A Carpaneto il 6 e 7 ottobre un fine settimana dedicato al vino

Ottobre, alla fine della vendemmia annuale, è il mese ideale per festeggiare il vino più rappresentativo della provincia piacentina: il Gutturnio. Il weekend del 6 e il 7 torna quindi la GutLonga, l’evento patrocinato dal Comune di Carpaneto e organizzato dall’Associazione Centro Commerciale Naturale Carpaneto, per la prima volta spalmato su due giornate.

Si apriranno le danze quindi, alle ore 17 di sabato 6, con “Aspettando la GutLonga”, un’aperitivo anticipatorio della lunga giornata successiva, che inizierà alle prime luci dell’alba. Per le 7.30 è infatti fissato l’inizio della vera e propria marcia che dà il nome alla manifestazione, un percorso tra i vigneti intorno al paese che occuperà buona parte della mattinata.

Nel frattempo, dalle ore 10 inizierà la consueta degustazione delle cantine partecipanti, a cui si può accedere tramite l’acquisto della tracolla e del bicchiere (10 euro): essa sarà attiva nella piazza del comune fino alle ore 20. Nel pomeriggio inoltre sarà presente la degustazione “Anime del Gutturnio – Barbera e Bonarda a confronto”, ospitata nella sala consiliare della sede comunale e a cui sarà presente il fiduciario Slow Food di Piacenza Fernando Tribi.  L’introduzione delle due serie di assaggi, che si prolungheranno dalle 16 alle 17.30, sarà a cura dei sommelier Matteo Cordani e Alessandro Villa, e l’assaggio avverrà sotto la guida degli altrettanto esperti Luca Bersani e Matteo Galazzi; è obbligatoria la prenotazione e il costo è di 20 euro, allo stesso modo della degustazione “Piacenza alla prova del tempo – Annata 2010 sotto i riflettori”, che andrà in scena invece il sabato alle ore 16, sempre nella sala comunale. Ad essa parteciperà la guida Slow Wine Andrea Fontana, oltre ai già citati intenditori enologici, e il tema sarà la tenuta temporale del fortunato uvaggio piacentino.

Tutti i negozi della cittadina infine rimarranno aperti e a chiudere questa edizione ci penserà Sergio Sgrilli, comico di Zelig che si esibirà in uno dei suoi spettacoli comici nella piazza del comune. Una due giorni, dunque, che mantenendo il protagonista in un ruolo di primo piano dà spazio anche ad altre tematiche, per festeggiare in grande il terzo anno di attività.




TUTTI PAZZI PER IL MONTEROSSO!

Ormai è passata una settimana abbondante dalla conclusione del Monterosso Festival, ma la bellezza di quelle giornata rimarranno nei ricordi di chi c’è stato ancora per molto.

La sera di Domenica 29 Aprile si è conclusa la due giorni dedicata al Monterosso DOC, vino bianco tipico protagonista della Val d’Arda. Nel suggestivo borgo di Castell’Arquato è stata allestita la “via della barricaia” dove i visitatori potevano assaggiare i prodotti delle varie cantine; gli stand gastronomici, le mostre e le degustazioni guidate completavano il format, che ha avuto un notevole successo. L’inaugurazione è stata fatta dal sindaco Ivano Rocchetta e dal presidente dell’associazione “La goccia” Franco Ticchi la mattina di sabato 28, alla presenza di numerose autorità, dopo di che ha avuto inizio il festival vero e proprio per la gioia del folto pubblico. Tanti giovani tra esso, curiosi di scoprire le 32 cantine presenti e le loro migliori produzioni, ma attirati anche dal bel tempo e dalla bellezza del borgo, che hanno permesso di trascorrere un sabato pomeriggio diverso dal solito. Tra le varie migliaia di visitatori – i 3000 i bicchieri venduti non esprimono appieno la presenza – non sono mancati comunque vari rappresentanti delle associazioni sommelier (ONAV, AIS,FISAR) , esperti del settore ma anche inaspettati gruppi stranieri che testimoniano la crescita esponenziale che la manifestazione sta avendo in questi anni. Un tour operator olandese specializzato in viaggi in Italia ha portato un gruppo di visitatori nel borgo proprio in occasione del festival e anche una radio argentina ci ha tenuto ad essere presente. Presente infine, come ormai da qualche anno, una rappresentativa del festival della Malvasia di Sala Baganza, che si terrà a Giugno e con cui l’evento arquatese è gemellato.  Un evento che attende solo la ripetizione il prossimo anno per consentire a chi non ha potuto quest’anno di godere del sapore inconfondibile del Monterosso.

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online




Il vino Monterosso protagonista per due giorni a Castell’Arquato

Ritorna nel week-end del 28-29 Aprile 2018 il Monterosso Val d’Arda Festival, manifestazione pensata per far conoscere il vino Monterosso ed il bellissimo borgo medioevale di Castell’Arquato, con la sua storia, le sue tradizioni e la sua cucina. In questi due giorni le cantine di produzione del Monterosso proporranno  degustazioni, stand gastronomici, manifestazioni collaterali e molto altro ancora.  Via della “barricaia” sarà animata anche da mostre d’arte, esibizioni musicali e succulente proposte gastronomiche entre i produttori presenteranno i loro bianchi. Di fronte alla splendida cittadina di Castell’Arquato, con il suo inalterato borgo medioevale, si erge un colle ricco di boschi, prati e vigneti. Qui si coltivano uve bianche che, già in fase di raccolta, vengono unite per originare un nettare che rappresenta la terra, la dedizione, la cultura del luogo. Nonostante il nome possa far pensare ad altro il Monterosso è un uvaggio bianco.

L’ingresso è gratuito. Per partecipare alla degustazione è sufficiente acquistare i calici. È previsto uno sconto per soci AIS, FISAR, ONAV, AVIS in possesso del tesserino d’associazione.




