Entrati in servizio gli ultimi due Rock degli 86 nuovi treni di Tper operativi nella nostra regione

Sono in Emilia Romagna i treni regionali più giovani d’Italia. Con l’arrivo, in questi ultimi giorni di dicembre, degli ultimi due Rock doppio piano si completa l’entrata in servizio di tutti gli 86 treni previsti. Rinnovamento reso possibile dall’aggiudicazione alla nuova società Trenitalia Tper (70% Trenitalia – Gruppo FS Italiane e 30% Tper) della gara europea per il trasporto ferroviario regionale dell’Emilia – Romagna, la cui durata di 15 anni (rinnovabili per altri 7,5) ha permesso alla società di trasporto di investire oltre 600 milioni di euro nel miglioramento del servizio.

Più efficienti e confortevoli, i nuovi convogli – progettati con tecnologie di ultima generazione – sono composti per il 97% di materiale riciclabile e consentono di ridurre i consumi del 30% rispetto ai treni precedenti. Pensati per chi viaggia per lavoro ma anche per piacere, riservano spazi dedicati alle biciclette con possibilità di ricarica dei mezzi elettrici.

582 delle 616 corse giornaliere di Trenitalia Tper su rete RFI sono effettuate da convogli di ultima generazione. Un rinnovo che interesserà sempre di più anche i 266 collegamenti su rete FER e su rete mista (FER+RFI), 132 dei quali già effettuati con i moderni ETR 350. Anche su quelle linee Trenitalia Tper sta procedendo con le necessarie autorizzazioni e con la formazione del personale per il debutto dei Rock e Pop.

La fine del 2020 segna anche il compimento di un anno di vita di Trenitalia Tper, che ha già acquistato altri quattro Rock da oltre 700 posti a sedere, che saranno consegnati nel corso del 2022.

 




Callori (FdI): “Rock treni scomodi ed insufficienti”. I problemi dei pendolari restano tanti

Fabio Callori, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, interviene sul tema dei treni e dei pendolari e se da un lato è soddisfatto per l’introduzione di nuovi Frecciargento con fermata a Piacenza, dall’altro teme che ci siano all’orizzonte tagli sui treni pendolari.

Fabio Callori consigliere regionale Fratelli d'Italia
Fabio Callori

“La svolta pseudo-ambientalista della Regione – dice Callori – si infrange anche sulla gestione e sugli accordi assunti con Trenitalia. Viaggiare in treno fa bene all’ambiente e alla viabilità, ma per Trenitalia e per la Giunta regionale questa priorità rimane sulla carta e negli annunci propagandistici. Scarso potere contrattuale della Regione Emilia Romagna nei confronti di Trenitalia che, a sua volta, sembra tenere in scarsa considerazione non solo le esigenze di mobilità dei clienti, ma soprattutto il diritto indiscutibile dei passeggeri di contare su viaggi comodi, in situazioni dignitose e sicure.

Questo vale per tutta la regione, ma in particolare per l’area piacentina che si trova al centro di due aree di attrazione dal punto di vista del pendolarismo per studio e lavoro, Bologna, da un lato, e Milano e il suo hinterland, dall’altro.

A questo proposito – continua il consigliere di Fratelli d’Italia –  rileviamo le perplessità di tanti pendolari piacentini   rispetto   alla   soddisfazione   con   cui   è   stata   accolta   la   decision di   inserire   due Frecciargento in entrata e due in uscita nella tratta Piacenza-Milano.

Certo si tratta di un dato positivo, ma solo parzialmente. E’ stato sollevato, infatti, il problema dei pendolari della Val d’Arda che partono da Fiorenzuola verso Milano e soprattutto verso le stazioni intermedie, Rogoredo e Lambrate. Fermeranno i Frecciargento in queste stazioni, meta di tanti lavoratori e altrettanti studenti? E non sarà, invece, che con l’inserimento di questi convogli saranno tagliati treni “regionali” che queste fermate le fanno? Si aspetta con ansia di conoscere l’orario invernale per sapere il destino dei pendolari piacentini, ma di speranze di miglioramento ce ne sono poche.

Non si può infatti dimenticare che solo un anno fa, proprio qui a Piacenza, l’assessore regionale ai Trasporti Raffele Donini promise di portate al Tavolo con Trenitalia i problemi dei viaggiatori di questa provincia, relativi in particolare alla carenza di partenze serali da Milano per Fiorenzuola. Non solo sembra che di miglioramenti non ce ne siano stati, ma la situazione è addirittura peggiorata. Non si può, infine, evitare una critica ai tanto propagandati nuovi treni Rock. Nome accattivante per convogli scomodi, insufficienti per posti a sedere e in piedi, pericolosi per le loro oscillazioni e senza la possibilità tanto sbandierata di usufruire del wi-fi a bordo.

Provino Donini e il presidente Stefano Bonaccini – conclude Callori – a viaggiare quotidianamente, magari in piedi, su questi mezzi, visto che, nel giugno scorso, il primo parlava di ‘macchine all’avanguardia’ e il secondo di ‘treni confortevoli, sicuri e tecnologicamente avanzati’. Insomma, il solito fallimento annunciato”.

