Casa Pound: “preoccupazione per la situazione di degrado e violenza di viale Dante”

In una nota, CasaPound Piacenza esprime la propria preoccupazione per la situazione di degrado e violenza, culminata con lo stupro della barista di viale Dante a Piacenza.

«La situazione degli ultimi mesi vede un preoccupante aumento degli episodi di violenza e criminalità, non più unicamente localizzati nel quartiere Roma – spiega il responsabile provinciale Pietro Pavesi – ma sempre più spesso riguardano viale Dante e le vie adiacenti, creando preoccupazione e paura nei residenti. Questo significa che non basta ammortizzare il problema con saltuarie azioni nei luoghi già noti per i numerosi episodi di criminalità, ma occorre contrastarlo alla radice in tutta la città in modo fermo e continuo”. Non solo: “Inoltre – continua – è necessario che la Giustizia assicuri la certezza della pena: da quanto apprendiamo dai giornali, il malvivente era agli arresti domiciliari, dal momento che stava scontando una pena per diversi reati. Una circostanza assolutamente inaccettabile».

«Come CasaPound – conclude Pavesi – saremo in prima linea nella lotta al degrado, intensificheremo le passeggiate della sicurezza e ci faremo portavoce di quei cittadini che rivogliono avere una città vivibile, soprattutto nelle ore notturne».

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Foti (Fdi): “viale Dante non diventi la nuova via Roma”

L’on. Tommaso Foti interviene sull’episodio di violenza di viale Dante e, in un comunicato, chiede che questi episodi non vengano sottovalutati.

«Vi sono aree della città che necessitano di un monitoraggio costante, che sappia unire mirate azioni preventive – e, se del caso, repressive – alla promozione dell’inclusione sociale, al fine di scongiurare episodi delinquenziali come quelli verificatisi in viale Dante nella nottata di giovedì» è la posizione dell’On. Tommaso Foti, deputato di Fratelli d’Italia, che ha stigmatizzato l’episodio di violenza che ha segnato le cronache piacentine in questi giorni: «Da viale Dante – sostiene Foti – arrivano segnali preoccupanti e ripetuti, che meritano tutta l’attenzione delle istituzioni. Solo pochi mesi or sono il quartiere è stato teatro di un luttuoso caso di femminicidio e, pare, che l’escalation di violenza non sia destinata a fermarsi qui».

Per il parlamentare di Fratelli d’Italia non vi sono dubbi: «Pensare di liquidare i recenti accadimenti come episodi d’occasionale e gratuita violenza – rimarca Foti – rappresenterebbe un grave errore. Senza un concreto e deciso intervento delle preposte istituzioni viale Dante rischia di “fare la fine” di via Roma, divenendo luogo di degrado e insicurezza a danno della maggioranza dei cittadini che ivi risiedono. Lungi dallo scadere nella criminalizzazione preventiva di alcuno – spiega il parlamentare del movimento politico di Giorgia Meloni – bisogna essere coscienti che la politica del “laissez faire” è destinata a produrre effetti nefasti e difficilmente rimediabili». A rincarare la dose è Nicola Domeneghetti, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che sottolinea: «Da profondo conoscitore di viale Dante e delle sue attività commerciali non posso che essere fortemente allarmato. I residenti mi segnalano costantemente la presenza di balordi sino a tarda notte, circostanza questa, che genera un senso di insicurezza diffuso e che va a ledere il sacrosanto diritto delle persone per bene di vivere senza la paura di uscire da casa propria».

«Merita riconoscenza e plauso – evidenzia Foti – la rapidità con la quale, anche in questo caso, i Carabinieri e, più in generale, le Forze dell’Ordine, hanno individuato il supposto colpevole. Occorre però – è l’accorato appello del parlamentare di Fratelli d’Italia – mettere in campo tutti gli strumenti di cui è dotato lo Stato per impedire l’altrimenti ineluttabile decadimento di uno dei quartieri, fino a poco tempo fa, più vivibili della città. E’ indispensabile, anziché lasciarsi andare a luoghi comuni o a iniziative inattuabili se non prima previste per legge, innanzitutto rifiutarsi di considerare questi fatti delittuosi come “imprevedibili”. La prevenzione del crimine – conclude Foti – è possibile solo con un costante e martellante presidio del territorio, che veda protagonisti tanto i responsabili della pubblica sicurezza quanto gli operatori dei servizi sociali».




Cosa succede in viale Dante? Due mesi fa un omicidio, l’altra notte violentata una barista

Cosa sta succedendo in viale Dante? E’ quanto molti abitanti si stanno chiedendo dopo che, nel giro di un paio di mesi, la strada è stata teatro di due terribili fatti di cronaca.

Il primo l’uccisione, da parte del marito, di Elca Tereziu, la 52enne accoltellata a morte. L’altro ieri notte, la brutale aggressione nei confronti di una 40enne cinese che sarebbe stata violentata per quattro ore all’interno del suo bar da un uomo, forse dalla pelle olivastra.

Ad inizio giugno un’altra donna era sfuggita da un’aggressione in una strada laterale, via Vignola.

Intanto i particolari che stanno emergendo su quanto successo all’interno del bar (se confermati) sono davvero agghiaccianti. La donna che gestisce l’esercizio sarebbe stata aggredita, imbavagliata e violentata dalla mezzanotte fino alle 4 del mattino, quando è riuscita a togliersi il pezzo di stoffa dalla bocca e ad urlare a squarciagola, attirando l’attenzione dei vicini e delle forze dell’ordine. E’ stata ricoverata in ospedale, sotto shock, mentre i carabinieri di Piacenza, intervenuti sul posto, hanno transennato tutta l’area ed hanno chiamato a supporto i Ris di Parma, nella speranza di trovare qualche indizio utile ad incastrare l’aggressore.

Sull’episodio c’è anche da registrare un comunicato a firma dei parlamentari piacentini della Lega che esprimono solidarietà alla donna stuprata e chiedono “una risposta immediata”.

 La violenza distrugge ciò che vuole difendere: la dignità, la libertà e la vita delle persone». Elena Murelli, deputata della Lega, richiama le parole di papa Giovanni Paolo II per portare la propria solidarietà alla giovane donna cinese vittima di violenza.

«Lo stupro subito da una donna sequestrata per ore richiede una risposta dura e immediata. Sono vicino a quella donna, come a tutte coloro che subiscono abusi e violenze di ogni tipo, dai maltrattamenti, alle percosse, allo stalking. Le leggi contro la violenza sessuale ci sono e il Codice penale prevede sanzioni pesanti. Mi auguro che, una volta identificato l’autore, non si facciano sconti». E solidarietà è stata espressa anche dal senatore Pietro Pisani.

«Senza stabilire alcun nesso – continuano Murelli e Pisani – notiamo che è singolare come questa violenza sia avvenuta pochi giorni dopo un altro episodio violento che ha riguardato un altro cittadino cinese. E anche qui, i due aggressori, subito arrestati dalla polizia, avevano intenzione di sequestrarlo. Un episodio torbido su cui sono in corso indagini che faranno chiarezza. Bisognerà capire se si tratti di un episodio isolato o se sia la spia di un fenomeno criminale più ampio».

Un altro leghista, Roberto Calderoli, invoca invece “la castrazione, chimica o chirurgica che  rappresenterebbe un deterrente e al tempo stesso una punizione per chi supera certi limiti”.