I fuori sede della Cattolica “bocciano” Piacenza in uno studio per Confesercenti

Ogni dato nasconde una o più storie, raccontano una tendenza in un determinato lasso di tempo o in un particolare contesto geografico. Questo pomeriggio si è tenuto nella Sala Piana dell’Università Cattolica il convegno promosso da Confesercenti e dal Laboratorio di Economia Locale dell’Università, per presentare la ricerca “I giovani e il commercio a Piacenza”, condotta da 5 studenti: Elena Emiliani, Valeria Ferrari, Alba Messinetti, Aurora Mosca e Kleis Nuhu.

Nello studio emergono alcune critiche al “Sistema Piacenza”, e alla città stessa. I giovani interpellati, 590, vogliono una città meno noiosa e più accogliente. “Come possiamo leggere anche sui giornali – commenta Nicolò Maserati, presidente di Confesercenti Piacenza -, è un momento negativo per il commercio, il dato positivo che emerge dallo studio è che non esiste la necessità di nuovi centri commerciali, ovvero cattedrali nel deserto, un primo segnale per i nostri amministratori”.

 

 

LO STUDIO

Interessante innanzitutto il quadro generale che va dal 1995 al 2018, dove si vede distintamente come le attività commerciali stiano cambiando radicalmente: cala il commercio al dettaglio (3712 imprese nel 1995, 3037 nel 2018), e aumentano quelle legate alla ristorazione e alloggio (da 1264 a 1893). Stabili ingrosso e intermediari.

Tra spese personali, affitto e trasporti gli studenti della Cattolica spendono 434 euro al mese: 221 per il generale calderone delle spese personali, 119 per l’affitto, 94 euro per i trasporti. Da segnalare la spesa dei fuori sede al mese: 705 euro, di cui 411 di affitto.

L’Università Cattolica, grazie agli studenti, “restituisce” alla città di Piacenza ben 16 milioni di euro all’anno, tra residenti, fuori sede e pendolari, la metà circa dai soli fuori sede. Da notare come questa spesa sia aumentata considerevolmente dal 2011, quando era di “soli” 10 milioni di euro. Il 44,7% delle spese avviene ancora nei negozi di prossimità, il 36,5% nei centri commerciali.  

LE RICHIESTE DEGLI STUDENTI

Le richieste degli studenti sono molto nette: una Card agevolata per scontistica (8,2 di gradimento in una scala da 1 a 10), più parcheggi (7,7), maggiore pubblicità agli eventi (7,3), più spese in marketing territoriale (7,2), più navette bus verso il centro (6,9) agevolazioni per gli affitti (6,6), la pedonalizzazione del centro nel weekend (6,4), più piste ciclabili (6,3), una progressiva pedonalizzazione (6,2), rimodulare gli orari dei negozi (6,2).

Presente anche il Prefetto Maurizio Falco, il quale ha lanciato stimoli importanti. Sintetizzando, “Per costruire un’idea di città bisogna pensare sia ai giovani che ai meno giovani, l’importante è raccontare per farvi capire in modo tale da correggere il tiro. E diffidate da chi vi chiama in causa facendovi fare la parte degli adulti, ma non è interessato a sentire la vostra opinione.

Dobbiamo essere una società che affronta il nuovo con consapevolezza e studio. Dietro ogni prodotto c’è uno scambio di idee e tradizioni, in un contesto globalizzato, dove spesso le multinazionali ci vendono il tempo con il quale tu ricevi il prodotto, a discapito del rapporto cliente-commerciante”.

Il Segretario generale di Confesercenti dott. Mauro Bussoni ha voluto porre l’attenzione sul ruolo dei piccoli commercianti, evidenziando come il 50% delle attività commerciali hanno una vita massima di 3 anni. “Occorre un tavolo di crisi per le attività, serve un meccanismo per la crescita. C’è un problema della cultura e della formazione, per sapere tenere in piedi un’attività. Un tempo i bravi commercianti erano quelli con intuito, oggi è molto più complesso”.