 

 

 




Rancan, Tagliaferri e Callori: “i nuovi treni “Rock” fanno flop: pendolari stremati”

Attacco del consigliere regionalI della Lega Matteo Rancan e dei colleghi di Fratelli d’Italia, Giancarlo Tagliaferri e Fabio Callori: “I nuovi convogli continuano a non essere sufficientemente capienti rispetto alle esigenze del flusso di viaggiatori che percorre quotidianamente la tratta Piacenza-Milano. La situazione è insostenibile: faremo pressioni sulla Giunta affinché risolva il problema, perché i nostri pendolari non sono di serie “B” rispetto a quelli del resto dell’Emilia-Romagna”

“I nuovi treni “Rock” si stanno rivelando un vero flop. Sia chiaro: i nuovi convogli sono confortevoli, tuttavia sono “corti” e – stando a quando dice Trenitalia – non consentono l’aggiunta di carrozze ulteriori. Il risultato è quello di un treno moderno, confortevole, ma che non risolve il problema del pendolarismo fra Piacenza e Milano”.

I consiglieri regionali della Lega, Matteo Rancan, e di Fratelli d’Italia, Giancarlo Tagliaferri e Fabio Callori sono critici sui nuovi treni Rock, il nuovo convoglio regionale a doppio piano progettato e costruito da Hitachi Rail Italy che può essere a 4, 5 o 6 carrozze con prestazioni paragonabili a quelle di una metropolitana.

“I nuovi convogli continuano a non essere sufficientemente capienti rispetto alle esigenze del flusso di viaggiatori che percorre quotidianamente la tratta Piacenza-Milano, tant’è che sono ancora troppe le persone costrette a rimanere in piedi sul vagone anche per lunghe tratte. La situazione è già insostenibile oggi, ad alcune settimane dalla messa su rotaie dei nuovi convogli. Figuriamoci quando saremo a metà mese quando l’affluenza sul treno aumenterà sensibilmente in concomitanza con le ferie estive” sottolineano i consiglieri.

“Benché abbiamo portato il tema del pendolarismo all’attenzione della Giunta, con la quale abbiamo anche seriamente collaborato per arrivare a percorsi condivisi, oggi possiamo dire che la risposta dei treni “Rock” alle esigenze dei pendolari non è stata affatto risolutiva. Ora non ci resta che intraprendere un’azioen politica forte nei confronti del governo regionale, affinché si arrivi alla risoluzione del problema dei pendolari che sulla tratta Piacenza-Milano sono costretti a patire condizioni insostenibili. Del resto non abbiamo mai tollerato, né tollereremo mai che i nostri pendolari vengano considerati – e trattati – come fossero di serie “B” rispetto a quelli del resto del territorio dell’Emilia-Romagna” concludono.




Svolta nel trasporto pubblico regionale, hanno debuttato oggi due nuovi treni Trenitalia, Rock e Pop

Una svolta nel trasporto pubblico regionale che farà felici tantissimi pendolari che oggi giorno trascorrono molto tempo nelle stazioni della via Emilia e non solo: hanno debuttato questa mattina con un viaggio inaugurale Rock e Pop, due nuovissimi treni di ultima concezione pensati per rottamare i vecchi treni.

Un impegno questo preso già nell’ottobre 2017 quando vennero mostrati per la prima volta i convogli in scala reale con la promessa di consegnarli prima dell’estate 2019. Il treno Rock è partito questa mattina da Piacenza, mentre il treno Pop è partito da Rimini, trovandosi entrambi alle 11 a Bologna, in perfetto orario.

La flotta sarà completa nei primi mesi del 2020, e prevederà 39 Rock e 47 Pop, per un totale di 86 treni che sfrecceranno a una velocità massima di 160 km/h lungo alcune tratte sensibili del trasporto pubblico su rotaie: i primi collegamenti saranno tra Rimini e Bologna, Bologna e Parma/Milano e fra Bologna e Marzabotto, senza contare alcune “digressioni” verso Imola. Piacenza – Ancona, Bologna – Ravenna, Rimini, Milano, Prato, Ferrara, Porretta e Verona, senza contare Modena – Carpi/Mantova, Fidenza – Salsomaggiore, Fidenza – Cremona e Piacenza – Voghera completeranno un’offerta che si presenta come una innovazione necessaria.

Complessivamente saranno 600 i nuovi treni regionali, che con un’investimento ingente (si parla di 6 miliardi di euro) garantiranno un rinnovo dell’ 80% della flotta entro 5 anni.

ROCK E POP

Altra peculiarità del treno Rock sta nella sinergia col gruppo Hitachi, che ha fornito le più avanzate tecnologie presenti sul mercato, in un connubio tra tecnologia e sostenibilità ambientale: materie prime provenienti da riciclo garantiscono un 95% di riciclabilità. Le casse sono in lega leggera e i consumi sono bassissimi a passeggero per chilometro (-30% rispetto ai convogli attualmente circolanti). Le funzionalità Green Drive per il macchinista e lo Smart Parking permettono di ridurre al minimo i consumi energetici. 1400 persone possono essere ospitate, con oltre 700 sedute nella composizione più lunga. A queste doti si aggiungono la disponibilità di postazioni bici, una nursery, il “poggiabimbo nella toilette universale e l’ormai imprescindibile Wi Fi di bordo, l’alimentazione per PC e vari sistemi di sicurezza LCD a bordo.

