Filarmonica Toscanini cerca percussionisti o creativi per progetto interculturale

Ancora pochi giorni per partecipare alla Call “E’ il nostro tempo!”, di una delle Orchestre più prestigiose d’Italia, più volte esibitesi anche a Piacenza nel recente passato, la Filarmonica Arturo Toscanini. Un progetto realizzato col sostegno del MiBact e SIAE, all’interno dell’iniziativa “S’illumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”. Obiettivi principali del progetto sono il coinvolgimento di un’intera comunità mediante il dialogo interculturale e sociale, la valorizzazione delle pluralità e delle diversità e l’inclusione e coesione sociale.

La Call nello specifico prevede la selezione di 15 artisti under 35: 5 compositori, 5 percussionisti e 5 creativi che interverranno nelle fasi laboratoriali. A loro si offre un contratto che avrà scadenza non oltre il 31 marzo 2019. I compositori nello specifico dovranno realizzare composizioni che avranno come comune denominatore le percussioni, ai percussionisti di partecipare alle fasi laboratoriali e di essere in grado di affrontare un pubblico suonando generi diversi. Diversamente i creativi dovranno elaborare una strategia di comunicazione, una campagna per promuovere l’iniziativa. L’invito si rivolge a creativi, quali ad esempio graphic designer, illustratori, disegnatori di graphic novel, graffitari, video maker, storyteller, social media manager. Per partecipare è necessario presentare la domanda di partecipazione alla CALL compilando il form on line accessibile a questo link: FORM DI PARTECIPAZIONE. Il form, debitamente compilato in ogni sua parte, dovrà essere caricato sulla piattaforma entro le ore 24.00 del 6 luglio 2018.
Oppure è possibile inviare la Domanda di partecipazione  con gli allegati richiesti all’indirizzo PEC direzione@pec.fondazionetoscanini.it entro le ore 24.00 del 6 luglio 2018. L’esito della selezione sarà pubblicato il 20 luglio 2018. 

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Allegro con Brio chiude con il Nicolini tra Fellini e il fantasy di Tolkien sabato 16 ai Teatini

Ultimo appuntamento della Stagione 2017/2018 per la rassegna Allegro con Brio, organizzata da Fondazione Teatri di Piacenza in collaborazione con il Conservatorio Nicolini: sabato 16 giugno alle ore 17 alla Sala dei Teatini è in programma il concerto a ingresso libero dell’Orchestra di Fiati dei Conservatori Giuseppe Nicolini di Piacenza e Giuseppe Verdi di Milano, diretta da Johan de Meij, con Hans de Jong al sax alto.

Il programma eseguito in questo concerto è il prodotto finale di un percorso di collaborazione fra il Conservatorio Nicolini di Piacenza e il Conservatorio Verdi di Milano nell’ambito del progetto “MIlanoPIACEnza…suonare insieme” che ha avuto come promotori Luciano Caggiati, titolare della cattedra di tromba e direttore dell’Orchestra di Fiati del Nicolini di Piacenza, e Sandro Satanassi titolare della cattedra di strumentazione e composizione per Orchestra di fiati del Verdi di Milano.

Le tre composizioni che verranno eseguite sono fra le più significative e interessanti della lunga e feconda produzione artistica di Johan de Meij, uno tra i più importanti compositori contemporanei.

Echoes of san Marco è un omaggio al grande compositore veneziano rinascimentale Giovanni Gabrieli. Per ricostruire l’atmosfera tipica delle Canzoni per Sonar eseguite nella chiesa di San Marco con quella sua particolare acustica, de Meij ha scelto un’orchestrazione che imiti i “cori” di ottoni che si rispondevano con effetto di eco dalle cantorie della Cattedrale veneziana. La composizione si apre in effetti con una citazione della Canzon Septimi toni à 8 dalle Sacrae Sinfoniae, affidata, come nell’originale, a due cori di ottoni, e si sviluppa contrapponendo all’interno dell’orchestra varie sezioni di fiati e percussioni, terminando con un trionfale inno solenne.

Con Echoes of San Marco, Johan de Meij ha vinto la 30^ edizione del Concorso Internazionale di Composizione di Corciano.

Fellini è una composizione con sax solista, dedicata, come dice il titolo, al grande regista italiano e al mondo onirico ed immaginifico che i suoi film hanno sempre evocato.

Il solista impersonifica un clown malinconico e straniato, che si muove sul palcoscenico come se fosse dentro un set cinematografico, dando così all’esecuzione un taglio teatrale, sottolineato anche dagli interventi di una Circus Band che da lontano rievoca le atmosfere tipiche del circo. La parte solistica è affidata al sassofonista di fama internazionale Hans de Jong, per cui Fellini è stato scritto.