Sulla moneta elettronica Bussoni è favorevole, evidenziando come sia uno strumento utile a modernizzare il Paese. “Da questo punto di vista sia in arretrato. Creiamo la condizioni, poi proviamo a combattere l’evasione grazie a questo strumento, ben venga”.

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Università Cattolica sempre più internazionale: 93 nuovi studenti da tutto il mondo

Il campus di Piacenza e Cremona diventa sempre più internazionale. Negli ultimi due anni accademici gli studenti sono saliti a quota 204, in forte aumento (+50%) rispetto a solo pochi anni fa (erano 136 nell’a.a. 2014/15).

Sebbene gli studenti internazionali arrivino da quasi tutti i Paesi del mondo (inclusi ad esempio Russia, Iran, Cina, Taiwan) la nazionalità più rappresentata è quella americana (equamente rappresentati i due subcontinenti del Nord e del Sud), seguita dalla Germania e dall’Olanda.

I giovani studenti stranieri resteranno presso il campus piacentino per un lungo periodo (fino a tre anni accademici), avendo scelto di frequentare i programmi internazionali offerti dal campus – Double Degree, IPBS Free Mover, Study Abroad, Erasmus+, Exchange, Master – ma anche corsi di laurea magistrale e triennali, erogati sia in lingua italiana che in lingua inglese (laurea triennale Food production management, laurea magistrale in Global business management e laurea magistrale in Agricultural and food economics presso la sede di Cremona).
Il 18 settembre, accolti dall’Ufficio Internazionale, i ragazzi hanno avuto modo di conoscere i loro compagni di avventura e il corpo docente-amministrativo con cui dovranno interfacciarsi. L’accoglienza si è conclusa sabato 21 settembre con una visita al Caseificio Lo Stallone per proseguire poi alla scoperta dell’incantevole borgo di Castell’Arquato.

Una tendenza all’internazionalizzazione, quella del campus di Piacenza e Cremona, che si conferma e consolida negli anni grazie al costante ampliamento dell’offerta formativa e alle continue e proficue collaborazioni con le Università partner che lavorano per promuovere lo scambio di saperi e conoscenze, unendo mondi e culture diverse.

 




Le 4 sedi dell’Università Cattolica sono una fucina di talenti per le aziende

Le 4 sedi dell’Università Cattolica ottengono per il secondo anno consecutivo la prima posizione in Italia per la presenza attiva di aziende nei campus universitari guadagnando 12 posizioni rispetto allo scorso anno.

Sono i dati emersi da due degli indicatori che compongono il Graduate Employability Ranking 2019, l’indagine che analizza le migliori 500 università al mondo per quanto riguarda l’occupabilità tra i 758 atenei presi in esame.
Considerando la media ponderata di tutti gli indicatori, l’Università Cattolica del Sacro Cuore si attesta tra le posizioni 121-130 nella classifica mondiale.

Entrando nel merito dei singoli indicatori, secondo l’indice Employer – Students Connections, realizzato sul numero di aziende attivamente impegnate nel campus, l’Università Cattolica è prima in Italia tra le 18 università italiane presenti in classifica, e 58esima al mondo.

L’Università Cattolica con le sue 4 sedi (Piacenza-Cremona, Roma, Brescia e Milano) si colloca al quarto posto come fucina di talenti. Infatti secondo un campione di 44 mila datori di lavoro, l’ ateneo del rettore Franco Anelli è tra i preferiti dalle aziende in sede di assunzione, dopo Politecnico di Milano, Politecnico di Torino e Università di Bologna.

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Nuovo insegnamento in Cattolica, per i manager di domani arriva il “Personal Development”

Lo sviluppo personale come vera e propria materia di studio, a integrazione della formazione manageriale. Perché il manager di domani sarà chiamato a mettersi in gioco continuamente, e a farlo in una dimensione che non sarà strettamente di carattere “professionale”.

L’Università Cattolica del Sacro Cuore, nel campus di Piacenza, ha attivato per gli studenti iscritti al corso di laurea in Management Internazionale un insegnamento denominato “Personal Development” proprio con l’obiettivo di fornire strumenti e nozioni funzionali a mettere a frutto le proprie caratteristiche personali in una prospettiva professionale.

