Tornano i Venerdì Piacentini: si parte il 22 giugno

Si temeva che i vari tagli imposti dal bilancio comunale incidessero anche sui Venerdì  Piacentini. Invece l’iniziativa è stata confermata e così riparte la macchina organizzativa di questo classico dell’estate che tornerà ad animare le serate del centro città.

Si è svolta infatti, nei giorni scorsi, la conferenza dei servizi che ha alzato il sipario sulla kermesse, giunta nel 2018 all’ottava edizione.

“I Venerdì Piacentini – commenta l’assessore al Commercio, Paolo Mancioppi – è una delle più importanti manifestazioni di carattere culturale e commerciale della città di Piacenza, un festival popolare che avvicina persone di ogni età e che attrae numerosi turisti provenienti dalle province limitrofe. Grazie a un programma sempre ricco di eventi artistici e musicali, spettacoli, giochi per bambini e famiglie, e naturalmente alla partecipazione dei commercianti del centro storico, Piacenza in quei giorni si trasforma in un teatro a cielo aperto, illuminato a giorno dalle splendide vetrine dei negozi e dei pubblici esercizi vestiti a festa per l’occasione”.

“Anche quest’anno – prosegue l’assessore Mancioppi – a curare l’organizzazione dei Venerdì piacentini sarà l’associazione Quartiere Roma, insieme all’agenzia di comunicazione Blacklemon, in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale e le associazioni di categoria Unione Commercianti e Confesercenti, presenti fin dalle prime edizioni”.

“La riuscita della manifestazione – aggiunge Antonio Resmini, presidente dell’associazione Quartiere Roma – è inoltre resa possibile, come ogni anno, grazie al sostegno del tessuto imprenditoriale piacentino e all’allestimento di un’area espositiva per le aziende private. Per quanto riguarda le date, la manifestazione si svolgerà negli ultimi venerdì di giugno (22 e 29) e nei primi tre di luglio (6, 13 e 20)”.

Infine, il fondatore dell’agenzia di comunicazione Blacklemon, Nicola Bellotti sottolinea che “in attesa di conoscere tutte le novità e la programmazione dei Venerdì Piacentini 2018, chi fosse interessato può trovare la locandina dell’evento (ispirata all’astrattismo, al futurismo e al mondo dei graffiti), nonché tutte le informazioni e i contatti sul nuovo sito www.venerdipiacentini.it

 




Giovedì piacentini

Fino a qualche tempo fa – e ancora oggi – andava così: arrivavi nelle vie del centro per trovare gran parte delle serrande abbassate, tante porte chiuse con quel piccolo cartello laconico a recitare una frase:

giorno di chiusura: giovedì pomeriggio

Ogni velleità di acquisto veniva allora meno ma ci si poteva godere una passeggiata e scovare magari qualche negozietto che aveva deciso di chiudere in una giornata diversa.

Esattamente l’opposto di quelle serate d’estate in cui il centro di Piacenza si trasformava e si accendeva: negozi aperti, stand gastronomici e band musicali pronti ad occupare questa o quell’altra piazza. Bastava un mojito per dimenticare della morsa del caldo che stringeva le strade della città. Venerdì piacentini: c’è chi non aspettava altro per scendere in centro, chi alla prima avvisaglia prendeva la via di Rivergaro.

Venerdì piacentini: quando ci si dimenticava di alzare la cornetta e chiamare la Municipale per sequestrare qualche decibel di troppo nei momenti più concitati. O la si alzava apposta, quasi per dispetto.

Con la primavera che ancora non bussa alla porta ed il vento tagliente – proprio come il bilancio approvato dal Comune – di questi giorni anche i venerdì piacentini potrebbero subire una sferzata: taglio dei fondi con soli diecimila € alla voce “spese per attività di valorizzazione del commercio”. Nulla da fare: anche l’appuntamento di cinque venerdì sera parrebbe essere destinato a subire un brusco ridimensionamento.

Ma non senza alternative. Perché se le serrande potrebbero restare abbassate il venerdì sera lo saranno senz’altro il giovedì. Giovedì piacentini: come ritrovarsi tutti, giovani ed anziani, a passeggiare amabilmente per le vie del centro ricordando i tempi in cui si saltava al Barino per il lungo dopo tre Black Russian. Negozi chiusi, musica in cuffia e bianchino al Bar Lux. Che tanto non chiude mai, nemmeno il giovedì pomeriggio.