Ma Rock è un treno a doppio piano pensato anche per le persone con mobilità ridotta: le postazioni per le sedie a rotelle sono collocate nelle immediate vicinanze delle porte di accesso, che è stato a sua volta abbassato per consentire un ingresso ottimale per chiunque.

Pop si caratterizza invece per essere un treno elettrico, monopiano, parte della famiglia Coradia Stream, con 400 posti a sedere nella versione a 4 casse, che punta tutto sul comfort di viaggio, con aria condizionata e una riduzione considerevole del rumore. La cassa è in alluminio, per consentire temperature interne fresche d’estate e calde d’inverno. Pop inoltre è un treno “personalizzabile” dalle singole Regioni: è possibile aggiungere sedili per i viaggi più lunghi, consentendo una capacità di trasporto del 15% superiore rispetto alla generazione passata. Come il suo “fratello” anche Pop è riciclabile quasi interamente e consuma circa il 30% in meno rispetto alla passata generazione.

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Ritardi e treni sovraffollati per Pasqua. Interrogazione del PD in Regione

Alla vigilia delle vacanze pasquali treni stracolmi, ritardi e passeggeri senza posto a sedere sulla linea Piacenza-Ancona. Lo denuncia un’interrogazione del Partito democratico, che chiede alla giunta “perché, a fronte di un incremento del numero dei passeggeri facilmente prevedibile nel periodo pasquale, il gestore non abbia pensato di rafforzare il servizio con l’aggiunta di ulteriori carrozze al convoglio”. Il tema del trasporto ferroviario locale torna in Regione, dopo l’episodio del 17 aprile scorso con un treno regionale che ha accumulato oltre 30 minuti di ritardo sulla partenza delle 16.32 dalla stazione di Bologna.

“La causa- sottolineano i consiglieri dem- parrebbe essere il sovraffollamento del convoglio che ha causato malori e proteste da parte dei fruitori, accalcati all’interno dei vagoni ed impossibilitati ad uscire per diverso tempo a causa del blocco delle porte”. I treni regionali- rimarcano i consiglieri del Ps- che prestano servizio su questa linea viaggiano normalmente a pieno carico negli orari di rientro di studenti e pendolari, tanto che non sarebbe infrequente in ogni periodo dell’anno non trovare posti a sedere e dovere percorrere in piedi lunghe tratte.

“Data dunque la situazione di partenza, non avrebbe dovuto essere difficile immaginare, da parte di Trenitalia che, in occasione delle festività pasquali, la situazione-potesse rivelarsi ancora più critica. Eppure, non è certo la prima volta che vengono riferite simili situazioni”. Dal momento che la Regione Emilia-Romagna ha condiviso più volte la necessità di ampliare le capienze dei convogli al fine di migliorare il comfort dei pendolari soprattutto sulle tratte più affollate, i democratici interrogano la giunta per sapere “quando arriveranno i nuovi treni e se ritenga che con l’arrivo dei nuovi convogli i problemi di affollamento riportati troveranno soluzione”.




Cambia musica per i pendolari: entro l’estate in servizio Rock e Pop

Dovrebbero entrare in servizio sui binari dell’Emilia-Romagna dalla fine di questa primavera i nuovi treni Rock e Pop che sono stati presentati alla stazione Bologna Centrale. Secondo Trenitalia si tratterà di una rivoluzione nel trasporto locale ed convogli  saranno in grado di garantire migliori standard e più comfort per le persone che ogni giorno scelgono il treno per lavoro, studio, svago o turismo

I Rock e Pop sono parte del più ampio piano di rilancio del Gruppo FS Italiane per il trasporto regionale. Piano che, con un investimento economico complessivo di circa 6 miliardi di euro e oltre 600 nuovi treni, garantirà, entro cinque anni, il rinnovo dell’80% della flotta. Una maxi fornitura che, per numero di treni e valore economico, non ha precedenti in Italia.

L’obiettivo è quello di garantire la qualità e l’eccellenza dell’alta velocità italiana anche nel trasporto ferroviario regionale e metropolitano e migliorare così la qualità di vita di 1,5 milioni di pendolari italiani.

Seicento nuovi treni regionali e un investimento economico di 6 miliardi di euro sono i numeri importanti per il rilancio del trasporto ferroviario pendolare in tutta Italia –È la priorità del Piano industriale, che presenteremo nelle prossime settimane, anche perché il trasporto regionale vive ancora un deficit qualitativo che colmeremo con migliori standard, performance e più comfort anche grazie a nuovi convogli, il servizio di customer care regionale e gli investimenti nella digitalizzazione.