Dal personal branding alla gestione del proprio profilo reputazionale social (in particolare, quello di LinkedIn), alla promozione delle capacità di comunicazione, l’insegnamento rappresenta un unicum nel panorama universitario nazionale.

Ad arricchire ulteriormente questa particolare proposta formativa, vi è anche la collaborazione stretta dell’Università Cattolica con Eggup, azienda innovativa partecipata da Digital Magics e specializzata nella mappatura e nella misurazione delle soft skills.

Gli studenti del campus di Piacenza, infatti, avvalendosi della piattaforma digitale di Eggup, hanno potuto autovalutare il loro potenziale, scoprendo quali soft skills rappresentano dei punti di forza e quali, invece, costituiscono delle aree sulle quali lavorare per migliorare.

“L’introduzione del corso di personal development rappresenta un allineamento con i curricula dei nostri partner esteri – spiega la professoressa Roberta Virtuani, docente della facoltà di Economia e Giurisprudenza -. E’ un’opportunità per dare ai nostri studenti le stesse possibilità dei loro colleghi stranieri in un mercato del lavoro globale e per rispondere alle richieste del mondo del lavoro che basa le valutazioni dei profili di neolaureati sui risultati universitari ma ancora di più sulle loro soft skills.”

“Collaborare con Università Cattolica è per noi un motivo di grande orgoglio – sottolinea Cristian De Mitri, founder di Eggup -. Viene riconosciuto il valore e l’importanza delle soft skills nella dimensione lavorativa. I giovani studenti dell’Università Cattolica disporranno di un insieme di conoscenze e strumenti utilissimo per farsi strada nel mondo del lavoro di domani”. 

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Minniti: “Mai come oggi il concetto di democrazia nel mondo è in discussione”

Un giorno importante per gli studenti della Cattolica quello di oggi, infatti ha fatto visita nell’Ateneo Marco Minniti, ex Ministro dell’Interno a presentare il proprio libro “Sicurezza è libertà”, un titolo provocatorio che porta inevitabilmente a molte riflessioni.

Minniti ha voluto introdurre se stesso con un excursus della propria gioventù, spiegando dettagliatamente cosa l’ha portato a fare politica. “Un giorno andai nella piana di Polissena, Gioia Tauro, dove c’era e c’è una forte presenza criminale. La ‘ndrangheta ammazzò un mio carissimo amico, Giuseppe Valarioti, e fui demandato per comunicare il decesso ai genitori. Li capii che ero portato per la gestione di situazioni complesse, così come fu la gestione del Governo con Cossiga e Cossutta, è stata una scuola politica e di vita senza precedenti”. Ai ragazzi ha raccontato la propria esperienza con Abdullah Öcalan, capo politico del PKK, organizzazione terroristica.

Così anche all’inizio del 21° secolo si palesa nuovamente questo terrorismo, con il fatidico 11 settembre 2001. “Cambia il senso della minaccia alla sicurezza del pianeta, tutto questo viene aggravato quando si palesa l’Islamic State, il terrorismo che vuole farsi Stato. […] Così sicurezza economica stracciata e sicurezza di vita messa in discussione costituisce una età di grande incertezza. Cresce la rabbia, cresce l’incertezza e talvolta è difficile dare risposte, come spesso fanno le democrazie, con le statistiche. […] Cresce la paura, la violazione dei diritti fondamentali. Quando una democrazia entra nell’ordine di poter vantare uno scambio tra sicurezza e libertà è una democrazia che sta perdendo se stessa. Mai come oggi il concetto di democrazia nel mondo è messo in discussione, mai come oggi l’idea di un popolo che decide è messa in discussione. Si pensa che sia meglio demandare a una persona che decide da sola, che sia meglio mettersi nelle mani di uno che sa, si chiama in filosofia falsa coscienza, ovvero la convinzione di avere uno stato di coscienza sufficiente per capire le cose, e invece ci si incammina verso un percorso che porterà all’opposto”.

