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    Bando Periferie. Murelli e Pisani: “soldi solo a chi risanerà davvero le città»

    Continua a far discutere, in tutta Italia, il cosiddetto Bando Periferie: moltissime amminiistrazioni locali contavano su quei soldi per portare avanti progetti di riqualificazione urbana che rischiano ora di saltare per la scelta del governo giallo-verde di fermare il piano dopo che la Corte Costituzionale (con la sentenza n. 74 del 2018) lo ha ritenuto anticostituzionale., chiedendo che per l’assegnazione dei fondi ci fosse un’intesa tra Stato e Regioni.

    Su questo tema intervengono oggi i parlamentari piacentini della Lega, on. Elena Murelli e sen. Pietro Pisani.

    «Gli italiani ci hanno votato per cambiare il modo di governare il Paese. Le promesse pre elettorali finalizzate all’ottenimento del consenso non sono nel nostro Dna. Pur rispettando le promesse di chi, con forza disperazione, ha detto di tutto e di più, il governo si farà carico dell’impegno, preso dall’esecutivo Renzi, ma controlleremo il modo in cui le risorse saranno investite».

    Murelli e Pisani, spiegano che per il Bando periferie «l’accordo con il governo prevede che i fondi saranno emanati in base allo stato di avanzamento dei lavori. I fondi saranno distribuiti in due anni, ma solo a chi farà lavori tesi a risanare periferie, e non a chi acquista motonavi, e saranno consegnati a lavori eseguiti. Chi critica, evidentemente non conosce bene le diverse funzioni di Governo e Parlamento».

    Pisani ricorda che «il Parlamento bloccò il decreto perché la Consulta, con la sentenza 74/2018, ha detto che è incostituzionale l’articolo 1, comma 140, della legge 11/12/2016 n. 232, la Finanziaria 2017. Il Parlamento, così, ha dovuto bloccare il decreto, che verrà però riformulato. Tra l’altro, l’emendamento che prendeva la proroga è stato votato all’unanimità al Senato, compresi Fd’I e Pd. Era l’unica mossa sensata da attuare».

    Murelli ricorda che «ci stiamo coordinando con il sindaco Barbieri e stiamo valutando la strategia migliore, e la bontà dei progetti, per far arrivare i soldi sul territorio. L’opposizione stia serena». Sul Bando periferie, la deputata prosegue: «Repetita iuvant. C’è chi non ha ancora capito che, come più volte chiarito, i fondi sono stati spostati al 2020 e i Comuni virtuosi possono usare gli avanzi di bilancio per anticipare i progetti, in fase esecutiva o cantierabile. I soldi non c’erano e Renzi aveva aggiunto decine di progetti, non finanziati, prima delle elezioni, come esca per prendere voti».

    Infine, i parlamentari leghisti intervengono sull’attacco al Comune da parte del Pd: «A chi dice che 11 milioni rappresentano il bilancio di una città, ricordiamo che il bilancio è di gran lunga superiore. L’opposizione si sta comportando come una belva affamata a cui viene tolto il boccone. Il Governo, invece, si sta occupando di infrastrutture, sicurezza e di ripristinare la cassa integrazione per la cessata attività, stupidamente tolta dal precedente esecutivo».

     

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