Barbieri furiosa sul possibile rimpasto: “Non rispondo ad illazioni e notizie inventate”

In riferimento a quanto apparso stamani su “Libertà” a pagina 15 (“Rimpasto, accordo coi partiti: ma a frenare c’è il nodo dei sostituti”), il sindaco Patrizia Barbieri precisa quanto segue: “Il sindaco, che e’ stato eletto con suffragio ben più ampio di quello dei partiti che lo hanno sostenuto, ha sempre detto e ribadisce che risponde del suo operato ai cittadini e solo a questi ultimi. Non intende dunque perdere tempo per rispondere ad illazioni e notizie del tutto inventate che pifferai, neppure magici, diffondono. Il sindaco non si è mai fatta condizionare nella‎ sua azione professionale e amministrativa: non sara’ perciò di certo il vociare di un loggione ad indirizzarla in un senso o nell’altro. Ha sempre detto e ribadisce che il suo servizio alla città si sarebbe svolto nel pieno della trasparenza e del rispetto per le persone e le istituzioni, che per altro pettegolezzi da comari continuamente mortificano. Se e quando il Sindaco dovesse assumere una qualsiasi iniziativa nell’ambito dei poteri che la legge le riserva, lo farà con lo stile che le appartiene, con buona pace di tutti”. 

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Rinnovata la convenzione tra Comune di Piacenza e il Telefono Rosa. Barbieri: “Lavoro insostituibile”

Telefono Rosa sin dal 1994 a Piacenza è al fianco delle donne nei momenti in uno almeno dei momenti più complessi della propria esistenza: quando si subisce un abuso. Oggi in Aula Consiliare è stato rinnovata la convenzione che unisce ulteriormente questa amministrazione al Centro Antiviolenza Associazione “La Città delle Donne” – Telefono Rosa, per contrastare questo fenomeno che in Italia conta 114 donne vittime di omicidio volontario nei primi 10 mesi 2017 (dati Eures), ma che purtroppo vede molti fascicoli archiviati per ragioni disparate. “Questa convenzione – ha riconosciuto la sindaca Barbieri – è un segno di riconoscenza per il lavoro fatto da Telefono Rosa. Nessuno potrebbe fare ciò che fate voi con la stessa preparazione e lo stesso amore. Mettete tutte voi stesse nel lavoro di recupero e prevenzione”. “Come istituzione – ha proseguito – abbiamo il dovere di esservi vicini. Il vostro è un lavoro insostituibile“.

La presidente Scardi ha riconosciuto con un velo di commozione l’importanza del riconoscimento da parte dell’amministrazione, ringraziando oltre alla sindaca anche l’assessore Sgorbati, “sempre presente, anche nei momenti di vacanza, condividendo con noi i problemi che mano a mano si presentavano, confermando nei fatti la volontà politica espressa in tal senso, così come il presidente della Commissione per i Servizi Sociali Carlo Segalini e tutti i consiglieri che ne fanno parte, perché l’audizione che abbiamo tenuto qui nel dicembre 2017 ha gettato le basi per questo straordinario risultato”. Per quanto concerne il supporto finanziario a Telefono Rosa, la convenzione assicura la copertura di una cifra annuale pari a 112 mila euro, con una ripartizione – tra i tre Comuni coinvolti – proporzionale alla popolazione residente dei rispettivi Distretti sanitari. I fondi regionali e nazionali che si renderanno disponibili, nell’ambito delle politiche di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, saranno destinati in primis a compensare – riducendone l’importo – le quote di risorse comunali. Qualora vi fossero delle eccedenze, saranno in ogni caso destinate all’attività della Casa Rifugio e del Centro Antiviolenza, in accordo con Telefono Rosa. L’intesa sancisce inoltre il coinvolgimento, per tutti i Comuni della provincia, nel condividere con l’associazione la progettazione e la gestione di percorsi individuali per le donne ospiti del Centro antiviolenza, comprensivi di eventuali interventi economici. Ogni Amministrazione sarà chiamata a questo impegno, con riferimento alle persone residenti nel proprio territorio.
La convenzione riepiloga anche i servizi che Telefono Rosa garantisce, gratuitamente, alle donne vittime di abusi, inclusa la reperibilità telefonica e il contatto diretto con le Forze dell’Ordine in situazioni di emergenza, nonché l’accoglienza protetta presso le proprie case rifugio, per le quali l’Amministrazione comunale ha dato mandato ad Asp Città di Piacenza di mettere a disposizione sedi adeguate. Al Centro di prima accoglienza situato sullo Stradone Farnese si aggiungono, infatti, due strutture residenziali a indirizzo secretato, per un totale di 17 posti.

