Decima edizione per Corteggiando, il festival dei corti teatrali, sabato al San Matteo

Corteggiando spegne dieci candeline. Un piccolo ma sempre apprezzatissimo Festival di corti teatrali che nel corso degli anni ha portato sul palco del San Matteo oltre 60 gruppi diversi. In pochi minuti si riesce ad articolare una storia che potrebbe avere molteplici sviluppi, come incipit di romanzi in stile Se una notte d’inverno un viaggiatore. Ma forse il bello sta proprio in questo.

Realizzato da Quarta Parete, gruppo teatrale che opera ormai da più di 30 anni sul territorio a livello amatoriale ma che col tempo si è affinato sempre più, offrendo spettacoli di qualità, con l’obiettivo dichiarato di “fare cultura”.

In riferimento alle rassegne Quarta Parete anche nella stagione in corso ha presentato due realtà consolidate: Linea di Confine(che si svolge in primavera e che è arrivata quest’anno alla dodicesima edizione) e appunto Corteggiando.

Questa edizione si svilupperà in un’unica serata, quella del 13 ottobre, e darà l’occasione a nove gruppi e singoli attori non professionisti di confrontarsi attraverso brevi performances. Si avrà modo di vedere all’opera realtà amatoriali, provenienti da sei diverse regioni (dal Veneto alla Calabria), alle prese con testi che nella stragrande maggioranza dei casi hanno per autori gli stessi gruppi che si esibiranno sul palco, visitando i più diversi generi teatrali, dal classico al popolare, dal teatro di ricerca al teatro brillante. Va detto che le iscrizioni anche quest’anno sono state numerose e la selezione è stata anche stavolta difficile.

“L’aspetto più rilevante di Corteggiando – spiegano gli organizzatori -, è quello di creare una possibilità di confronto per realtà che hanno poche occasioni di uscire dal proprio territorio per far conoscere il proprio lavoro. Sin dalla prima edizione è stato rilevante il consenso riconosciuto a questa manifestazione dalla maggioranza di coloro che vi hanno preso parte. Proprio per questo motivo, ogni anno si assiste a graditi ritorni e ogni anno nuove realtà si affacciano a questo festival.
Peraltro, di anno in anno, purtroppo da diverse stagioni teatrali, si assiste con impotenza e grande rammarico a chiusure di rassegne e di festival, anche fra i più quotati in ambito nazionale. In questo contesto, il teatro amatoriale, che non può, per ovvie ragioni, ambire a una capillare circuitazione dei propri prodotti sul territorio nazionale, spesso ne fa le spese.
Di qui l’orgoglio da parte di Quarta Parete di riuscire, pur con mezzi limitati, a mantenere vivo il festival, andando in controtendenza rispetto al trend nazionale”.

Finalisti di questa edizione sono Armathan Teatro da Verona, Attori Vaganti da Bologna, Castello Errante da Conegliano (Treviso), Compagnia dell’Accademia da Buonconvento (Siena), Il Sogno di Budrio, (Bologna), La Calandra da Tuglie (Lecce), Marco Mittica da Canolo (Reggio Calabria) e Yumani da Rho (Milano).

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“Pupe e gangsters” a sostegno dell’associazione “La Ricerca”

L’America degli anni Venti sarà protagonista la sera di venerdì 5 ottobre al Teatro San Matteo con “Pupe, Whisky e gangsters”, divertente commedia che la compagnia teatrale piacentina “Quarta Parete” porterà in scena rivisitata sotto la guida di Tino Rossi.

Protagonista un giovane drammaturgo e regista teatrale “in dura lotta per affermarsi” a New York. Il suo sogno: vedere il suo ultimo testo rappresentato a Broadway. Gli equivoci, i travisamenti, i tradimenti e le redenzioni dei componenti di una sconclusionata e stravagante “compagnia” teatrale continueranno fino allo scoppiettante finale. Una storia a volte divertente, a tratti cinica, ma sempre percorsa da una felice ironia; un gioco teatrale leggero ma non banale che, attraverso il ritmo, vuole rivisitare un periodo artistico pieno di cliché, con curiose punte di verità.

L’accattivante spettacolo che vedrà sul palcoscenico una folta squadra di attori avrà anche una finalità benefica: il ricavato sarà devoluto a sostegno di iniziative e progetti dell’associazione “La Ricerca”, da più di trentacinque anni al fianco dei giovani e delle famiglie in difficoltà. Prima che si alzi il sipario, alle 21, la serata sarà aperta dalla testimonianza di volontari dell’associazione “PaCe” che da sempre affianca l’opera della onlus piacentina nelle strutture di accoglienza e recupero e nei servizi educativi e dell’ascolto. L’ingresso è a offerta.




Al San Matteo una domenica per i bambini

Domenica 19 novembre, presso il Teatro San Matteo, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dei bambini, il Centro per le famiglie del Comune di Piacenza, in collaborazione con Unicef Piacenza, organizza un pomeriggio dedicato ai bambini e alle loro famiglie.

Il programma prenderà il via alle ore 16.30 con un breve intervento introduttivo della presidente di Unicef Piacenza, Lidia Pastorini, cui seguirà un’animazione teatrale a cura di Pappa e Pero, realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Pkd, dal titolo “Il tempo rubato”. Un tema delicato quello del tempo, che nello spettacolo viene affrontato con il linguaggio della favola, per trasmettere un messaggio soprattutto agli adulti, invitandoli a rispettare i tempi naturali dei bambini. In particolare, quelli lenti e preziosi del gioco e della libera espressione, diritti naturali dell’infanzia, che purtroppo non sempre vengono rispettati: in alcune parti del mondo per il ritmo incalzante della società, in altre per le condizioni di sfruttamento a cui l’infanzia è sottoposta.

Seguirà un laboratorio creativo a cura di Unicef Piacenza, che coinvolgerà i bambini presenti nella libera espressione di ciò che la loro fantasia suggerisce, rispondendo alla suggestione “Se fossi io a prendere le decisioni importanti nel Mondo cosa farei?”.

Al termine del pomeriggio le produzioni artistiche dei bambini verranno esposte e presentate al pubblico. L’iniziativa, che rientra nelle attività del progetto “Itinerario famiglie”, affidato in gestione all’associazione “Le valigie”, è libera e gratuita.