«Rock e Pop – ha sottolineato Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato di FS Italiane – sono sostenibili, riciclabili e costruiti attorno alle esigenze delle persone che viaggiano e dei ferrovieri che ci lavorano. Inoltre, sono all’avanguardia, di grande eccellenza tecnologica e renderanno l’Italia un punto di riferimento nel trasporto regionale e metropolitano, visto che avremo entro il 2023 la flotta con l’età media più bassa in Europa».

Rock: il bipiano costruito in Italia ma con gli occhi a mandorla

Rock è il nuovo treno regionale a doppio piano e alta capacità di trasporto progettato e costruito da Hitachi Rail Italy. Un treno per i pendolari a 4, 5 o 6 casse con prestazioni paragonabili a quelle di una metropolitana. Può raggiungere i 160 km/h di velocità massima con un’accelerazione di 1,10 m/sec2 e ospitare circa 1.400 persone, con oltre 700 sedute nella composizione più lunga.

Rock è frutto delle migliori tecnologie italiane e giapponesi disponibili nel gruppo Hitachi, completamente assemblato in Italia e forte di un’esperienza ventennale su oltre 200 elettrotreni e 700 carrozze, tutti a due piani, in servizio sulla rete italiana.

Rock e la sostenibilità ambientale

La scelta dei materiali per garantire elevati livelli di riciclabilità (superiore al 95 per cento) e rinnovabilità, così come l’utilizzo di materie prime provenienti dal riciclo, unitamente ai ridotti consumi, caratterizzano l’impronta ecologica del treno Rock.

L’architettura del nuovo convoglio di Trenitalia per i pendolari è caratterizzata da casse in lega leggera, da una trazione a potenza distribuita, ossia con i motori posizionati lungo il convoglio e non alle sole estremità, e dalla massima ampiezza possibile di spazi e volumi a disposizione dei passeggeri.

Rock vanta prestazioni uniche sul mercato in termini di peso a passeggero trasportato, elevata capacità di trasporto per unità di lunghezza, bassi consumi a passeggero chilometro (-30 per cento rispetto ai più recenti veicoli circolanti in Italia), oltre a garantire elevata flessibilità e offrire soluzioni diversificate per rispondere adeguatamente alle specifiche esigenze di trasporto regionale con un’unica tipologia di treno. Il sistema di illuminazione interna ed esterna a led, la gestione intelligente dei consumi dell’impianto di condizionamento e le funzionalità Green Drive (sistema di informazioni di supporto al macchinista) e Smart Parking permettono di ridurre al minimo i consumi energetici.

Tali tecnologie consentono di minimizzare l’impatto ambientale che risulta pari a 5 grammi di CO2eq, valore che rende il treno Rock il mezzo di trasporto a minor impatto ambientale in Italia.

Rock: più comfort per i pendolari

Il treno Rock, che punta molto all’esperienza di viaggio dei passeggeri, dispone di sedili di nuovissima generazione con un design capace di ottimizzare l’ergonomia, garantire elevati livelli di comfort e maggiore spazio per le gambe a parità di distanza dei sedili. Presenta ampie superfici vetrate dei comparti, con finestrini di lunghezza maggiorata, per un’elevata trasparenza verso l’esterno. Al benessere dei viaggiatori concorre la presenza distribuita di numerosi dispositivi pensati per migliorare la loro esperienza di viaggio, che vanno dalla disponibilità di postazioni bici raggiungibili direttamente dal vestibolo alla creazione di un’area nursery dedicata, dal “poggiabimbo” nella toilette universale alla predisposizione alla rete Wi-Fi di bordo.

Rock: l’innovazione tecnologica al servizio dell’accessibilità

Rock costituisce un salto generazionale rispetto agli attuali rotabili doppio piano in servizio in Italia: l’innovazione tecnologica dei suoi componenti, l’ottimizzazione dell’accessibilità secondo le più recenti Specifiche Tecniche di Interoperabilità definite in ambito comunitario per le Persone a Mobilità Ridotta (STI PMR) hanno portato a realizzare la più bassa altezza di accesso al treno di tutta la flotta di Trenitalia (a beneficio di tutti i viaggiatori, non solo quelli su carrozzina). Il posizionamento dei componenti di trazione sul tetto del treno (chiamato tecnicamente imperiale) invece costituisce un vantaggio a favore degli spazi interni più ampi e completamente fruibili da tutti i passeggeri. Le postazioni per le sedie a rotelle sono collocate nelle immediate vicinanze delle porte di accesso, così da ridurre al minimo il tragitto all’interno del rotabile.

Rock: videosorveglianza e più informazioni per i pendolari

Sempre in tema di tecnologia il treno Rock è attrezzato con un sistema di videocamere di sorveglianza a circuito chiuso, di un sistema di informazione ai passeggeri basato su monitor di dimensioni doppie e di sistemi integrati per il conteggio dei viaggiatori con telecamere dedicate su tutte le porte d’accesso

Pop: treno monopiano da 160 km. orari

Pop è il nuovo treno a mono piano e media capacità di trasporto, a 3 o 4 casse, con 4 motori di trazione, riciclabile al 96%.