“Abbiamo costruito qualcosa che prima non esisteva – ha sottolineato l’assessore Federica Sgorbati -, parlando del problema delle donne vittime di violenza, questo non si risolve con il solo ascolto, sono donne che vanno accompagnate per mano con supporto psicologico. Io preferisco rispondere con fatti concreti, e questo è un segno importante, un’attenzione concreta alle donne”.

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Il colonnello Scattaretico lascia Piacenza, donata targa ricordo dalla sindaca Barbieri

E’ stata donata stamani in Municipio da parte del sindaco Patrizia Barbieri una targa al colonnello Corrado Scattaretico che lascia Piacenza, dopo avere retto per alcuni anni il Comando provinciale dei Carabinieri: “Questo per sottolineare – ha detto il primo cittadino – anche a nome della comunità piacentina, l’impegno e la professionalità dimostrate in questi anni”.
Durante una cerimonia molto sobria ma ricca di cordialità ha aggiunto il sindaco: “Le porgo i saluti più sentiti a nome dalla Giunta e dal Consiglio, in questi anni tutti abbiamo avuto modo di apprezzare il lavoro che sotto la sua guida i Carabinieri hanno cmpiuto nella gestione della sicurezza urbana. Con lei – ha proseguito – è stato fatto qualcosa in più, perché oltre alla grande competenza è emersa la volontà effettiva di essere vicino alle persone, immedesimandosi nei problemi della gente; in questi anni la vicinanza al cittadino è stata un fatto concreto, inieme alla capacità, da parte sua e di tutti i suoi collaboratori, di ridurre la percezione di insicurezza tra i cittadini, cosa per altro molto sentita da queste parti”.
Scatteretico ha sottolienato che è sua abitudine mettersi nei panni degli altri: “Si è cercato di aumentare l’empatia e la vicinanza con le persone che vivono solitudini profonde – ha spiegato – perché una parola di conforto può servire e abbiamo messo al servizio della cittadinanza tutta la nostra umanità. In questi giorni c’è la soddisfazione di percepire che il lavoro svolto è stato produttivo”. Ha concluso: “Ho nel cuore questa città in cui le persone sono schive e riservate ma autentiche. Inoltre ho potuto constatare in questi anni quanto il territorio piacentino sia un grande tesoro, uno scrigno”. 

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“Sarai sindaco o sindaca?”, la redazione di Radio Shock intervista Patrizia Barbieri

Prima intervista in veste di sindaco con Radio Shock, per Patrizia Barbieri, che stamani ha accolto in Municipio i redattori dell’emittente del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza, accompagnati per l’occasione dal medico Marco Martinelli e dagli operatori Maria Cristina Bellocchi, Brunello Buonocore e Massimo Seccaspina.

Dopo una breve presentazione del percorso di Radio Shock, avviato nel 2006, per il quale il primo cittadino ha espresso particolare apprezzamento, la serie di domande si è aperta così: “Pensi che come sindaco donna tu venga considerata una mezza calzetta o una protagonista?”. “Spero – è stata la risposta – di essere ritenuta una donna determinata, che vuole ottenere risultati per Piacenza”. E ancora, “Sarai sindaco o sindaca?”: “Vorrei essere semplicemente Patrizia”.

Ironico, diretto e confidenziale lo scambio di battute, che non ha risparmiato argomenti personali. Dalla curiosità sulle mèches, eventuali “guerre con le padelle” con il marito e le doti di casalinga, ai tre difetti che il sindaco riconosce come propri: “Testarda, forse non simpatica a tutti, molto esigente”. Sino all’interrogativo sul futuro, “Montecitorio o Palazzo Madama?”, risolto così: “Nel mio cuore c’è Piacenza e la voglia di fare bene per questa città”.

Non potevano mancare gli accenni all’attività in Municipio. “I meeting con i tuoi collaboratori li farai a Pecorara o dal Gnasso?”, è stato chiesto al sindaco, che ha ribattuto “Qui in sala Giunta, per risparmiare”. Prima della stretta di mano finale e della promessa di visitare nei prossimi mesi la sede della redazione, la tradizionale “domanda shock” che chiude tutte le interviste: “E’ meglio un uomo in attacco o una donna in difesa?”. Senza esitazioni la replica: “Meglio una donna in difesa”. 

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