Sgominata banda italo-albanese di spacciatori. Erano specializzati in cocaina

Sgominata dai carabinieri una banda italo-albanese di spacciatori. Otto sono stati arrestati mentre un nono è sottoposto ad obbligo di firma.

Alle prime ore del mattino, su richiesta della Procura della Repubblica di Piacenza, circa 30 militari del comando provinciale di Piacenza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Piacenza nei confronti di un gruppo indagato per il reato di “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti continuato ed in concorso”.

Due degli arrestati sono italiani e si trovano ora ai domiciliari mentre sette albanesi sono in carcere.

Le indagini condotte dalla sezione operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia carabinieri di Piacenza erano partite nel giugno 2018 e si erano protratte fino a febbraio 2019 ed erano state coordinate dalla Procura della Repubblica di Piacenza.

Tutto era partito da alcuni controlli eseguiti su soggetti di nazionalità albanese, già noti per precedenti vicissitudini giudiziarie. Le zone dello spaccio erano prevalentemente quelle di viale Dante e di via Borghetto.

Questi pregiudicati conducevano uno stile di vita sproporzionato rispetto alle possibilità economiche derivanti da attività ufficialmente svolte.

Da una serie di accertamenti preliminari è emerso che due cittadini albanesi ed uno italiano (intestatario di una carta prepagata) movimentavano consistenti somme di danaro, ritenute verosimilmente provento di attività illecita.

Sono dunque seguite varie attività di indagine (con pedinamenti ed intercettazioni) che hanno permesso di raccogliere significativi indizi di colpevolezza proprio per una florida attività di spaccio da parte di un gruppo di cittadini albanesi ed italiani che controllava la quasi totalità del traffico di cocaina a Piacenza.

Gli stupefacenti venivano venduti quotidianamente a vari consumatori, anche di giovane età.

L’operazione ha consentito di individuare i “grossisti” che operano nel milanese, anch’essi cittadini albanesi, alcuni dei quali pluripregiudicati e privi di una qualunque attività lavorativa lecita.

Durante l’indagine sono stati arrestati in flagranza di reato 4 soggetti, segnalati 25 assuntori e sequestrati circa 500 grammi di cocaina.




Noto imprenditore piacentino ottantenne tenta estorsione ai danni di una famiglia in difficoltà

Un noto imprenditore piacentino, ottantenne, attivo nel settore della compravendita immobiliare è stato denunciato per tentata estorsione dalla guardia di finanza di Piacenza, al seguito di una indagine di polizia giudiziaria, coordinata dal Sostituto Procuratore della repubblica Roberto Fontana.
Le Fiamme Gialle, attraverso le loro indagini, hanno scoperto come l’anziano, dopo aver appreso che presso l’istituto aste giudiziarie sarebbe stato messo in vendita un appartamento, avrebbe contattato l’inquilino, ormai prossimo a lasciare l’abitazione, per carpire da se fosse interessato, un domani, a rientrare in possesso dell’immobile.
Visto che l’ex proprietario era interessato alla possibilità di reimpossessarsi della casa persa nell’ambito di un fallimento, l’imprenditore immobiliare gli avrebbe richiesto la somma di 30 mila euro in cambio della promessa di rinunciare alla partecipazione all’all’asta giudiziaria per l’acquisto del bene.
In caso di rifiuto avrebbe non solo preso parte all’asta ma anche continuato a rilanciare così da far lievitare notevolmente il prezzo dell’immobile e rendere non conveniente l’acquisto né all’ex proprietario, né ad altri eventuali partecipanti.
Davanti al ricatto la vittima si è rivolta ai militari della guardia di finanza che hanno avviato le indagini alla una serie di indagini e denunciato l’avido ottuagenario, evitando così che si appropriasse di una consistente somma di denaro, a danno di una famiglia in evidente stato di difficoltà. Dovrà ora rispondere del reato di tentata estorsione e turbativa d’asta.

L’operazione, conferma l’attenzione ed il costante impegno – recita la nota – delle Fiamme Gialle, in perfetta sinergia con l’autorità giudiziaria piacentina, nel contrasto anche dei delitti contro il patrimonio e le varie forme di illegalità che si manifestano nel territorio piacentino che, per le fattispecie particolarmente subdole, determinante risulta la collaborazione dei cittadini vittime dei reati.