Viaggerà a una velocità massima di 160 km/h, avrà un’accelerazione maggiore di 1 m/sec2 e trasporterà circa 530 persone, con oltre 300 posti a sedere nella versione a 4 casse, e circa 400, con 200 sedute, in quella a 3 casse.

Pop: caratteristiche tecniche

Elettrico, mono piano, a 3 o 4 casse, dotato di 4 motori di trazione il nuovo Pop, che fa parte della famiglia Coradia Stream, viaggerà a una velocità massima di 160 km/h e potrà ospitare circa 530 persone, con oltre 300 posti a sedere nella versione a 4 casse, e circa 400, con 200 sedute in quella a 3 casse.

Le sedute sono dotate di prese per alimentazione di PC, tablet e cellulari. L’illuminazione è ottimizzata grazie a grandi finestrini che consentono un maggior ingresso di luce naturale. La circolazione dei passeggeri è facilitata da ampi corridoi adatti alle persone a ridotta mobilità.

I livelli di rumore e le vibrazioni ridotti al minimo consentono a Pop di offrire un viaggio tranquillo e confortevole. Le temperature nelle carrozze vengono modulate grazie a un impianto di condizionamento potenziato. La struttura e le caratteristiche della cassa in alluminio contribuiscono a migliorare l’isolamento termico, pertanto i tempi di raffreddamento durante la stagione estiva e di riscaldamento durante quella invernale sono stati ulteriormente ridotti. Il monitoraggio dell’anidride carbonica consente di regolare la quantità d’aria fresca proveniente dall’esterno. I sedili cantilever senza appoggi a pavimento consentono più igiene e un’agevole pulizia.

Pop è un treno high tech

            Il nuovo treno Pop è dotato di un sistema informativo integrato con l’infrastruttura di terra di Trenitalia e offre un servizio di informazione e intrattenimento audio video con numerosi display LCD su ciascun veicolo visibili da tutte le aree, predisposizione per la rete Wi-Fi, la sicurezza dei passeggeri è garantita da un sistema di telecamere digitali di videosorveglianza con visualizzazione sui monitor nei comparti delle immagini riprese. Sistemi integrati per il conteggio dei viaggiatori permetteranno di monitorare in tempo reale il numero di passeggeri presenti a bordo.

Monitor più grandi consentiranno un’agevole lettura delle informazioni ai passeggeri sugli aggiornamenti del traffico in tempo reale, sulle condizioni meteorologiche e sulle attrazioni turistiche locali e diffonderanno le immagini live catturate dalle telecamere aumentando la sicurezza percepita dal passeggero. Il sistema informativo per i passeggeri presente in ciascuna carrozza utilizza monitor e display disposti in modo ergonomico e dotati di un sistema di diffusione del suono.

I treni Pop hanno una capacità di trasporto fino al 15 per cento superiore rispetto alla precedente generazione, oltre a 8 porta biciclette di serie..

Nessun solvente o altra sostanza chimica tossica utilizzati nel processo di produzione dei treni. I sistemi di condizionamento dell’aria e di ventilazione sono regolati in funzione del numero dei passeggeri. La chiusura delle porte è programmata al fine di evitare la dispersione termica. La modalità Eco viene attivata quando è necessario. L’illuminazione per i passeggeri, a LED, si regola automaticamente sulla base della luce esterna.




Trenitalia: arrivano 35 “assistenti” dei pendolari. A Piacenza e Bologna desk informativi

Nasce in Italia, per la prima volta in Europa, un servizio di customer care dedicato in esclusiva ai pendolari, sui treni e nelle stazioni. Obiettivo di FS Italiane migliorare la qualità del viaggio e la vita di milioni di persone che ogni giorno usano i servizi di Trenitalia e chiedono, insieme a puntualità, pulizia e comfort, anche più attenzioni, informazioni e sicurezza.

520 ferrovieri, in prevalenza giovani e neoassunti, 38 desk e box informativi in 34  importanti stazioni italiane, circa 250 milioni di contatti potenziali e la copertura di 100mila treni regionali all’anno: sono questi i numeri del progetto in partenza oggi e destinato ad estendersi ulteriormente con un’attenta focalizzazione al territorio.

In Emilia Romagna sono 35 i ferrovieri dedicati a questo nuovo servizio, che esporta nel mondo del regionale alcuni plus che fino a ieri erano prerogativa esclusiva delle Frecce

Di questi 20 (320 a livello nazionale) si dedicheranno all’ascolto, all’informazione e all’assistenza di chi utilizza i treni regionali per lavoro, studio e turismo. Tutti con adeguata preparazione professionale e linguistica, saranno facilmente individuabili da un gilet rosso.

A loro si aggiungono, in stazione e a bordo treno, altri 15 colleghi della protezione aziendale (200 a livello nazionale), preparati professionalmente per affrontare e prevenire situazioni problematiche sul fronte della security. Addetti che operano in stretto contatto con le Forze dell’Ordine alle quali è affidata in via esclusiva l’attività di prevenzione e repressione dei reati.

