Temporaneamente chiuso il market di via Torricella per alcune irregolarità

E’ stata notificata nella giornata di ieri 4 maggio, dal Servizio di attività produttive ed edilizia del Comune, un’ordinanza di inagibilità temporanea alla vendita con il divieto di prosecuzione della propria attività da parte del market “Asia Italy Africa Global” di via Torricella, per la mancanza del certificato di prevenzione incendi. Il tutto è conseguente alla segnalazione, da parte dei titolari della ditta, della variazione della superficie di vendita “da attività alimentare ad attività alimentare e non alimentare, come è scritto nell’ordinanza, con una superficie di 249 metri quadrati, quaranta dei quali dedicati al settore non alimentare, quando invece la superficie è di 486 metri.

Questura, Ausl, Vigili del Fuoco e Polizia Municipale hanno effettuato gli opportuni sopralluoghi ed è emerso che il market di via Torricella “non è autorizzato – riporta l’ordinanza di inagibilità – a svolgere attività di esposizione e vendita non avendo presentato al Comando dei Vigili del Fuoco la documentazione tecnico grafica di prevenzione incendi conforme a quanto prescritto dalla legge”.

Inoltre i Vigili del Fuoco hanno riscontrato “gravi difformità del sistema di vie di esodo che risulta insufficiente per il deflusso in emergenza degli avventori e che è difforme a quanto prescritto dalle vigenti norme di sicurezza”. Inoltre non è stato redatto alcun piano di emergenza e di evacuazione e non sono stati presentati i registri di controllo e manutenzione degli impianti elettrici e antincendio previsti dalle normative e senza la documentazione conforme non è possibile la prosecuzione dell’attività di vendita.

Pertanto è stata immediata la sospensione di vendita con la dichiarazione di temporanea inagibilità del market “Asia Italy Africa global store”, cui occorre aggiungere le sanzioniità temporaneapecuniarie del caso.

A questo proposito l’assessore alla Sicurezza, Luca Zandonella afferma: “Come si evince anche da questo provvedimento, l’attenzione dell’Amministrazione comunale nei confronti di Quartiere Roma è sempre massima e le varie tipologie di controlli effettuati in questi mesi sono la conferma di quanto avevamo affermato quando ci siamo insediati. Ringrazio per la professionalità e la tempestività le Forze dell’Ordine, e gli enti coinvolti nei controlli congiunti effettuati nelle scorse settimane che hanno portato alla chiusura del market di via Torricella”.

 




Finanza e carabinieri smantellano supermercato dello spaccio in via Torricella

Nei giorni scorsi carabinieri e finanzieri dei rispettivi comandi provinciali hanno notificato ventiquattro  avvisi  di  conclusione  delle  indagini  preliminari  emessi dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Piacenza nei  confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili a vario titolo ed  in concorso tra loro del reato continuato di detenzione a fini di spaccio  di  sostanze  stupefacenti.

L’operazione antidroga denominata “Kraken” è stata  affidata  dalla  Procura  della  repubblica  di  Piacenza  ai  militari  della  Sezione  Mobile  del  nucleo  di  polizia  economico finanziaria  della  Guardia   di   finanza   di  Piacenza   ed   ai   militari   del  nucleo   operativo   e  radiomobile della compagnia dei carabinieri di Bobbio.

Un operazione congiunta che si è svolta in sinergia ed ha consentito ai militari  di  individuare  e  debellare  una  rete  di  spaccio  molto  attiva  nei  territori  delle  province  di  Piacenza,  Milano, Lodi,  Pavia e Varese.   I soggetti colpiti   da   ordinanza sono in totale 24. Dieci gli italiani  provenienti  in  gran  parte  da  Mazara  del Vallo  (Tp)  e  dalla  provincia  di  Napoli mentre tre sono di origine piacentina. Quattordici invece gli extracomunitari  prevalentemente  di  nazionalità  marocchina.

Secondo  quanto  emerso  dalle indagini avevano dato vita ad una fitta rete di spaccio capace  di  rifornire  tutte  le  tipologie  tradizionali  di  droga  (marijuana,  hashish, cocaina ed eroina) e la nuova sostanza psicoattiva denominata  “purple drank”.

