La Guardia di Finanza di Piacenza, nei giorni scorsi, ha eseguito un provvedimento di sospensione dell’esercizio dell’attività, nei confronti di un negozio di parrucchiere per signora di Castel San Giovanni gestito da un cittadino di etnia cinese con scarsa attitudine al rilascio delle ricevute fiscali.
Proseguono infatti le attività quotidiane di controllo, sul territorio di competenza, per accertare la regolare emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali.
Il provvedimento di sospensione è stato emesso dalla direzione regionale dell’Emilia Romagna dell’Agenzia delle Entrate di Bologna a seguito della contestazione, da parte dei finanzieri piacentini, di 4 mancate emissioni della ricevuta fiscale, in tempi diversi, nell’arco di un periodo inferiore ai cinque anni.
La sospensione dell’attività, da un minimo di tre giorni ad un mese, è una sanzione accessoria (prevista dall’art.12 del D.lgs n.471/1997) che si aggiunge alla sanzione principale che è pari al 100% dell’iva evasa, calcolata sul valore del bene o servizio ceduto, e comunque per un importo non inferiore a 516 euro per ogni ricevuta fiscale non rilasciata.
Alla fine dunque l’allergia al rilascio dello scontrino è costata cara al parrucchiere.