono vittime. Poi la donna – 63enne di origini francesi e residente a Piacenza – decide di rivolgersi al Centro antiviolenza Telefono Rosa, che attiva quindi la consulenza legale e un percorso psicoterapeutico (entrambi gratuiti) per affrontare le dolorose conseguenze delle violenze subite. Come spesso succede, gli episodi di vittimizzazione determinano una spirale di difficoltà dalla quale non è facile uscire. Anni di maltrattamenti hanno infatti comportato nella donna una grave compromissione nella gestione dei rapporti relazionali e profonde conseguenze psicologiche, che si riflettono nella difficoltà, aggravata dall’età, di trovare un lavoro (nonostante l’esperienza pluriennale). A questo si sono aggiunte le spese da affrontare nell’immediato: il trasloco in una nuova casa (di edilizia popolare), il mobilio, l’affitto, le spese mediche e quelle legali per la separazione dal marito.

In suo aiuto è quindi intervenuta, su richiesta del sindaco Patrizia Barbieri, la Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati, che nei giorni scorsi ha stanziato un contributo di 10mila euro per aiutare la donna ad affrontare le spese più urgenti e le gravi conseguenze del reato subito. “Concretezza e tempestività sono i due punti attorno ai quali ruota l’intervento della Fondazione – spiega l’assessore alla Sicurezza urbana, Luca Zandonella -, l’unica esperienza in Italia di supporto alle vittime di gravi reati dolosi. Istituita nel 2004 da Regione Emilia Romagna, Province e Comuni capoluogo, la Fondazione ha l’obiettivo di dare sostegno immediato alle vittime dei crimini dolosi di maggiore gravità, per consentire alla vittima o alla sua famiglia di affrontare nell’immediato lo choc determinato dal crimine subito”. Prosegue l’assessore: “La richiesta di sostegno è rivolta dal sindaco del Comune in cui è avvenuto il fatto o di residenza della vittima. L´intervento della Fondazione può essere volto al sostegno scolastico ai figli della vittima, a sostenere particolari cure mediche o le spese per l´affitto di casa per brevi periodi. Oppure ancora può consistere in una donazione una tantum per affrontare le difficoltà più urgenti. L´intervento, infatti – conclude Zandonella -, non è mai definito a priori, ma cerca di sostenere nel concreto e in tempi rapidi i bisogni della vittima o dei suoi familiari”. 

Dall’Ufficio Stampa del Comune