Il senatore è stato introdotto da Francesco Centonze, professore di diritto penale e avvocato. “L’idea di questo incontro era quella di andare oltre la formazione assicurata dalla nostra Università, -ha sottolineato questi -, per formare studenti e giuristi che sappiano vivere nella nostra società. […] Il titolo del libro era molto promettente, sicurezza e libertà sono temi cruciali nei nostri corsi e temi cruciali nelle democrazie contemporanee. Fondamentale è la ricerca di un giusto equilibrio tra le due. Mi attirava inoltre il fatto che a scrivere questo libro fosse una persona che si fosse immersa nella concretezza dei problemi attraverso politiche di sinistra. Mi è piaciuto l’approccio metodologico, che si basa su tre pilastri: 1)Una democrazia deve rispondere alle sfide della società del rischio con le armi della democrazia, rimanendo nel recinto costituzionale, 2) Per risolvere i problemi bisogna conoscerli a fondo, l’improvvisazione porta ala fallimento 3)L’obiettivo della sicurezza deve essere raggiunto attraverso un metodo multidisciplinare”. 

 




Africa Mission ha presentato un nuovo progetto per le comunità dei distretti di Moroto e Napak

È stato presentato stamane (martedì 26 giugno) all’Università Cattolica di Piacenza il nuovo progetto “Nutrire di cibo e conoscenze le comunità dei distretti di Moroto e Napak” che partirà il 1° luglio 2018 in Karamoja – Uganda, dove l’Organizzazione piacentina Africa Mission è presente dal 1972.

Il progetto, di cui è capofila Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo, è cofinanziato dal Governo Italiano attraverso l’Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e coinvolge sia partner locali sia importanti partner italiani, tra i quali Medici con l’Africa Cuamm di Padova, storica ONG italiana tra le più importanti nell’ambito sanitario, presente in Uganda da sessant’anni, che realizzerà la componente sanitaria del progetto, e come consulenti la Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Cattolica di Piacenza, Informatici senza Frontiere (ISF) e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer.

Il progetto, che avrà durata triennale, ha come obiettivo generale quello analizzare gli stati di sicurezza alimentare della regione e come obiettivo specifico portare disponibilità di cibo nutriente e favorire l’adozione di buone pratiche igienico-sanitarie, nutrizionali e agricole.

«Siamo particolarmente contenti di aver avviato questa nuova collaborazione con l’Università Cattolica per realizzare un progetto che si riallaccia ad una importate collaborazione realizzata nel lontano 1985 –spiega Carlo Ruspantini, direttore di Africa Mission – che aveva portato ad uno studio sul Karamoja realizzato sul campo anche da alcuni docenti dell’Università Cattolica tra i quali il Prof. Bertoni che ritorna in Karamoja dopo 32 anni».

«Questi progetti possono essere una risposta concreta ad alcune problematiche attuali: se davvero vogliamo che le popolazioni non migrino in massa dobbiamo garantire loro cibo sano, sicuro e sufficiente – ha dichiarato il preside della facoltà, professor Marco Trevisan- Dobbiamo lavorare partendo dal basso, coinvolgendo la popolazione per operare un cambiamento che non stravolga però totalmente le loro abitudini e la loro cultura.».

«Non va sottovalutato l’aspetto culturale, è necessario che i cambiamenti, tecnologici e non, siano recepiti dalla popolazione se si vuole che lo sviluppo sia sostenibile – ha ribadito il professor Giuseppe Bertoni, dopo aver ricordato la sua esperienza in Karamoja negli anni Ottanta-il progetto che sta per essere lanciato è ambizioso, ma parte da ottime premesse e si pone obiettivi decisamente rilevanti.».

Dunque una collaborazione tra Africa Mission e l’Università Cattolica che si rinnova e che prenderà avvio con una prima missione ricognitiva che dal 16 al 26 luglio verrà effettuata dagli esperti designati dall’Università Cattolica: prof. Giuseppe Bertoni, prof. Vincenzo Tabaglio e il dottorando Andrea Minardi, già coinvolto in altri progetti di tipo agrario in paesi in via di sviluppo.

