Fiorenzuola, operaio muore dopo essere stato investito da un treno

Stava eseguendo alcuni lavori lungo via Campo Sportivo a Fiorenzuola l’uomo di 59 anni investito e rimasto vittima di un treno questa mattina. Dalle prime ricostruzioni emerge che l’operaio era impegnato assieme a una squadra di uomini nella realizzazione di un basamento in cemento lungo il terzo binario, e non si è accorto dell’arrivo di un treno merci in transito. Il macchinista non si è fermato, probabilmente non si è accorto dell’accaduto. Tuttavia le ipotesi sono al vaglio dei Carabinieri del Norm di Fiorenzuola e Polfer Piacenza. Sul posto l’eliambulanza del 118 accompagnata da autoinfermieristica della postazione di Roveleto e Croce Rossa. 




30enne sotto un treno, traffico ferroviario in tilt

Un uomo di circa trent’anni si è gettato sotto un treno nel tardo pomeriggio di oggi, mentre il convoglio era in transito all’altezza del cavalcavia in zona cimitero in Via Cremona. Sul posto Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine e sanitari del 118 che tuttavia non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo.

E’ stato necessario bloccare il traffico ferroviario per agevolare le operazioni di recupero della salma, sia lungo la tratta Milano-Bologna sia lungo quella Piacenza-Cremona.

Sembra che possa essersi trattato di un gesto estremo legato forse ad un episodio avvenuto circa un’ora prima, intorno alle 18, quando l’uomo si sarebbe visto sequestrare l’auto e ritirare la patente per alcune irregolarità.

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Travolti dal treno due uomini, anche la linea Milano – Piacenza sospesa

Come riportato dalle pagine del Corriere della Sera, un treno partito da Milano e diretto a Mantova ha travolto e ucciso due uomini di origine marocchina. Ancora da accertare la dinamica, ma dalle 9 di questa mattina anche la tratta Milano Piacenza è stata sospesa. La tragedia è avvenuta a circa 500 metri dalla stazione di San Giuliano Milanese, nel punto in cui la linea tradizionale del treno si interseca con quella dell’alta velocità. Trenord ha istituito bus sostitutivi tra Milano e Lodi. Sul posto PolFer, Vigili del Fuoco e 118. 

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Per la festa della mamma si viaggia in due ma si paga un solo biglietto

Trenitalia celebra le mamme con una particolare promozione che consentirà, il 12 e 13 maggio prossimi, di viaggiare in due pagando un solo biglietto. Per due giornate sarà infatti attiva per i clienti l’offerta 2×1, valida su Frecce e InterCity nei livelli di servizio Business, Premium, Standard e in 1a e 2a classe.

Si potrà così viaggiare con la propria mamma, con un parente, un amico risparmiando il 50% nei giorni del fine settimana tra sabato 12 e domenica 13 maggio, raggiungendo tutte le maggiori mete culturali e turistiche o le principali città italiane.

L’offerta è acquistabile fino alle ore 24 del 10 maggio per viaggiare il 12 e fino alle 24 dell’11 maggio per domenica 13, sul sito web di Trenitalia, nelle biglietterie di stazione, nelle agenzie di viaggio abilitate, tramite la App di Trenitalia, le self service o attraverso il Call Center.

La particolare agevolazione si applica sul prezzo del biglietto Base e non comprende il livello Executive, i servizi cuccette, Vagoni letto ed Excelsior, né i treni regionali.

Il numero di posti a disposizione è limitato e variabile, a seconda dei treni e della classe o livello di servizio. Informazioni di dettaglio su www.trenitalia.com.




Gente che va, gente che viene: presentata un’analisi sulle caratteristiche socio economiche dei pendolari

Laureato (e diplomato), tra i 35 e i 54 anni, occupato nei servizi, in professioni prevalentemente di tipo specialistico e amministrativo (attività ad alta/media qualificazione e lavoro d’ufficio): è questo l’identikit del pendolare piacentino che lavora fuori provincia rilevato dall’ultimo censimento, e che si può desumere dai dati pubblicati nel report elaborato dall’Amministrazione Provinciale per Piacenz@ Economia, Lavoro e Società e presentato oggi all’Università Cattolica di Piacenza.

Il documento, realizzato in due versioni, una di sintesi ed una integrale, approfondisce in particolare le caratteristiche dei pendolari extra-provinciali per motivi di lavoro in ingresso e in uscita dai nostri confini. Grazie ai microdati dell’ISTAT, estratti ed elaborati ad hoc, è stato infatti possibile descrivere alcuni importanti aspetti qualitativi (quali il genere, l’età, il titolo di studio, la professione, il settore di appartenenza, il lavoro dipendente o indipendente, i mezzi di trasporto utilizzati), declinati anche rispetto alle principali aree di origine/destinazione (Milano, Lodi, Parma, Cremona, Pavia), dei pendolari in questione, e come questi aspetti sono variati nel tempo, mettendo a confronto i risultati del censimento 2011 con quelli del censimento 2001.
Queste le principali differenze tra i pendolari che entrano ogni giorno per lavoro nella nostra provincia, e i pendolari residenti che all’opposto lavorano al di fuori del territorio piacentino:

  • in relazione al titolo di studio, i pendolari in uscita dalla provincia di Piacenza hanno mediamente un livello di istruzione più elevato rispetto a quelli in entrata. Il 30% dei pendolari in uscita è laureato, contro il 17% di quelli in entrata, mentre i lavoratori pendolari con titolo fino alla licenza media sono nel primo caso il 23%, nel secondo il 36%;
  • a maggiori livelli di istruzione tra i pendolari in uscita corrisponde una maggior presenza femminile in complesso, che è, infatti, di quasi il 40%, contro poco più del 30% tra i pendolari in entrata;
  • a livello di posizione professionale, se le figure operaie (tipicamente maschili) sono prevalenti tra i pendolari in ingresso (44% contro 30% di quelli in uscita), i profili e le attività di medio-alta qualificazione e specializzazione, e il lavoro di ufficio, caratterizzano invece maggiormente i pendolari in uscita (49%, contro 38% dei pendolari in entrata);
  • queste evidenze sono coerenti anche con le diverse specificazioni di tipo settoriale: i pendolari in uscita sono infatti in gran parte occupati nel terziario avanzato (o “altri servizi”: 47% contro il 35% di quelli in entrata), quando i pendolari in ingresso – date le caratteristiche dell’economia piacentina – trovano al contrario comparativamente più occupazione sul nostro territorio nell’industria, nell’edilizia, nel commercio e nella logistica;
  • differente è infine la connotazione dei due flussi pendolari rispetto all’utilizzo del mezzo di trasporto per raggiungere il luogo di lavoro, data la maggior incidenza tra i pendolari residenti in uscita dei mezzi di trasporto collettivi (quasi il 17%, contro il 6% dei pendolari in entrata), col treno in particolare usato dal 12% (contro il 3%).

Sostanzialmente analoghe invece risultano le distribuzioni all’ultimo censimento dei due diversi gruppi di pendolari per quanto riguarda le classi di età (il 60% circa appartiene in entrambi i casi alla fascia da 35 a 54 anni, mentre sono il 30% circa i pendolari più giovani – fino a 34 anni, ed il 10% quelli più vecchi, oltre 55 anni), e la distinzione tra occupati con un lavoro dipendente (84% circa) e indipendente (lavoratori autonomi, imprenditori e professionisti: 16%). 

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