Rapporto Ismea: Piacenza 12° in Italia per produzione del comparto Food

Presentato ieri a Roma il Rapporto Ismea Qualivita sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane DOP IGP STG, che analizza annualmente i più importanti fenomeni socio-economici del comparto della qualità alimentare certificata.

A livello nazionale il primato mondiale dell’Italia si rafforza per numero di prodotti DOP IGP con 818 Indicazioni Geografiche registrate a livello europeo. Il comparto esprime i risultati più alti di sempre anche sui valori produttivi con 14,8 miliardi di valore alla produzione e 8,4 miliardi di valore all’export. Dati che testimoniano una crescita del +6% su base annua e un aumento dei consumi nella GDO del +5,6% per le vendite Food a peso fisso e del +1,8% per il Vino. Anche il trend degli ultimi 10 anni mostra una crescita continua del sistema DOP IGP che ha così affermato il proprio peso economico nel Paese fino a rappresentare l’11% dell’industria alimentare e il 22% dell’export agroalimentare nazionale (nel 2015 era il 21%). Il Sistema delle DOP IGP in Italia garantisce qualità e sicurezza anche attraverso una rete che, alla fine del 2017, conta 264 Consorzi di tutela riconosciuti dal Mipaaf e oltre 10mila interventi annui effettuati dagli Organismi di controllo pubblici.

EMILIA ROMAGNA E PIACENZA

A livello nazionale, si nota che il valore complessivo alla produzione del comparto Food, pari a 6,6 miliardi di euro nel 2016, si concentri prevalentemente nelle regioni del Nord: Piacenza risulta 12°, mentre Parma, Modena e Reggio Emilia si accaparrano il primo, il secondo e il quarto posto, con Parma nettamente avanti rispetto al gruppone. Piacenza quarta a livello regionale, con Bologna, Ravenna, Ferrara, Forlì e Rimini nettamente indietro. La nostra Regione si classifica prima in tutta Italia per impatto territoriale Food DOP IGP (dati 2016) 

Per quanto concerne la produzione di formaggi ci classifichiamo al 9°posto nazionale, con Parma, Reggio Emila e Modena nella Top 5.

“A livello territoriale i distretti con maggiore impatto delle filiere certificate DOP IGP si concentrano nella “Food Valley” emiliana (Parma, Piacenza, Modena), in Lombardia e nel nord-est (Trentino, Friuli Venezia Giulia) e in varie zone del centro Italia (Toscana, Umbria e Lazio)”.

L’Emilia Romagna non ha eguali nei prodotti a base di carne, nei primi 10 posti ci sono ben 6 città emiliane (Piacenza 6° a livello nazionale). Ma il vero settore in cui Piacenza primeggia è il vino: sul valore di produzione pari a 111 milioni della Regione (ottava in Italia), Piacenza contribuisce con 20 milioni, battuta solo da Modena (26 milioni).

PER INFO ISMEA

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online




Vignaioli indipendenti, giro d’Italia alla scoperta dei vini pregiati

Un giro d’Italia dei Vignaioli Indipendenti è andato in scena nei saloni di Piacenza Expo nelle giornate del 25 e del 26 novembre per la settima edizione del Mercato dei Vini FIVI. Le aziende che hanno partecipato seguono l’intera filiera produttiva, ogni passaggio, dalla vendemmia alla pigiatura fino alla vinificazione e al confezionamento. Presenti 501 espositori. Incuriositi, siamo andati a vedere chi sono, cosa c’è dietro una bottiglia di vino rosso, bianco e cosa lo rende pregiato.

La FIVI è innanzitutto un sindacato, che ha lo scopo di rappresentare i viticoltori di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità dei vini italiani. Gli iscritti rinunciano all’acquisto di uva o vino a fini commerciali, se non in casi eccezionali, rispettando le norme enologiche della professione, ovvero additivi inutili e costosi sono limitati al minimo sindacale, ponendo invece attenzione sull’uva prodotta.

Gli stand ad Expo sono rumorosi, è spesso difficile chiedere informazioni, ci si deve accodare come in posta. Si riconoscono molti dialetti mentre viene versato il vino per la degustazione. Indugiamo a parlare con Filippo Rossi, su un gentilissimo signore proveniente da Castello di Ripa d’Orcia (Siena). Ci racconta che nella vita ha studiato Scienze Politiche, ma che in seguito si è appassionato alla viticoltura. Con diligenza spiega tutte le possibili combinazioni che possono variare la qualità di un vino: il tipo di botte (grandezza, peso, materiale), le variazioni climatiche che influiscono, per quanto tempo viene lasciato a fermentare. Nel trionfo di aromi che inebriano l’olfatto e il palato, capiamo che le botti in legno lasciano un sapore più acceso e facilmente intuibile, al contrario dell’acciaio e del cemento.

Con rinnovato vigore adesso siamo pronti per fare domande ai vignaioli. Francesco Spadafora spiega le peculiarità del Syrah che produce nella sua azienda agricola a Monreale, dei Principi Spadafora. “Un 2014 bio, senza solforosa, non è chiarificato né filtrato, ed è il risultato di 25 anni di lavoro, di cui vado molto fiero”.

L’edizione 2017 del Mercato dei Vini FIVI è stata particolare: infatti per la prima volta il premio Vignaiolo dell’anno è andato ad una coppia, che nella vita condivide molto più che una passione per la viticoltura: i Forlini – Cappellini, vignaioli in Riomaggiore (Cinque Terre) sono coniugi dal lontano 1966 e quest’anno hanno festeggiato la trentesima vendemmia assieme. Per rimarcare lo spirito che anima questo mondo. Un brindisi per tutti.