In Emilia Romagna i desk informativi saranno presenti nelle stazioni di Bologna (operativo da oggi) e Piacenza (operativo dal 26 novembre). Lì il personale di Trenitalia sarà in continuo contatto con le Sale operative regionali, cui è affidata un’efficace e centralizzata gestione di ogni eventuale criticità.

Il lancio del nuovo servizio è avvenuto in contemporanea in nove stazioni, alla presenza delle Istituzioni locali e regionali. Presenti a Bologna Raffaele Donini, Assessore  alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Emilia-Romagna e Alberto Filoni, Responsabile Produzione del Trasporto Regionale di Trenitalia Emilia-Romagna.

Inoltre, i viaggiatori del trasporto regionale hanno la garanzia di avere maggiore sicurezza nelle stazioni e a bordo treno. Il personale di Protezione Aziendale, insieme alla Polizia Ferroviaria e le Forze dell’Ordine, è impegnato nella promozione della sicurezza e della legalità nel trasporto ferroviario. Sono già attivi strumenti quali sistemi di videosorveglianza a bordo treno e software per individuare frodi ai danni dei clienti. Infine, è allo studio una nuova tecnologia per la sicurezza dei bagagli e dei dispositivi elettronici.

“Appena arrivato ho chiesto di essere più vicini alle persone che viaggiano con noi sui regionali e più attenti ai loro bisogni, in particolare nelle ore di punta e sui treni più affollati – ha dichiarato Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, presente a Roma Termini insieme al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. Oggi diamo il via, con oltre 500 colleghi ferrovieri, giovani e di più lunga esperienza, a qualcosa di profondamente innovativo mai realizzato finora. Un vero cambio di passo che riguarda l’86% di tutti i nostri viaggiatori e anticipa le sfide del Piano industriale, a cui stiamo lavorando e che presenteremo a breve. Intendiamo riportare così le persone al centro delle strategie di tutto il Gruppo.”

Salgono così a sei i servizi di assistenza a disposizione dei viaggiatori del trasporto regionale di Trenitalia, fra quelli effettuati dal personale in stazione (desk, assistenza a terra, biglietterie), a bordo treno (squadre itineranti in supporto al capotreno) e quelli disponibili sui propri smartphone e tablet (servizio gratuito di informazioni in tempo reale sui treni scelti attivabile con l’App Trenitalia, call center e chat gratuita in caso di criticità (scioperi, interruzioni della circolazione, anormalità).

Ma vediamo nel dettaglio i nuovi servizi:

  • 38 desk e box informativi in 34 stazioni italiane (fra cui Piacenza).
  • assistenza a terra con accoglienza al binario, informazioni su orari, itinerari di viaggio e eventuali variazioni di programma;
  • assistenza a bordo treno (100mila treni all’anno generano circa 40 milioni di contatti potenziali): vere e proprie squadre itineranti in supporto al capotreno, per accertarsi del comfort dei viaggiatori, indicando servizi disponibili oltre che a rispondere alle necessità delle persone;
  • in biglietteria per informazioni su orari e itinerari di viaggio e gestione dei rimborsi;
  • caring digitale: con l’App Trenitalia le persone possono attivare il servizio gratuito di smart caring per essere informati in tempo reale sui treni scelti (312mila treni le cui informazioni sono disponibili attraverso il servizio push, 210mila persone collegate) con messaggi automatici disponibili per linea o treno entro 30 minuti prima della partenza del treno scelto o con messaggi personalizzati inviati direttamente dalle sale operative in casi di anormalità, indicando anche le alternative di viaggio;
  • call center e chat gratuiti: in caso di criticità (scioperi, interruzioni, anormalità) il numero dedicato gratuito 800 89 20 21 e la chat, disponibile dalle 8 alle 20, per chiedere assistenza, cambiare la prenotazione o richiedere un rimborso.



“Giù le mani dalle biglietterie”: approvata mozione dei piacentini Tagliaferri e Rancan

L’Assemblea legislativa alza la voce con Trenitalia: alla giunta l’incarico unanime di trovare una soluzione alla decisione dell’azienda di chiudere le biglietterie di Fiorenzuola d’Arda a Piacenza, di Lugo a Ravenna (che ha già chiuso i battenti) e Borgotaro a Parma. Un’investitura arrivata ieri quando il Parlamento regionale ha approvato all’unanimità una risoluzione presentata da Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) e Matteo Rancan (Lega nord) e integrata dagli emendamenti presentati dai consiglieri del Partito democratico (Mirco Bagnari, Gian Luigi Molinari, Katia Tarasconi, Manuela Rontini e Alessandro Cardinali).

L’atto d’indirizzo impegna l’esecutivo regionale a “intervenire sull’azienda affidataria del servizio per sospendere la chiusura delle tre biglietterie”, “ad attivarsi per chiedere a Trenitalia momenti di confronto con le amministrazioni locali, i comitati dei pendolari e le organizzazioni sindacali”, “a sollecitare Rfi per ripensare gli spazi all’interno delle stazioni realizzando servizi utili ai passeggeri” e “ad attivarsi, anche attraverso la conferenza Stato-Regioni, per chiedere al governo di implementare le risorse per il trasporto pubblico”.

