Tagliaferri (FdI): “Per far fronte alla chiusura del ponte sul Nure a Pontenure servono soluzioni immediate e concrete”
“La chiusura del ponte sul torrente Nure a Pontenure, nonostante fosse stata prevista già da fine 2019 quando furono stanziati tre milioni di euro per la sua manutenzione, è giunta ai più come inaspettata, soprattutto per la durata degli interventi che dovrebbe aggirarsi sui sei mesi. Questo intervento di manutenzione comunicato così all’improvviso ha però una ricaduta molto impattante per il territorio e per la viabilità dell’intera zona. È pertanto necessario attivarsi tempestivamente per garantire alternative valide alla popolazione che quotidianamente transita su quell’asse viario cruciale”.
Così il consigliere di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri che sollecita la necessità di una collaborazione concreta tra Trenitalia-Tper, Regione Emilia-Romagna e Provincia di Piacenza per potenziare, fin dalla partenza dei lavori, le fermate ferroviarie nelle stazioni di Cadeo e Pontenure. “E’ oltremodo lampante come la chiusura di questo ponte per un periodo così lungo avrà ripercussioni pesanti sulla mobilità di studenti e lavoratori. È quindi indispensabile un lavoro sinergico per aumentare le fermate dei treni nei due comuni più coinvolti, offrendo così una reale alternativa di trasporto pubblico e alleggerendo la pressione sulle strade locali. Ricordo che un intervento del tutto similare fu attuato a San Nicolò quando fu chiuso il ponte sul Trebbia”.
Anche Annalisa Maggi, consigliere comunale di Cadeo, richiama l’attenzione delle istituzioni sul tema. “Serve un impegno condiviso e coordinato – specifica Maggi – perché con questa chiusura gli studenti avranno difficoltà a raggiungere le scuole e le università, mentre i lavoratori saranno costretti a percorsi alternativi più lunghi, con evidenti ricadute su tempi di percorrenza e costi di viaggio. Inoltre, le strade secondarie rischiano di congestionarsi rapidamente, aggravando il traffico e l’inquinamento. A pagarne le conseguenze saranno anche i commercianti di Pontenure e Cadeo, che vivono anche del passaggio sulla Via Emilia. L’aumento delle fermate ferroviarie a Cadeo e Pontenure è quindi una assoluta priorità, non solo per sostenere la mobilità, ma anche per ridurre l’impatto ambientale, soprattutto in considerazione del fatto che anche lo stesso PNRR prevederebbe il potenziamento delle fermate dei treni al fine di ridurre l’uso di auto ovvero l’inquinamento”.
Sulla stessa linea anche il segretario generale del sindacato CONFSAL di Piacenza Gianluca Fortunati e il consigliere comunale di San Giorgio Matteo Scardino, che precedentemente si erano già espressi a favore di un potenziamento delle fermate ferroviarie locali unitamente a Maggi e Tagliaferri. “La chiusura del ponte – ribadiscono Fortunati e Scardino – rende oggi questa richiesta ancora più cogente e non più rinviabile. Le istituzioni locali e regionali sono chiamate quindi a dare risposte concrete in tempi brevi per evitare che una criticità viabilistica si trasformi in un problema sociale ed economico per l’intero territorio”.