In una regione povera come quella della Karamoja, l’intervento congiunto nell’ambito agro-zootecnico, seguito da AMCS, e in quello sanitario, seguito da Cuamm, rappresenta un importate servizio allo sviluppo delle regione e alla tutela della dignità delle persone.

È un progetto complesso che, nei tre anni di durata, prevede un impegno finanziario totale di 1.477.001 euro, di cui 1.170.000 a carico dell’AICS e 307.001 a carico di AMCS e Cuamm.

La collaborazione con Cuamm e la presentazione di un nuovo progetto al Ministero degli esteri, rappresentano due grandi risultati per il movimento di Don Vittorione. Un’ottima occasione per avviare una efficace collaborazione con una delle più importanti ONG Italiane e per riaprire una collaborazione costruttiva con il Ministero degli Esteri.

«In questo momento –conclude il direttore Ruspantini- cogliamo l’occasione per ringraziare anche la Banca di Piacenza che ha concesso ad Africa Mission la fidejussione necessaria all’ottenimento del cofinanziamento governativo e lanciare un appello a tutti coloro che fossero interessati a partecipare alla realizzazione di questo importante progetto che aiuterà 2.565 agricoltori karimojong a migliorare la capacità di trarre sostentamento e reddito dalla propria terra attraverso una donazione destinata a permetter la trasmissione di nuove conoscenze tecniche, la fornitura sementi e strumenti da lavoro (aratri e attrezzi agricoli) nonché animali da tiro e da cortile».




Summer Campus per gli studenti delle superiori

Si è conclusa l’iniziativa estiva di orientamento universitario dedicata agli studenti del quarto anno delle scuole superiori.

Promosso dalle facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, Economia e Giurisprudenza e Scienze della Formazione dell’Università Cattolica, il Summer Campus ha avuto come protagonisti per cinque giorni studenti provenienti da diverse regioni sia del nord che del sud Italia, che hanno vissuto una “full immersion” nel Campus universitario.

Alloggiati presso la residenza La Bellotta, i ragazzi sono stati guidati nella scoperta delle loro attitudini e dei loro interessi per affrontare in maniera consapevole la scelta del proprio futuro attraverso un confronto con docenti e studenti, la partecipazione ad attività psicoattitudinali sulla scelta universitaria con psicologhe dell’orientamento e alle presentazioni dei corsi di laurea delle Facoltà presenti.

Le aspiranti matricole hanno vissuto cinque giorni da universitari, non solo tra aule e laboratori, ma anche vivendo la città di Piacenza e la sua provincia, assaporando i prodotti tipici del territorio, partecipando a visite guidate e momenti di svago e relax.

Un’esperienza unica alla scoperta di tutti gli ambiti e le materie che troveranno alla Cattolica di Piacenza, un piccolo assaggio dell’atmosfera che caratterizza l’ateneo cattolico e la città che lo ospita. 

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Da Jus e(s)t Ars a Custos, arte e diritto assieme in una mostra in Cattolica

In due mondi apparentemente distanti come possono esserlo arte e giurisprudenza possono convergere analogie, come è il caso delle miniature, che raffiguravano in modo semplice le norme che avevano valenza giuridica. La mostra “Da Jus E(s)t Ars a Custos” è questo e molto altro, come hanno spiegato ieri in Cattolica il prof. Chizzoniti, docente di diritto ecclesiastico presso la stessa Università, il vescovo Gianni Ambrosio, Cecilia de Carli, docente di Scienze della Formazione all’Università Cattolica di Milano, don Roberto Maier, docente di Teologia presso l’Università di via Emilia Parmense e il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri.

Il vescovo Gianni Ambrosio ha evidenziato come “il diritto ha la missione di rendere la vita disponibile per tutti, perché la vita diventi godibile per tutti. Una certa forma è necessaria per essere apprezzata. L’arte aiuta il diritto, che da solo è inadeguato a descrivere il mistero della vita, in cui convergono sentimenti che non possono essere accolti in uno spazio giuridico”. “C’è un forte bisogno di tramandare – ha proseguito -, perché non venga meno ciò che è stato. Ho avuto il piacere di comprendere questo fatto nel pellegrinaggio fatto recentemente in Armenia, dove la lingua è tramandata e custodita con cura”.