La Sinfonia n.1, Il signore degli Anelli, si ispira alla trilogia fantasy di Tolkien ed è formata da cinque parti separate, ognuna dedicata ad un personaggio o a un episodio dell’opera narrativa, da Gandalf lo stregone a Lothlorien, la Foresta degli Elfi, dal Gollum Sméagol al Viaggio nell’Oscurità intrapreso dalla Compagnia dell’Anello attraverso le oscure gallerie delle Miniere di Moria, fino all’ultimo movimento dedicato agli Hobbits.

La Sinfonia fu eseguita per la prima volta a Bruxelles nel marzo del 1988, per cui quest’anno ne ricorre il 30° anniversario. In seguito, ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2001 de Meij ne ha scritto la versione sinfonica incisa dalla London Symphony Orchestra.

Compositore e direttore d’orchestra olandese, JOHAN DE MEIJ (Voorburg, 1953) ha ricevuto la sua formazione musicale al Royal Conservatory of Music dell’Aia, dove ha studiato trombone e direzione d’orchestra. La sua pluripremiata produzione di composizioni originali, adattamenti sinfonici e arrangiamenti di colonne sonore gli è valsa una popolarità internazionale ed è diventata una pietra miliare nel repertorio di celebri ensemble in tutto il mondo.

HANS DE JONG vanta una vasta esperienza internazionale sia come solista che come camerista. E’ professore di Sassofono e Musica da Camera al Royal Conservatoire di Antwerpen, in Belgio. E’ Direttore artistico e direttore d’Orchestra del RASP (Royal Antwerp Saxophone Project). Ha composto tre concerti per saxofono. 

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“Allegro con Brio”, i giovani del Nicolini protagonisti ai Teatini

La rassegna di musica da camera Allegro con brio, organizzata da Fondazione Teatri in collaborazione con Conservatorio Nicolini di Piacenza, prosegue domenica 22 aprile alle 17 alla Sala dei Teatini con i Giovani Solisti dell’Orchestra del Nicolini. In programma brani di Wolfgang Amadeus Mozart e Gioachino Rossini.

L’Orchestra del Conservatorio “Giuseppe Nicolini” è formata da studenti e docenti dell’Istituto. Il complesso ha avuto la possibilità di collaborare con enti ed associazioni, tenendo concerti presso prestigiose sedi quali il Teatro Municipale e la Sala dei Teatini di Piacenza, la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, la Cattedrale di Crema, la Rocca di Soncino, e molte altre ancora. In collaborazione con la Fondazione Teatri di Piacenza ha realizzato varie produzioni operistiche, tra le quali il dittico Gianni Schicchi e Schicchi e Puccini, come pure numerosi concerti nelle rassegne Allegro con brio e Ricorrenze in musica.

Nel concerto in programma domenica 22 aprile, a ingresso libero, l’Orchestra diretta da Domenico Tondo sarà impegnata ad accompagnare i cinque giovani solisti selezionati mediante apposite audizioni all’interno del Nicolini: Luca Etzi (oboe), Giacomo Alfano (clarinetto), Enrico Bertoli (fagotto), Fiorenzo Ritorto (corno) e Leonardo Zancati (clarinetto).

Oboe, clarinetto, fagotto e corno sono i protagonisti nella Sinfonia Concertante di W. A. Mozart, a noi giunta attraverso un manoscritto non autografo. L’Allegro iniziale, caratterizzato da un discorso che si intreccia tra solisti e orchestra, ci introduce nel clima delle composizioni caratteristiche di quel periodo. Nel grazioso Adagio la composizione appare in una forma fuori dal comune per concludersi con l’Andantino con variazioni che lascia ai solisti spazio per dialogare in quartetto. Il programma continua con due brani del grande Gioachino Rossini, scelti appositamente per celebrare il centocinquantesimo anniversario dalla sua morte. Il primo è Introduzione, tema e variazioni, composto da Rossini nel 1819, dai caratteristici tratti operistici (tema tratto dall’opera La donna del lago) e con le variazioni virtuosistiche del clarinetto; il secondo, per concludere, sarà la Sinfonia da Il barbiere di Siviglia nella versione sinfonica con organico orchestrale allargato.

Questo concerto, come già i precedenti della rassegna Allegro con brio, è dedicato alla memoria della dottoressa Annalisa Mannella, direttrice amministrativa del Conservatorio Nicolini recentemente scomparsa.