IL DIBATTITO. “La chiusura definitiva della biglietteria di Fiorenzuola d’Arda- ha spiegato Tagliaferri- comporterebbe un declassamento della stazione a fermata con la conseguente penalizzazione del bacino turistico della Val d’Arda e delle centinaia di pendolari”. E ricordando le tappe che hanno portato alla prossima chiusura della biglietteria ha domandato: “Perché a contratto di servizio appena sottoscritto Trenitalia smentiva categoricamente la volontà di chiudere la biglietteria e l’assessore Donini sottolineava la contrarietà della Regione alla chiusura di qualsiasi biglietteria sul territorio regionale? Non posso sicuramente credere che l’azienda e la Regione non conoscessero il contratto sottoscritto. Evidentemente qualcosa è intervenuto nel corso dello scorso anno che ha determinato una modifica dell’atteggiamento dell’azienda. L’eventuale decisione sulle biglietterie da mantenere o dismettere va operata- ha rimarcato- in maniera trasparente e concertata. Chiediamo quindi che la Regione apra un tavolo di concertazione con l’Azienda per concordare quali biglietterie mantenere e quali no, assumendosene la responsabilità. È inutile nascondere che molto dipende dalla volontà dell’Azienda, ma è altrettanto vero che nel corso dell’estate il vertice di Trenitalia è cambiato e che, dalle parole espresse in sede di insediamento il nuovo Amministratore delegato l’Azienda avrebbe garantito una rinnovata disponibilità dell’Azienda nei confronti dell’utenza, e di quella pendolare in particolare”.

Parole a cui si sono affiancate quelle di Mirco Bagnari (Pd) che, riferendosi alla biglietteria di Lugo, ha sottolineato come il problema principale sia “l’atteggiamento dell’azienda” che denota “uno scarso rispetto per le istituzioni e della cittadinanza. Quella di Lugo come quella di Fiorenzuola è una biglietteria che non serve solo gli abitanti del comune di Lugo ma è il punto di riferimento di altri nove comuni. La chiusura definitiva della biglietteria con personale è arrivata- ha continuato il democratico- nel momento meno opportuno: quando partiva l’integrazione tariffaria treno-autobus e questo ha creato molti problemi. Si deve sollecitare il gestore a dialogare con le amministrazioni”.

Dai banchi del Pd ha fatto sentire la propria voce anche Gian Luigi Molinari: “Dobbiamo far arrivare all’azienda la nostra voce in modo unanime. Le decisioni prese non tengono conto del servizio ma derivano da meri calcoli. Se Trenitalia sarà sorda alle nostre richieste a questo messaggio ne seguiranno ben altri”. E quella della biglietteria, ha incalzato Katia Tarasconi (Pd) è solo uno dei problemi perché “i pendolari sono anni che devono convivere con treni sporchi, piccoli, sempre pieni e di continuo in ritardo”. Sempre dai banchi dem Manuela Rontini ha affermato: “Bisogna pretendere collaborazione e rispetto delle amministrazioni. Trenitalia e Rfi devono dare seguito agli impegni e garantire i servizi ai cittadini”.

Lato Lega nord è stato Matteo Rancan a porre l’accento sul lavoro svolto dalla politica: “Il vero problema è che sembra che sia il fornitore dei servizi a dettare la linea alla Regione. Una stazione senza biglietteria non ha senso. Noi un segnale forte lo stiamo mandando. Vediamo se il fornitore farà ancora orecchie da mercante”.

Dal Movimento 5 stelle, i cui emendamenti sono stati bocciati, Andrea Bertani ha intestato alcune responsabilità “all’assessore Donini. Il tema su cui siete carenti è quello del controllo. Controllare i gestori dei servizi è un compito vostro”.

TENSIONE IN AULA. Momenti di tensione in Aula quando Silvia Piccinini (M5s) ha presentato una risoluzione (da abbinare a quella sulle biglietterie) per porre l’attenzione sulla stazione di “Bagnolo (Reggio Emilia) lungo la linea Reggio Emilia-Guastalla. Oltre ai ritardi dei treni- ha dichiarato la Cinque stelle in Aula- i cittadini devono convivere con una stazione che si trova in uno stato pietoso con guano di piccione e i resti di un tetto bruciato”. Parole che hanno suscitato la reazione di Gian Luigi Molinari (Pd): “Questa è un’operazione che svilisce la precedente risoluzione. È una provocazione fuori tema. Dei temi di cui stiamo parlando- ha attaccato- non ve ne frega nulla”. Controreplica della capogruppo Cinque stelle: “La risoluzione dà voce a un altro territorio. Non voglio rubare la scena a nessuno”.

L’assessore Donini è intervenuto rassicurando la consigliera M5s annunciando di aver illustrato a Rfi i problemi esposti da Piccinini e chiedendo un intervento rapido. Informazione che ha portato la pentastellata a ritirare la risoluzione.

