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A rischio l’Orto-Frutteto di Santa Maria di Campagna. L’allarme lanciato dall’associazione Cosmonauti

Concessione in scadenza per l’area verde. Da frutteto abbandonato a oasi urbana: «Chiediamo venga riconosciuto il valore sociale del nostro impegno». Nessuna risposta dall’Amministrazione Comunale

«Abbiamo trasformato un luogo abbandonato in un’oasi di biodiversità aperta a tutta la popolazione, ma ad oggi non abbiamo alcuna risposta dall’Amministrazione Comunale, né certezze sul futuro». Oggetto è l’Orto-Frutteto di Santa Maria di Campagna, a parlare Cosmonauti Aps, l’associazione di promozione sociale che dal 2017 custodisce lo spazio verde di via Tramello, situato a pochi passi dal centro storico di Piacenza.

Un impegno – evidenzia l’associazione – che si è tradotto in oltre 4mila ore di volontariato dedicate alla manutenzione quotidiana e alla riqualificazione dello storico “polmone urbano”, a partire dal recupero dei rifiuti presenti – cinque i carichi smaltiti nel tempo – e da potature e sfalci stagionali.

Numerosi gli interventi messi a punto – spiega Giulio Merli, fondatore di Cosmonauti – per preservare l’area e renderla accessibile; si va dalla realizzazione di un impianto di irrigazione goccia a goccia alla nuova cartellonistica, passando per la sistemazione delle recinzioni e alla costruzione di strutture coperte in bioedilizia: «Nell’ultimo anno abbiamo messo a dimora quattrocento piante e aperto i cancelli in oltre cento giornate, soprattutto nei fine settimana, per poter consentire a chiunque di poter accedere liberamente».

«Qui abbiamo investito 65mila euro di finanziamenti attratti da vari sostenitori – proseguono Javier D’Argenio e Lucia Rossetti, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione – destinandoli in toto alla cura del frutteto e all’organizzazione di circa sessanta tra eventi e attività gratuiti aperti a tutta la cittadinanza. Solo l’ortoterapia per persone con disabilità conta più di 1.600 ore di laboratorio, in particolare rivolte a giovani con disturbo dello spettro autistico».

Nella sintesi di bilancio rientrano anche le collaborazioni con le scuole del territorio e decine di partnership con soggetti attivi sui temi dell’ambiente, della sostenibilità e dell’inclusione: «Un percorso – continuano soci e socie – che ha anche consentito a una zona colpita dal degrado di diventare un corridoio biologico, in grado di adempiere da ecosistema per varietà vegetali e specie animali che potrebbero non essere presenti nel raggio di molti chilometri; una realtà preziosa per la città e che potrebbe scomparire».

L’associazione teme di vedere vanificato il proprio lavoro: il prossimo 14 settembre scade la concessione quinquennale in comodato gratuito per uso pubblico, stipulata tra l’Ordine dei Frati Minori di Santa Maria di Campagna – proprietario dello spazio verde – e il Comune di Piacenza, premessa all’autorizzazione accordata all’associazione piacentina per la gestione del frutteto, nel rispetto degli obiettivi previsti: garantirne il presidio, la manutenzione, il miglioramento e la fruizione da parte della cittadinanza, con particolare attenzione alle categorie fragili e ai giovani.

«Senza un rinnovo – chiariscono Javier D’Argenio e Lucia Rossetti, rispettivamente presidente e vice presidente dell’associazione – la prospettiva è quella di interrompere le attività, con il rischio di disperdere un’esperienza che negli ultimi otto anni ha rappresentato un esempio di gestione virtuosa e partecipata del verde urbano». Da qui l’appello per salvaguardare il frutteto e la richiesta che venga ufficialmente riconosciuto il valore sociale di ciò che è stato fatto: «Un accordo pluriennale – concludono – sosterrebbe la continuità del progetto, permettendoci di pianificare investimenti, eventi e attività educative con una prospettiva stabile; al momento dall’Amministrazione Comunale non abbiamo ricevuto riscontro, né alcuna garanzia per il domani».

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