I sindaci Barbieri, Albasi, Gnecchi e Pasquali scrivono a Toninelli e Di Maio rispetto ai limiti posti sulla SS 45

E’ con una nota a firma congiunta che il Presidente della Provincia Patrizia Barbieri insieme ai Sindaci dei Comuni di Bobbio, Corte Brugnatella e dell’Unione montana valli Trebbia e Luretta, chiedono l’interessamento del Ministro Toninelli e del Ministro Di Maio rispetto ai limiti posti da ANAS sulla S.S. 45, un’arteria fondamentale e strategica per l’economia dell’intera vallata e per tutto il nostro territorio.
Pur nella piena consapevolezza che la sicurezza della circolazione e della viabilità sia certamente prioritaria e imprescindibile, si è voluto evidenziare che la situazione in essere paralizza l’economia di un’intera vallata impedendo alle aziende qualunque attività di approvvigionamento e di trasporto dei propri prodotti.
Un appello compatto lanciato dagli amministratori locali al Governo, affinchè i lavori sulla SS 45 siano eseguiti nel minor tempo possibile, venga esplicitata la durata delle limitazioni in essere e sia garantita, in futuro, una adeguata manutenzione di questa fondamentale arteria viabilistica onde evitare il ripetersi di simili condizioni di emergenza.
“Le significative limitazioni alla circolazione stradale – si legge nella lettera – non sono state accompagnate da una preventiva azione di comunicazione e coinvolgimento del territorio, che sarebbe stata indispensabile per minimizzare i disagi e gestire le emergenze, mettendo così a rischio le attività di tante aziende che hanno dovuto sospendere la propria attività, non avendo la possibilità di percorrere vie alternative”.
Gli amministratori pongono l’accento, inoltre, sulla mancata indicazione della durata temporale delle limitazioni in essere che “alimentano incertezza sui tempi necessari per il ritorno alla normalità” e sul fatto “che non sia stato possibile prendere visione delle perizie tecniche a supporto dell’ordinanza”. 

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Confindustria Piacenza, bilancio di fine anno del presidente Rota: “In crescita, ma servono infrastrutture”

Consueto incontro per gli auguri di Natale in Confindustria a Piacenza, ottimo pretesto per fare il punto sull’economia del nostro territorio. 

“25.000 addetti, otto miliardi di fatturato, occupazione in crescita tra lo 0,8 e l’1%, con le aziende che hanno investito moltissimo nella formazione – ha considerato il presidente Rota -, la crescita del settore metalmeccanico supera il 10%, con punte anche sull’estero del 30 per le macchine utensili. Non male l’anno per l’Oil and Gas, sul quale grava ora la diminuzione del prezzo del petrolio; bene il settore alimentare con una crescita quasi dell’8 per cento, così come la logistica. Lieve ripresa dopo anni molto duri, per il settore costruzioni e materiali edili, con il secondo semestre che ha avuto un freno e che è sempre oberato da un eccesso di burocrazia”. Il punto su cui però Rota sottolinea mancanze sono le infrastrutture “Attendiamo che sul territorio sia rilanciata la costruzione e realizzazione di ponti, e si completino strade e tutte quelle infrastrutture di cui abbiamo bisogno”. L’Emilia Romagna su questo punto ha chiesto un incontro con il premier Conte e il ministro dei Trasporti Toninelli.  

Meno ottimistiche le previsioni per il 2019. “E’ necessario ridurre il cuneo fiscale, essere competitivi con la tecnologia ed avere una diminuzione del costo del lavoro”.