GLI IMPEGNI DELL’ASSESSORE. “L’Aula per me è sacra”, ha poi detto Donini aprendo il suo intervento in Assemblea legislativa poco prima dell’approvazione della risoluzione. “L’impegno sulle biglietterie con questo atto acquista ancora più forza- ha continuato-. Domani (oggi, ndr) incontrerò con i sindaci Rfi e Trenitalia per trovare soluzioni. Sovraintenderò i tavoli tecnici. E anche se Trenitalia non accettasse le nostre proposte la soluzione che vedo è solo una: le biglietterie non possono chiudere”.




Giro di vite contro i “portoghesi” sui treni emiliano-romagnoli

Una settimana di controlli intensificati dei biglietti sui treni regionali di Trenitalia in Emilia Romagna, con particolare attenzione ai collegamenti per e dalla Riviera Romagnola.

Da oggi ventuno agenti – provenienti anche da altre regioni e divisi in tre squadre – si aggiungeranno ai colleghi dell’Emilia Romagna impegnati a contrastare il fenomeno dell’evasione, che comporta una diminuzione di risorse destinate al servizio ferroviario regionale.

L’attività – già avviata con successo negli scorsi mesi – prevede infatti il coinvolgimento di un pool nazionale di agenti Trenitalia che ogni settimana opera in una diversa realtà regionale, in affiancamento a un pool locale che resta invece sempre attivo nel proprio territorio. Ogni squadra è formata da sette agenti, specificamente professionalizzati, che si muoveranno insieme in stazione e a bordo treno e verificheranno il possesso e la regolarità del biglietto o dell’abbonamento. La contemporanea presenza di più agenti renderà più veloci ed efficaci i controlli e servirà da deterrente per le eventuali reazioni aggressive.

Sono stati quasi 27 mila i controlli straordinari effettuati nell’ultima campagna antievasione in Emilia Romagna – svolta con modalità analoghe alla fine di maggio, in particolare sulle linee da e per Piacenza, Ferrara e sulla Modena – Mantova. Nel corso dei controlli oltre 630 passeggeri sono stati regolarizzati e quasi 2miila 300 allontanati perché provvisti di biglietto.

L’approccio di Trenitalia al fenomeno dell’evasione, educativo da un lato – con il lancio di messaggi positivi che invitano al rispetto delle regole – e di maggiore rigore e capillarità nei controlli dall’altro, va a beneficio della stragrande maggioranza dei viaggiatori che pagano il biglietto e l’abbonamento, nonché delle Regioni, cui compete l’onere di finanziare il servizio: maggiori risorse consentono di investire di più nel miglioramento del servizio. Infatti, anche con questo recupero di risorse sarà possibile proseguire il percorso di ammodernamento e potenziamento della flotta regionale già avviato da Trenitalia.

Comprare un biglietto ferroviario è sempre più facile e veloce. Solo in Emilia Romagna, oltre ai canali di vendita diretta, sono 210 le emettitrici automatiche che consentono l’acquisto di tutti i titoli di viaggio, dalla corsa semplice all’abbonamento, su ogni categoria di treno, dal Regionale alle Frecce che si aggiungono ai 5000 punti vendita autorizzati da Trenitalia alla vendita.

Non solo. I biglietti per viaggi con treni regionali, al pari di quelli per le Frecce, possono essere acquistati anche on line dal sito www.trenitalia.com o tramite l’applicazione Trenitalia direttamente da smartphone e tablet con pochi rapidi passaggi fino a cinque minuti prima della partenza. Mostrando al personale di controllo il file ricevuto, non sarà nemmeno indispensabile stamparli.




Rimborsi per treni e bus. A Rottofreno 234 abitanti ne hanno diritto ma non fanno domanda

Probabilmente in Italia siamo talmente abituati ad essere tartassati dalle tasse che quando qualcuno ci dà l’opportunità di ottenere un rimborso … non lo prendiamo sul serio.

E’ quanto ha evidenziato con un post su Facebook il sindaco di Rottofreno Raffaele Veneziani.

In buona sostanza il Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso la Regione Emilia Romagna, riconosce alcune agevolazioni tariffarie (ossia dei rimborsi su abbonamenti) per i residenti nei Comuni interessati da attività di estrazione di idrocarburi che hanno acquistato un abbonamento annuale SETA (urbano o extraurbano, ordinario, promozionale o agevolato, valido per qualunque tratta) tra il 1° agosto 2017 e il 31 luglio 2019 o Trenitalia.

In provincia di Piacenza l’agevolazione si applica a comuni di Vigolzone, Podenzano e
Rottofreno. Ebbene proprio nel comune guidato da Veneziani sono solo 103 le domande di rimborso (parziale) dell’abbonamento annuale 2017/2018 al trasporto pubblico locale pervenute a Seta e Trenitalia, su un totale di 337 abbonamenti venduti. Ci sono insomma 234 abitanti del comune che pur avendone diritto non hanno presentato l’apposita domanda. Niente paura comunque perché c’è tempo fino al 30 settembre (anche per i ritardatari, salvo che le risorse disponibili siano sufficienti).

La percentuale di rimborso varia a seconda dei Comuni di residenza: 30% per Vigolzone e 20% per Podenzano e Rottofreno.

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