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    Addio Emiliano Mondonico, figlio del calcio senza fronzoli

    Forse non sarà ricordato per grandi vittorie, per 4 o 5 Champions League vinte, ma Emiliano Mondonico ha lasciato il suo segno ovunque abbia allenato. Lottava col cancro da sette anni, a 71 anni se n’è andato ma certamente a Cremona lo ricorderanno per aver riportato la Cremonese in Serie A dopo 54 anni, a Torino per la finale Uefa (quando alzò la sedia per protestare contro l’arbitro), per i successi con l’Atalanta (ricordiamo la semifinale di Coppa Coppe contro il Malines). Le stesse squadre in cui aveva militato anche da giocatore. Amatissimo perchè passionale e mai banale. Aveva detto parlando del suo tumore: “Ci sono il 30% di possibilità che la Bestia ritorni”. Dopo quattro interventi, l’asportazione di una massa tumorale di sei chili, un rene e un pezzo di intestino, la Bestia è tornata e se l’è portato via. I suoi ultimi incarichi? Testimonial Csi, allenatore delle squadra delle medie di Rivolta d’Adda, il suo paese natale, gli ex alcolisti e gli ex tossicodipendenti. Perchè è anche ciò che fai che dice chi sei. 

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