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Camera di Commercio: pace fatta. Si alla fusione fra Parma, Piacenza e Reggio

Dopo anni di rinvii e mesi di incertezza, di ricorsi e controricorsi finalmente è stata trovata un’intesa fra le associazioni di categoria delle tre province, accordo che apre la via all’effettiva fusione delle tre camere di commercio di Parma, Piacenza e Reggio Emilia nella nuova CCIA dell’Emilia. L’equilibrio ritrovato fra i tre territori scongiura il rischio che Piacenza risultasse la provincia meno rappresentata in seno al nuovo ente camerale, scenario ineluttabile nel caso in cui si fosse costruita la governance senza un patto, attenendosi alle norme quadro.

Stamani presso la sede della Borsa merci della Camera di Commercio di Parma, si sono riuniti i rappresentanti delle Associazioni imprenditoriali di categoria delle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia che hanno sottoscritto, alla presenza e con la condivisione dell’Assessore allo sviluppo economico della Regione Emilia- Romagna Vincenzo Colla, un’intesa per la nascita della futura Camera di Commercio dell’Emilia.
“L’intesa – si legge in un comunicato – è frutto di un intenso lavoro responsabile che ha trovato la giusta mediazione per costituire una grande Camera di Commercio di valenza internazionale ma che tiene i rapporti con tutto il sistema sociale, economico ed istituzionale di questo territorio che sta nel mondo con le sue filiere e così importante anche
per la Regione Emilia-Romagna”.

Di seguito i contenuti dell’intesa sottoscritta oggi.
“Le Associazioni coinvolte nell’accorpamento delle Camere di Commercio di Parma, Piacenza e Reggio Emilia comunicano di avere raggiunto un’intesa al fine di assicurare un’ampia partecipazione ed un governo rappresentativo ed efficace del nuovo soggetto Camerale.
I punti sui quali hanno concordato sono i seguenti:
– la Camera di Commercio dell’Emilia avrà sede legale a Parma e sedi operative a Reggio Emilia e Piacenza;
– il Consiglio Camerale della Camera di Commercio dell’Emilia sarà costituito da 33 consiglieri di cui 30 in rappresentanza delle Associazioni di categoria. Dei 30 consiglieri, al fine di garantire parità ed equivalenza dei territori in ordine alla capacità di rappresentanza, 10 saranno in rappresentanza di Parma, 10 di Piacenza e 10 di Reggio Emilia;
– la Giunta camerale sarà costituita dal Presidente e da 7 membri, per un totale di 8 componenti;
– dei 7 membri, 2 saranno espressione del territorio di Parma, 2 di Piacenza, 2 di Reggio Emilia e 1 del territorio con più alto parametro per numero di imprese, occupazione, valore aggiunto e diritto annuale e che, per il primo mandato coincide con la Provincia di Reggio Emilia. Tale membro sarà una figura riconosciuta sull’intero territorio della Camera di Commercio dell’Emilia;
– il Presidente della Giunta camerale rappresenterà tutti i territori; sarà nominato per acclamazione e sarà individuato per il primo mandato dal Presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia e a rotazione (tra i tre territori) per i successivi. Nel caso di parità di voti all’interno della Giunta camerale, il Presidente non eserciterà il diritto di voto “doppio” in materia di designazioni/nomine per le strutture territoriali partecipate e delle loro partecipazioni societarie (acquisizione o alienazione di quote) e sottoporrà le proposte di deliberazione su tale argomento al Consiglio camerale;
– Due saranno le cariche di Vice Presidenza, attribuite a valere per il primo mandato alle rappresentanze dei territori di Parma e di Piacenza e a rotazione (tra i tre territori) per i successivi;
– la governance, le designazioni e le nomine per le strutture partecipate (società, fondazioni ecc.) saranno espressione del territorio di riferimento su cui le stesse sono localizzate;
– gli avanzi patrimonializzati e i patrimoni immobiliari delle singole Camere di Commercio, dopo verifica e riconduzione agli stessi principi contabili utilizzati per la loro individuazione, saranno destinati nel tempo all’originario territorio o comunità di imprese che ha contribuito al loro accumulo.
Infine, le Associazioni dei territori di Parma e di Piacenza che hanno sottoscritto il ricorso al TAR in data 13 marzo 2023 e le Associazioni del territorio di Reggio Emilia che hanno sottoscritto lo scioglimento dell’apparentamento datato 11 febbraio 2023 si impegnano a ritirare tali atti ed a rispettare integralmente quanto concordato.

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