“Possiamo declinare il senso dell’arte dall’analogico al digitale – ha sottolineato Chizzoniti -, ponendo come base dell’analisi 3 parole fondamentali: parole, contesto, senso. C’è qualcosa di più della tensione a contenuti etici. Piacenza è un luogo pieno di ricchezze non solo a livello locale o nazionale, ma internazionale”. Soffermandosi poi sull’opera “Poetario Blu” di Giorgio Milani e poi sul “Concerto muto” di Laura Pitscheider ha sottolineato come sia possibile “creare un percorso identitario per chi si avvia all’arte dl diritto attraverso espressioni artistiche che mettono in comunicazione piani disallineati, che possa mostrare anche un’analisi spaziale. Un itinerario di 9 tappe dedicato a chi, come gli studenti dell’Università, si accosta alla Giurisprudenza”.

Un legame, quello tra gli studenti, l’Università e il territorio rimarcato anche nelle parole del sindaco Barbieri. “Chi frequenta i locali dell’Università come studente può trarre grandi spunti. Noi abbiamo la fortuna di avere un vescovo che ha concesso grandi doni alla città di Piacenza (come il Guercino e la mostra sui Misteri della Cattedrale), e l’Università Cattolica organizzando questi eventi lega ancora di più il proprio nome accademico al territorio. È una realtà, quella universitaria che prometto di sostenere sempre più in futuro”.

La mostra “Ius e(s)t Ars. Un itinerario tra arte e diritto” allestita in Università Cattolica raccoglie numerose opere di artisti contemporanei, tra maestri affermati (Giovanni Campus, Osvaldo e Valdi Spagnulo, i citati Giorgio Milani e Laura Pitscheider, Elena Pugliese) e giovani emergenti (Benito Ligotti, Elena Canavese).

Cecilia de Carli ha sottolineato l’importanza di collocare la mostra in un luogo “vissuto”. “Questo tipo di consapevolezza credo possa essere una pista importante da seguire. La contemporaneità ci porta ad essere in difficoltà, senza riferimenti precisi. Le norme ci aiutano, regolano il passato, il presente ed il futuro”.

Maier ha improntato la sua analisi sulle opere: “Che cosa rimane per giudicare un’opera? La nobiltà del gesto, la sua semplicità e la precisione. Nobiltà che può essere declinata in tecnica e capacità narrativa. Nella costruzione di questo percorso è stato creato un tessuto artistico tra varie realtà che è stato molto bello, ci siamo appassionati molto”.

In conclusione di convegno, i presnti si sono recati alla visita di “Custos” all’interno della Cattedrale di Piacenza. Manuel Ferrari ha illustrato i codici presenti assiem a Carlo Francou. 

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Assigeco organizza in Cattolica un convegno sulla sponsorizzazione sportiva e marketing aziendale

Giovedì 10 maggio, presso la Sala Convegni Piana dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, l’Assigeco Piacenza organizza, in collaborazione con la stessa Università, il convegno “Come valorizzare la sponsorizzazione sportiva nel marketing aziendale”.

Il moderatore dell’incontro sarà il professore Fabio Antoldi docente di Strategia aziendale e Imprenditorialità alle Lauree triennali e magistrali delle sedi di Piacenza, Cremona e Milano dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Nel corso del convegno interverranno:

– Prof. Roberto Nelli, docente di Comunicazione e marketing degli eventi presso l’Università Cattolica di Milano

– Prof. Fabio Antoldi, docente di Strategia aziendale e Imprenditorialità alle Lauree triennali e magistrali delle sedi di Piacenza, Cremona e Milano dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

– Franco Savoia, titolare Mecal srl

– Michele Mondoni, responsabile Marketing e Comunicazione Ucc Assigeco Piacenza

– Giulio Costa, psicologo psicoterapeuta dell’Alta Scuola di Psicologia A. Gemelli dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

– Giovanni Torcello, direttore Commerciale e Marketing della Lega Nazionale Pallacanestro

