Morelli e Pisani: “Criminalità in strada, è ora che si aprano le porte del carcere”

Solidarietà e vicinanza agli agenti feriti in stazione (uno di loro ha passato la notte al Pronto soccorso) da un cittadino tedesco, condanna e indignazione per i continui episodi di violenza che vedono come vittime le Forze dell’ordine e i cittadini. I parlamentari della Lega, Elena Murelli e Pietro Pisani, hanno informato degli ultimi episodi avvenuti in città anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

I parlamentari chiedono tolleranza zero: «E’ impensabile che chi abita in certi quartieri della città debba sopportare degrado e delinquenza, come l’accoltellamento di un nigeriano in mezzo alla strada in via Torricella. In questo e in tanti altri casi, i responsabili sono molto spesso immigrati. Alle anime belle dell’accoglienza a tutti costi chiediamo se non si tratti di un razzismo al contrario, visto che in questi giorni la sinistra se ne riempie la bocca. Pur rispettando il Codice penale, è ora che gli autori di violenze e spaccio di droga – tra cui tanti sedicenti profughi richiedenti asilo – passino un po’ di tempo in carcere».

Murelli e Pisani concludono: «Il problema è la legalità, non il colore della pelle. I tanti immigrati coinvolti in episodi criminali non hanno appreso nulla della vita in comunità e del rispetto delle regole. Un segno che la tanto decantata integrazione sbandierata dalla sinistra non ha funzionato. E allora, si applichi la legge. Fino in fondo».




La “tolleranza zero” non abita a Piacenza, la sosta creativa si!

Si chiama teoria delle finestre rotte e venne formulata da due sociologi americani. L’idea è che se una persona non si cura di piccoli segni di incuria, come un vetro in frantumi, finisce per accettare il degrado, la mancanza di regole e crea il substrato ideale per lo sviluppo della criminalità.

A fare sua questa teoria fu il sindaco di New York Rudolph Giuliani che decise di applicare il concetto di tolleranza zero nella città, riuscendo in pochi anni ad abbattere drasticamente il tasso di criminalità.

Di tolleranza zero ha spesso parlato, a Piacenza, il giovane assessore alla sicurezza Luca Zandonella che, proprio in questi giorni, ha presentato il meccanismo antibivacco installato sulle panchine dei Giardini Margherita.

Zandonella non è però, Giuliani e soprattutto non dispone di un elemento fondamentale che il sindaco della Grande Mela aveva: il controllo totale delle forze di polizia.

Così l’assessore toglie (legittimamente) la possibilità ai senza tetto di sonnecchiare sulle panchine. Nel frattempo però, negli stessi giardini, ogni tardo pomeriggio decine di immigrati si fanno beffe di un’ordinanza sindacale che vieta il consumo di alcolici e stappano birre a gogò.

Il tutto mentre a pochi metri di distanza continua fiorente il mercato dello spaccio con una clientela di giovani e giovanissimi.   E la tolleranza … più che tendere verso lo zero … si impenna!!!

Se su questo fronte (ordine pubblico) l’amministrazione – al di là degli slogan – può incidere poco, ci sono invece altri settori in cui potrebbe fare molto, ed invece sembra latitare.

L’esempio più eclatante è quello di piazza Cavalli che ogni week end si trasforma in un autodromo con annesso parcheggio.

Ben vengano i giovani. Ben venga il centro animato. Considerando però che parliamo di soggetti con energie ed ormoni da vendere … due passi a piedi non dovrebbero essere un dramma ed il divieto di transito e sosta lo si potrebbe rispettare.

Invece, salvo qualche sporadica comparsa della polizia municipale e qualche blocco estemporaneo, il mancato rispetto dell’isola pedonale è totale e continuo.

Sarebbe a questo punto meglio decidere che in piazza, alla sera (o nei week-end) c’è libertà di parcheggio e nessun divieto piuttosto che avere regole ferree sulla carta e nulle sulla strada.

Le foto che pubblichiamo a corredo, scattate nel corso di questo fine settimana (venerdì e sabato sera), mostrano una situazione che pare sfuggita di mano, con via vai di auto, parcheggi creativi in Largo Battisti, auto ovunque in sosta in piazza e nelle vie limitrofe, davanti a cartelli di rimozione.

Tutti, vedono, tutti sanno, molti evidentemente tollerano.

Un po’ come succede in via Cittadella, nel tratto fra via Borgetto e l’albergo Roma. Non essendoci telecamere è ormai diventato costume comune imboccare il senso unico per farsi beffe della ZTL senza farsi immortalare dalle telecamere del sindaco. Altro che finestre rotte newyorkesi: a Piacenza s’è rotta l’intera isola pedonale ed i cocci sono di tutti noi!