Molinari (PD) su Euro 4 e stufe: “La Lega ha approvato Piano Aria che ora contesta. Basta propaganda”

Anche il PD si inserisce per “dare benzina” alla querelle politica sorta sulla questione Diesel Euro 4, grazie a Gian Luigi Molinari, Consigliere Regionale.

La Lega deve smettere di fare propaganda!  – esordisce – Sulla regione è ora che si capisca che il lavoro vero è molto diverso dal semplice comunicato o dall’intervista al giornale. Da alcuni mesi la discussione anche nel gruppo Pd è molto alta su questo argomento. Anche noi parliamo con i cittadini e capiamo il problema legato ad un provvedimento sugli Euro4 che ancora rappresentano un numero discreto di autovetture in città. La Lega ha approvato il Piano aria che ora si è accorta di voler contestare, per questo torniamo a ragionare prima di blaterare sui giornali! In commissione, unico piacentino presente alla discussione, evidentemente gli altri erano impegnati a scrivere i comunicati, abbiamo chiesto alla Lega, in un clima comunque collaborativo, di ritirare l’emendamento per capire, insieme, anche ai Sindaci dei comuni interessati dal blocco, come poter intervenire sul problema polveri sottili e inquinamento senza compromettere portafogli e abitudini dei cittadini (per ora solo in ingresso a Piacenza, va specificato). La Lega ha respinto questa proposta, costringendo ad un voto negativo in quanto non discusso con gli attori, ovvero i Sindaci, che sono i responsabili sanitari anche in relazioni agli sforamenti PM10. Ci si avvicina alle elezioni, è questo l’unico motivo di queste dichiarazioni, anche ricordando che in merito ai camini e alle stufe la regione a targa Lega, ovvero la Lombardia, già da tempo vieta l’utilizzo, senza prevedere nemmeno la deroga al di sopra dei 300 metri. A dimostrazione che fino a quando si tratta di rilasciare qualche dichiarazione sensazionale si è sempre in prima fila, quando si tratta di amministrare poi ci si comporta come, se non peggio, degli altri. Il problema della salute è prioritario, è previsto un nuovo incontro con i Sindaci la prossima settimana , la Regione non decide mai da sola!”. 

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Interrogazione di Fiazza(PD) su camini e stufe inquinanti

«Come sta agendo l’Amministrazione Barbieri per mettere in pratica il Piano Aria Integrato Regionale e contrastare l’inquinamento dei camini?». Lo chiede alla Giunta, con qualche dubbio nei confronti dell’operato, il consigliere comunale del Pd Christian Fiazza. «Recentemente è stato sancito un accordo condiviso da più regioni che prevede misure incisive contro lo smog, riconoscendo anche nel riscaldamento a biomassa una delle principali cause. A tale documento, la Giunta si è adeguata con un’ordinanza che vieta dall’1 gennaio al 31 marzo 2018 l’impiego del riscaldamento a biomassa negli impianti con efficienza energetica inferiore al 75% e nei caminetti aperti, siti in unità immobiliari dotate di sistema multi-combustibile nei comuni a quota altimetrica inferiore ai 300 metri. Dalla carta, però – incalza l’esponente del Pd -, non si è ancora passati ai fatti: c’è in gioco il benessere dei cittadini. Occorre quanto prima una forte opera comunicativa di sensibilizzazione e prevenzione a tappeto, nonché un censimento degli impianti a biomassa». Fiazza ha presentato un’interrogazione insieme alla consigliera Giulia Piroli.

«Le stufe a legna e pellets, se non entro certi canoni di efficienza, sono altamente nocive per la nostra salute. La Regione, non a caso, ha introdotto una classificazione ambientale dei generatori di calore a legno, basata su cinque classi (da 1 a 5 stelle) in funzione di emissioni e rendimenti. Numerosi studi hanno evidenziato il contributo dell’utilizzo della biomassa all’aumento di agenti inquinanti nell’aria, soprattutto in città durante la stagione invernale. Le biomasse che vengono usate come combustibile provocano l’immissione nell’ambiente di quantità importanti di polveri con effetti potenzialmente dannosi, tossici e cancerogeni per le persone. Ecco perché – conclude Fiazza – intendo sapere che tipo di controlli voglia mettere in atto il Comune, auspicando una presa di coscienza della problematica da parte delle istituzioni».