Carta straccia gli striscioni inneggianti la Marcia su Roma. Pino de Rosa: “Fu l’unica vera rivoluzione in Italia”

Gli striscioni comparsi nella nottata tra il 27 e il 28 ottobre con espliciti riferimenti alla Marcia su Roma avvenuta ormai 96 anni fa, sono già carta straccia. Infatti il maltempo e le segnalazioni di alcuni cittadini hanno fatto il loro corso, e già verso le 13 rimaneva ben poco. Le scritte erano comparse a Piacenza in zona Cheope, vicino ai Giardini Margherita, a Fiorenzuola e a Castel San Giovanni. “28 – 10 -1922 si marciava, 28 – 10 – 2018 si marcisce”recitava uno, “Marcia oppure crepa”, “La Marcia fascista continua” erano gli altri slogan.

Pino de Rosa, sindacalista Ugl, ha commentato l’evento “da storico”. “Io non ci vedo minacce.. A me sembra a cuor sereno che esista all’interno del tessuto sociale una attenzione nei confronti di quel fatto storico che rimane pur sempre l’unica rivoluzione che si sia fatta in Italia. Si trattò di un atto rivoluzionario, poi è chiaro che al Re evitò spargimenti di sangue, il Re diede l’incarico di formare il Governo a Mussolini. Poi c’è chi la vuol leggere come un pericolo nei confronti della democrazia, ma furono senza dubbio dei fatti che appartengono alla storia del popolo d’Italia”. Ribadisce De Rosa che preferisce “il confronto rispetto agli striscioni attaccati sui muri. Chissà che non sia stato qualche antifascista che ha riveduto le sue posizioni”. 

Ieri sera De Rosa era nella sede di Casapound in via X Giugno per parlare de “L’altro sindacato: il lavoro, priorità di uno Stato sovrano”. Un incontro si legge, “per conoscere regole e valori per essere protagonisti nel mondo del lavoro”. “Ho cercato di spiegare ai ragazzi presenti cos’è il sindacato, richiamando una serie di articoli della Costituzione. Questo tipo di incontri sono in programma all’interno di altri movimenti politici. Non ho pregiudizi nei confronti di nessuno per questo tipo di discussioni. Il sindacato non è legato politicamente a nessuno, in UGL ho diversi rappresentanti sindacali e dirigenti provinciali che non hanno le mie stesse idee politiche, anzi sono dichiaratamente antifascisti, lavoriamo fianco a fianco senza alcun problema”. 

 Sugli striscioni è intervenuta anche Rifondazione Comunista, con un comunicato.

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3 striscioni contro i tagli culturali dell’Amministrazione

Sono apparsi nella notte 3 striscioni, ognuno per una specifica situazione di “vuoto culturale” in contrasto alle decisioni recentemente prese dalla Giunta Barbieri in merito. Il primo davanti a Spazio Belleville, o SpaziAli, come si chiamerà d’ora in avanti. Previsto in questo caso un taglio di oltre 40 mila euro per la gestione e nuovo bando aperto. Lo striscione riporta scritto

Balle spaziali, Sgorbati vergogna

Il secondo davanti all’ingresso dell’Arena Daturi, sede estiva della manifestazione Cinema sotto le stelle organizzata da Cinemaniaci e Arci, al centro di una querelle che ha varcato i muri di Palazzo Mercanti ed ora anche in rete con una petizione ad hoc. Questo il messaggio

Paura e delirio al Daturi, Polledri fatti una cultura

L’ultimo davanti a Spazio 4.0, che vede attualmente come unico partecipante alla gara Placentia Superba, associazione creata ad hoc qualche settimana fa per partecipare al bando di gestione dell’area. Anche in questo caso tagli consistenti, 20 mila euro concessi dal Comune per un anno.

-3 giorni all’apertura (forse)

Il messaggio in questo caso era rivolto al consigliere Domeneghetti.

Reazioni indignate per lo striscione contro Domeneghetti

Proprio quest’ultimo striscione ha provocato parecchie reazioni indignate sia a destra sia a sinistra. La frase scritta in piccolo recitava infatti la parola “dai” ripetuta più volte ed a metà circa “die” che in inglese vuol dire muori. Elemento che molti hanno interpretato come una esplicita minaccia nei confronti del consigliere comunale.

Il consigliere del Pd Christian Fiazza così commenta l’episodio su Facebook “Quando la protesta è democratica, corretta e trasparente il compito degli amministratori, di qualunque colore e Fede politica, è di ascoltarla e meditarvi sopra. Quando la protesta assume però dei toni pericolosamente e troppo vicini alla minaccia come in quello accaduto l’altra notte è compito di tutta la Politica condannare fermamente queste azioni.Vi sono molti modi nella Repubblica Italiana per manifestare il proprio dissenso. Il più importante di tutti è il voto. I Piacentini lo hanno esercitato nel giugno dell’anno scorso e la loro scelta, anche da chi non la condivide, va rispettata e contrastata con gli strumenti democratici che ci offre la nostra Costituzione. Ta questi non vi e’ certamente lo stendere striscioni con frasi più o meno intimidatorie e molto stupide. Il Partito Democratico è in testa al gruppo di quelli che vedono solo e prima di tutto una rivalsa politica nella chiusura di Spazio 4 come nella ridimensionamento di Belville, probabilmente nella conclusione dell’esperienza dell’ Arena Daturi, ma manifesta e manifesterà sempre il proprio dissenso solo con gli strumenti che la legge e la democrazia mette a propria disposizione. Condanno fermamente le stupide frasi che colpiscono amaramente il consigliere ed amico Nicola Domeneghetti manifestando a lui ed a tutta la sua famiglia la mia piu’ vera solidarietà… pensa Nicola non più di un anno fa a causa di una mia assenza perché mi ero recato al bagno non passo una mozione e mi venne augurato via Facebook “un catetere permanente”… molte cose politicamente ci dividono, ma l’amore per Piacenza, l’impegno x migliorarla, la certezza della Democrazia e il fermo rispetto della Liberta’ di ognuno ci accomunano grandemente. Ti mando un vero abbraccio Christian”.

Il consigliere Nicola Domeneghetti invece con un post ringrazia tutti coloro che in queste ore gli hanno espresso solidarietà “Grazie a tutti coloro che mi stanno manifestando solidarietà ed affetto. Andiamo #avanti”.

Fratelli d’Italia, partito di appartenenza di Domeneghetti solidarizza con il proprio esponente e scrive “Dei vigliacchi gettano fango e minacce sull’operato degli amministratori di centrodestra. Non ci faremo certo fermare dalle intimidazioni di quattro cialtroni. #Avanti”.

L’assessore Luca Zandonella commenta Un abbraccio Nicola! Talmente coraggiosi che non ci mettono neanche la faccia. A presto”.

L’avvocato Sara Soresi sollecita un approfondimento della questione. “Passino due dei tre striscioni che, comunque, palesano vigliaccheria e ignoranza. Il terzo, però, rivolto all’amico Nicola, consigliere di Fratelli d’Italia, è intimidatorio. Giusto cercare di andare a fondo della questione”.

Non è infatti escluso che il consigliere Nicola Domeneghetti si rivolga ache alla Procura della Repubblica con un esposto che permetta di far luce sull’episodio.

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