PROGRAMMA

WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791)

Sinfonia concertante in Mi bemolle maggiore K 297B

per oboe, clarinetto, corno, fagotto e orchestra

Allegro

Adagio

Andantino con variazioni

Luca Etzi oboe

Giacomo Alfano clarinetto

Enrico Bertoli fagotto

Fiorenzo Ritorto corno

GIOACHINO ROSSINI (1792-1868)

Introduzione, tema e variazioni

in Mi bemolle maggiore per clarinetto e orchestra

Leonardo Zoncati clarinetto

Sinfonia da Il barbiere di Siviglia

ORCHESTRA DEL CONSERVATORIO NICOLINI

DOMENICO TONDO direttore 

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Musiche di Bernstein, Ravel e Sostakovic domenica ai Teatini

Le musiche di Leonard Bernstein, Maurice Ravel e Dmitrij Šostakovič  saranno al centro del nuovo appuntamento di Allegro con brio, in programma domenica 25 febbraio alle 17 alla Sala dei Teatini di Piacenza. La rassegna di musica da camera organizzata dalla Fondazione Teatri di Piacenza in collaborazione con il Conservatorio di Musica “G. Nicolini” di Piacenza, vedrà protagonista il  Trio composto da Clarissa Bevilacqua (violino), Marco Decimo (violoncello) e Davide Cabassi (pianoforte).  Il concerto, a ingresso libero, è dedicato alla memoria di Annalisa Mannella, direttrice amministrativa del Conservatorio Nicolini, scomparsa lo scorso gennaio.

Preceduti dal giovanile trio di Bernstein, scritto dal genio newyorkese durante gli anni di studio, il programma prevede i due più importanti brani scritti per violino, violoncello e pianoforte del Novecento: il Trio di Ravel e il Trio n. 2 di Šostakovič. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Ravel era desideroso di arruolarsi per dare il proprio contributo al fronte; fu dunque con una certa ansia che a Saint-Jean-de-Luz, nell’estate del 1914, portò a termine il Trio per pianoforte, violino e violoncello. Il calco classicista del lavoro è riconoscibile nell’architettura come nelle forme di sonata del primo e dell’ultimo movimento, ma al posto dello Scherzo e dell’Adagio Ravel inserisce rispettivamente un movimento singolare, intitolato Pantoum, e uno, Passacaille, che rende omaggio alla tradizione barocca. Nella partitura dai colori sgargianti, tra le più alte della musica da camera di tutti i tempi, colpisce l’equilibrio perfetto tra la qualità dell’invenzione e il controllo di un’arte compositiva superba.

Il Trio per violino, violoncello e pianoforte n. 2 op. 67 venne composto da Šostakovič  tra il 13 febbraio e il 15 agosto del 1944, con dedica alla memoria di Ivan Sollertinskij, uomo di cultura e critico musicale suo grande amico. È una pagina drammatica e tesa, nella quale si alternano momenti di intenso lirismo a episodi scherzosi, al limite del grottesco.

Di grande talento i protagonisti del concerto ai Teatini: la giovanissima e già affermata Clarissa Bevilacqua ha iniziato lo studio del violino all’età di cinque anni, debuttando a nove come solista al Pritzker Pavilion di Chicago davanti a migliaia di persone. Successivamente si è esibita alla Carnegie Hall di New York e ha tenuto recital e concerti negli Stati Uniti, in Italia, Francia e Germania. È la più giovane violinista scelta per collaborare con la Fondazione Stradivari di Cremona, suonando regolarmente all’Auditorium Arvedi gli strumenti della collezione. A soli 16 anni Clarissa si laurea con 110 e lode con menzione d’onore presso il Conservatorio Nicolini di Piacenza (Triennio Accademico di I livello). Attualmente studia con Daniele Gay a Milano e frequenta il corso di alto perfezionamento con Boris Belkin all’Accademia Chigiana di Siena. Clarissa suona un prezioso violino Carlo Giuseppe Testore, Milano 1710.

Marco Decimo ha suonato in Italia e all’estero sotto la direzione di Claudio Abbado e in formazioni cameristiche, tra le quali i Quartetti Borciani, Stauffer, David e l’Edison Trio e anche come primo violoncello dell’Orchestra da Camera Stradivari di Milano diretta da Daniele Gatti. Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche e radiofoniche. È docente di musica da camera per archi presso il Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza. È stato inoltre primo violoncello ospite dell’Orchestra Filarmonica della Scala, della Filarmonica ‘900 del Teatro Regio di Torino e della Orchestra Filarmonica Toscanini di Parma.

Il pianista Davide Cabassi, dopo il debutto con l’Orchestra Sinfonica della RAI di Milano all’età di tredici anni, ha intrapreso una brillante carriera come solista che l’ha portato ad esibirsi con le maggiori orchestra europee ed americane. In recital ha suonato per le più importanti associazioni musicali italiane ed europee, in più di 35 Stati Americani, in Argentina, in Cina, in Giappone, ed è stato ospite delle più prestigiose sale dal concerto internazionali. È  top-prize winner con il Van Cliburn International Piano Competition 2005. Nella primavera 2012 una lunga collaborazione con il Teatro alla Scala l’ha portato ad esibirsi con étoile quali Roberto Bolle, Svetlana Zacharova e Massimo Murru.  È molto attivo in campo discografico. Insegna nei conservatori italiani dal 2003; attualmente è docente del Nicolini.