Fulcro  dell’attività  di  spaccio  per  la  provincia  di  Piacenza  era  un  appartamento  di Piacenza,  in  via  Torricella, in  uso  ad  una  famiglia  di  Mazaresi.

Qui secondo    gli    acquirenti era possibile non solo acquistare ma anche, volendo, consumare lo stupefacente.

Gli spacciatori tenevano costantemente monitorato l’ingresso attraverso una  telecamera a circuito chiuso per evitare eventuali blitz da parte delle  forze dell’ordine e soprattutto per avere il tempo necessario per disfarsi della droga.

Carabinieri e finanzieri con lunghi appostamenti hanno tenuto sotto controllo la casa dal  settembre  2016  all’aprile  2017 ed hanno documentato  numerosi  episodi  di  cessione  e  cosnumo di droga.

Sono stati segnalati alle competenti prefetture circa 100 assuntori di droga.

Le indagini, condotte anche con  l’ausilio  di  mezzi  tecnici,  hanno  consentito ai militari di raccogliere un nutrito numero di prove sulla  base  delle quali la  procura  della  repubblica  di  Piacenza,  ha disposto il rinvio a giudizio dei ventiquattro indagati.

Nel  corso  delle indagini carabinieri e finanzieri hanno arrestato in  flagranza  di  reato  undici persone  e  denunciato  in  stato  di  libertà  ventiquattro persone   per   i   reati   di   detenzione   a   fini   di   spaccio   di   sostanze  stupefacenti.

Ingenti  i  quantitativi  di  droga  sequestrati:  oltre  400  grammi  tra  marijuana  e  hashish  ed  oltre  200  grammi  tra  cocaina  ed  eroina.

Il  denaro ritenuto provento dell’attività di spaccio e posto in sequestro  in   occasione   di   alcuni   degli   arresti   operati   in   flagranza   di   reato  ammonta a circa 5.000 euro.

Nel  corso  delle  indagini,  inoltre,  sono  state  rinvenute  e  sequestrate tre pistole (risultate poi rubate), di cui una completa  di  un  caricatore  con dieci cartucce  calibro  9×21. Sequestrati anche ventuno cellulari,  bilancini  di  precisione,  oro  grezzo,  svariato  materiale  per  il  confezionamento, la preparazione e l’assunzione dello stupefacente,  decine  di flaconi necessari per la preparazione della droga psicoattiva  meglio nota come “purple drank”, una serra per la coltivazione della  marijuana  ed  un’autovettura  di  grossa  cilindrata  utilizzata  per  il  trasporto dello stupefacente e dei pusher.




Dopo la rissa sigilli al locale di piazzale Marconi. Zandonella: “Tolleranza zero”

Cinque giorni di chiusura per il pubblico esercizio di via Torricella 1, all’angolo con piazzale Marconi, già teatro nei giorni scorsi di una rissa tra opposte fazioni di cittadini stranieri.

Questa mattina la Polizia Municipale, a seguito di precedenti accertamenti ed in virtù dell’ordinanza sindacale n. 33/2018, ha disposto la chiusura e la sospensione per cinque giorni (decorrenti da oggi) dell’attività. Sono così stati apposti i sigilli alle porte di ingresso dell’esercizio da parte degli agenti della Sezione di Polizia Commerciale, Tributaria della Polizia Municipale. Il provvedimento è stato adottato a seguito dell’accertamento di due distinte violazioni: il mancato rispetto delle norme di cui all’articolo 18 del Regolamento di Polizia urbana che vietano, dopo le ore 21, la vendita per asporto di bevande alcoliche in contenitori di vetro nella zona del centro storico e l’accertata presenza di clienti e persone all’interno del bar dopo l’orario di chiusura notturno.

“Proseguiremo su questa strada della tolleranza zero – commenta l’assessore alla Sicurezza urbana, Luca Zandonella – verso chi non rispetta le ordinanze comunali, mettendo così a repentaglio l’igiene, il decoro e il diritto alla quiete delle persone. Sono in corso ulteriori verifiche da parte della Polizia Municipale, al fine di assicurare una serena e civile convivenza nel territorio urbano. Porteremo avanti la nostra azione con il massimo impegno – conclude l’assessore -, intervenendo nei confronti di quegli esercizi commerciali che, direttamente o indirettamente, contribuiscono alle criticità in materia di degrado e pericolo per l’incolumità dei cittadini”.