Il programma:

ore 16.00: saluto del Dott. Mauro Balordi Direttore di Sede Università Cattolica del Sacro Cuore

ore 16.05: saluto del Dott. Vittorio Boselli Coordinatore Generale Ucc Assigeco Piacenza

ore 16.10: presentazione del convegno da parte del moderatore Prof. Fabio Antoldi

ore 16.20: intervento del Prof Roberto Nelli sul tema: La sponsorizzazione sportiva: caratteri e condizioni di efficacia

ore 16.40: intervento del Prof Fabio Antoldi sulla survey svolta nel 2017 “Tutti gli sponsor in campo, con la #Vanolifamily!”

ore 17.00: Case history Ucc Assigeco Piacenza e Mecal: “Andiamo a Canestro, un progetto di formazione aziendale attraverso il team-building sportivo”.

Interventi di: Franco Savoia titolare Mecal srl, Michele Mondoni responsabile Marketing e Comunicazione Ucc Assigeco Piacenza, Giulio Costa psicologo e psicoterapeuta dell’Alta Scuola di Psicologia A. Gemelli dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

ore 17.20: Case History Lega Nazionale Pallacanestro: “Gli asset distintivi di una Lega Sportiva: Lega Nazionale Pallacanestro con Old Wild West”.

Interviene Giovanni Torcello, direttore Commerciale e Marketing della Lega Nazionale Pallacanestro

ore 17.40: Dibattito

ore 18.00: Chiusura convegno




Un futuro da imprenditori, gara di business plan in Cattolica

Pistacceria, Save The Date, MyBrella, Suggest, Weshare, sono solo alcune dei progetti di startup emersi durante un evento tenutosi ieri pomeriggio nelle aule di Economia dell’ Università Cattolica di Piacenza, una sorta di “competizione”, tra 19 idee d’impresa degli studenti della Laurea Magistrale in Gestione d’Azienda nell’ambito del Corso di Imprenditorialità del Prof. Fabio Antoldi. 6 min di presentazione per ciascun gruppo, con contraddittorio delle 3 commissioni valutatrici, di cui ciascun membro aveva a disposizione 50 mila euro virtuali da investire in più progetti. Dalla somma degli investimenti di ciascun membro delle commissioni risultavano i 3 vincitori. Abbiamo seguito alcune presentazioni.

LA PISTACCERIA

Il gruppo ha verificato un trend in crescita nel consumo di pistacchio, pertanto ha deciso di proporre un business plan basato su questa idea. Il loro target di riferimento sono persone dinamiche tra i 20 e i 40 anni. Puntano sulla materia prima di qualità (che fa tuttavia lievitare i costi) e sulla differenziazione. Chiedevano investimenti per 20 mila euro al fine di avviare la propria attività, che i componenti del gruppo hanno collocato (ipoteticamente) a Milano, un luogo trafficato. 36 mila euro in pubblicità, e 25 mila euro di capitale sociale.

E-SCAPE

Uno zaino con pannelli fotovoltaici inseriti all’interno, per un cliente dai 18 ai 55 anni, vendibile attraverso l’e-commerce. La pubblicità avverrebbe attraverso social network e influencer, richiesto un finanziamento di 250 mila euro e il punto di pareggio avverrebbe solo al terzo anno, con i primi due esercizi in perdita.

SAVE THE DATE

Ecco uno strumento che sicuramente potrebbe essere utilie: un dispositivo elettronico venduto a 29 euro che registra la data di scadenza dei prodotti che abbiamo in frigorifero, che manda una notifica quando stanno scadendo, due target diversi, 38 – 58 e 18 – 37. Vendita online e offline, pubblicità social e vendita su Amazon, richiesti 35 mila euro di investimenti per un capitale sociale di 50 mila euro. Primo anno in perdita, punto di pareggio il secondo anno.

MYBRELLA

MyBrella è un esempio di sharing economy dei giorni nostri. Si tratta di condividere gli ombrelli in questo caso, con punti specifici in zone strategiche della città.

WESHARE

Su questo stesso filone, l’idea di questi ragazzi è una piattaforma che metta in collegamento gli studenti fuori sede dell’Università in cerca di un coinquilino.  

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